Mercoledì 24 Giugno 2020. New York. Negozio di tatuaggi di Zayn Malik e Louis Tomlinson. Pomeriggio.

LOUIS

“Grazie per questo tatuaggio, siete sempre molto gentili e bravi!” disse una ragazza che si era appena fatta tatuare sulla spalla destra un cuore.

“Torna quando vuoi!” affermò Zayn mentre stava mettendo apposto lo studio.

“E anche l'ultimo appuntamento è andato. Ti va se andiamo in agenzia per prenotare il volo?” mi chiese Zayn dopo una ventina di minuti.

“Dove andate di bello?” chiese una voce alle nostre spalle, una voce molto familiare.

Mi voltai e vidi le mie due sorelle Lottie e Fizzy dentro al mio negozio.

“Oddio, ma che ci fate qui?” chiesi andandole incontro per abbracciarle.

“Ci mancavi e allora siamo venute qui!” rispose Lottie mentre stava salutando Zayn.

“Già e poi ne abbiamo approfittato per vedere Los Angeles, San Francisco e finalmente New York!” continuò Fizzy.

“Siete state a Los Angeles?”chiesi alla più piccola delle sorelle.

“Sì, siamo state una giornata a Los Angeles.” rispose Lottie quasi risentita delle domande che le stavo facendo.

“Comunque, parlavate di un viaggio. Dove andate di bello?” chiese Fizzy per stemperare il momento di tensione tra me e Lottie.

“Volevamo fare una sorpresa e tornare un po' a casa.” confessò Zayn sorridendo.

“Venite per il matrimonio allora?” chiese Fizzy felicemente.

“No. Veniamo a trovare le nostre famiglie, ma partiamo prima del matrimonio. Lo sapete.” risposi senza pensarci.

“Certo che lo sappiamo! Lo sanno tutti!” affermò Lottie palesemente arrabbiata.

“Fizzy, perché non mi accompagni a fare i biglietti? Poi ci vediamo tutti a casa?!” chiese Zayn, sapeva che io e Lottie avevamo bisogno di parlare.

Fizzy accettò, mi salutò e poi uscirono, lasciandoci da soli.

“Non sei grande per tenermi il broncio? Mi dici che succede?” chiesi mentre tiravo giù la serranda del negozio.

“Siamo state da Harry...” affermò Lottie sedendosi sul divano dove di solito aspetta la gente.

“L'avevo intuito quando mi avete detto di essere andate a Los Angeles.” risposi.

“Lo sai che ha alcune delle vostre foto sulla scrivania? Che come suoneria ha Best Song Ever? Che come sfondo del cellulare ha il tuo tatuaggio Oops!? Che come ci ha viste aveva gli occhi gonfi di lacrime? Che ci ha detto che gli manchiamo?” mi bombardò di domande sarcastiche, che naturalmente non avevano una risposta, perché non sapevo nulla di nulla. Io e Zayn molte volte siamo andati a Los Angeles per parlare con delle persone addette per i tatuaggi, ma non stavamo mai più di qualche ora, per paura di vederlo e affrontarlo!

“Lottie lo sai che sono due anni che non lo vedo e non lo sento.” risposi sedendomi vicino a lei.

“Louis vieni al matrimonio. Gemma ci ha chiamato quando siamo arrivate all'aeroporto e ha invitato tutta la famiglia. Gemma e Ashton sono tuoi amici.” disse Lottie per convincermi.

“Lottie... non mi vorrà vedere... l'ho tradito... con il nostro migliore amico... Con Zayn.. Sono stato orribile. Nel giro di una notte, per il troppo alcool ho perso due amici ed un fidanzato.” confessai con le lacrime agli occhi.

“Louis... chiamalo e chiedigli se vuole che tu vada.. se dice no.. ok, ci hai provato, ma se dice sì, farai felici tutti. Ti do il mio cellulare così lo chiami con il mio!” disse Lottie prendendo il cellulare, me lo diede, si alzò dal divano ed andò al piano di sotto dello studio, dove facevamo i tatuaggi.

Presi coraggio e lo chiamai. Squillava... avevo paura...

“Ehi piccolina! Siete arrivate?”

“Sono io.”

“Ah.”

“Non mettere giù, ti devo chiedere una cosa.”

“Veloce che sono in macchina e che sto guidando.”

“Gemma ha invitato la mia famiglia al matrimonio e mi chiedevo se..”

“Per me va bene... per Liam meno.. ma per me va bene.”

“Non sai neanche cosa volevo chiederti.”

“Non sono cretino. So che mia sorella vi ha invitato al matrimonio, glielo detto io.”

