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Autore: _Elahlea_    03/06/2014    2 recensioni
Loro: si sa ormai, One Direction. Internazionali, amati, desiderati, odiati, ricercati, giovani e infaticabili.
"Che la gente mi dica per quale motivo dovrei sbavare loro dietro! No davvero, nemmeno per Brad Pitt si fa tutto questo chiasso! Ma si può sapere che hanno di speciale? Insomma sì, musica che mette allegria e tutto il resto, però c'è bisogno di andare in visibilio come fosse resuscitato John Lennon? Dammi una buona ragione, Bob, una sola, e ti giuro che esco a cena con uno di loro!!!"
Lei: Emily, cantante, giovane, bella, piena di talento e...scettica. Perché a tutti piacciono gli One Direction? Emily è convinta di poter resistere al fascino che miete milioni di giovani ragazze in tutto il mondo: sarà vero o crollerà miseramente? E se dovesse cedere, quanto potrebbe farsi travolgere da questa febbre che impazza? L'occasione per mettersi alla prova sembra essere un incontro in uno studio televisivo. Ce la farà o no? Si accettano scommesse.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: nessuno
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"E allora? Hai intenzione di non farti vedere più?"
Niall ed Emily erano usciti insieme a fare una passeggiata catartica e chiarificatrice al parco; dopo avergli raccontato quello che era successo con Harry, Emily si  era abbandonata su una panchina a guardare dei bambini che giocavano beatamente, assolutamente incuranti di ciò che accadeva loro attorno, sotto gli sguardi vigili delle mamme.
"Ma è lui che non vuole vedermi più...e non riesco neanche a dargli torto sinceramente. Perché dovrei creare situazioni imbarazzanti per entrambi?"
Il ragazzo sbuffò.
"Bé però insomma...non vi siete lasciati" borbottò poco convinto.
"Non ci siamo neanche presi, è proprio questo il problema" rimarcò Emily poggiando il mento sulle mani.
"Si può sapere come fai a cacciarti in queste situazioni?"
"Ah, vorrei saperlo!"
"Lasciatelo dire Emi ma...te la sei cercata" asserì Niall senza battere ciglio, guardando di fronte a sé.
La ragazza saltò sul posto e fece tanto d'occhi.
"Come scusa?" chiese, certa di non aver capito bene.
Il ragazzo la fissò con gli occhi cerulei.
"Bé se non volevi che ti baciasse perché lo hai fatto stare così vicino alla tua faccia per così tanto tempo? Era ovvio che dopo sarebbe scattato il bacio"
"Ovvio? Ma che..."
"E poi avresti dovuto schiaffeggiarlo subito. Che senso ha farlo dopo tre ore che ha cominciato a baciarti? Così lo spiazzi, poveretto. Non gli fai capire più niente!"
"Ah, io non farei capire più niente? Ma se lui..."
"Ma se lui cosa Emily? Era talmente ovvio che ti sbavasse dietro! Vuoi farmi credere che non l'avevi capito?" la interruppe per la terza volta con sguardo scettico.
Emily si morse le labbra. No che non l'aveva capito. Non l'aveva mai neanche presa in considerazione una situazione del genere.
"La verità è che ti è piaciuto. Baciarlo intendo. Poi ti sarà scattato chissà quale pensiero contorto e hai deciso di mollargli un ceffone. E' tipico di voi ragazze fare cose senza senso, e poi noi poveri diavoli dobbiamo star lì a sbrogliare il casino che c'avete creato in testa"
Emily lo guardava con gli occhi fissi e spalancati. Perché aveva maledettamente ragione.
"Niall, ma tu lo sai come ragiona Harry! Santo cielo, potremmo stare insieme per quanto? Quattro-sei mesi? E poi basta puff via tutto. E avremmo buttato al vento anche la nostra amicizia" 
"Già, che per ora sta andando a gonfie vele no?"
"Hai capito che voglio dire!" lo rimbeccò stizzita.
Niall sbuffò. Emily fece lo stesso.
"Non capisco..."
"Cosa?"
"Perché tu non gli abbia mollato subito uno schiaffo"
La ragazza si alzò infastidita.
