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Autore: Despicable Meggs    04/06/2014    7 recensioni
Tony e Ziva sono sposati. Hanno una bella casa, il lavoro all'NCIS con i loro amici e anche una bella bambina di nome Becky. Tutto procede serenamente nelle loro vite finché un giorno un'oscura presenza dal passato si rifà viva minacciando la loro tranquillità.
Riusciranno i nostri agenti, la nostra squadra, a fermare questa minacciosa presenza? Cosa succederà alla famiglia DiNozzo e ai loro amici?
Ecco la mia nuova storia del mercoledì XD Spero vi piaccia... Anche se leggendo il primo capitolo potreste pensare il contrario, ci sarà molto TIVA! :D Anche perché, ho mai scritto qualcosa che non sia TIVA? XD Attenzione: molto ANGST in vista!! Buona lettura :D
Genere: Angst, Azione, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro Personaggio, Anthony DiNozzo, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 2

6 mesi prima del funerale:

"Ziva dove hai messo la mia cravatta preferita?" gridò Tony dalla camera da letto.
"La cravatta è la tua e io dovrei sapere dove si trova?" rispose anche lei gridando.

Era nella cameretta di Becky e la stava aiutando a vestirsi.

"Papà è disordinato e non ha memoria. Se un giorno io non ci sarò perché Gibbs mi manda in missione da qualche parte sarai tu a doverti prendere cura di lui, tateleh" disse Ziva a Becky.
"Lui perde sempre tutto, anche il suo anello" ridacchiò Becky.

Ziva si fermò a pensare e capì che la figlia si stava riferendo alla fede.

"Ah, e quando l'avrebbe perso l'anello?" chiese Ziva.
"La settimana scorsa" rispose Becky.
"Però, shhhhh! Non dirgli che te l'ho detto. Papà ha detto che era un segreto e siccome l'aveva ritrovata non doveva dirti nulla" aggiunse sottovoce.

La faccia che aveva fatto sua figlia la fece ridere. Aveva la stessa espressione di Tony, con quegli occhietti furbi e la battuta sempre pronta.

"Mammina, perché stasera andiamo da Gibbs?" chiese Becky mentre la madre le sistemava il vestitino.
"Perché oggi è l'ultimo giorno dell'anno e festeggiamo tutti assieme. Ci saranno anche la zia Abby e lo zio Tim" spiegò Ziva.
"E a mezzanotte vedrai i fuochi d'artificio, se non ti addormenti prima" aggiunse.
"Che bello! Voglio stare sveglia e vedere tutti i fuochi" rispose Becky entusiasta.

Ziva le mise le scarpe, la pettinò e raggiunsero Tony in camera da letto che era ancora intento a cercare la cravatta.

"Io non la trovo. Puoi dire ciò che vuoi ma è sparita, Zee" disse Tony che ancora cercava la cravatta.
"Certo ha messo le gambe ed è scappata. Non essere ridicolo, sarà nel posto sbagliato" rispose lei mettendosi a cercare con lui.
"Magari è sotto il letto, papà. Io a volte perdo le scarpe e le ritrovo sotto il mio lettino" intervenne Becky.
"Non credo sia lì, amore" rispose Ziva.
"Hai guardato che non sia finita per sbaglio tra le mie cose?" aggiunse.
"Si, non c'è..." rispose.
"Mettine un'altra, la troveremo domani" suggerì Ziva.
"Accidenti la mia cravatta a quadretti stava benissimo con questo completo" si lamentò lui mentre sceglieva che cravatta indossare tra quelle che aveva nell'armadio.
"Ahhh! La cravatta a quadrettini blu!" esclamò la figlia.
"Quella che avevi lasciato sul divano l'altra sera! L'ho usata per giocare" aggiunse.

Sia Tony che Ziva si voltarono a guardarla. Tony era piuttosto spaventato dalle parole della bambina.

"L'hai usata per giocare? Dove l'hai messa ora?" chiese preoccupato.
"L'ho messa al mio orsacchiotto Jake, ora te la porto" rispose Becky correndo in camera.

