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Autore: manga    04/06/2014    18 recensioni
Questa è una storia ambientata nel mondo di Naruto, ma completamente diversa da quella che conosciamo anche se i personaggi sono gli stessi. Alcuni di loro, per ovvi motivi, avranno una personalità un po' diversa ... dico solo un po', perché cercherò di non allontanarmi troppo dai loro personaggi originali .... che dire ancora, se volete sapere cosa ha ideato la mia mente contorta, seguitemi in questa nuova avventura ....
Genere: Malinconico, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: OOC | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
Capitoli:
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SCUSATE, SCUSATE, SCUSATE …. CHIEDO UMILMENTE PERDONO PER L’ATTESA DI QUESTO CAPITOLO, MA TRA IMPEGNI, L’AGGIORNAMENTO E LA STESURA DELLA NUOVA FF CON SASUK8 E LADYUCHIHA23( SONO EMOZIONATISSIMA) MI SONO “PERSA”:))))
RINGRAZIO TUTTI COLORO CHE CONTINUANO A SEGUIRMI! …… BUONA LETTURA……….
 

Sakura studiava attentamente i libri di medicina quando sentì il padre bussare alla porta:

“Bambina mia, sono già le undici di sera è meglio che vai a dormire altrimenti rischi di svegliarti tardi!”

“Hai ragione papà non mi ero accorta che era già così tardi, vado subito a dormire!” sorridendogli e guardando l’espressione ancora afflitta del padre.

“Papà? “ le chiese preoccupata.

“Tutto apposto, ora vai a dormire ….. buonanotte!” sorridendole appena e chiudendo la porta.

Sakura ripose con cura il libro che stava studiando insieme alle pergamene dei suoi appunti. Spense la luce della scrivania e si avvicinò al letto aprendo il cassetto del comodino e fissando il cofanetto contenente il ciondolo:

“Buonanotte mamma! Veglia sempre su noi!”

Si sdraiò nel suo comodo letto e chiuse gli occhi in attesa di addormentarsi.

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Dormiva profondamente quando alcuni rumori turbarono il suo sonno. Iniziò a svegliarsi percependo la morbidezza del materasso sotto di lei e con fatica aprì gli occhi, trovandosi avvolta da una luce bianchissima. Una sagoma di un bambino senza volto le si avvicinò allungando la mano e inizando ad accarezzarle la guancia, infondendole un senso di protezione e di sicurezza ….. ancora voci ….. ancora urla ….. un’altra sagoma più grande e priva di volto si avvicinò ….. il bambino tolse la mano voltandosi verso la nuova figura ….. sembravano conoscersi …… improvvisamente il più piccolo cercò di allontanare l’adulto, finendo scaraventato via con un colpo violentissimo …… la sagoma adulta si voltò verso di lei e …….
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Sakura si svegliò di soprassalto ritrovandosi adagiata nel suo letto.

“Era un sogno! ….. Che strano però …… sembrava tutto così reale!” spostando lo sguardo sulla sveglia posta sul comodino.

“Sono solo le cinque ……” sospirando: “ ….. dato che sono già sveglia tanto vale alzarsi!” alzandosi svogliatamente dal letto e dirigendosi verso il bagno per iniziare a prepararsi.

Una volta lavata e cambiata scese in cucina iniziando a preparare il pranzo e la cena per la sera, limitandosi a cuocere del semplice riso condido con qualche verdura lessata.
Mentre cucinava continuava a pensare a quello strano sogno …. non era stato un incubo, eppure c’era qualcosa che continuava a turbarla senza però trovare una risposta logica al suo stato d’animo.
Un’odore di bruciato la riportò alla realtà, ritrovandosi gran parte delle verdure brucciacchiate ai bordi.

“Maledizione ….. devo smetterla di pensare ad altro mentre sono intenta a cucinare, stavo rischiando di bruciare tutto!” togliendo in fretta la pentola dal fuoco e scartando i pezzi brucciacchiati.

Sakura esaminò attentamente i pezzi di verdura brucciacchiati, cercando un modo per rimediare al danno ….. in un’altra occasione li avrebbe gettati nell’immondizia, ma dato che dovevano limitarsi nelle spese, non le sembrava il caso di sprecare del cibo, così tagliò via con molta precisione i pezzi immangibili e, con il salvabile, li mesi a macerare nella salsa di soia.

“Ecco fatto! Per questa sera dovrebbero aver perso il sapore amaro del bruciato e se così non fosse li mangerò comunque!”

Sakura continuò a preparare il pranzo e la cena scacciando dalla mente i pensieri rivolti a quello strano sogno.

Uscì di casa in anticipo e approfittando dell’orario, decise di rallentare il passo per osservare le vetrine dei negozi, addobbate per il Natale. Quell’anno avrebbe fatto a meno dell’albero e delle tradizioni legate alla festività, ma niente le impediva di ammirare gli addobbi e magari, prendere spunto per usare tutte le loro decorazioni chiuse negli scatoloni in cantina per adornare la casa ……

Quando giunse davanti ai cancelli dell’accademia:

“Buongiorno Sakura-chan! Mattiniera come sempre!” Naruto attirò la sua attenzione continuando a salutarla con il braccio alzato e il suo solito sorriso a trentadue denti, mentre accanto a lui, Sasuke se ne stava appoggiato alla colonna del cancello con la faccia corrucciata e le braccia incrociate.

