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Autore: essere_umano    04/06/2014    1 recensioni
Una grande famiglia allargata italiana si è trasferita a Beika ed i suoi membri saranno a stretto contatto coi membri sella serie originale.
Genere: Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Heiji Hattori/Kazuha Toyama, Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~Heiji raggiunse il bar, dopo aver provato a contattare Shinichi, trovando il cellulare spento. Appena entrato nel bar vide subito il padre di Rocco ed Antonio, molto in forma, molto adirato mentre ordinava un altro boccale di birra “Andiamo, non ne hai bevuti abbastanza?” disse il barista “Devo dimenticare e ho sempre sentito che bere funziona” “Andiamo, è da sempre che bevi per dimenticare e non ha mai funzionato, perché continui a provare?” “Non lo so ma i veleni non li voglio provare, senti, prendi questi, me ne vado, grazie di tutto” disse l’anziano, mentre allungava una banconota da duecento euro al barista, e si alzò per andarsene “Grazie infinite” “Grazie a lei” quando passò accanto ad Heiji “Non dire nulla di Ciro e manco di me, sta zitto se per te va bene” ed uscì con un attonito Hattori che decise di tornare indietro.
“Ran, cos’hai?” chiese Kazuha, Ran era visibilmente sconcertata e felice al contempo “Leggi qui” e passò il suo cellulare all’amica, sul display c’era un sms “Ciao Ran, scusami se non mi sono fatto vedere per così tanto tempo ma arrivo stasera tardi e starò con te durante queste due settimane, scusami per il poco tempo che posso stare ma ho già ricevuto un altro incarico, baci Shinichi” “Finalmente!” disse Kazuha “Potrò incontrarlo e chiedergli come ha osato lasciarti da sola per tutto questo tempo”.

“Ne sei sicuro Rocco?” “Ma certo Gus (leggere gas), e poi non devi preoccuparti, sullo yacht saremo apposto” “E quelli la?” “I Malatesta sono anche qui, benché pochi agiranno lo stesso, lasciali fare e poi agisci” “Niente collaterali?” “Niente, ho capito la loro strategia… sarà più dura dell’ultima volta…” “Intendi…?” “Si, temo di si, per fortuna abbiamo tempo”.

A sera gli Esposito fecero trovare la cena pronta in ogni casa con annesso avviso su post-it attaccato al frigorifero ‘Abbiamo offerto noi per sta sera, i frigoriferi sono piani, da domattina fate voi’, cenarono e si coricarono, tranne Ran che, dopo cena, bussarono alla porta di casa, aprì e trovò il detective con una valigia “Ciao Ran” lei era quasi commossa di vedere il suo amato “Scusami tanto” lei gli diede uno schiaffo “Tutto quello che sai dire è ‘Scusami tanto’? Dopo quello che mi hai fatto passare?” “Non… non era mia intenzione… perdonami, ti prego” disse lui visibilmente affranto, il che convinse la mora “Entra, gli altri stanno già dormendo” “Grazie Ran” “Vieni dai, vedo di sistemarti” e la mora condusse il ragazzo verso la camera da letto, l’unica del fabbricato, e trovò un altro post-it attaccato alla porta ‘Se non te la senti c’è un altro letto, controlla dietro la porta’ letto il messaggio guardò Shinichi ed aprì la porta, sistemò il secondo letto accanto al primo e indicò dove sistemare gli abiti al detective, poi, essendo stanchi andarono a dormire a loro volta, dopo essersi dati la buonanotte.
Il mattino seguente il primo a svegliarsi fu Shinichi, contento di essere se stesso ed ancora più contento per poter passare del tempo con la sua amata, lei si svegliò, si accorse che lui la stava guardando con sguardo sognante e decise di fingere di dormire per vedere cos’avrebbe fatto, per circa un quarto d’ora continuò a fingere ma lui continuò ad osservarla e decise di simulare anche un risveglio “Era ora che smettessi di fingere di dormire” lei arrossì “Non stavo dormendo, tu piuttosto, cosa stavi facendo?” lui tentennò un attimo “Pensavo” mentre la mora stava per dire qualcos’altro nella stanza entrò un coltello con un biglietto conficcato sulla punta attraverso la finestra, la coppia non dichiarata ebbe un sussulto, poi lui lesse il biglietto “Saremmo onorati della vostra presenza sul nostro yacht per un escursione, solo coppie saranno presenti, firmato Antonio Esposito” “Ci andiamo?” “D’accordo, però…” arrossì “Cosa?” “Niente” si prepararono ed uscirono, appena fuori videro subito Michela surfare e sulla spiaggia Kazuha ed Heiji confabulare tra loro “Ciao Kudo, ciao Ran” disse l’Hattori notandoli prima della compagna “Ciao Heiji e Kazuha” rispose Ran per entrambi, si andarono incontro e Ran presentò Shinichi all’amica, poi chiese se anche loro avessero ricevuto un biglietto i quali confermarono, stesso identico biglietto, scritto al pc inviato tramite coltello; improvvisamente Bob uscì dalla casa dove soggiornava di corsa, chiudendo rapidamente la porta alle spalle e sedendosi sui gradini davanti all’abitazione, sorreggendo la testa con un braccio, aveva un’aria molto strana, lo sguardo vago e perso all’orizzonte, venne raggiunto subito da suo fratello che l’aiutò ad alzarsi “Dai, rasta, proprio oggi?” “Heh… non ti… preoccupare… passa in… pochi minuti…” “Ah, è l’altra? La soft?” “Sicuro… con gli… ospiti non… userei… mai la… solita…” “Uo, non farmi prendere più colpi del genere, mi fai perdere il ritmo” i ragazzi erano abbastanza vicini da sentire il discorso, Hattori si fece avanti e chiese di cosa stessero parlando, la risposta fu che era affare di famiglia, in quel preciso istante dalla casa più a nord uscirono cinque uomini (uno particolarmente alto (2 metri e 05) e massiccio, con corti capelli neri, una folta barba e molte cicatrici un po’ ovunque, gli altri metro e 85, 90, uno coi capelli alla militare, l’occhio destro perennemente chiuso ed un sigaro cubano sul lato sinistro della bocca, uno biondo, dai capelli piuttosto lunghi e ricci e dei baffi che arrivavano alla base del mento, un altro coi capelli rossi alla militare e l’ultimo calvo, tutti avevano gli occhi neri e indossavano una camicia tiki arancione, bermuda bianco sporco e sandali marrone chiaro, l’ultimo invece indossava un kimono) i quali si diressero sul bagnasciuga e sedettero a meditare; Kazuha chiese ai due fratelli chi fossero quegli uomini e loro risposero solamente “Amici”, dopo ciò Roberto e Damerae si diressero in contemporanea agli alloggi dei genitori e degli zii, bussarono tre volte e ritornarono ai loro alloggi.


Spazio umano
Chiedo venia per l’attesa degli aggiornamenti ma devo regolare la lunghezza dei capitoli e quante informazioni mettere.
Chiedo nuovamente di lasciare un voto da 0 a 10.
Grazie per aver letto e continuare a leggere la mia storia.

  
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