“Ah.” rimasi spiazzato. Ad un tratto sentì come una porta che si apriva dall'altra parte del telefono, qualcuno era con lui.

“Con chi sei al telefono amore?” sentì domandare.

“Con nessuno, un mio vecchio compagno di classe. Vabbè ciao, ci vediamo al matrimonio!”

“Ciao.” dissi, ma lui aveva già chiuso la conversazione.

Andai da Lottie al piano inferiore.

“Ci hai parlato?” mi chiese.

“Sì, ma c'era anche il suo fidanzato.” risposi mentre mia sorella si ripresa il cellulare.

“Ah sì, quel bel figliolo di Nick, il modello mondiale di intimo!” affermò Lottie facendomi dannatamente ingelosire.

“Ehi, da che parte stai tu?” chiesi tirandole un cuscino.

“Sempre dalla tua, fratellone!” rispose tirandomi a sua volta il cuscino sorridendo.

“Si sono addormentate?” chiese Zayn mentre era sul balcone a fumare.

“Sì, ascolta Zay, oggi ho sentito Harry.” confessai d'un fiato.

“Vi siete parlati? Che è successo?” chiese Zayn quasi divertito.

“Andremo al matrimonio, anche se Liam non è felice della tua presenza, manco della mia, veramente.” confessai accendendomi una sigaretta.

“Io pensavo di non andarci. Troppi occhi puntati addosso.” affermò Zayn.

“Zayn, dobbiamo chiarire questa situazione. Le nostre famiglie sono sempre state unite e sono due anni che non si parlano moltissimo. Eravamo ubriachi quando è successo, possiamo continuarci a prendere in giro e dirci che non ci manca il sorriso di Niall, i ricci di Harry e il so-tutto-io di Liam, ma sarebbe solo una bugia.” affermai deciso guardandolo negli occhi.

“Louis, sono andato avanti. Ora sto con Jonathan, lo amo! Liam è il passato!” rispose Zayn con lo sguardo basso.

“Ah sì, infatti lo ami così tanto, che non ci hai fatto ancora niente? Che ogni volta inventi qualche scusa per tornare a casa e non passare la serata con lui! Sono silenzioso, non scemo!” confessai Louis, avevo svelato il suo piccolo segreto.

“Louis....” cominciò Zayn ma fu interrotto dal mio cellulare. Mi stava chiamando qualcuno alle 2 di notte? Ma chi? Mi bloccai. Liam mi stava chiamando.

“Payne, che succede?” Zayn spalancò gli occhi. Misi il vivavoce, ma feci il segno di stare zitto a Zayn.

“Ti posso parlare Lou?”

“Certamente, dimmi.”

“Harry mi ha detto che tu e Z.. lui venite al matrimonio.”

“Eh già!”

“Possiamo comportarci da persone mature?”

“Cioè? Io non ho nessuna intenzione di litigare, se è quello che stai intendendo.”

“Dobbiamo cercare di andare d'accordo per un giorno, per Gemma e Ashton!”

“Liam, lo so! Mi hai chiamato per questo? Non sono così tanto idiota!”

“Veramente ti ho chiamato anche per un'altra cosa.”

“Dimmi.”

“Come sta?”

ZAYN

Sorrisi, si stava preoccupando per me? Louis mi fece segno di rispondere io, mi diede il cellulare e lui tornò dentro, lasciandomi sul balcone, da solo, o per lo meno con Liam, dall'altra parte della conversazione.

Presi un respiro e poi sorrisi.

“Sto bene, cioè non benissimo, ma me la cavo!”

“Fammi indovinare, ci ha lasciati da soli a parlare?”

“Indovinato.”

“Stronzo.”

“Vabbè, se non vuoi parlare con me, lo capisco.”

“Non ci riesco ancora. Scusa. Ci vediamo al matrimonio. Ciao Malik!”

E chiuse la conversazione. Non era ancora pronto. Come biasimarlo, l'avevo ferito, tradito, pugnalato.

Tornai dentro e mi sedetti sul divano vicino a Louis che stava frugando qualcosa sul PC.

“Mi manca. E sì, non faccio sesso con Jonathan, perché non è Liam. E sì, lo amo ancora.” affermai prendendo un cuscino e mettendomelo sulla faccia per coprirmi la faccia.

“Ti va di partire domani?” mi propose Louis.

Tolsi il cuscino e lo guardai sbalordito.

“Cosa?? ma gli appuntamenti che abbiamo allo studio?” chiesi alzando un po' la voce, avrei scommesso di aver svegliato le ragazze nell'altra stanza.

