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Autore: principessa1793    04/06/2014    9 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Michel]
Il suono del campanello mi riporta alla vita reale. Questa giornata già si prospetta difficile! Non bastava l’arrivo dei miei genitori,ci mancava anche il campanello a prima mattina! Vedo Marcella dormire accanto a me e destarsi per il rumore molesto del campanello.
“ Ma chi diavolo è?” mi domanda,con la voce ancora impastata di sonno.
“ Resta qui,vado io!” le dico. Si apre la porta della nostra camera.
“ Papà,mi sono svegliata!” dice la piccolina.
“ Vai nel lettone con Marcella! Io vado a vedere chi bussa alla porta alle 7 di mattina!” dico. Le lascio in camera e mi dirigo verso la porta d’ingresso. Vorrei proprio sapere chi va in giro a quest’ora!
Apro la porta e mi ritrovo davanti mio padre e mia madre.
“ Ci fai entrare e vuoi farci accampare qui fuori?” mi domanda mio padre. Mi scosto dalla porta per farli passare. Mia madre mi abbraccia forte.
“ Mi dispiace,ma ti abbiamo svegliato?” mi domanda mia madre.
“ Diciamo che di solito alle 7 di mattina,dormo! Ma non dovevate arrivare all’ora di pranzo?” chiedo loro.
“ Tua madre era così impaziente di vederti che siamo partiti ieri sera ed eccoci qui!” mi dice mio padre.
“ Papààààà!” mi reclama la mia principessa.
“ Charlotte è già sveglia?” mi domanda mio padre.
“ Diciamo che ha il sonno abbastanza leggero!” gli dico. Vedo la mia bambolina correre scalza per venire da me. Vede i miei genitori e si fionda fra le loro braccia per reclutare baci e coccole. Mio padre solleva fra le braccia Charlotte,ma lei protesta quasi subito per farsi rimettere giù.
“ Nonno,ti devo presentare una persona!” gli dice.
“ Ah si? E chi è?” domanda mio padre.
“ Marce! Lei è la mamma del mio fratellino!” dice orgogliosa. Un’ombra sfreccia sul volto di mio padre.
“ Charlotte,lo sai che le signorine non vanno in giro scalze?” dice Marcella,svoltando l’angolo. Vede i miei genitori, cercando di scoprire la loro identità.
“ Marce,scusa!” dice la piccolina.
“ Tesoro,io e papà ti abbiamo spiegato un sacco di volte che sul pavimento possono esserci dei pezzi di vetro o delle cose che possono ferirti i piedini e che quindi è meglio usare le pantofole! Sono anche più comode,no? E poi sono di quelle fate che ti piacciono tanto!” dice Marcella alla bambina,che si mette subito a sedere sul sofà per indossare le ciabatte.
“ Amore,non mi presenti?” mi domanda.
“ Marce,loro sono … i miei genitori!” dico.
Marcella allunga loro la mano. Mia madre la travolge in un abbraccio,mentre mio padre si limita a stringerle freddamente la mano.
“ Scusate la mise,ma non aspettavamo il vostro arrivo!” dice Marcella.
“ Beh,in effetti le sue foto sui rotocalchi scandalistici,sono in un abbigliamento più … formale!” esclama mio padre, beccandosi uno sguardo severo da parte mia.
 
 [Asia]
Sono trascorse due settimane da quando io e Nicola abbiamo deciso di sposarci e fra un mese e mezzo sarà il grande giorno. Se solo ci penso mi sento il cuore in gola per l’emozione e per la felicità.
“ Amore,dove sei?” mi domanda Nicola.
“ Dio,amore mio,ma tu sei ancora così? Hai dimenticato che dobbiamo andare dai genitori di Betty prima di andare in Ecomoda?” gli domando.
“ 5 minuti e sono pronto,giuro!” mi dice,tornando in bagno. Speriamo che si sbrighi prima del giorno delle nozze!