Quando rientrò nella stanza dei genitori Tony rimase pietrificato. Becky aveva in una mano l'orsacchiotto che indossava la cravatta e nell'altra un pezzo della cravatta stessa che evidentemente lei aveva tagliato.

"Che cosa hai fatto alla mia adorata cravatta, Becky?" chiese Tony sconvolto.
"L'ho messa all'orsacchiotto, ma a lui andava troppo lunga. Così l'ho accorciata e vedi, ora gli sta benissimo" spiegò la bambina.
"Si lo vedo, anche a papà stava benissimo quella cravatta" rispose lui sconsolato prendendo in mano il peluches.
"Oh, ma ho conservato il pezzo che ho tagliato, così lo puoi riattaccare" concluse Becky.

Ziva non riuscì a trattenersi e rise. Becky chiaramente non si era resa conto del dramma che aveva creato mentre Tony era entrato in uno stato di lutto per la sua cravatta.

"Tateleh, credo che papà te la regali questa cravatta. Il tuo orsacchiotto la può tenere. Ma prometti che non prenderai più le cose degli altri senza chiedere il permesso?" disse Ziva ridando alla figlia il peluches.
"Va bene... Grazie papà, Jake è molto felice del regalo" rispose Becky soddisfatta mostrando l'orsacchiotto al padre.

Superata la tragedia andarono tutti e tre a casa di Gibbs. Passarono l'intera serata in compagnia mangiando e ridendo.
Becky aveva lottato contro il sonno ed era riuscita a rimanere sveglia per vedere i fuochi d'artificio.

Dopo la cena erano andati in centro città, avevano fatto il conto alla rovescia e allo scattare della mezzanotte erano iniziati i fuochi.
Becky era seduta sulle spalle di Tony e con la testa rivolta verso il cielo guardavo lo spettacolo di luci colorate.

"Tony, tienila stretta. Attento che non cada" si raccomandò Ziva.
"Hey, non è la prima volta che tengo mia figlia sulle spalle! Tranquilla, non la faccio cadere" rispose lui avvicinandosi a Ziva e baciandola.
"Buon anno, amore mio" aggiunse.
"Buon anno, Tony" rispose Ziva.

A quel punto anche Becky partecipò.

"Buon anno!" gridò felice mentre continuava a guardare i fuochi d'artificio.

Il mattino successivo fu Tony a svegliare le sue ragazze portando la colazione a letto. Era andato a prendere Becky mentre ancora dormiva e l'aveva messa nel letto insieme a Ziva.

"Il sole splende nel cielo e la colazione è servita, vi conviene svegliarvi" disse Tony entrando in camera.

La prima a svegliarsi fu Ziva che solo dopo aver aperto gli occhi si accorse di avere Becky appiccicata a lei.

"E lei quando è arrivata?" chiese a Tony.
"L'ho portata io qui mezz'ora fa, perché vi ho preparato la colazione. Buon anno, bella Ninja" spiegò Tony dandole un bacio.
"Smettetela di darvi baci, voi due. C'è gente che vuole dormire!" esclamò Becky abbracciando ancora di più la madre.
"Davvero? E io che pensavo che la mia bambina volesse mangiare i suoi pancake a forma di elefante" rispose Tony.
"Nessun problema, li mangerò io" aggiunse.

Becky scattò seduta sul letto.

"Hai parlato di pancake a forma di elefante? Non toccarli sono miei" rispose sveglia come non mai.

Sia Tony che Ziva scoppiarono a ridere, quando si trattava di mangiare Becky era sempre la prima a precipitarsi sul cibo.

"Papà, avevi detto che il sole splendeva nel cielo. Invece sta piovendo" puntualizzò Becky continuando a mangiare.
"Volevo solo farvi svegliare, principessa" rispose Tony.
"E che cosa facciamo oggi?" chiese la bambina.

