Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Niallismine_    05/06/2014    2 recensioni
Spesso ci capita di immaginare una vita come quella del nostro cantante o attore preferito. Ci si immedesima completamente nel ruolo da loro svolto e si resta folgorati dalla vita che conducono.Ma la vita di una star non è poi così bella da certi punti di vista.Uno fin quando non c’è dentro non capisce,erano queste le ultime riflessioni di Ronnie. Niall,invece,era felice. Felice di aver realizzato il suo sogno di diventare cantante e soprattutto felice del sostegno mai negato da parte della famiglia e Ronn. Non era però a conoscenza delle notti insonni di Ronnie .Puntava tutto sul suo sogno ora,non badando troppo alla sofferenza che stava causando alla sua ragazza.La questione diventa un po’ più seria quando la sua band raggiunge le vette più alte di tutte le classifiche raggiungendo i primi posti anche di quelle americane. Arriva così un tour mondiale che lo costringe ad allontanarsi per un periodo ancora più lungo da Ronn. E' un tour impegnativo che provoca una perdita del controllo da parte del giovane cantante. Ma quando sta per perdere una delle persone più importanti della sua vita decide di riprendere la situazione in mano.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Epilogo.




Erano passati dieci giorni da quando Ronnie aveva lasciato la camera di quell’albergo. Dieci giorni in cui non era riuscita in alcun modo a scontrare il verde dei suoi occhi con quelli azzurri di Niall. Questi ultimi erano però impressi nella sua mente, se li ricordava come terrorizzati e avrebbe giurato di aver visto quell’azzurro cielo diventare più scuro man mano che pronunciava quelle fatidiche parole di definitiva rottura. Era questa l’immagine che le restava del loro grande amore, finito per una debolezza causata dalla distanza. Ronnie si era fatta forza grazie all’aiuto dei suoi amici ma in particolare di Eleonora. Aveva chiesto loro di aiutarla a fare chiarezza e Mark non si era poi fatto tanti problemi a sbatterle in faccia i giornali di gossip che ritraevano l’immagine di Niall con innumerevoli ragazze. Una sera una bionda, quella seguente una mora poi una rossa e così via. Era stata tradita e aveva anche fatto la figura della deficiente, tutto il mondo sapeva delle sue scappatelle mentre lei era da sempre stata all’oscuro di tutto. Forse più che rabbia ribolliva dalla delusione. Si era fidata, oppure semplicemente  lo stava amando. Ma no, l’amore certe volte non basta.
 


Venti giorni.
Ronnie si era ripresa, aveva assimilato bene la situazione anche se qualche volta si poneva qualche domanda riguardante il suo ex. Avrebbe voluto un manuale che spiegasse come comportarsi in queste circostanze. Voleva sapere se fosse giusto comportarsi in quel modo, rifiutare le sue chiamate, rifiutarsi di rispondere ai suoi innumerevoli messaggi. Era un continuo rifiutarsi che si rifaceva alla poca volontà di affrontare la realtà. Non aveva avuto neppure la forza di recarsi nell’appartamento che condividevano figuriamoci se avesse avuto il coraggio di riprendersi la sua vita, quella di cui non si pentiva e che la rendeva veramente felice. Le mancava come l’aria e avrebbe voluto tornare indietro nel tempo.
 



Trenta giorni di silenzio, il destino entra in gioco.
Il caso vuole che Niall abbia un concerto proprio a Londra ma tutti conoscono la sua passione per il cibo. A qualche ora dal grande show si reca quindi in un piccolo ristorante, uno di quelli che ti ricordano casa tua, piccolo e accogliente e soprattutto situato esattamente di fianco alla facoltà di medicina, Ronnie pranzava sempre li. Era un mese che non la vedeva, non aveva avuto la possibilità di spiegarle e soprattutto di chiederle scusa per averle fatto un torto così grande. Voleva specchiarsi nei suoi occhi come un tempo, era sicurissimo che non lo avesse dimenticato. Un amore come il loro non si  scorda così facilmente.
La porta si trovava alla destra del suo tavolo e Niall sussultò quando riuscì a sentire dopo tanto il dolce suono della sua risata. Erano a pochi centimetri di distanza ma lei non lo aveva ancora visto. Era di spalle insieme alla sua amica Eleonora, fu proprio quest’ultima ad accorgersi della sua presenza.