“Amore mio,ma poi cos’hai deciso?” mi domanda dal bagno.
“ Nicola,ci ho pensato tutta la notte e sinceramente non lo so!” gli rispondo.
“Ma in fondo con lui non hai alcun conto in sospeso e poi non ti ha fatto nulla!” mi dice.
“ Lo so,ma non posso chiamarlo e dirgli “ Pedro Manuel,forse non lo sai,ma in questi mesi mi sono innamorata follemente di un uomo e fra un mese e mezzo ci sposiamo!”. Credi sia bello che mio fratello sappia così del nostro matrimonio?” gli domando.
“ Ti ricordo che due settimane fa l’abbiamo annunciato alla stampa e visto che in Brasile internet c’è,io credo che tuo fratello l’abbia già saputo,quindi dovresti telefonargli!” mi dice,uscendo dal bagno.
“Nicola,la verità è che il rapporto tra me e mio fratello,non è molto … stretto! Non ci vediamo da molti anni e di solito ci scambiamo solo gli auguri per le feste comandate!” gli dico.
“ Amore mio,fai come vuoi! Io però credo che a tuo fratello farebbe piacere esserci e soprattutto conoscere il suo futuro cognato,che sarei io!” mi dice.
“ Ci penserò,ma adesso dobbiamo sbrigarci perché è tardi!” dico,mostrandogli l’orologio.
“ Già! Credo non ce la faremo a passare dai Pinzon adesso! Ci toccherà passare quando usciamo dall’ Ecomoda!” mi dice Nicola.
“ Credo tu abbia voluto rimuovere che questa sera ci aspetta tua madre!” gli dico.
“ Ecco! Passeremo prima dai Pinzon e poi andremo da mia madre!” mi dice,scocciato.
“ Lo sai che non possiamo farne a meno! Già non siamo stati molto corretti,visto che farà la mia conoscenza a poche settimane dal nostro matrimonio…” gli dico.
 
[Armando]
Apro la porta d’ingresso per far entrare i miei suoceri.
“ Ciao Armando!” mi dice il signor Hermes.
“ Ciao caro!” mi dice la signora Giulia.
“ Buongiorno!” dico loro.
 “Betty,sei pronta?” le chiedo.
“ Si,amore mio!” mi risponde,dalla camera da letto.
“ Minimo ci vorrà un’altra mezzora!” commenta il signor Hermes.
“ Ma poi Nicola è passato?” chiedo loro.
“ No! Quel degenerato aveva detto che passava a riprendersi le sue cose e invece sono 2 settimane che lo aspettiamo! Ci ha lasciato tutti gli scatoloni per casa!” risponde il signor Hermes. Ho toccato un tasto dolente!
“ Lo so,ma prima c’è stato il lancio,poi il consiglio,poi ci sono i preparativi per il matrimonio! Nicola ha un mucchio di cose da fare!” gli dico,cercando di spezzare una lancia a favore del mio povero amico.
“ Ho capito,Armando,ma casa nostra è piena di scatoloni! Pensa che il postino questa mattina,vedendo tutte quelle scatole ha pensato che stessimo traslocando e voleva sapere il nostro nuovo indirizzo!” mi risponde.
“Amore mio,andiamo?” mi dice Betty.
“ Parlavamo di Nicola!” dice la signora Giulia.
“ Ah,è passato a riprendere le sue cose?” chiede Betty,ignorando completamente i miei segni di tacere.
“ NO! Casa nostra sembra una casa di accampati!” risponde furente il signor Hermes.
“ Non esagerare,Hermes! I ragazzi stanno preparando il matrimonio ed è normale che non abbiano mai tempo!” risponde la signora Giulia.
“ Mi dispiace interrompere queste belle arringhe pro e contro Nicola,ma noi dobbiamo andare a lavorare! Buona giornata!” dice Betty.
“ Quando ti metterai in maternità? Con quel pancione vai ancora a lavorare?” dice il signor Hermes a Betty.