Tony e Ziva si guardarono. Avevano già pensato a cosa potevano fare durante quei giorni di festa. Sapevano che, in modo particolare il primo giorno dell'anno, i negozi sarebbero rimasti chiusi ed era troppo freddo per camminare tutto il pomeriggio all'aria aperta.
Così avevano pensato di portare la figlia al museo, in fondo a Washington ci sono i musei più grandi del mondo e pensavano che Becky si sarebbe divertita.

E così fu. Si divertì in modo particolare anche perché non molto tempo prima aveva visto insieme a Tony "Una notte al museo 2 - La fuga" e in ogni sala che passavano riconosceva qualcosa.

"Papà, possiamo restare anche noi chiusi qui stanotte? Magari vediamo le statue e i quadri muoversi" chiese a Tony mentre uscivano per andare a casa.
"Non credo proprio che sia possibile, Becky. Ma possiamo andare a casa e rivedere il film e magari immaginarci di essere ancora dentro il museo" le propose lui.
"No ti prego, Tony! Ancora quel film? Lo sappiamo a memoria ormai" si lamentò Ziva mentre metteva sciarpa e cuffia alla figlia.
"Ma quel film è molto divertente, mamma" rispose Becky.
"Lo so tateleh, ma non sei stanca di riguardare sempre la stessa cosa?" le chiese.
"No! E poi piace anche a papà! Siamo due contro uno" rispose lei.
"Avete vinto!" dichiarò Ziva alzando le mani.
"Andiamo a cena e vediamo questo film" aggiunse mentre tutti e tre uscivano dal museo e andavano alla macchina.

Era stata una bella giornata e adoravano le vacanze. Potevano stare tutti assieme e godersi un po' di tempo in famiglia.

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5 mesi prima del funerale:

Finite le vacanze era ricominciata la solita routine. Becky andava a scuola e Tony e Ziva andavano al lavoro.
Nonostante fosse cambiato anno i criminali rimanevano stupidi come al solito e a loro toccava il compito di arrestarli.

Anche se erano impegnati su un caso, Tony non perdeva occasione per organizzare il week end.

"Cosa ne pensi se venerdì sera partiamo e andiamo a trovare mio padre?" chiese.
"Mi sembra una buona idea, è da un po' che Becky chiede di vedere il nonno" rispose Ziva.
"Spero solo che Gibbs non ci tenga qui fino a tardi" aggiunse.

In quel momento Gibbs fece la sua comparsa e come al solito sapeva di cosa stavano parlando i suoi agenti.

"Se concludiamo il caso in fretta potrei anche concedervi di uscire prima, venerdì" disse.
"Quindi vi consiglio di muovervi e fare il vostro lavoro se non volete passare il week end seduti alle vostre scrivanie" aggiunse.

"Si capo" risposero in coro sia Tony che Ziva. Poi Ziva tirò una gomma in testa a Tony.
"Ahi, perché?" si lamentò lui.
"Perché ti sei fatto sentire e lui si è innervosito" rispose.

A quel punto Tony prese la gomma e la tirò di nuovo addosso a Ziva.

"Vuoi la guerra?" disse lei.

Ma Tony non fece in tempo a rispondere che Gibbs intervenì.

"Hey! Bambini, la ricreazione è finita! Tornate al lavoro, muovetevi" ordinò serio.

Fortunatamente il caso a cui lavoravano si rivelò più facile del previsto, grazie anche all'esperienza di McGee con i computer.
Un paio di giorni dopo infatti avevano arrestato il sospettato numero uno e mentre McGee e Gibbs lo interrogavano loro guardavano dall'osservatorio.
Vedevano Tim spiegare come avevano fatto a rintracciarlo mentre Gibbs usava le sue tecniche per intimorirlo in modo da farlo crollare più velocemente.

"Occhioni belli, a quanto pare avremmo il nostro week end libero" disse Tony mentre l'abbracciava da dietro.

Non era una cosa che poteva fare spesso mentre era al lavoro, ma quando si trovavano da soli sicuri di non essere sorpresi da Gibbs si lasciavano andare.