“ El, hai visto un fantasma?”

E se un minuto prima della fatidica domanda il volto della piccola e innocente Ronn sembrava essere disteso e allegro quest’espressione venne celata da un velo di stupore un istante dopo. Niall dal canto suo sembrava essere immobilizzato e teneva lo sguardo basso quasi non riuscendo ad affrontarla.  Poi decise di fare l’uomo almeno in quella circostanza, fece scontrare i loro sguardi e dei brividi colpirono i loro corpi. Eleonora uscì di scena dicendo all’amica di chiamarla se avesse avuto bisogno mentre Ronnie annuì debolmente.

“ Che ci fai qui, Niall?”

“ Abbiamo un concerto stasera”
L’illusione che Niall fosse tornato solo per lei venne sgretolata troppo presto e il viso di Ronnie non riuscì a trattenere una smorfia a simboleggiare ancora una volta l’ennesima delusione da parte sua. Poi Niall continuò a parlare.

“ Non fare quella faccia, fammi finire. Dicevo – prese un bel respiro alzandosi e prendendo posto di fronte a lei – stasera abbiamo un concerto ma mentirei se ti dicessi che non sono qui per te. Non potevo lasciare gli altri e ho fatto anticipare un paio di date per raggiungerti e questo ristorante mi piace solo perché si trova di fianco alla tua facoltà, Ronnie. Perché non mi hai mai risposto ?”
“ Pensavi seriamente di risolvere tutto con qualche messaggio e una telefonata?”
“ Ti va di parlare un po’? Magari andiamo a casa nostra.”
“Casa tua. Non credo ci sia molto da dire comunque.”
“Lasciami almeno spiegare, ti prego.”

La conosceva bene, sapeva che guardandola dritto negli occhi avrebbe ceduto. Infatti si aggiustò la borsa sulla spalla e lo superò facendogli capire di seguirlo. Doveva fare la dura ma lo sapeva lei stessa che nel giro di poco gli sarebbe letteralmente saltata addosso. Sembravano due sconosciuti. Uno avanti e l’altro dietro, camminavano a passo svelto imperterriti fin quando arrivarono. Niall aprì la porta facendola passare per prima. Ronnie lanciò la borsa sul divano e Niall sorrise, lo faceva sempre quando rientravano in casa. Incrociò le braccia al petto e cercò di assumere un’aria dura e severa.

“ Ti ascolto.”
“ Cercavo te nelle altre Ronnie.”
“E’ assurdo, trovane una migliore Niall.”
“Non sto scherzando,Ronn. Mi mancavi, mi manchi terribilmente. Sono passato dall’averti al mio fianco in ogni momento della giornata a non vederti e sentirti quasi più.”
“Me ne vuoi fare una colpa? Non eri mai disponibile per me, eri sempre scocciato. Ho per caso interrotto qualche tua prestazione?”
“Non ne ho mai fatto mistero del mio bisogno di avere un contatto fisico.”
“Non te ne ho mai fatto una colpa mi sembra. O almeno non quando ero io a dover stare insieme a te. Non ti sentivi neanche un po’ in colpa ? Eh? Ci pensavi a me mentre ti sbattevi quelle puttanelle?”
“Pensavo sempre a te, sempre Ronnie. E mi sentivo una vera merda quando le trovavo al mio fianco la mattina. Perdonami Ronn!”

Le si avvicinò con qualche passo. Le sfiorò il viso e gli occhi di Ronnie iniziarono a riempirsi di lacrime. Iniziò poi a lasciarle una scia di baci sulla guancia per poi arrivare alle sue labbra, guardarla dritta negli occhi e premere le sue labbra su quelle soffici di Ronnie. Un bacio a stampo, semplice, ma allo stesso tempo uno di quelli che trasmette tutta la forza e l’amore che si ha nell’animo. Ronnie non si spostò. Era in trappola. Le mancava, l’amava prima e lo amava anche ora nonostante tutto. Dopo qualche minuto durante il quale restarono in quella posizione Niall provò ad intensificare il bacio muovendosi contemporaneamente per raggiungere il divano. Era un miscuglio di passione e amore, dolore e felicità nel ritrovarsi. Accarezzava ogni centimetro della sua pelle baciandone ogni angolo e quasi si sentì rinascere. Ronnie chiuse gli occhi tremante. Si spogliarono a vicenda e quando Niall era sul punto di farla sua di nuovo Ronnie lo bloccò mentre dei singhiozzi si impossessarono di lei.