“ Papà! Sono incinta e non paraplegica!” si ribella Betty.
“ Armando,diglielo anche tu!” mi incoraggia il signor Hermes.
“ Hermes!” lo ammonisce sua moglie.
“Taci,Giulia! Ti devo ricordare che il nostro nipotino stava per nascere all’Ecomoda?” le dice il signor Hermes.
“ Stop! Betty allo scadere dell’ottavo mese andrà in maternità e resterà a casa fino al terzo mese dopo il parto! Io e lei abbiamo fatto un patto e Betty lo rispetterà,non è vero amore mio?” le domando.
“ Si,ma siccome manca ancora un po’ di tempo,io non vorrei trascorrerlo tutto a discutere qui,anche perché in Ecomoda ci aspettano!” mi risponde.
 
[Marcella]
A casa di Michel mi sono sempre sentita a casa,anche se non sono stata io a scegliere l’arredamento,la disposizione dei mobili e delle stanze. Questa casa mi è sempre sembrata casa mia,ma adesso mi sento come se volessi scappare via … forse per lo sguardo di disapprovazione costante del padre di Michel. Dire che non gli sto simpatica mi sembra quasi un eufemismo!
“ E come va la gravidanza?” mi domanda la signora Camille.
“ Beh è abbastanza faticosa,ma allo stesso tempo sono felice di diventare madre!” le rispondo.
“ Questo bambino è arrivato all’improvviso,ma è stato il regalo più bello che la vita potesse farci!” dice Michel, stringendomi la mano.
“ Beh la vita ti ha già regalato Charlotte!” risponde il signor Pierre.
“ Pierre,un figlio è sempre una benedizione!” gli risponde la moglie.
“ Dipende dalle circostanze!” la fredda il marito.
“ Nonnino,vieni a vedere la stanzetta del fratellino?” gli chiede Charlotte,prendendolo per mano.
“ Quindi sapete già che sarà un maschio?” domanda la madre di Michel.
“ Si,la settimana scorsa abbiamo fatto dei controlli e si è visto nitidamente!” le dico. Il padre di Michel si allontana con la bambina.
“ E come lo chiamerete?” mi domanda.
“ Beh Charlotte aveva proposto di chiamarlo come papà,ma io non voglio!” risponde Michel.
“ Figliolo,lo sai che tuo padre è fatto a quella maniera!” cerca di rabbonirlo sua madre.
“ Mamma,a me non interessa com’è fatto! Ti rendi conto che non è per nulla felice del bambino che sta per nascere?! Se ne disinteressa totalmente!” risponde Michel.
 
[Pierre]
Seguo la mia nipotina in quel mondo fatto di fasciatoio,culla e apette. Un altro nipote!
“ Nonno,guarda!” mi invita la bambina.
“ Charlotte,ma tu sei contenta dell’arrivo del fratellino?” le domando. Non vorrei mai che quella tipa le avesse fatto qualche ricatto morale sul fatto che deve accettare per forza questo bambino!
“ Si. Papà e Marce dicono che dovrò insegnargli tante cose perché sarò la sua sorella grande e che dovrò proteggerlo sempre sempre!” mi risponde.
“ Da cosa dovrai proteggerlo?” le domando.
“ Il mio fratellino è stato tanto male ed ha fatto spaventare papà e Marcella! Io non voglio che lui sta male di nuovo!” mi risponde. Questo non lo sapevo!
“ Ed è per questo che Marcella è venuta a vivere qui con voi?” le domando. Annuisce.
“ E tu sei contenta? Insomma… ti piace Marcella?” le domando.
“ Marcella è simpatica,mi fa le trecce tutti i giorni e anche i biscotti,fa la torta a papà e mi ha dato il libro dei colori per decidere come colorare la stanza del fratellino!” mi racconta. Mi guardo in torno in quella stanza,fatta di colori vivaci e noto un disegno.