“Chissene frega! Lottie ha ragione, dobbiamo tornare a casa e riprendermi ciò che è sempre stato nostro. Io Harry e tu Liam, ma soprattutto dobbiamo riguadagnare la fiducia di Niall, non una cosa semplice.” affermò Louis deciso.

“Noi appoggiamo l'idea.” dissero due voci alle nostre spalle. Scommessa vinta.

Sorrisi e annuì, era una cosa pazza, ma bellissima. Domani sarei tornato a casa. Avrei riabbracciato mia madre, mio padre, le mie sorelle e la mia famiglia, ma soprattutto avrei cominciato a riconquistare Liam Payne.

LOUIS

“Lottie, Fizzy, Zayn ed io domani prendiamo il primo aereo utile e voliamo a Londra. Stacca la spina da quel cavolo di ufficio e vieni anche tu! Boo”

Digitai per messaggio su WhatsApp ad Harry. Guardai l'orologio ed erano le 3 passate, a Los Angeles era l'1, starà dormendo di sicuro.

Mi coricai sul letto assieme a Lottie e Fizzy e cercai di prendere sonno quando il mio cellulare vibrò. Le mie sorelle alzarono al testa e mi guardarono, sapevano che stavo aspettando una risposta.

“Se non lo apri entro trenta secondi, lo facciamo noi!” mi minacciò Zayn che era corso in camera.

Sorrisi e lessi.

“Arrivo a New York alle 10:30, fatevi trovare lì! Buona notte! Hazza”

Lessi ad alta voce, Lottie e Fizzy saltarono sul letto di felicità.

Zayn mi sorrise.

Ero felice, cosa che non succedeva da anni, da due anni, per la precisione

Giovedì 25 Giugno 2020. Los Angeles. Casa di Harry. Notte.

HARRY

Scesi piano dal letto e, senza fare molto rumore, preparai la valigia. Nick dormiva pacifico nel letto, dove poco prima c'ero anche io. Quando lessi il messaggio di Louis, non so perché qualcosa mi scattò e risposi di getto, sapevo che c'era un aereo che apriva da Los Angeles alle 5:20 e sarei atterrato a New York per le 10:30. Avevo due ore, per farmi una valigia veloce, una doccia veloce, chiamare un taxi e raggiungere l'aeroporto. Peccato che feci un casino assurdo e Nick si svegliò.

“Ehi cucciolo, che fai?” mi disse mezzo addormentato.

“Sshhh torna a dormire, sto preparando la valigia, devo partire immediatamente per Londra, mia mamma non è stata molto bene.” mentì spudoratamente, ma dire la verità non era consigliabile, anche perché non sapevo quale fosse la verità.

“Ti accompagno?” si propose Nick dolcemente.

“No, torna a dormire.. ci sentiamo quando sono a Londra e poi ci vediamo al matrimonio.” affermai dandogli un bacio a stampo e poi correndo sotto al doccia.

Nick si riaddormentò subito, meno male che non sospettava nulla.

Chiamai il taxi alle 3:25, lasciai un messaggio sul tavolo a Nick e poi uscii di casa. Los Angeles di notte era fantastica e magica. Il taxi arrivò immediatamente ed mi portò all'aeroporto. Arrivai, entrai, feci il check-in e poi aspettai che annunciassero il mio volo quando il mio cellulare squillò con la suoneria di “They don't know about us”, la suoneria di quando mi chiamava Louis.

“Che ci fai sveglio?”

“Harry a New York sono le 7 del mattino.”

“Ah già. Comunque tra venti minuti ho l'aereo.”

“Mi dispiace averti fatto cambiare i programmi.”

“Non importa. Ci vediamo tra poco Louis.”

“A dopo.”

Già, tra poco, dopo due anni, lo avrei rivisto davvero, senza più nascondermi tra i cespugli davanti al loro negozio di tatuaggi. Ok lo confesso, ho preso molte volte questo aereo in questi due anni, solo per vederlo due ore mentre stava tatuando qualcuno oppure mentre era fuori a fumare una sigaretta. L'ultima volta? Neanche due settimane fa. Ma Louis non dovrà saperlo, mai!

Salì a bordo e dopo poco decollai, 5 ore e avrei rivisto Louis e avrei abbracciato Zayn Malik, lui era la causa della mia rottura con Louis, ma ormai non importava più. Mi mancava abbracciarlo.

Mi addormentai in volo. Era dannatamente stanco.