“Buongiorno anche a te Naruto!” salutandolo, ma non con lo stesso entusiasmo del biondo e fulminando di sfuggita il moro senza accennargli nemmeno un lieve saluto con il capo.

“Tze …. potresti anche salutare!” scostandosi dalla colonna e mettendosi le mani in tasca, mentre i cancelli dell’accademia iniziarono ad aprirsi.

“Potrei dirti la stessa cosa!” gli rispose in modo freddo mentre lo sorpassava senza guardarlo in faccia.

“Tze …. sei noiosa!” iniziando ad incamminarsi dietro alla compagna.

“Ma è mai possibile che voi due dobbiate sempre litigare? Perché invece non vi sforzate ad andare d’accordo!” Naruto si fece in mezzo ai compagni abbracciandoli dalle spalle e guardarandoli con espressione ottimista, mentre per tutta risposta :

“Taci ….. baka!” risposero all’unisono e tirandogli contemporanemente un pugno in faccia allontanandolo da loro e scaraventandolo a qualche metro di distanza.

Il moro e la rosa si guardarono negli occhi per una frazione di secondo, distogliendo subito lo sguardo e voltandosi dalla parte opposta, contrariati e arrabbiati.

Naruto, finito a testa in giù attaccato ad un albero, guardò i compagni con rassegnazione:

“Perché finisce sempre così! Uffa non è giusto ….. cerco di fare da paciere fra quei due e mi ritrovo a prendermi dei pugni in faccia! ….. “ ricomponendosi in piedi e messaggiandosi le gote: “ ….. eppure sono così uguali! Mah ….. valli a capire!” incamminandosi  a passo svelto per raggiungere i compagni.

Arrivati al loro campo si fermarono di scatto, trovandosi davanti il loro maestro intento a montare un cavalletto a tre piedi:

“Kakashi! ….. Sei già qua?” chiese stupito Naruto, mentre i compagni continuavano a guardare sorpresi il Jonin rimanendo in silenzio.

Kakashi alzò lo sguardo e sorridendo da dietro la maschera:

“Buongiorno ragazzi! ….. Sì, questa mattina ho deciso di venire presto perché vorrei fare una cosa con voi prima che iniziate i vostri allenamenti!” afferrando un sacco e tirando fuori una macchina fotografica che posizionò accuratamente sul cavalletto.

“Una macchina fotografica? Ma che significa!” Naruto era sempre più curioso, Sasuke alzò un sopracciglio e Sakura continuava a guardare perplessa Kakashi.

“Ahahah ….. dato che questa è la prima volta in assoluto che alleno un team, ho pensato di farci una foto ricordo!” facendo cenno con la mano ai ragazzi di avvicinarsi.

“Questa poi! Potevi dircelo, mi sarei fatto più bello!” il biondo si avvicinò a Kakashi con le mani dietro la testa.

“Tze … dobe, con quella faccia da baka che ti ritrovi, nemmeno i migliori truccatori del mondo riuscirebbero a darti un aspetto accettabile!” anche Sasuke si avvicinò a Kakashi con le mani in tasca come suo solito.

“Come ti permetti teme! …. Per tua informazione la mia faccia è bellissima …. pensa piuttosto per te e a quella acconciatura da papera che ti ritrovi!” facendogli la linguaccia.

“Basta litigare voi due, è una foto ricordo e non ha nulla a che vedere con il vostro aspetto!” Kakashi si intromise fra i due per placare l’inizio del litigio. Si guardò attorno vedendo che mancava qualcuno ….. alzò lo sguardo trovando la rosa ferma ancora allo stesso punto di prima.

“Sakura! ..... Che ti prende? Perché sei ancora lì? Vieni qua vicino a noi, così imposto l’autoscatto!”

“Oh si ….. arrivo subito!” inacamminandosi a passo svelto verso il team.

“Perfetto! ….. Mettetevi in posa mentre inserisco l’autoscatto!”

“Sakura-chan, dato che sei l’unica ragazza sarebbe meglio che ti mettessi in mezzo a noi due, che ne dici?” guardandola raggiante.

“Come vuoi …. per me è indifferente!” avvicinandosi ai compagni e mettendosi in mezzo a loro, ripensando a quanto tempo non faceva più una foto …… si girò verso l’obiettivo ricordandosi all’istante il volto riluttante del fotografo al tempio, circa due anni prima con il padre …..

Quel ricordo la fece rattristare e involontariamente abbassò e inclinò il capo …..

“Teme, guarda l’obiettivo e non voltarti …. così sei sicuro di nascondere la tua capigliatura da papera!” Naruto continuava a prendere in giro il moro.

“Piantala dobe e pensa per te e alla tua faccia da baka!” voltandosi e ringhiandogli contro.