“ Ma quel disegno?” domando a Charlotte.
“ Quello è il disegno che ho fatto per il fratellino quando aveva la bua! Quelli siamo io,papà e Marce,che ha il fratellino nella pancia!” mi spiega.
“ E come si chiamerà il tuo fratellino?” le domando.
“ Io volevo chiamarlo Verde,ma poi Marce mi ha spiegato che non va bene e allora io volevo chiamarlo come te!” mi dice. Pierre Doinel Valencia,non suona male!
“ E Marcella cosa dice?” le domando.
“ Non lo so!” mi risponde.
“Charlotte,tu lo sai che insomma … Marcella,in un certo senso … diventerà un po’ mamma anche tua ?” le domando.
“ Si,papà mi ha detto che la mia mamma sta in cielo,ma che Marcella sarà anche la mia mamma!” dice. Secondo me è un po’ confusa.
“E tu sei felice? Insomma ti piacerebbe che Marcella … insomma vuoi Marcella come mamma?” le domando.
“ Io voglio bene a Marcella e anche papà ed è una brava mamma!” mi risponde.
 
[Betty]
Io e Armando entriamo nell’ascensore dell’Ecomoda. Stiamo per premere il pulsante per salire,ma Nicola ci fa segno di aspettare lui ed Asia. Corrono verso l’ascensore ed entrano.
“ Buongiorno” dicono all’unisono.
“ Ciao” diciamo io e Armando. Squilla il cellulare di Asia,che risponde immediatamente.
“ Ciao Ugo … dove sono? Nell’ascensore dell’Ecomoda,perché? ... Ugo,ti prego,per pietà … se rivedo di nuovo il bozzetto del mio abito da sposa,lo incenerisco con lo sguardo! … ma certo che mi voglio ancora sposare! … ci vediamo tra due minuti!” le sentiamo dire. L’ascensore arriva al nostro piano.
“ In due settimane avrò visto il bozzetto almeno 100 volte!” ci dice Asia.
“ Ma avete deciso se ci sarà la cerimonia religiosa?” domando loro.
“ Beh,è ovvio che si!” risponde Nicola.
“ Dobbiamo solo scegliere gli addobbi per la chiesa!” risponde Asia.
“ Ti capisco,Asia,ci sono passata anch’io! È stato un periodo infernale!” le dico.
“ Amore,mio!” mi ammonisce mio marito.
“ Pensa che domani abbiamo la giornata piena:il club,le bomboniere,le fedi,i fiori,la torta!” dice Nicola.
“ L’architetto,il compromesso per la casa,i mobili…” continua Asia.
“ Ragazzi,ma perché non vi assentate per una settimana? Almeno preparate con calma le cose per il matrimonio!” dice Armando.
“ Dottore,magari fosse facile! Con Ugo,che si è incaricato di disegnarmi l’abito,starò sempre qui!” risponde Asia.
“ Te lo sei scelta ad hoc lo stilista!” rispondo.
“ Che poi sarei curioso di vederlo anch’io!” dice Nicola.
“ Ugo?” chiede Armando.
“ No,il vestito!” risponde Nicola.
“ No,non iniziamo! Porta sfortuna vedere l’abito della sposa prima delle nozze e siccome di malintesi e incomprensioni tra noi due ce ne sono stati fin troppi,non è il caso di sfidare la sorte ulteriormente!” gli dice Asia.
 
[Michel]
Non so se sono peggiori le fantasie che mi hanno ossessionato in queste due settimane o i momenti che sto vivendo da quando mio padre ha varcato la soglia di casa mia. Marcella è diventata marmorea e si è assentata più di una volta per più di un quarto d’ora con la scusa delle nausee.
“ Scusate,ma vado a vedere come si sente Marcella!” dico ai miei,seduti in salotto.
“ La tua fidanzata,sarà anche ricca,ma non ha il senso dell’educazione. Nessuno le ha insegnato che non si lasciano soli gli ospiti?” dice mio padre.