“ Non ce la faccio Niall, immagino te mentre baci quelle. Non ce la faccio.”
“ Ronnie guardami, apri gli occhi Ronn”
Fece come Niall le suggerì e fu come parlarsi senza proferire parola. I loro occhi erano uno lo specchio dell’altro, era come se le parole non riuscissero ad esprimere nulla come loro. Solo l’uno con l’altra riuscivano ad andare a fondo e a captare le sfumature della loro anima. Cos’erano poi le parole in confronto al battito del loro cuore?
“Fidati di me, non possiamo stare separati Ronnie. Siamo destinati ad amarci per sempre.”
“Mi deluderai di nuovo?”
“Voglio essere il primo, Ronnie. Il primo a cui pensi quando ti svegli al mattino e l’ultimo pensiero prima di addormentarti. Voglio poterti considerare mia, ora e sempre. Voglio che tu faccia affidamento solo su di me, voglio essere la causa di ogni tuo sorriso e l’unico che riesca a consolarti. Voglio essere l’unico a cui pensi quando sei da sola, quando sorridi. Voglio essere l’unico che immagini in un tuo futuro. Sono egoista Ronnie, voglio poterti considerare solo mia, mia e di nessun  altro. Penso di volerti al mio fianco per il resto dei miei giorni, di volerti considerare la madre dei miei figli. Penso di volerti sposare Ronnie. Che dici, mi sposi Ronn?”
“Qualche altra cosa, Niall? –rise lei rovinando quel momento romantico e facendo crescere la tensione in Niall- “
“ Rispondimi.”
“ Penso che questi mesi senza te siano stati un vero inferno.”

Non servirono altre parole, solo un bacio a sigillare il loro amore.

“Ronn – provò ad allontanarla da se -, aspetta Ronn”
“ Che c’è – domandò confusa-?”
“ Pensandoci un’altra cosa la voglio.”
“C-cosa?”
“Che Mark non ti ronzi più intorno.”

Con quest’affermazione fece scatenare la risata di Ronnie che risuonava soave in tutta la stanza. Prese questa sua affermazione quasi come un gioco e iniziò a baciarlo per poi finire a fare l’amore come non facevano da tempo.
Perché il vero amore si vede dai piccoli gesti, dagli sguardi e dalle carezze inattese. Il vero amore rende felici. Si allontana, causa dolore, confonde e distrugge, ma se è vero non si perde mai.

HOOOOOOLA :)
Ciao a tutte, per prima cosa mi scuso per non aver pubblicato domenica ma seriamente con le ultime interrogazioni (l'ultima sarà domani) veramente non ho un secondo libero. Ho cercato di scrivere il più possibile e si, è l'epilogo. A tutto c'è una fine anche se mi dispiace lasciare Ronn e Niall, chi lo sa magari potrebbe esserci un seguito. Ma per il momento li lasciamo qui, ho iniziato invece una storia nuova con il signorino Malik vi lascio qui il link in questo modo potrete passare e lasciare sccritte le vostre prime impressioni 
http://efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2642874&i=1 (spero si veda in caso contrario vi lascio il titolo della storia in modo tale da poterla cercare da voi: Innamorati per caso). Ovviamente mi farebbe piacere ricevere dei pareri anche su questo ultimo capitolo. 
Ringranzio tutte coloro che mi hanno seguito costantemente, chi ha letto e seguito la storia silenziosamente, chi mi ha inserito tra i preferiti ecc, chi la lasciato scritto il suo pensiero e chi mi ha sempre sostenuta. Grazie di cuore a tutte voi!

 
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Niallismine_