“Ci siamo quasi ragazzi ….. ho impostato la macchina fotografica per quattro foto ….. mettetevi in posa e ….. via!” correndo dietro ai ragazzi, allungando le braccia per stringere le spalle di Naruto e Sasuke mentre i due continuavano a litigare …..

CLICK

“Come ti permetti! Ripetilo se hai il coraggio!” Naruto si voltò alzando il braccio pronto per colpirlo.

CLICK

“Provaci e te ne pentirai!” Sasuke si mise sulla difensiva pronto per parare il colpo.

CLICK

“Adesso basta voi due!” Kakashi afferrò entrambe le braccia dei compagni issandole in alto.

CLICK

“Ecco ragazzi, questo era l’ultimo scatto!” lasciando le braccia dei ragazzi per dirigersi verso la macchina fotografica.

Sakura si riprese dai suoi ricordi, accorgendosi di non aver mai guardato l’obiettivo …..

Kakashi prese il rullino e iniziò a smontare il cavalletto mentre iniziò a dare le direttive ai suoi allievi:

“Ragazzi, ascoltatemi bene ….. raggiungete i vostri angoli del campo per iniziare gli allenamenti, riprendendo esattamente da quello che avete interrotto ieri ….. nel mentre io vado in centro a sviluppare le foto!” mettendo con cura la macchina fotografica nel sacco e scomparendo dietro la solita nuvola di fumo.

“Che tipo! ….. va be’ andiamo …. A dopo!” Naruto si incamminò verso il suo angolo, seguito a ruota dai compagni.

**********

Dopo circa due ore Kakashi uscì dal negozio del fotografo guardando con attenzione le fotografie scattate poco prima …..

“Buongiorno Kakashi!”

Sentendosi salutare, il Jonin alzò lo sguardo:

“E’ lei maestro! …. Buongiorno!” sorridendo da dietro la maschera.

“Kakashi, ti ho già detto di chiamarmi Fugaku e non maestro!” gli rispose esasperato mentre si avvicinava.

“Lo so, ma sa anche che ….”

“Si, si, lo so …. non ripetermelo, tanto è inutile con te! …. Come mai sei qua e non al campo di allenamento ad allenare il tuo team?” fermandosi di fronte al Jonin.

“Non si preoccupi ….. il mio team è formato da ragazzi in gamba, posso permettermi di lasciarli soli per qualche ora! …. Ho pensato di fare una foto di gruppo e regalargliela per Natale …… le vuole vedere?” allungando le quattro foto a Fugaku.

L’Uchiha le prese e iniziò a guardarle distrattamente. Iniziò a passarle una ad una mentre la tempia sopra l’occhio iniziò a pulsare:

“Ma è mai possibile che questi due non facciano altro che litigare?” girando le foto verso Kakashi e indicando Sasuke e Naruto girati di fianco con le braccia alzate pronti per picchiarsi.

“Ahahahahah! ….. Già è vero, litigano sempre ma c’è molta alchimia fra di loro! …. Purtroppo non posso dire lo stesso di Sakura! ….. Non ha visto che faccia triste che ha? E’ sempre così e non riesco a capirne il motivo! ....." indicando l’immagine centrale della foto: “ …… Eppure l’ho vista ridere! ….. Credo che nasconda qualcosa, ma non vuole confidarsi con il team!” fissando lo sguardo al cielo.

Fugaku rigirò le foto osservandole attentamente:

“Forse conosco il motivo! …..”

Kakashi si voltò verso di lui alzando un sopracciglio e attendendo la spiegazione di Fugaku.

“Credo che il motivo della sua tristezza dipenda dalla sua diversità!” guardando seriamente il Jonin in faccia.

“Intende forse per il fatto che è figlia di civili e che nel suo sangue scorre DNA ninja?” osservandolo, mentre annuiva affermativamente alla domanda.

“Ma da quello che so, nessuno in accademia e tanto meno nel team, le hanno mai fatto pesare la sua diversità …. anzi, hanno sempre cercato di amalgamarsi con lei, nonostante Sakura stessa fosse e sia tuttora restia a socializzare!” continuando a fissarlo.

“Lo so …. Naruto e Sasuke mi hanno informato ….. ma vedi, non tutti la pensano allo stesso modo!” fissandolo con determinazione.

“Che intendi dire? C’è stato forse qualcuno nel nostro settore a farle pesare la sua diversità?” guardandolo con preoccupazione.

“Già ….. è stato Orochimaru!” distogliendo lo sguardo e fissando il cielo.

“Orochimaru? E quando avrebbe incontrato quell’essere viscido?” Kakashi si era sporto in avanti con l’occhio scoperto spalancato.

“Ieri, quando si è recata a palazzo!” iniziando a raccontare ciò che era successo il giorno prima.

Kakashi si ricompose appoggiando le spalle al muro , sospirò profondamente e si voltò voltò verso Fugaku con il volto segnato dalla rabbia:

“Quel verme! ….. Non solo trae divertimento ad umiliare tutti i ninja che ritiene inferiori a lui ma ora si diverte anche a torturare dei ragazzini! ….. Che non mi capiti fra le mani, altrimenti io …” stringendo fortemente le mani serrate a pugno. 