“ Diciamo che gli ospiti non si sono mai rivolti in maniera così sgarbata con lei! Adesso,io vado!” dico loro.
“ Papà!” mi dice Charlotte.
“ Dimmi” le dico.
“ Ma Marce? Aveva promesso che facevamo i biscotti!” mi dice.
“ Pulce,lo sai che Marce ogni tanto deve riposare e se non riposa,il fratellino si sente male!” le dico.
“ Ma quando il fratellino sta bene,Marcella viene a fare i biscotti?” mi domanda.
“ Si. Adesso,prendi le formine e falle vedere ai nonni,ma senza mettere in disordine!” le dico.
Mi allontano da loro e vado in camera mia e di Marce. Busso,ma non mi risponde nessuno. Entro perché non vorrei mai che si fosse sentita male. La vedo sdraiata sul letto. Ha gli occhi lucidi.
“ Amore mio,Charlotte ti reclama ed anch’io!” le dico.
“ Puoi dire che sono indisposta? Non me la sento di tornare di là!” mi risponde.
“ Adesso capisci perché ero inquieto in queste settimane? Io lo sapevo che sarebbe finita così perché mio padre è sempre stato così e non cambierà mai,ma adesso vado di là e gliene dico quattro!” le dico. Mi trattiene per un braccio.
“ Non voglio che litighiate a causa mia!” mi dice.
“ E allora dimostra a tutti quanto è forte la Marcella Valencia che ho conosciuto all’Ecomoda,quella che mi schiaffeggiava ad ogni bacio!” le dico. Sono riuscito a strapparle un sorriso.
 
[Pierre]
Ci mancava anche questa! Mio figlio che quasi mi da del maleducato per difendere quella donna!
“ Non ti sembra di aver esagerato?” mi domanda Camille.
“ No. Mi sembra solo che nostro figlio sia caduto in basso scegliendo una donna che non sa neanche ricevere gli ospiti! Non credo che alle sfilate della sua azienda,lasci gli ospiti in balia degli eventi per occuparsi dei fatti suoi!” le dico.
“ Lei è andata via perché non sopporta le tue critiche e forse non le sopporto più neanch’io!” mi dice.
“ Ma Camille” le dico.
“ Ma Camille,nulla! Ho conosciuto quella ragazza telefonicamente 2 settimane fa e ti assicuro che con me è stata un angelo! Nostra nipote la adora e nostro figlio non era così felice da anni! Tu in quella donna vedi solo quella che appare sulle riviste,ma io vedo una compagna meravigliosa,una madre amorevole sia con Charlotte sia con il bambino che aspetta! Prova a darle un’opportunità,a guardarla per quella è e non per quella che si vede sulle riviste! Prova a parlarle senza sputarle veleno addosso,anche perché a mio parere non lo merita affatto!” mi dice.  
“Nonni,queste sono le formine!” dice la bambina.
“ Oh che belle!” dice mia moglie.
“MARCELLA!” grida la bambina,correndole incontro. Neanche quando ha visto me e sua nonna ha esultato così tanto.
“Pulce,lo sai che non devi correre così! Potresti far male a Marce!” la rimprovera il padre.
 “Michel,lasciala stare!” gli dice quella donna.
“ Stai male per colpa del fratellino?” le domanda la bambina.
“ Ma no! Il tuo fratellino sta bene e anch’io,non devi preoccuparti!” le dice quella donna.
“ Andiamo a preparare i biscotti?” le domanda Charlotte.
“ Certo!” risponde Marcella.
“ Charlotte,Marcella ha avuto un lapsus freudiano,voleva dire di no!” dice Michel. Quella donna sbuffa.
“ C’era un patto!” le ribadisce Michel.
“ Il fratellino deve star bene!” dicono in coro mio figlio e mia nipote.
“ Questa è una congiura a danni miei! “ dice quella donna.
