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Autore: CreepyGirl    05/06/2014    2 recensioni
In questa FF Liam e Zayn sono nemici giurati.
Liam ha una sorella, Angie, affetta da mutismo selettivo a causa di un incidente che ha portato via i loro genitori...
Tratto dal testo:
La baciò sulla fronte e le sussurrò “vai via...scappa via da me finché sei in tempo, piccola Payne...”.
Angie lo guardò negli occhi, scorgendo uno Zayn diverso, distrutto. I suoi occhi cioccolato fecero trasparire la sua disperazione.
*********
Una volta completo, Angie guardò il suo disegno: ancora una volta aveva visto Zayn, non lo sbruffone che la prendeva in giro, ma un ragazzo che nascondeva tutto dietro ai suoi modi irritanti, dietro un sorriso falso, dietro al fascino del suo sguardo magnetico.
Ma cosa nascondevano in realtà quegli occhi?
Genere: Generale, Malinconico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Niall Horan, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
Capitoli:
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Capitolo 42

Disegnare non era il suo forte.
Anzi era quasi negato quando si trattava di fare ritratti, ma ci provò lo stesso.
“che disegni?” domandò Denise saltellando sul letto di Zayn.
“volevo provare a fare un ritratto, ma sembra un quadro di Picasso”.
La piccina guardò il fratello perplessa “chi è Picasso?”.
Zayn ridacchiò “un famoso pittore” si alzò e la raggiunse “lo studierai quando sarai più grande”.
“perché papà e mamma litigano?” domandò la piccola sentendo delle urla provenire dal salotto.
“non lo so, e non voglio immischiarmi”.
Improvvisamente Denise abbracciò il fratellastro “ho tanta paura quando fanno così...”.
Zayn la prese in braccio e la strinse a sé “lo sai che ci sono io a proteggerti, piccola” le baciò una tempia “finché ci sono io qui non devi avere paura, ok?”.
“ok” disse Denise nascondendosi tra le braccia del fratello.
 
Ho fatto la cosa migliore. Per tutti e due.
 
Pensò Zayn guardando la scrivania, stranamente, pulita e priva di quelle scartoffie.
Aveva chiesto all’avvocato di procedere il prima possibile per avere l’affidamento della piccola e di diventare il suo tutore ufficiale, in quanto maggiorenne e capace di intendere e di volere. Certo, con i soldi che aveva racimolato avrebbe potuto comprarsi un buco dove vivere, ma Denise veniva prima di tutto. E poi adesso aveva la certezza che Liam li avrebbe aiutati sicuramente. Per non parlare di Angie, che avrebbe dato a Denise tutto l’amore di cui una bimba necessitava.
Avrebbe ottenuto l’affidamento, avrebbe trovto un lavoro, avrebbe trovato una nuova casa in cui vivere con la sua sorellastra, senza violenza e senza grida. Un ambiente tranquillo in cui poter vivere sereni.
Risvegliandosi da tutti quei pensieri Zayn notò che Denise si era addormentata. Riconobbe una parte di lui in quella piccina: poteva addormentarsi dappertutto, in qualsiasi situazione. Una risata gli comparì in volto, aveva sempre pensato che Denise fosse completamente diversa da lui, ma in fondo in fondo non era così.
Poggiò la piccola nel suo letto e tornò alla scrivania, riprendendo il foglio che aveva riposto.
Lo guardò e lo stracciò.
Sospirò, lasciandosi andare sulla scrivania. Un dolore sordo provenne dal braccio sinistro, quello che Jack aveva quasi spezzato. Doveva tenere duro, almeno fino all’indomani.
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Il braccio gli dava più fastidio che mai, ma Zayn ignorò il dolore, indossò la sua maglia numero 12 e uscì dagli spogliatoi, preoccupato.
Con quel clima in casa, il pensiero di aver dovuto lasciare Denise sola, non riusciva a farlo stare tranquillo.
“ciao campione” lo salutò Angie alle sue spalle.
Zayn si voltò “ciao...che ci fai qui?”.
Lei sorrise leggermente “ero venuta a vedere come stavi”.
“è gentile da parte tua”.
“volevo dirti solo...in bocca al lupo per la partita” disse lei non riuscendo a guardarlo.
Zayn sorrise e le prese il mento tra il pollice e l’indice, costringendola a guardarlo negli occhi  “sapevo che avresti fatto il tifo anche per me”.
Angie si spinse in avanti e lo baciò e Zayn la strinse a se.
Queen osservò tutto dall’inizio del corridoio e iniziò a camminare verso di loro, ma qualcuno la strattonò all’indietro “lasciali in pace, mi hai capito?”.
La ragazza storse il labbro “perché altrimenti cosa fai Horan?”.
Niall la guardò con disprezzo “credimi, meglio che tu non lo sappia”.
“loro due non possono stare assieme, non durerebbero un giorno”.
Il biondo ridacchiò “perché tu credi che Zayn ti ami, vero?”.
Queen annuì “sì, lui mi ama, lo so”.
“sei stupida oltre a essere terribilmente egocentrica ed egoista” Niall guardò verso Angie e Zayn “non lo vedi? Se quello non è amore, allora l’amore non esiste”.
La bionda cheerleader si sottrasse alla presa di Niall “va al diavolo” un singhiozzo la scosse “andate al diavolo tutti!”.
Angie sbucò alle spalle del biondo “che voleva Queen?”.
L’irlandese le scompigliò i capelli “niente che possa interessarti!”.
“ciao Horan” lo salutò Zayn “il tuo numero è il 14”.
Angie guardò i due perplessa “cosa non mi hai detto Niall?”.
“c’erano due posti da occupare” le spiegò Zayn “uno spettava a tuo fratello e l’altro...”.
“volevo farti una sorpresa” arrossì il biondino grattandosi il capo.
Angie sorrise e lo abbracciò “sono felice per te, Niall!”.
“anch’io!” esclamò il biondo “ma adesso devo andare a cambiarmi” disse correndo verso gli spogliatoi.
La ragazza guardò Zayn “è un tipo molto...entusiasta”.
“ha energia e in squadra abbiamo bisogno di quello”.
“DOVETE FARE IL RISCALDAMENTO SIGNORINE! MUOVERSI!” urlò il coach Morrison negli spogliatoi.
Zayn ridacchiò “devo andare adesso”.
“sarò sugli spalti” disse Angie andando via.
Zayn la rincorse e la baciò “fa il tifo per me!” le disse prima di correre a fare gli allenamenti.