"Si... E pensa un po', Becky sarà molto occupata a divertirsi con tuo padre. Sai cosa vuol dire questo? Che avremmo un bel po' di tempo tutto per noi" rispose Ziva girandosi e baciandolo.
"Agente David, sta suggerendo che potremmo sfruttare quel tempo libero per dedicarci ad attività da adulti?" chiese Tony continuando a baciarla.
"Lei è molto perspicace agente DiNozzo" rispose Ziva.

Lui continuò a baciarla. La fece appoggiare con la schiena contro il vetro attraverso il quale osservavano l'interrogatorio e iniziò ad infilarle la mano sotto la maglietta. Non avevano intenzione di fare nulla di vietato ai minori, semplicemente volevano godersi un momento di intimità.

Intimità che però fu interrotta da Gibbs che entrava nella stanza. Erano stati così presi l'uno dall'altra che non si erano accorti che l'interrogatorio era finito.

"Ossignore, cos'è questa? La fiera dell'ormone impazzito?" esclamò entrando.
"Scusa capo" disse Tony staccandosi da Ziva mentre lei si risistemava la maglietta.
"Due adolescenti in calore saprebbero trattenersi di più rispetto a voi due" affermò Gibbs.
"Ah, e DiNozzo sul collo hai..." iniziò.
"Del rossetto di mia moglie. Lo so ora mi ricompongo capo" concluse la frase Tony.

Gibbs li guardò scuotendo la testa.

"Andate a casa, tutti e due. Il caso è praticamente concluso. Domani lo arrestiamo e finiamo i rapporti così vi lascio tutto il venerdì libero. O rischio che concepiate un altro figlio nei bagni" commentò Gibbs.

Ziva non sapeva cosa dire per l'imbarazzo. Si erano fatti scoprire come due quindicenni. Così Tony la prese per un braccio, ringraziò Gibbs e fece per uscire.
Poco prima che prendessero il corridoio per andare all'ascensore Gibbs colpì Tony in testa un paio di volte con un fascicolo.

"Regola 63, DiNozzo!" lo rimproverò.
"Hai ragione capo, niente scambi di fluidi corporei sul posto di lavoro. Non succederà più" si scusò ancora Tony prima di sparire con sua moglie.

Gibbs aveva introdotto la regola 63 dopo aver abolito la regola 12.

"E invece succederà ancora" borbottò Gibbs tra sé e sé.

Quella sera dopo aver cenato e aver detto alla figlia che nel week end sarebbero andati a trovare il nonno, misero la bambina a letto e si ritirarono in camera.
Ziva stava sistemando i vestiti che aveva appena finito di piegare quando il suo cellulare squillò.

"Pronto?" rispose senza sentire nulla.
"Pronto?!" disse di nuovo. Poi siccome nessuno parlava decise di riagganciare.
"Chi era?" chiese Tony.
"Non lo so. Diceva numero sconosciuto e nessuno ha parlato. Forse qualcuno che ha sbagliato numero" concluse Ziva.
"Sicuramente" rispose Tony avvicinandosi a lei e ricominciando a baciarla come poche ore prima al lavoro.

Almeno questa volta erano sicuri che Gibbs non li avrebbe sorpresi.

"Vorrei davvero finire quello che abbiamo iniziato al lavoro" aggiunse ridacchiando.
"Oh, anche io. Ma ricordati che c'è Becky due stanze di fianco alla nostra" puntualizzò Ziva.
"Mmm, potrei darle un po' di sciroppo per la tosse, di solito la fa dormire molto pesantemente" rispose Tony senza smettere di baciare Ziva.

Iniziò a toglierle la maglietta mentre Ziva faceva lo stesso con lui.

"Non oseresti Tony, non ti lascio drogare la nostra bambina. Però ho un'idea migliore" disse Ziva.
"Ah si? Quale?" chiese Tony.
"Andiamo sotto la doccia, con il rumore dell'acqua non sentirà nulla" propose Ziva.
"Mi piace questa idea, occhioni belli" rispose Tony mentre si sfilava i pantaloni e trascinava Ziva in bagno.