“ Michel,perché non ci porti a fare un giro?” domanda Camille.
“ Beh perché no! Potremmo andare in giro per Bogotà e poi andare al mobilificio!” risponde mio figlio.
“ Ah si che bello! Così potrò vedere la stanzetta del mio nipotino! Ma Marcella l’ha vista?” domanda mia moglie.
“ Veramente i mobili li abbiamo scelti io e la mia assistente,vero Charlotte?”domanda quella donna. La bambina annuisce.
“ E poi sono andate lei e Michel al mobilificio! Charlotte ha fatto da portavoce per me,vero tesoro?” domanda quella donna. Charlotte annuisce sorridente.
“ Cara mamma,come vedi,qui sono accerchiato da due donne testarde … e spero tanto che con la nascita del piccolino,riesca a mettermi in pari!” dice Michel.
 
[Nicola]
Manca un mese e mezzo al mio matrimonio e mi sento emozionato come un bambino. Non riesco a credere di essere riuscito a tornare con lei dopo tutto il disastro che ho combinato.
“ Il bell’innamorato dell’Ecomoda è pregato di tornare sul pianeta Terra!” mi dice Mario. Non mi ero neanche accorto che fosse entrato!
“ Scusa è che sono così felice!” gli dico.
“ Si vede! Hai il sorriso che ti va da un orecchio all’altro! Ma sappi che quel sorriso te lo tolgo a suon di ceffoni se nella foto di gruppo mi fai stare vicino a Lombardi! Non vorrei che si mettesse strane idee in testa,io sono sposato e presto sarò papà!” mi dice.
“ E sei venuto qui per chiedermi di non farti mettere vicino ad Ugo?” gli domando.
“ No,veramente ti volevo chiedere un’altra cosa!” mi dice,mettendosi a sedere.
“ Se è per il regalo,abbiamo fatto la lista nozze perché non vorremmo in regalo uno di quei mausolei orribili che non si sa mai bene dove piazzare e che se si rompe è solo meglio!” gli rispondo.
“ No … il regalo non c’entra anche perché speravamo voi faceste la lista nozze!” mi dice.
“ A proposito! Devo dare un colpo di telefono al tipografo,perché sarebbe capace di stampare gli inviti il giorno prima del matrimonio!” gli dico.
“ Nicola! Mi fai parlare?” mi domanda un po’ seccato.
“ Ah si,scusa!” gli dico.
“ Io e Armando volevamo sapere se organizzarti o meno un addio al celibato in grande stile!” mi dice.
“ No! Non tentare di convincermi! Sai bene cos’è successo in questi mesi e mi sembra che il mio celibato l’abbia festeggiato abbondantemente tradendo Asia con Patrizia! Io al mio matrimonio ci tengo e poi si sa queste cose come vanno a finire e non vorrei che foste tu o Armando a divorziare per colpa mia!” gli dico.
 
[Asia]
Ugo mi sta facendo una testa enorme da due ore con la storia del vestito! Mi sta quasi facendo venir voglia di sposarmi in jeans!
“ Allora le balze le metto oppure no?!” mi domanda.
“ No! Ugo ti ho ripetuto un centinaio di volte che le balze io le odio!” gli rispondo.
“ Ma poi il tuo vestito rimarrebbe spoglio sul davanti! Andresti in giro tutta scollata!” mi dice.
“ Lo so,ma meglio scollata che con tutte quelle balze che mi darebbero solo fastidio!” gli rispondo.
“ La verità è che non vorrei che quel degenerato di tuo marito,affacciandosi sul belvedere della scollatura,ti saltasse addosso durante la cerimonia o durante il ricevimento,anche perché non ci tengo a vedere i vostri amplessi! E poi pensa alla faccia del prete,se il tuo caro Nicola si imbambola a guardare il tuo davanzale e non pronuncia le formule di rito!” mi dice.
“ UGO! Nicola non è un animale in calore!” gli dico.