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Capitolo 43

Angie trovò spazio sugli spalti e si sedette tranquillamente, mentre intorno a lei le coreografie delle cheerleaders scatenavano l’euforia da parte di tutti.
Lo stemma della scuola era praticamente ovunque, sulle maglie, su delle bandierine di plastica, sui cartelloni e i colori della squadra erano dipinti sulle facce dei tifosi.
Tutta quell’euforia quasi la coinvolse, si domandò cosa avrebbe fatto quando uno tra Zayn, Niall e Liam avesse segnato. Probabilmente sarebbe esplosa di gioia, urlando il nome di uno di loro e saltellando come una stupida.
Lo spettacolino di Queen e le sue terminò, lasciando spazio alle letture delle formazioni, e man mano che i nomi scorrevano i giocatori entravano in campo. Toccò prima alla squadra avversaria, poi a quella di casa.
Liam e Zayn erano in campo, mentre Niall era seduto in panchina, ma sembrava molto eccitato all’idea di poter giocare. Angie lo salutò e il biondo ricambiò girandosi e mostrandole il retro della maglia. Sembrava quasi un bambino a Natale.
L’arbitro convocò a centrocampo i due capitani, raccomandando fair play e dicendo in bocca al lupo a entrambi.
Zayn sorrise e strinse la mano all’avversario, ma la sua espressione era seria e concentrata. Tornò dai compagni che unirono le mani e urlarono il nome della scuola, dandosi la carica giusta.
Ci fu il fischio d’inizio e il primo giocatore con i capelli a spazzola passò la palla a Liam, che scartò un avversario con facilità “Miles a destra!” urlò ad un compagno prima di passargli il pallone. Il ragazzo ricevette e schiacciò facendo il primo canestro per la squadra di casa. I tifosi andarono in visibilio.
“bel passaggio Payne!” si congratulò capellia a spazzola dandogli il cinque.
“grazie!” rispose Liam sorridendo.
I punti arrivarono a raffica, e la squadra di casa dominava per 32 a 21.
“capitano!” urlò Miles a Zayn che saltò e prese palla.
Zayn corse sulla sinistra, palleggiando e pensando in fretta a quale schema chiamare, poi ebbe un’intuizione “schema 4 ragazzi!” urlò alla squdra, che si mise subito in posizione.
Zayn passo il pallone indietro e corse verso il canestro, pronto a schiacciare.
Saltò e sbagliò a causa del braccio dolorante, ma fortunatamente Liam alle sue spalle contribuì al tap-in.
Zayn digrignò i denti e mosse il gomito fino al punto in cui poteva sopportare il dolore.
“TIME OUT!” chiamò il coach Morrison notando l’espressione del ragazzo.
I ragazzi si riunirono attorno al mister “bel tiro Payne, davvero un bel tiro” si complimentò il mister “Malik ce la fai a giocare?”.
Il moro annuì “sì, ce la faccio” guardò i compagni “stiamo andando bene ragazzi, ma vi voglio più grintosi, ok?”.
“ok!” dissero tutti in coro.
“andiamo capitano” disse Liam poggiando una mano sulla spalla di Zayn, che sorrise.
Angie osservò i due ragazzi, se volevano potevano anche andare d’accordo.
Le squadre rientrarono in campo e uno degli avversari si avvicinò a Zayn “ci sai fare campione” gli disse con tono di sfida.