“Calmati Kakashi!  …. Rischieresti di metterti nei guai! Sai benissimo che Orochimaru gode della protezione dell’intero Consiglio e che nemmeno Tsunade può prendere dei provvedimenti contro di lui!” abbassandogli le braccia.

“E come sempre rimarrà impunito per le sue malefatte!” guardandolo con rabbia sapendo che anche Fugaku la pensava come lui.

“Purtroppo ci sono questioni più urgenti da risolvere ….. il Consiglio non ci ascolterebbe, trovando la questione irrisoria …. mi dispiace ma questa è la verità! L’unica cosa che possiamo fare è quella di evitare un altro incontro fra Orochimaru e Sakura! Credimi, mi piacerebbe anche a me che quel verme la pagasse per le sue malefatte ma per il momento è impossibile!” guardandolo rassegnato e sperando che Kakashi  comprendesse a pieno le sue parole e le sue raccomandazioni.

Il jonin sbuffò contrariato:

“Ho capito ….. mi scusi per il mio comportamento …..” guardandolo con sincero pentimento mentre Fugaku annuì con il capo: “ ….. se Sakura dovesse recarsi ancora a palazzo mi impegnerò ad accompagnarla personalmente per evitarle altri spiacevoli incontri!”

“Bene …. ti consiglio di non dire a Sakura che sei venuto a conoscenza dell’incontro tra lei e Orochimaru, aspetta che sia lei a parlartene!”

“Dubito che lo farà! …. Da quando la conosco ha sempre avuto un’espressione di tristezza dipinta sul viso …. stando a quello che è successo ieri, mi viene da pensare che abbia riscontrato lo stesso problema anche nel suo settore …..questo spiegherebbe il perché del suo comportamento!” gli disse con preoccupazione.

“No! …. Quando io e Tsunade abbiamo scoperto che era una kunoichi abbiamo detto al padre di venire da noi se avessero avuto dei problemi nel loro settore ….. Yukan non è mai venuto a parlarci anche perché lui stesso ci disse che la ragazza era molto amata e che sarebbe stata accettata lo stesso!  …. Credo invece che Sakura sia triste perché non si sente a suo agio in mezzo a noi ninja …. è nata e cresciuta in mezzo ai civili e tutto ad un tratto si è ritrovata in mezzo a noi! E’ una ragazzina ed è facile a quell’età rimanere turbati e sentirsi fuori luogo!” battendogli una mano sulla spalla per rassicurarlo.

“Anche questo è vero! ….. Speriamo sia come dice lei maestro! ….. Adesso è meglio che vada al campo a raggiungere i ragazzi e magari potrei rifare le foto dicendo che sono venute tutte sfuocate!” staccandosi dal muro e iniziando ad incamminarsi.

“No aspetta!” facendo fermare Kakashi e voltarlo verso di lui: “Regala quelle foto ….. Sasuke e Naruto devono imparare a smettere di litigare e vedendosi ritratti in quel modo potrebbero iniziare a capire il loro comportamento sconsiderato, inoltre, vedendo la tristezza della compagna potrebbero ….. sotto qualche suggerimento …..” sogghignando: “ ….. aiutarla a superare il suo stato d’animo!”

Kakashi sorrise beffardamente da sotto la maschera intuendo le parole di Fugaku ….. Sasuke e Naruto potevano essere ancora la chiave per aiutare la compagna a ritrovare il sorriso!

Salutò il maestro con il braccio e iniziò a correre verso l’accademia.

Fugaku contraccambiò il saluto con un semplice cenno del capo, mentre interiormente, si torturava per aver nascosto a Kakashi la verità sulle origini di Sakura. Era un segreto che riguardava solo Yukan, lui e Tsunade, non doveva essere rivelato a nessuno fino a quando il padre non avesse trovato il coraggio di dire la verità alla ragazza e fino a quando non fossero venuti a conoscenza della vera natura del suo chakra.
Gli attacchi dei ninja traditori erano ricominciati e stando all’ultimo rapporto di Itachi e della sua squadra, avevano avuto quasi la certezza del nascere di una nuova organizzazione criminale. Purtroppo però non conoscevano i loro piani e peggio ancora, non sapevano chi si celava come capo ….. Sakura poteva essere figlia di ninja immischiati nell’organizzazione …… dovevano proteggerla …. come cittadina di Konoha!