"Ancora? Ma basta!" esclamò andando avanti e indietro a larghi passi per scaricare l'ansia.
"Ancora? Guarda che non mi hai mica risposto"
Emily ci pensò un attimo.
"Ma che ne so! Non me l'aspettavo mica"
"Ti spiace dirmi la verità e non prendermi  per un coglione che non ti conosce? Grazie, molto gentile" la apostrofò Niall seguendola con lo sguardo a destra e a sinistra.
La verità...non ne aveva una. C'era un'idea bislacca che le balenava in testa, ma quelle non poteva mica essere la verità. Si passò una mano tra i capelli cercando di calmarsi.
"Non so se sia la verità..." mormorò.
"Cosa?" chiese Niall che non era riuscito a decifrare.
"Ti vuoi stare un po' ferma? Mi stai facendo venire il mal di mare"
Emily si fermò di fronte a lui mordendosi nervosamente il labbro inferiore.
Niall intrecciò le dita.
"Dunque?"
"A me è piaciuto quando mi ha baciata"
"Ma va'? Scherzi, e come lo hai capito?" ironizzò il ragazzo fingendosi stupito.
Emily ricominciò a camminare davanti alla panchina e Niall alzò gli occhi al cielo rassegnato.
"Non è come pensi tu...insomma sì, mi è piaciuto, ma perché...bacia bene...a chiunque farebbe piacere essere baciati bene no? Poi mi sono ricordata che era Harry a baciarmi e mi sono ripresa"
"Finirai per fare un solco a forza di camminare su e giù" sbadigliò Niall.
"Certo che sei proprio d'aiuto eh?" sbottò incrociando le braccia irritata.
Il ragazzo si abbandonò ad una sonora risata.
"Ma per favore Emily, ascolti quello che dici? Sento rumore di specchi da qui"
"Cioè?"
"Cioè ti stai arrampicando sugli specchi, stai montando su tutta una serie di cazzate stratosferiche, ma in realtà è tutto molto semplice"
Emily attese qualche istante, poi vedendo che non parlava lo incalzò:
"Cioè?"
Niall la guardò fisso per pochi secondi, cercando di capire se fingesse di non capire o se fosse seria.
"Cioè ti piace Harry".
Emily si trattenne solo per pochissimo tempo, dopodiché scoppiò a ridere.
"Ma certo, Niall...come ho fatto a non pensarci prima? Sei proprio uno spasso!"
Niall la guardò beffardo, consapevole di aver toccato il tasto giusto.
"Quando hai finito di ridere in modo isterico dimmelo"
"E sei per giunta convinto di avere ragione!" continuò Emily ridendo di gusto.
"Ma certo che ho ragione. Ridi solo per nascondere l'imbarazzo. E poi sei stata tu ad uscire fuori l'ipotesi di stare con lui"
"Ma cosa c'entra? Io dicevo appunto che durerebbe solo pochi mesi"
"E hai addotto questo come problema, non che tu non vuoi stare con lui perché non ti piace"
"Solo perché l'avevo già chiarito prima"
"E prima stavi mentendo"
Emily si abbandonò sulla panchina esasperata.
"A me non piace Harry. Ti stai sbagliando"
"Come vuoi tu Emily"
La ragazza lo colpi sul braccio.
"Ehi! Ma che cavolo ti prende?"
"Il tono condiscendente lo usi con qualcun'altro, Horan"
Niall la fissò con tanto d'occhi, divertito dalla reazione della ragazza.
"Va bene. Andiamo adesso"
"Dove?" chiese corrugando la fronte.
"Che domande, all'albergo"
Emily lo seguì, fingendo che l'idea di rivedere Harry non le creasse un groppo in gola.
 
"Tanto per capire, sei nervosa?" chiese Niall mentre erano in ascensore.
"No" mentì Emily. Si rese conto che non era molto brava a farlo a giudicare dal sorriso di sghembo che Niall le rivolse.
Quando si trovò davanti alla famigerata porta di legno bianco e lucido i suoi piedi sembrava suggerirle una sola cosa:"Scappa!"
