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Autore: SaraJLaw    02/06/2014    6 recensioni
Sono passati tre anni dalla promozione dell'ultimo film girato insieme. Josh Hutcherson e Jennifer Lawrence non si vedono da allora. Ma, grazie agli Accademy Awards, si incontreranno di nuovo, e chissà cosa succederà.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jennifer Lawrence, Josh Hutcherson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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And the Oscar goes to...


Capitolo 2. Il red carpet


Trovavo piuttosto fastidioso essere pettinata, truccata e vestita da un gruppo di persone che mi fissava. Ero letteralmente circondata. Abbastanza inquietante. Ma dovevo ammettere che quella era la parte meno stressante della giornata, considerando quello che mi aspettava. Quindi decisi di rilassarmi il più possibile e di non pensare alle scarpe che mi avrebbero distrutto i piedi, all'impossibilità di mangiare fino alla fine dello show, ai flash dei fotografi, alle domande dei giornalisti. Sentivo mia madre, già vestita di tutto punto, aggirarsi per la stanza, senza stare un attimo ferma; mio padre era nel piccolo salotto della suite, insieme ai miei fratelli, le mie cognate e il mio nipotino; Judie parlava senza sosta al cellulare, e sinceramente non riuscivo neanche a capire l'argomento. Stavo riuscendo davvero a rilassarmi. Strano, non era da me. Ad un certo punto il mio staff chiese a mia madre e alla mia agente di andare nell'altra stanza, visto che dovevo indossare l'abito, e volevano che fosse una sorpresa per tutti. Dopo qualche piccola protesta, uscirono entrambe. Mi alzai dalla poltrona, tolsi l'accappatoio e mi dedicai al bellissimo vestito che avevo scelto una settimana prima. Una volta indossati i gioielli e dati gli ultimi ritocchi al trucco, passai davanti all'enorme specchio accanto all'armadio, e finalmente mi vidi: l'abito blu notte, di seta, mi fasciava il busto, lasciandomi nude sia le braccia che la schiena, mentre la gonna aveva una linea leggermente più morbida, e creava un piccolo strascico quando camminavo. La scollatura non era eccessiva, così come il trucco sugli occhi e gli accessori. I capelli erano acconciati in uno chignon semplice, come quelli portati dalle ballerine di danza classica. Non sembravo nemmeno io. Appena entrai nel salotto, sentii tutti trattenere il respiro, come se avessero visto chissà chi. Okay, era imbarazzante.

Che fate lì impalati? Forza, andiamo!” li esortai, incamminandomi verso la porta.

Arrivammo al Dolby Theatre di Los Angeles nel giro di venti minuti, e appena l'autista venne ad aprirmi la portiera, venni assalita dall'agitazione. Mentre scendevo dall'auto, iniziai a guardarmi intorno, provando a non dare nell'occhio. Ovviamente mia madre se ne accorse.

Cerchi qualcuno?” mi chiese, sorridendo.

Io stavo solo... Faccio sempre così quando sono agitata, lo sai.”

No, non lo sapevo.”

Mi voltai per guardarla. Lei sapeva. Judie aveva parlato, sicuramente.

Mamma è tutto okay. Non è quello che pensi.”

Jen, stai per rivedere il tuo migliore amico dopo tre anni. Un po' di nervosismo è normale!”