****************

Nei giorni successivi Sakura cercò di apparire più serena possibile agli occhi del padre per non fargli pesare la rinuncia al Natale, comportandosi come sempre, dedita agli allenamenti e allo studio. Per quest’ultimo, iniziava a capire come usare il chakra curativo ma ancora non si sentiva pronta ad utilizzarlo.
Gli allenamenti procedevano bene, Kakashi aveva aumentato le difficolta nel combattiento dei fantocci e lei iniziava a destreggersa meglio, sia nei movimenti che nella mira con il lancio dei kunai.
Il rapporto con i compagni continuava a rimanere invariato: Naruto era simpatico e gentile anche se a volte, tendeva a parlare a sproposito finendo sempre atterrato o scaraventato da qualche pugno, sia da parte sua che da parte di Sasuke. Con quest’ultimo proprio non riusciva a socializzare, trovandolo scontroso e antipatico, specie quando la chiamava noiosa e le ricordava di essere pesante.
Kakashi era il maestro durante gli allenamenti, ma nella pausa pranzo, si comportava più da amico o da fratello maggiore, cercando di far affiatare il più possibile il team.
Purtroppo però, nonostante gli sforzi del maestro e di Naruto, lei non riusciva a togliersi il senso di tristezza e di disagio stando insieme ai ninja. Le parole di Orochimaru continuavano a tormentarle e la difficoltà che continuava a riscontrare con l’uso del chakra e la stanchezza verso fine allenamenti, nonostante continuasse a prendere gli alimentatori, non la aiutavano a sopprimere il senso di disagio.
La tristezza derivava da troppe situazioni, difficili e impossibili da dimenticare o lasciarsi alle spalle: la promessa fatta a se stessa e i problemi economici legati alla sua famiglia!

Due giorni prima di Natale, Kakashi radunò attorno a sé il suo team:

“Prima di iniziare gli allenamenti, vorrei darvi una cosa ciascuno!” tirando fuori dal suo zaino tre pacchetti e consegnandoli ai ragazzi.

“Questo è il mio regalo di Natale!” disse gioioso Kakashi.

“Un regalo di Natale? Wowwww …… io adoro i regali!” rispose Naruto sprizzando gioia da tutti i pori.

“Dobe, datti una calmata ….. sei peggio di un bambino di tre anni!” gli disse Sasuke contrariato da quel comportamento infantile dell’amico.

“Teme, non mi importa la tua opinione ….. lo sai che adoro i regali! E tu Sakura-chan, adori i regali?” guardando la compagna speranzoso in una sua risposta positiva.

La rosa continuava a guardare il pacchetto che teneva fra le mani, ancora incredula e sorpresa per quel pensiero così gentile da parte del loro maestro.

“C-come? …. Oh si …. piacciono anche a me!” accennandogli un lieve sorriso.

“Tze ….. c’era da immeginarselo da una noiosa come te!” Sasuke la guardò con aria scocciata, ricevendo in cambio una sguardo fulminante dalla rosa.

“Su via ragazzi, non litigate anche per questa sciocchezza! ….. Se volete potete scartarli anche adesso!” Kakashi intervenne con tono sereno e calmo.

“Davvero Kakashi, possiamo aprirli adesso?” chiese Naruto afferrando il bordo del pacchetto pronto per scartarlo.

“Fermati dobe! …. Lo sai che è tradizione della nostra famiglia aprire i regali la sera della vigilia ….. devi aspettare fino a domani sera!” bloccando il braccio del biondo e guardandolo seriamente.

Naruto si fermò e guardò negli occhi il moro:

“Hai ragione teme! ….. Lo scarterò domani sera!” togliendo la mano dal bordo del pacchetto.

Sakura era rimasta a contemplare il pacchetto, alternando il suo sguardo fra il regalo e il volto sereno del Jonin:

“Kakashi? ….. N-non so se posso accettarlo …. Io non ti ho fatto nessun regalo!” abbassando lo sguardo imbarazzata.

Anche Sasuke e Naruto guardarono la compagna e il maestro poi, all’unisono:

“E’ vero! …. Neanche io!” guardandosi in cagnesco per aver detto insieme la stessa frase.

“Ahahah ….. ragazzi non preoccupatevi, il mio regalo è una sciocchezza ma ci tenevo a farvelo! ….. Inoltre vorrei correggervi ….. voi il regalo me lo avete già fatto, anzi, ogni giorno me ne fate uno! I vostri miglioramenti negli allenamenti e le vostre attenzione ogni volta che vi insegno qualcosa di nuovo, sono un regalo bellissimo per me! ….. Adesso tornate ad allenarvi anche perché oggi, come saprete, è l’ultimo giorno in cui l’accademia rimarrà aperta!” guardando i suoi allievi con volto sereno e compiaciuto.

“Come l’accademia chiude? …. Perché?” Sakura guardò il maestro sconcertata.

“Tze …. chiude per le vacanze natalizie e riapre subito dopo le festività natalizie! ….. Vuoi forse dirci che non lo sapevi? Le scuole al settore omega rimangono aperte o chiudono in questo periodo?” guardandola infastidito.

“N-no …. chiudono anche loro ….. pensavo che l’accademia non chiudesse!” abbassando lo sguardo rendendosi conto della domanda inutile che aveva fatto.

“Tze ….. pensavi! ….. L’unica differenza fra i due settori è la distinzione fra civili e ninja, tutto il resto è uguale, mettitelo in testa ….. noiosa!” Sasuke le rispose in malo modo infastidito da quella domanda, per lui fuori luogo e stupida.

“Adesso basta Sasuke! ….. Sakura ha fatto una semplice domanda e non mi sembra il caso di risponderle in questo modo! ……” guardano il moro con sguardo di rimprovero, poi si voltò verso la rosa con il volto rilassato: “ …. Non ascoltarlo, fai bene a fare delle domande se le cose non le sai ….. da parte nostra troverai sempre una risposta gentile, vero?” dando uno scappellotto a Sasuke, sotto lo sguardo divertito di Naruto.