“la tua squadra di checche non può nulla contro di noi” ridacchiò Zayn correndo dall’altra parte del campo.
*omg, ve lo immaginate Zayn che gioca a basket?! Hahahahahah ok, riprendo a scrivere!*
L’arbitro fischiò, e il gioco riprese.
Zayn cercò di tenere duro, almeno fino alla fine del primo tempo, ma il braccio non cessava di fargli male “schema 18!” urlò, lo schema 18 era uno di quelli che non prevedeva la sua presenza e gli altri compresero che dovevano riuscire a cavarsela anche da soli.
La squadra di casa segnò altri 2 punti “bravi ragazzi!” si complimentarono l’uno con l’altro “concentrazione adesso!”.
Miles palleggiò sulla linea di centrocampo, ma tutti erano marcati a uomo.
Malik riuscì a smarcarsi “libero!” urlò e Miles gli passò la palla, che finì dentro con un libero spettacolare di Zayn.
Il ragazzo cercò Angie tra la folla e quando la trovò le sorrise. La ragazza ricambiò sorridendo a sua volta e urlando il suo nome assieme agli altri tifosi.
Il primo tempo finì “bel lavoro signorine” disse il coach “il primo tempo è andato, mettiamo questa partita in cassaforte!”.
Mentre Morrison parlava a vanvera, Zayn controllò il suo cellulare: 7 chiamate perse dal numero di emergenza di casa. Sbiancò.
“che succede Malik?” domandò il coach mentre tutti uscivano per rientrare in campo.
Zayn si alzò e prese le sue cose “faccia entrare Horan al mio posto”.
“ma cosa dici? Sei impazzito?!”.
“dica agli altri che è un’emergenza!” disse correndo via nei corridoi della palestra.
Niall ritornò indietro per bere ancora un po’ e il mister si avvicinò a lui “scaldati, entrerai al posto di Malik”.
“che succede?” domandò il biondo perplesso.
“ha avuto un’emergenza a casa...non mi ha detto altro” sospirò “tu ne sai qualcosa?”.
Niall scosse la testa “io no...ma Angie sì” esclamò prima di correre via a sua volta.
Mentre la festa continuava, il coach Morrison andò dritto dall’arbitro per comunicargli il cambio.
Lo speaker aggiornò anche il pubblico, che dopo l’annuncio iniziò a lamentarsi per il cambio.
Insospettita e preoccupata Angie scese dagli spalti, facendo attenzione a non urtare nessuno. Raggiunse il tunnel che portava agli spogliatoi e incrociò suo fratello “Liam...”.
Il fratello la guardò perplesso “proprio ora ho saputo del cambio...ma non capisco perché”.
“RAGAZZI!” urlò l’iralandese da lontano.
I Payne raggiunsero l’amico “Niall che...”.
“Zayn, lui...” disse cercando di riprendere fiato “il mister ha...ha detto che Zayn ha avuto problemi...a casa sua”.
“che genere di problemi?” domandò Liam.
“non so” Niall guardò Angie “ma penso grossi problemi...il mister ha detto che aveva un’espressione davvero preoccupata”.
Angie guardò il fratello “devo andare da lui!”.
“dobbiamo andare da lui” disse Liam prendendo Angie per mano “dì al coach...uh...non so inventa qualcosa!”.
 “fate in fretta ragazzi!” di Niall prima di andare dal Coach Morrison.
Angie e Liam corsero nel parcheggio a prendere l’auto. Nessuno dei due sapeva cosa stesse succedendo a Zayn, e nessuno dei due immaginava cosa stava capitando al povero ragazzo.

 
  
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