“ Ed è per questo che stava per saltarti addosso alla sfilata? Non negare perché l’hanno notato tutti!” mi risponde. Finalmente arrivano le mie amiche a salvarmi dalla persecuzione di Ugo!
“ Sposina,come va?” mi domanda Sandra.
“ Male! Ugo pensa che sto per sposare un maniaco,quasi mi disegna un burqa!” rispondo.
“ In effetti non ha torto! Alla sfilata stavate per perdere ogni inibizione!” commenta Sofia.
“ La nana concorda con me! “ risponde Ugo.
“ Comunque perché siete giunte qui come la cavalcata delle Valchirie? “ domando loro.
“ Per parlare del tuo addio al nubilato!” dice Anna Maria tutta esaltata.
“ Anna Maria,tu mi spaventi con la tua euforia!” le dico.
“ Preferisci degli spogliarellisti francesi,brasiliani o hawaiani?” domanda imperterrita.
“ Ah la pettorona ha bei gusti! Vengo anch’io a questo addio al nubilato!” si entusiasma Ugo.
“Allora? Cosa preferisci?” mi domanda Berta.
“ Preferisco stare a casa accanto all’uomo che diventerà mio marito!” le rispondo.
“ Uffa! Come se foste una coppia con 60 anni di matrimonio alle spalle! Sei proprio noiosa!” mi dice Anna Maria.
“ Anche su questo la pettorona ha ragione!” dice Ugo.
“ Basta! Lasciatela in pace! Se ha detto che non vuole,vuol dire che non le organizzeremo alcun addio al nubilato!” dice Betty.
“ Io credo che tra me e Nicola ci siano state già abbastanza incomprensioni e che sia io che lui ci siamo allontanati fin troppo dalla vita di coppia monogamica e adesso tutto quello che mi rende felice è stare con Nicola!” dico loro.
“ Contenta te!” dice Ugo.
“ Betty,io vorrei chiederti se è possibile per me e Nicola lasciare un po’ prima l’Ecomoda perché dobbiamo passare dai tuoi a prendere gli scatoloni di Nicola e poi vogliamo andare da sua madre. È arrivato il momento che mi conosca!” dico.
“Non ti invidio per niente,amica mia! Sono solidale con te,quindi vi concedo di uscire prima!” dice Betty.
“ Betty,così mi spaventi però!” le dico.
“ Non è per la mamma di Nicola che sono solidale con te! Sai cosa vuol dire affrontare mio padre e dirgli che tu e Nicola sarete concubini per altre 6 settimane?” mi domanda Betty.
“Beh è il caos di andare,anche perché altrimenti il dottor Armando leverà un grido che lo sentiranno a Cartagena!” dice Berta. Le ragazze della banda vanno via e Ugo va a prendere dei tessuti.
Compongo il numero di cellulare di Pedro Manuel.
“ Olà!” dice una voce maschile dall’altro capo del telefono.
“ Pedro Manuel,sono Asia!” dico.
“ Sorellina,che piacere sentirti!” mi dice.
“ Ti chiamo per un motivo importante!” dico
“ Hai letto la mia lettera?” mi domanda.
“ Si,ma non c’entra nulla!” dico.
“ Dimmi,ma ho poco tempo perché ho un intervento fra mezz’ora!” mi dice.
“ Fra un mese e mezzo mi sposo!” dico.
“ Davvero? Sono così felice per te!” mi dice.
“ Io vorrei che tu ci fossi! Io lo so che non sono più venuta a trovarti a Rio e che ti sembra un invito di circostanza,ma vorrei fossi tu ad accompagnarmi all’altare!” gli dico.
“ Ci sarò!” mi dice.
“ Adesso ti lascio al tuo intervento e sono sicura che farai un buon lavoro!” gli dico.
“ Sono sicura che farai lo stesso con le tue creazioni! A presto,sorellona!” mi dice.
  
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