Sakura sorrise appena come segno di gratitudine verso il maestro.

Sasuke si massaggiò la testa ma non emise nessun suono per via del suo orgoglio, nonostante lo scappellotto gli duolesse.

“Ahahahah teme, ben ti sta! …. Per una volta non sono stato io a venir picchiato! ….. Ahahahah!” ridendogli in faccia senza contegno.

Sasuke, adirato e intollerante alle prese in giro, lo scaraventò a diversi metri di distanza sfoderando un micidiale calcio, scambiando la faccia del biondo per un pallone da calcio.

“Tze …. così impari!” incamminandosi al suo angolo di campo con una mano in tasca e con l’altra che reggeva il regalo di Kakashi.

Sakura stava riponendo con cura il suo regalo dentro allo zaino, quando Kakashi le si avvicinò:

“Sakura, oggi gli allenamenti finiranno dopo la pausa pranzo, così ci scambieremo gli auguri, ok?” poggiandole una mano sulla spalla.

“Come? Perché così presto?” guardandolo con stupore.

“Per dare l’opportunità a tutti i cadetti di fare gli ultimi acquisti prima di Natale ….. domani è già la vigilia e i preparativi richiedono molto tempo ….. in questo periodo di vacanza vorrei che non ti sforzassi negli allenamenti, hai bisogno di riposarti e di ricare le tue energie. Se non mi sbaglio non puoi più prendere gli alimentatori, dico bene?” fissandola negli occhi.

“Già! …. Va bene, non mi sforzerò, promesso!” incurvando le labbra in un sorriso.

“Perfetto ….. adesso ricomincia i tuoi allenamenti!” battendole la mano sulla spalla e allontanandosi per raggiungere Sasuke e magari, recuperare Naruto finito appollaiato in qualche ramo dopo il potente calcio di Sasuke.

Sakura aveva accettato di buon grado il suggerimento del maestro di non allenarsi troppo durante le vacanze, così avrebbe potuto concentrarsi meglio sui suoi studi di medicina. Durante le giornate era troppo impegnata negli allenamenti, come nel fine settimana e il tempo che dedicava allo studio era veramente poco, solo qualche ora alla sera prima di andare a dormire. Aveva capito le basi per usare il chakra curativo ma le mancavano alcuni punti prima di usare alla perfezione il chakra curativo. Doveva sbrigarsi ad impararli, era già da molto tempo che non incontrava Alan e gli altri …..

Durante la pausa pranzo, Naruto, a differenza delle altre volte, mangiava in assoluto silenzio lanciando di continuo sguardi di rabbia verso Sasuke.

“Dobe, smettila di guardarmi in quel modo, mi dai sui nervi …. Tze!” afferrando con le bacchette un pezzo di pomodoro.

“Eh no teme ….. hai visto come hai ridotto il mio bel faccino?” smettendo di mangiare e indicando la sua faccia che portava ancora i segni dell’impronta del piede di Sasuke.

“Ben ti sta, così impari per la prossima volta!” continuando a mangiare come se nulla fosse.

“Coosaaaa! Ma io ti ……”

“Basta voi due! ….. Ma c’è un giorno che voi due non litigate?” Kakashi si portò la mano sulla fronte esasperato dai continui litigi dei ragazzi.

“No!” risposero all’unisono.

Sakura li guardò stupita e timidamente:

“Volete forse dire che litigate tutti i giorni? ….. Io credevo che andaste d’accordo?”

“Infatti è così Sakura-chan! Io e il teme andiamo d’accordo e ci vogliamo molto bene ma litighiamo sempre …. è più forte di noi …. so che sembra strano ma è la verità!” mettendo un braccio sulla spalla del moro per abbracciarlo.

“Leva le tue manacce da me! ….. Sai che non sopporto essere abbracciato ….. tze!” rispose arrabbiato Sasuke, anche se in verità sembrava più imbarazzato dal gesto di affetto ricevuto.

“Già è vero, quasi dimenticavo ….. vuoi solo gli abbracci di Itachi, vero?” avvicinandosi con le labbra sporgenti a bacio per prenderlo in giro, ricevendo un pugno in testa dal moro e facendogli finira la faccia a terra.

“Itachi?” chiese sorpresa Sakura.

“Mio fratello!” le rispose il moro mentre si massaggiava la mano dopo il pugno sferrato al biondo.

Naruto si rialzò da terra massaggiandosi la testa mentre da questa spuntava un enorme bernoccolo:

“Sakura-chan …. Itachi è il fratello maggiore di Sasuke ed è un anbu! ….. Teme adesso basta colpirmi, ho già la faccia segnata dal tuo piede e in testa mi è già spuntato un bernoccolo ….. mi toccherà andare dalla nonna a farmi medicare, altrimenti domani sera sarò inguardabile!” guardandolo con disappunto.