Invece attraversò la soglia seguendo Niall che si inoltrava nel corridoio per poi andare nel soggiorno, dove si sentiva la TV accesa, e se la TV era accesa allora c'era qualcuno a guardarla, e se qualcuno la stava guardando probabilmente ci sarebbe stato anche Harry lì in mezzo. Difatti non appena entrò nella stanza lo vide seduto sulla poltrono con sguardo assente; non appena si accorse di lei i tratti del volto si irrigidirono come il marmo. Emily salutò tutti con un ciao generale e tutti salutarono Emily, o meglio, i tre quarti dei ragazzi lo fecero. Harry rimase con gli occhi saldamente incollati allo schermo. Emily si morse la lingua mentre Niall non smetteva di fissarla per analizzare ogni minima reazione, come fosse un primate da studiare. 
"Emily dovrei chiederti una cosa, anzi, te la dovrebbe chiedere Eleanor ma ha chiesto a me di farlo. E' una roba di vestiti, non saprei... comunque ho la foto nel cellulare di là, ti dispiace?" disse Louis.
"No certo" "Mi venderei un rene pur di uscire da questa stanza!"
Louis fece strada, entrò nella sua stanza e chiuse la porta.
"Si può sapere che accidenti ti prende?" sbottò urlando a mezza voce contro la ragazza.
Emily alzò un sopracciglio sorpresa da quell'aggressione improvvisa.
"Mah, guarda, stavo per chiederti la stessa cosa"
"Sai benissimo di cosa parlo: Harry è in quello stato da due settimane, non mangia quasi più e cambia una ragazza al giorno! Praticamente me lo hai fatto diventare un prostituto!" inveì risentito sempre a bassa voce.
"Io non..." cominciò Emily
"Non dire che non hai fatto niente! Mi ha detto tutto! Cosa credi? Mentre tu svisceravi la questione con Niall in questi giorni lui ogni tanto veniva a confessarsi con me. Mi ha raccontato tutto, TUTTO, dall'inizio alla fine. E quando dico inizio, intendo a partire dalle vacanze di Natale!" fece con tono eloquente.
Emily si abbandonò sul letto.
"Ma insomma che volete tutti da me? Pensi che a me faccia piacere Louis? Che sia contenta che non voglia parlarmi o vedermi, che non riesca neanche a guardarmi in faccia? Credi che non mi curi del fatto che è a causa mia che sta così? E io che posso farci? Vuole qualcosa che non gli posso dare. E io vorrei poterlo fare, ti giuro, vorrei poterlo far star meglio, ma non posso!"
"E' perché hai paura? Mi ha detto anche questo"
"Se lo sai, perché me lo chiedi?" 
"Perché non ne hai motivo!"
"Non ne ho motivo? Trascuriamo il fatto che Harry sente per me cose che io non sento per lui, ma sei stato tu stesso a dirmi che esce con una ragazza diversa al giorno!"
"Appunto!"
"Appunto cosa? Mi pare tutto piuttosto chiaro, no?" ribatté. Le dava fastidio sapere che mentre lei era tormentata dai sensi di colpa, Harry se la spassava bellamente con tante fanciulle giulive.
"Ma cosa c'entra? Fa così perché è il suo modo di reagire, sta cercando di dimenticare tutto, fingere che non sia successo nulla e non ha mai fatto una cosa del genere prima 'ora. Questo dovrebbe farti capire"
"Farmi capire cosa?" chiese incrociando le braccia nervosa.
"Quanto tenga a te" rispose Louis con tono grave guardandola fisso negli occhi.
"Cosa vuoi che faccia Louis? Che stia con Harry anche se non voglio? E credi che potrei renderlo felice così?" 
Louis si grattò la testa, sbuffando.
"Non lo so Emily. So di non poterti chiedere una cosa del genere, ma non mi piace neanche vedere Harry in questo modo. Non puoi provare a parlargli?"
"E pensi che mi ascolterebbe? Non mi ha neppure guardata poco fa. E poi è stato categorico: non vuole vedermi più" spiegò, e la voce le si incrinò nel pronunciare l'ultima frase. Distolse lo sguardo dal ragazzo prima che si accorgesse che si erano velati di lacrime.