Restarono a divertirsi sotto la doccia per un bel po' di tempo e quando uscirono erano davvero felici.
Si misero a letto e Ziva notò che aveva ricevuto altre tre chiamate da quel numero sconosciuto.

"Deve essere lento a capire che sta sbagliando numero" commentò Tony ridendo.
"Se almeno avesse risposto alla prima chiamata avrei potuto dirgli che non sono chi cerca" rispose Ziva.
"Ma poco importa. Ora dormiamo, sederino peloso" aggiunse lei dandogli un ultimo bacio prima di addormentarsi.

Quando il mattino dopo si svegliarono di certo non si aspettavano di sentire quello che Becky aveva da dirgli.

"Mamma, papà... Perché ieri sera avete fatto la doccia assieme?" chiese lei innocentemente.

Ziva rimase pietrificata, mentre Tony quasi si strozzò con il caffè che stava bevendo. Avrebbero giurato di essere stati molto silenziosi.

"Perché pensi che abbiamo fatto la doccia assieme, tateleh?" chiese Ziva sperando che la figlia non avesse sentito nulla di compromettente.
"Mi sono svegliata e volevo che venissi a leggermi una storia. Ma quando sono arrivata in camera vostra la porta del bagno era chiusa e sentivo l'acqua della doccia scorrere" spiegò Becky.
"La mamma faceva la doccia, io ero in cantina amore" si inventò Tony.
"Oh... E perché eri in cantina di notte?" chiese Becky confusa.
"Cercavo una cosa importante per il lavoro" tagliò corto lui.
"Ma ora si sta facendo tardi... Di corsa a lavarti i denti e poi mamma arriva ad aiutarti a mettere i vestiti per la scuola" disse Ziva.

La figlia obbedì soddisfatta della spiegazione che aveva ricevuto, in fondo era piccola e non poteva sapere cosa stessero facendo i genitori.
Tony e Ziva risero all'idea di essere quasi stati scoperti.

"Secondo te è stata Gibbs ad addestrarla?" scherzò Ziva riferendosi al fatto che anche Gibbs li scopriva sempre.
"Non lo so" rispose Tony.
"Ma credimi, la prossima volta io un po' di sciroppo per la tosse glielo do. Giusto per essere sicuri che non piombi in camera nostra sul più bello" aggiunse Tony.

Ziva gli diede un pugno sulla spalla, ridendo.

"Idiota" concluse dandogli un bacio sul collo prima di andare a prepararsi.













Note dell'autrice:

Ta-daaaaaaa!
Vi avevo promesso un capitolo Fluff e molto TIVA?!? Eccolo quiiiiiii XD
Mi sono un po' riscattata dopo il capitolo di mercoledì scorso?!? Beh, direi di si LOL

Come potete vedere ho diviso il capitolo in due parti (6 e 5 mesi prima del funerale...) questo perché descrivo quello che succederà mano a mano che ci avviciniamo alla disgrazia... Quindi il prossimo capitolo sarà 4 e 3 mesi prima del funerale e quello dopo ancora 2 e 1 mese prima XD
Piano a piano scopriamo chi e cosa vuole/vogliono da Ziva e perché la uccidono. Ma non vi anticipo nulla! Per ora godetevi il TIVA XD

Alcuni appunti:
Anche io adoro una notte al museo LOL
La regola 63 non esiste ovviamente, l'ho inventata io in un momento di follia AHHAHAHA
Lo sciroppo per la tosse che da sonnolenza? È una cosa vera credo, o meglio a sentire quello che dice mia mamma (è infermiera) è così ahahah [tony e cattivello eh?!] XD

Detto ciò spero che il capitolo vi sia piaciuto, qui non c'era ANGST (solo un paio di chiamate misteriose a Ziva)... Però già nel prossimo avremo un po' più di tensione eh eh... In fondo questa è pur sempre la FF del mercoledì, no?! XD

A prestooooooo
Baci, Meggie.
  
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