L'ultima cosa di cui avevo bisogno era essere psicanalizzata da mia madre, così mi diressi verso il red carpet, venendo subito accecata dai flash; mi incamminai poi verso le postazioni dei giornalisti, che quasi facevano a gara per intervistarmi. Sempre le solite domande: cosa indossi? Ti identifichi con il tuo personaggio? Sei emozionata? Cadrai anche stavolta? Cercai di essere il più diplomatica possibile, ma in quel momento riuscivo solo a pensare a quanto avrei voluto strozzarli tutti. Passai oltre per fermarmi davanti a un esercito di fotografi che urlavano il mio nome. Seguivo sempre la stessa sequenza, recitandola a mente come un mantra: seria, sorriso, girati di spalle, seria, sorriso, girati di spalle. Come mio solito, mi divertii a prendere in giro quei pazzi scatenati, così mi feci scappare qualche espressione buffa. Mentre camminavo lungo il red carpet, ormai prossima alle scale, mi voltai per cercare mia madre, ma fu altro ad attirare la mia attenzione: in posa, illuminato da decine di flash, c'era Josh. Indossava delle scarpe di vernice nera, uno smoking classico e i capelli erano tirati indietro col gel, sul viso potevo scorgere un sorriso appena accennato, dovuto sicuramente all'emozione. Quell'abbigliamento metteva in risalto la sua figura, ma ciò che più mi colpì fu il volto, i lineamenti più marcati, più adulti. Ogni tanto salutava la folla con la mano, ridendo. Era dannatamente sexy. Per la miseria Jen, datti un contegno! Scossi leggermente la testa e cominciai a salire i gradini. Mia madre si materializzò dal nulla al mio fianco, insieme a mio padre. Era ora!

Ma dov'eravate finiti?” chiesi, fulminandoli con lo sguardo.

Pensavamo stessi posando per i fotografi! Poi ti abbiamo vista ed eccoci qua!” si giustificò mio padre.

Va bene, va bene”. Da quando la mia voce era diventata così isterica?

Tutto okay Jen?” chiese mia madre, inarcando un sopracciglio. Sapevo a cosa si riferiva. Cioè, a chi.

Per tranquillizzare entrambi, feci una risata delle mie e li abbracciai per un secondo, giusto per ricompormi.

Non è niente, sono solo nervosa! Mi stanno anche sudando le mani, sapete che mi succede sempre così, no? Andiamo.”

Continuai a salire le scale, sfoderando i miei sorrisi migliori e salutando persone che conoscevo e altre di cui neanche ricordavo il nome. Passai accanto a un grande pannello di vetro, sul quale ciascun candidato lasciava la propria firma per ricordo; presi un pennarello argentato, di quelli indelebili, e scrissi il mio nome, molto lentamente, per evitare il più possibile la bolgia nella sala principale del teatro.

Da quando sei così lenta a firmare?” chiese una voce poco lontano da me, alla mia sinistra. Alzai la testa di scatto e vidi Josh che mi osservava con un sorriso di scherno a piegargli le labbra. Mi schiarii la gola, sorrisi leggermente anch'io e tornai a scrivere il mio cognome.

È divertente.” dissi semplicemente, cercando di mantenere un tono di voce normale. Perché non l'avevo sentito arrivare? Ma quanto potevo essere tonta?

Fece una risatina e passò dietro di me, per dirigersi verso la sala. Stavo per tirare un sospiro di sollievo quando percepii il suo respiro vicino al mio orecchio.

Quasi dimenticavo. Sei stupenda.”

Nel sentire quelle parole, pronunciate con voce bassa e sensuale, per poco non mi venne un infarto. Oddio. Dopo aver recuperato un minimo di autocontrollo mi girai per guardarlo, ma era già sparito. Inspirai a fondo, espirai, mi stampai un bel sorriso in faccia ed entrai a mia volta nel teatro.

Si prospettava una serata molto interessante.






Buoooonasera!

Lo ammetto, per il vestito di Jen mi sono ispirata a quello indossato da Nicole Kidman nella pubblicità di Chanel n. 5, non so se avete presente. Mi è sempre piaciuto e ho pensato che indossato dalla nostra Queen sarebbe stato perfetto ;) Per quanto riguarda Josh, penso che se mi avesse detto una cosa del genere, per quanto semplice, in quel modo, avrei collassato. Ma sarebbe bastato anche solo vederlo in smoking :Q___

Comunque, spero che anche questo capitolo sia stato di vostro gradimento :)

Alla prossima!


Sara



  
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