“Tze …. non sei poi tanto diverso dal solito!” lanciandogli uno sguardo di sfida, ma prima che il biondo potesse controbattere, Kakashi, che per tutto il tempo aveva osservato la scena con aria divertita, intervenne:

“Perchè non continuate più tardi a litigare? Prima di congedarvi e dare inizio alle vostre vacanze, vorrei che ci scambiassimo fra di noi gli auguri!” alzandosi e mettendo le mani all’altezza dei fianchi mentre guardava i suoi allievi con aria serena.

Sakura si alzò anche lei, seguita dagli altri due.

“Buon Natale e Felice anno nuovo team7!”  disse Kakashi mostrando il segno di vittoria con le dita.

“B-buone vacanze a tutti!” disse timidamente la rosa.

“Grazie a tutti e buone vacanze anche a voi!” rispose Naruto sfoggiando un sorriso radioso.

I tre componenti si voltarono verso il moro per ricevere anche i suoi auguri:

“Mh!” emettendo un monosillabo insignificante mentre si portava le braccia congiunte al petto.

Agli altri tre comparve un enorme gocciolone all’altezza della tempia: Sasuke era sempre il solito!

“Bene ragazzi, adesso devo andare, ci vediamo in giro!” Kakashi sparì dietro la sua solita nuvola di fumo.

Sakura stava prendendo lo zaino, quando:

“Sakura-chan, che ne dici se in questi giorni ci incontrassimo insieme a tutti gli altri?” le chiese speranzoso Naruto.

“Tutti gli altri?” le chiese Sakura non capendo a chi si stesse riferendo il compagno.

“Shikamaru, Neji, Kiba, Hinata, Ino, Temari e Ten Ten!” elencando i nomi contandoli con le dita.

“V-veramente i-io ….”

“Tze …. rispondi con sincerità e non inventare scuse come l’ultima volta!” Sasuke la guardò minaccioso.

Sakura incassò il colpo, ma cercò di non farlo notare:

“Se non mi interrompevi avrei risposto …..” stringendo fortemente i pugni: “ …… in questo periodo di vacanza sarò molto impegnata e non credo di avere molto tempo a disposizione per uscire con voi, grazie comunque per avermi invitata! ….. ci vediamo con l’anno nuovo!” inchinandosi appena e dirigendosi di corsa verso i cancelli dell’accademia.

“Teme, non ti riesce proprio trattarla bene, vero?” guardandolo seriamente.

“Se vuoi ottenere qualcosa con lei, devi usare un tono duro e fermo ..... ricordatelo dobe! …. Ora andiamo a casa, sicuramente mia madre avrà un sacco di commissioni da affidarci per i preparativi di domani sera!” incamminandosi verso l’uscita seguito a ruota dal biondo.

*****************

Sakura correva per le vie del settore omega ripensando a quanto detestasse il comportamento di Sasuke.

“Toh! Il rifiuto della società!”  Alan le fece lo sgambetto facendola finire a terra.

Lui e gli altri stavano per continuare le angherie quando:

“Sakura! Tutto bene?” il signor Yukan aveva appena voltato l’angolo della via,  vedendo solo la figlia caduta a terra circondata dagli altri ragazzi.

Alan si abbassò e avvicinandosi all’orecchio della rosa le sussurrò:

“Stai bene attenta a quello che dici, altrimenti sai cosa succederà!”

Sakura si morse il labbro inferiore e cercò di far leva sulle braccia per rialzarsi, quando sentì dietro di lei la voce del padre:

“Sakura, ma che cos’è successo?” guardandola preoccupato.

“Niente papà, sono solo inciampata!” gli rispose cercando di essere più convincente possibile.

“Infatti è così signor Yukan …. l’abbiamo vista cadere e ci siamo precipitati subito ad aiutarla, vero ragazzi?” Alan si voltò verso i suoi amici che annuirono con il capo.

“Vi ringrazio ragazzi per aver pensato ad aiutare mia figlia ….. adesso ci penso io a lei, voi potete andare!” cingendo i fianchi della figlia per sorreggerla ed aiutarla a camminare visto che le ginocchia sanguinavano.

“Allora ci si vede in giro …. Sakura!” Alan lanciò uno sguardo di disprezzo alla rosa e si allontanò insieme agli altri.

“Bambina mia, sei veramente inciampata o sono stati loro?” le chiese mentre l’aiutava a camminare.

“No papà …. sono inciampata, non preoccuparti!” le rispose a malincuore sapendo di avergli mentito …. ancora una volta ….

Giunti a casa, il padre la adagiò sul divano per poi dirigersi verso il bagno a prendere il disinfettante e qualche benda.

Sakura si guardò le ginocchia sanguinanti costatando che era solo tanti piccoli graffi …. le nozioni basi che aveva appreso dai suoi studi le fecero venire un’idea. Posizionò le mani sopra le parti lese e iniziò a concentrare il suo chakra curativo …..

Il padre ritornò sorreggendo in una mano, il disinfettante insieme al cotone e nell’altra, bende e cerotti di varie misure, facendo cadere in tutto a terra appena vide una strana luce verde sotto il dorso delle mani della figlia.

“Bambina mia, cosa stai facendo?” correndo verso di lei preoccupato.