"Meglio tornare di là adesso, se no poi si capirà di cosa abbiamo parlato"
Emily annuì incerta e si alzò per attraversare la porta che Louis le stava tenendo aperta.
Non appena fu in corridoio venne travolta da qualcosa, qualcosa di grosso e pesante che per poco non la buttò a terra, investendola senza nessun riguardo.
"Ma che...?"
"Harry, le sei praticamente andato addosso. Dove corri?" intervenne Louis che aveva afferrato il braccio di Emily per impedirle di cadere. Il ragazzo si voltò con espressione noncurante.
"Sto uscendo con Janet" si limitò a dire e fece per girarsi nuovamente verso la porta.
"E dovevi travolgere Emily per raggiungere la porta?" ribadì Niall spuntando lì accanto. 
Harry si girò più lentamente, puntando gli occhi, freddi come il ghiaccio su Niall, si avvicinò di qualche passo, per averlo faccia a faccia.
"Non mi frega un cazzo della tua preziosissima Emily. Per quanto mi riguarda, puoi farci quel cazzo che ti pare!" sibilò tagliente.
 Si girò di nuovo e aprì la porta, dietro la quale stava aspettando una ragazza che Harry afferrò saldamente per i fianchi e baciò veementemente lì davanti, senza curarsi minimamente di chiudere la porta, tra la sorpresa della ragazza, lo sdegno di Niall e Louis, ed Emily...lei aveva ancora in testa la frase di Harry che le rimbombava nel cranio per fare eco che arrivava agli angoli più nascosti del suo essere. 
 
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Salve a tutti :D 
Sono iperattiva in questo momento. Penserete voi:"Eh certo: sta per finire la scuola!"
...pff...PUAHAHAHAHAHAHAHAHAHAH :'D ASSOLUTAMENTE NO! :D 
Mie care, ho un tema di italiano di 6 ore che mi attende il 18 giugno, una versione di greco di quattro ore il 19, una terza prova il 22 e dopo di ché un'allegra commissione di esami incazzata come un branco di leoni affamati (o se preferite presa dalla follia distruttiva di un toro che scorrazza allegramente per le pittoresche stradine spagnole incornando cristiani a destra e a manca...fate voi ^^) perché d'estate vorrebbe fare di tutto tranne che passare il tempo ad interrogare ragazzini dalle menti inferiori, quali suppongono che noi siamo :D
Di conseguenza, la mia iperattività può essere considerata...isterica...nevrotica...? MAH Sì! Chiamiamola così! Ed è data dalla consapevolezza che col cavolo che ho finito! Ci sono tutti i programmi che mi aspettano per essere ripetuti, CHE BELLO *-* Comunque, probabilmente non vi frega nulla di tutto questo discorso, ma quando son iperattiva sono logorroica (ancora più del solito intendo ^^) e dovevo pur dirlo a tutti no? Sono felice :D Non so per cosa , ma lo sono :D E voi non pensate minimamente a me mentre sarete a bearvi in spiaggia, in montagna, in collina, all'estero, sui laghi o dove vi pare più opportuno: fatevi le vostre vacanze voi che potete <3
Ora, rientrando in tema, spero che il capitolo vi piaccia. Se avete apprezzamenti, critiche, suggerimenti e via disco-orrendo da fare, scrivete pure nei commenti :) (sì, potete anche lamentarvi liberamente del mio essere assolutamente squilibrata ^^). Prima di scrivere uno "spazio dell'autore" più lungo del capitolo, vi saluto. Ah sì, lo sproloquio di prima sugli esami era finalizzato a dire che non so quando posterò la prossima volta (in fondo aveva un senso, su...avrei potuto dirlo più brevemente, ma dettagli!).
Bene, adesso vi saluto di nuovo :) Buona ultima di settimana di scuola (santo cielo...è la mia ULTIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSIMISSI -nessuno leggerà tutti questi "missi"-MISSIMISSIMISSIMISSIMA settimana di scuola O_o la vecchiaia incombe)
XOXO
 
  
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