“Informiamo i passeggeri che stiamo sorvolando New York e che tra poco saremo a terra, allacciate le cinture e buon atterraggio.” sentì dire dall'altoparlante. Ero arrivato. Ero puntualissimo. Ero a New York.

Il portellone dell'aeroporto si aprii e cercai le quattro facce conosciute. E le trovai. Erano vicino ad un pilastro a pochi metri dall'entrata dell'aeroporto.

Sorrisi mentre Lottie e Fizzy mi corsero incontro.

“Ciao Harry!” urlarono mentre mi abbracciarono.

“Ma ciao bellissime. Quanto tempo!” dissi ironico.

“Sì Styles, sei sempre dannatamente sexy come ti ricordavo!” affermò Zayn mentre ero ancora abbracciato alle ragazze.

“Anche tu non scherzi Malik e mi sei dannatamente mancato!” affermai prima di abbracciarlo.

“Scusami..” mi sussurrò all'orecchio.

“Già fatto. È storia vecchia. Ti voglio bene. Davvero!” sussurrai di risposta.

“Posso salutarlo anche io, oppure no?” chiesi Louis guardando la scena.

Risi come un bambino, mi staccai da Zayn e poi lo guardai negli occhi, era come me lo ricordavo, bello come sempre e basso come quando l'avevo lasciato.

“Ciao Louis.” dissi guardando negli occhi.

“Ciao Harry.” rispose sorridendo.

“Non è che se vi abbracciate succede qualcosa, eh?!” disse Fizzy.

Aveva ragione. Salì sulle punte, come non facevo da tempo, e lo abbracciai forte, come non facevo da tempo con una persona.

“Mi sei mancato Boo!” sussurrai di getto.

“Non hai idea di quanto mi sei mancato tu Hazza.” rispose immediatamente stringendomi sempre più forte.

Nick era straordinario, ma la pelle di Louis, la barba, gli occhi da cane bastonato, il sapore di Louis mi erano dannatamente mancati, non potevo mentirmi ancora.

“Andiamo a prendere qualcosa da mangiare, voi volete qualcosa?” chiesero Lottie e Fizzy verso le 12. il nostro volo ci sarebbe stato alle 14:45.

“Una bottiglia di acqua, grazie!” rispose Zayn.

“Facciamo una foto e mandiamola a Gemma. Lei non sa nulla.” domandai.

“Ecco fatta, sembriamo dei cretini, lo sapete vero?” affermai mentre la stavo mandando a Gem.

“Sempre saputo.” rispose Louis sorridendo.

“Aeroporto di NY. Avvistati tre componenti di una ex-boyband famosa in tutto il mondo, diretti a Londra,per il matrimonio della sorella di uno di questi!”

Scrissi un messaggio a Gemma ed uno a Liam.

“Qualcuno missà che ti ha risposto.” affermò Zayn sentendo la suoneria del cellulare.

“Sì, è Liam. Gliel'ho mandata anche a lui.” confessai agli altri.

“Che risponde? Qualche insulto?” chiese Zayn, mi sono perso qualcosa? Non voglio indagare, ho tempo per capire.

“Volevo dirvi che avete passato i 25 anni da un po' e che i selfie se li fanno i ragazzini non gli uomini adulti. Comunque siete bellissimi. Avete delle occhiaie da paura, ma bellissimi. A che ora arrivate a Londra?”

Lessi ad alta voce mentre gli altri due risero di gusto.

“Forever Young baby! Comunque alle 22. ci vieni a prendere? Ps: Zayn è bellissimo e chiede di te!” scrissi di risposta mentre Lottie e Fizzy parlavano con Zayn e Louis.

“Lo vedo che è bellissimo. Devo trovare una scusa con Mark e se riesco vengo. Ma non sono sicuro di volerlo vedere davvero.” mi rispose. Forse tornavamo alle origini.

“Lo pensavo anche io, ma stiamo scherzando normalmente, come se questi due anni non fossero passati, come se non fosse successo nulla. Certamente ce lo ricordiamo sempre quello che ci hanno fatto, ma dobbiamo andare avanti. Liberati da Mark e vienici a prendere.” scrissi. Lo so come si sentiva Liam, ma non potevamo mentire a noi stessi, li amavamo ancora.

“Harry, abbiamo un problema. Biondo, irlandese!” colpito ed affondato. Feci vedere il messaggio agli altri due.

“A quello ci pensiamo più avanti. Lui non sarà facile da riconquistare.” risposi su suggerimento degli altri.

“Non mi risponde da settimane.”

“Manca a noi.”

“Mi siedo dietro insieme a Lottie e Fizzy, così voi due parlate.” disse Zayn quando salimmo sull'aereo.

