Ringrazio anche solo chi legge.
"Partecipante a "Superhusbands: Music Challenge" indetto dalla pagina Our Curious, Furious, Fantasist Code:. ".
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PACCHETTO A:
Winter - Joshua Radin



Cap.6 Intervento operatorio

Tony ticchettò sul tavolo, osservò l'ologramma rappresentante un cervello umano e strinse le labbra.
< Come sospettavo c'è stata una manipolazione chimica. Solo qualcuno con le conoscenze di mio padre poteva riuscire in una manipolazione così perfetta del cervello > pensò. Osservò una serie di dati in azzurro più scuro sullo schermo, afferrò una tazza di caffè e sorseggiò lentamente la bevanda ad occhi socchiusi.
< Il ritorno di papà è senza dubbio legato all'improvviso smantellamento dello SHIELD. Chiunque sia il nemico, deve aver pensato che il fondatore dello SHIELD sarebbe stato in grado di gestire Cap > rifletté. Digitò una serie di codici senza staccare le labbra dalla bevanda, continuando a fissare il cervello olografico.
< Papà non aveva previsto che io potessi lavorarci, non c'è stato alcun blocco. La stimolazione neuronale funziona alla perfezione >. Sbuffò, scostò la tazza e si morse il labbro.
< Non ho sbagliato nessun calcolo, come sempre. Devo aver perso il cervello a forza di guardare i suoi stupidi occhi blu sospettosi > pensò. Ringhiò, si passò la mano tra i capelli e si allontanò dagli schermi osservando i dati combaciare e formare un algoritmo. Sogghignò, scosse il capo.
< Meno pensieri da ragazzina scema. Funziona. Sono il migliore > si disse. Steven socchiuse gli occhi e mugolò. Allargò le braccia e sbadigliò. Tony si avvicinò, sporse il capo in avanti e inarcò un sopracciglio incrociando le braccia.
“Piaciuto il riposino, Aurora?”. Steve si alzò seduto di scatto e si voltò.
“Stark” farfugliò. Tony si sedette, piegò il capo di lato e socchiuse gli occhi accentuando il sogghigno.
“Captain” salutò, con tono sarcastico. Steve si alzò in piedi, sentì le gambe tremare e ansimò.
“Tuo padre è stato ucciso dall'Hydra perché era uno dei capi. Mi ... mi dispiace ... Ero venuto a dirti quello” biascicò Steven. Cadde in ginocchio e mise le mani per terra. Tony espirò, si chinò e abbassò il capo.
“Qualsiasi cosa gli abbiano somministrato per riportarlo qui, lo ha condotto alla follia, Cap” disse, con tono dolce. Poggiò le proprie mani abbronzate e calde su quelle di Steve.
< E l'unica bugia che ti ho detto riguardava lui. Le fondamenta stavano cedendo, senza le armature a sostenerle i passaggi sotterranei non erano praticabili > pensò. Sogghignò, poggiò il proprio capo contro quello di Steve e gli fece l'occhiolino.
“Guarda che in ginocchio, con questa tutina si vede praticamente tutto” sussurrò con tono malizioso. Steven singhiozzò, piegò il capo e le lacrime gli rigarono il viso. Tony sgranò gli occhi, guardò a destra e sinistra e deglutì. Allungò la mano, si morse il labbro, la ritirò; si avvicinò e strinse le labbra. Espirò, inspirò, abbracciò Steve e lo premette contro di sé.
“Io ... io ti odiavo ... perché il suo cognome era incuneato in me come una scheggia e non riuscivo a vedere che tu e lui siete due cose completamente diverse” spiegò Steve. Strinse gli occhi e strofinò le mani contro il viso. Tony gli passò le mani sulla schiena, sentiva il proprio corpo rigido e il fiato mancare, le tempie gli pulsavano e percepiva la nausea salire.
“Io ti odiavo perché eri Captain America. Ma credimi, non avrei fatto tutto questo chiasso per qualcuno che odio”.
“Ha portato l'inverno nel cuore del mio migliore amico. Ha reso lui Bucky, Winter ed io voglio vendetta” ringhiò Steve. Alzò il capo, deglutì e baciò Tony. Tony sentì tutti i muscoli rilassarsi, afferrò i capelli di Steve e ricambiò il bacio stringendoli. Si scostò, ghignò socchiudendo gli occhi che brillarono di riflessi caffè.
“Sei lento, Capitano. Se gli è andata bene è morto schiacciato, altrimenti vaga senza possibilità d'uscita nei sotterranei distrutti di una ex base SHIELD”. Steven negò con il capo e lo scostò.
“Tengono prigionieri dei mutanti per esperimenti e hanno modificato molti uomini. Stanno creando un esercito ed alcuni di loro hanno il teletrasporto”. Indurì la voce e si rimise in piedi. Rabbrividì e si passò le mani sulle braccia. Tony fece un passo indietro, annuì e ticchettò sull'auricolare.
“Jarvis, attiva la Mark 75” ordinò, duro. Guardò Steve, gli afferrò il gomito e lo strinse.
“Non dirmi di aspettare. Sono passati quattro giorni, ed è già troppo. Dobbiamo fare qualcosa”.
“Non ho intenzione di fare l'errore di perdere tempo” gli ribatté Steve. Socchiuse gli occhi e deglutì.
< Svegliati Rogers, non c'è tempo per le tue debolezze > si rimproverò. Tony gli strinse il braccio fino a lasciare il segno con le dita, l'armatura nera dalle rifiniture dorate. Indietreggiò, se la fece aderire addosso e sogghignò.
“Pensavo volessi un piano” disse, sarcastico. Sollevò l'elmo, lo guardò e addolcì lo sguardo. “Posso farlo da solo. Non mi serve il supporto da terra, soldato”.
“Al momento scambierei dicembre con novembre e una mela per una cavolo ... dovrai fare a meno dell'uomo con un piano” rispose Rogers ironico, guardandolo volare fuori dalla finestra aperta.
“Allora resta qui, mentre io penso al resto” disse Tony. Si abbassò l'elmo, le iridi fosforescenti azzurre brillarono così come il triangolo metallico circondato d'oro al centro dei pettorali neri dell'armatura.
“Mi devi almeno un bacio, Aurora”.