Sakura continuava a rimanere concentrata, fin quando non incurvò le labbra in un sorriso: era riuscita a curarsi le ferite!

“Papà, guarda! C’è l’ho fatta! …. Sono riuscita ad usare il chakra curativo su di me!” guardandolo estasiata.

Il padre, ancora incredulo, guardò le ginocchia della figlia notando che erano sparite tutte le ferite. Toccò e tastò con molta attenzione le ginocchia, poi la guardò con ammirazione:

“Bambina mia! Sei stata bravissima! …. Sei riuscita ad imparare da sola le tecniche della medicina! Non avrei mai creduto che potessi farcela senza l’aiuto di nessuno! ….. Lo sai vero, che sono molto orgoglioso di te?” accarezzandole amorevolmente la guancia.

Sakura continuò a sorridergli beandosi di quelle carezze piene d’amore e di affetto.

“Non credevo nemmeno io di riuscirci …. ci ho provato e ci sono riuscita! …. Non mi fanno più male!” alzandosi in piedi e facendo qualche piegamento con le ginocchia.

Si fermò di colpo e guardò sorpresa il padre:

“Papà! Come mai sei a casa così presto?”

“L’Hokage ha dato mezza giornata di permesso a tutti i funzionari del palazzo, come premio per il nostro operato! Immagino che la stessa cosa riguardi anche te e i tuoi allenamenti dato che sei già a casa anche tu!” le rispose sorridendogli come sempre.

“Indovinato! …. Dato che siamo a casa entrambi, che ne dici se insieme addobbassimo la casa per il Natale? …. E’ un peccato tenere dentro le scatole tutti i nostri addobbi …. potremo attaccarli lungo le scale, attorno alle cornici delle porte, sopra le finestre …. che ne dici?” guardandolo speranzosa.

“Come? …. E’ un’ottima idea ….. lo spirito natalizio c’è anche senza l’albero, vero?” alzandosi e dirigendosi verso la cantina a recuperare gli scatoloni contententi i vari addobbi.

Sakura, nel mentre, salì in camera sua per cambiarsi i vestiti, dato che erano tutti sporchi sia per l’allenamento che per la caduta causata da Alan ….. già Alan e suoi ex amici ….. Si riguardò le ginocchia e con il sorriso dipinto sul volto pensò che doveva solo perfezionare l’utilizzo del chakra curativo sugli ematomi, risolvendo definitivamente il problema di nascondere le angherie a cui era costretta subire.

Aprì il suo zaino trovando il pacchetto di Kakashi ….. era curiosa di conoscere il contenuto, ma doveva aspettare il giorno seguente come da tradizione.

Per quel Natale lei e il padre avevano deciso di non farsi nessun regalo a causa delle difficoltà economiche e per non far dispiacere l’anziano genitore, dicendogli di aver ricevuto un dono da parte di qualcun altro al di fuori di lui, decise di nasconderlo dentro al suo armadio.
Appena chiuse l’anta, si sentì chiamare dal piano di sotto:

“Scendo subito papà!” dirigendosi di corsa verso le scale.

 


Angolo dell’Autrice:
Spero che il capitolo vi sia piaciuto e che abbiate notato qualche piccolo particolare che verrà usato e spiegato meglio successivamente.
Mi sento in dovere di fare una premessa, o meglio, dare una spiegazione a questa mia ff.
Come avrete già letto nell’introduzione iniziale, questa storia è una mia rivoluzione al manga originale di Naruto e per questo sarà molto ma molto lunga. Non preoccupatevi non ho intenzione di scrivere quasi 700 capitoli, non ne sarei capace!!! :-))
Ogni capitolo scritto ha una sua spiegazione e un suo senso logico, necessari per il proseguimento della ff. Le descrizioni dei personaggi e degli ambienti sono necessari, oltre che mi piace scriverli, perché danno un senso di continuità e di coinvolgimento, sia alla storia che a voi lettori (almeno  spero), inoltre lascio sempre  delle piccole tracce fondamentali per il proseguimento.
La mia fantasia è molto ambigua e contorta e me ne rendo conto da sola, ma sono fatta così e così è il mio modo di scrivere che può piacere come no …. Ed è normale che sia così! (ripetizione ma fa lo stesso!)
La storia è tutta ben delineata nella mia mente e ogni domanda, troverà risposta, come ogni mistero verrà svelato, tipo: qual è il problema di Sakura con il chakra? Chi è la sua vera famiglia? Quand’è che il padre le dice la verità? Alan e company, quando avranno una bella lezione? ……  Credetemi, muoio anch’io dalla voglia di svelarvi tutto, ma se accellerassi i tempi, la storia diventerebbe approssimativa e sbrigativa, e i capitoli già scritti perderebbero di significato. Per questo motivo continuerò a scrivere seguendo il mio istinto e sono anche consapevole che forse perderò l’interesse dei lettori :((( ….. ma proprio non posso modificare la trama ….. vorrei però farvi un’anticipazione giusto per ringraziarvi ….. il secondo segreto di Sakura riguardante il mistero del suo chakra, verrà svelato dopo l’esame Genin! …..
Un bacione grande grande
Manga

 

 

 

 

  
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