Sentì Louis ringraziarlo ed io sorrisi.

“Giuro che se ti addormenti e russi, ti picchio davanti a tutti!” affermai mentre prendemmo posto.

“Sei tu che russi, mica io!” rispose facendomi la linguaccia.

“Sei felice di tornare a casa?” chiesi mentre stavamo decollando.

“Più o meno. Cioè non so come le mie sorelle, mio fratello e mia madre, reagiranno al mio ritorno.” mi confessò.

“Saranno felici.” risposi per tranquillizzarlo.

“E tu, invece? Non sembri felice.. Hai paura per Gemma?” mi chiese.

Ma in quell'istante il mio cellulare vibrò, mi ero dimenticato di spegnerlo. Gemma mi aveva risposto alla foto.

“Il regalo più bello di matrimonio. Voi <3 Tremate tremate, gli Americani stanno tornando.” lessi e sorrisi.

“No, è solo che torno a casa da un po' e il fatto che sto tornando per il matrimonio di mia sorella, è strano!” affermai.

“Beh ci hanno messo un po' ma alla fine ce l'hanno fatta a sposarsi.” affermò mentre guardava fuori dal finestrino.

“Liam ci verrà a prendere all'aeroporto. Così finalmente anche Zayn si toglierà quel broncio.” confessai a Louis a bassa voce per non farmi sentire da Zayn.

“Stavo pensando una cosa però... se torniamo a casa nostra, poi non ci vedremo di nuovo più. Io a Doncaster, tu a Holmes Chapel, Liam tra Londra e Wolverhampton, Zayn a Bradford.” mi disse Louis mentre stavamo sorvolando l'Oceano.

“Fidati.. ho già pensato a tutto io. Ora dormiamo un po'.” dissi poggiando la mia testa sulla sua spalla.

Non sapevo perché lo stavo facendo, semplicemente mi andava di farlo.

Giovedì 25 Giugno 2020. Londra. Aeroporto Heathrow.

Ero riuscito a liberarmi da Mark, con una scusa banale tipo “Dormo da Ruth, sai, ha bisogno di una spalla su cui piangere dopo la rottura con Jason.” e lui ci aveva creduto. Ed invece, eccomi qui, all'aeroporto ad aspettare tre persone che non vedo da due anni. Tre persone che sono nel mio cuore da sempre, anche se non voglio ammetterlo. Soprattutto una.

Tra meno di venti minuti li avrei rivisti e mi sentivo molto strano, molto felice ma allo stesso tempo molto arrabbiato.

Il tabellone segna l'atterraggio del volo, ora mi devo solo posizionare davanti al portellone ed aspettare di vederli. Ho il cuore a mille, se non di più.

Escono molte famiglie, molti bambini, poi vedo due ragazze, una bionda e l'altra mora, mi sembra di conoscerle, sembrano quasi.. no, non possono essere Lottie e Fizzy, aveva ragione Harry, sono cresciute tantissimo e benissimo. E dietro ecco spuntare lui, dio mio è più bello di quanto mi ricordassi. Sta sorridendo ed io avrei na voglia matta di saltargli addosso qui davanti a tutti, ma mi freno.

“Liammmmmm!” urlarono vedendomi.

“Ciao bellissime. Dio mio quanto siete cresciute! Quanto vi siete fatte belle!” risposi abbracciandole forte.

“Ehi, sono sempre le mie sorelline!” mi disse Louis scherzando.

“Ed io sono sempre gay. Ma loro sono bellissime.” affermai mentre ci stacchiamo.

“Ciao Styles.” dissi guardandolo negli occhi.

“Ciao Payne.” rispose abbracciandomi.

“Mi sei mancato da morire!” mi sussurrò abbracciandomi.

“Anche tu Hazza.. anche tu!” dissi mentre ci stavamo staccando.

Louis mi guardò negli occhi e mi sorrise.

“Sei sempre più brutto Tommo! New York ti fa male!” dissi per rompere il ghiaccio.

“E tu sei sempre molto simpatico!” rispose facendomi la linguaccia.

Era il nostro modo per dirsi che ci siamo mancati a vicenda.

Ed ora arrivava il pezzo forte.

“Ciao Zayn.” dissi avvicinandomi a lui mentre tremava.

“Ciao.” sussurrò a bassissima voce.

Avevo deciso di abbracciarlo, non importava quanto fossi deluso da lui, avevo bisogno dopo due anni di un contatto anche minimo con lui.

Mi stavo avvicinando, quando il mio cellulare squillò.