Ho sempre amato i film romantici, anche se sono un ragazzo, ed ho sempre voluto essere come quei protagonisti che tanto ammiravo, il classico principe azzurro che salva la sua bellissima principessa. Ma la mia vita non è un film, io non sono un principe azzurro e non ho nessuna principessa da salvare, o almeno così credevo fino a quel giorno…


La luce che filtra prepotentemente dalla finestra mi costringe ad aprire gli occhi. Ho dimenticato di abbassare completamente la persiana, di nuovo. Do un occhiata alla sveglia, segna le 6:40, è ora di alzarsi; così ultimo sbadiglio scendo dal letto ed inizio a prepararmi per una nuova, noiosa e monotona giornata della mia comune vita da studente universitario. Mi lavo, mi vesto, addento una fetta di pane tostato ed esco di casa. Questo è il momento della giornata che preferisco: la lunga camminata che separa casa mia dalla fermata del bus; prendo il mio fidato Ipod, collego le cuffie, alzo il volume al massimo e i rumori del mondo che mi circonda iniziano pian piano a svanire per far posto alle note che coprono perfino i miei pensieri. Dopotutto non c’è niente di meglio che svuotare la mente con un po’ di buona musica. Finalmente giungo alla fermata ma preferisco continuare ad ascoltare la musica, almeno fin quando non dovrò scendere dall’autobus, che oggi è stranamente in ritardo; finirò di nuovo col far tardi a lezione. Appena salito noto che c’è più gente del solito, evidentemente hanno aggiunto alcune fermate, e questo spiega anche il ritardo dell’autobus ma non sarà utile come scusa da presentare al professor  quando arriverò in ritardo alla sua lezione, di nuovo. Noto subito che un gruppo di ragazze mi fissa; non sono un ragazzo bellissimo ma molti mi definiscono carino e non è la prima volta che attiro l’attenzione di qualche ragazza, ma faccio finta di nulla e cerco un posto libero. Non sono mai stato un ragazzo aperto e men che mai spavaldo, quindi ho sempre avuto un po’ di timore nel parlare con gli estranei, in particolare con le ragazze, quindi trovo finalmente un posto libero vicino al finestrino (quello che preferisco) e guardo la strada che scorre velocemente, quando all’improvviso sento una mano che si posa sulla mia spalla. Riconosco una ragazza del gruppo di prima che mi sta chiedendo qualcosa ma a causa del volume alto della musica vedo solo le sue labbra che si muovono senza capire i suoni che ne stanno uscendo, quindi tolgo una cuffia e le chiedo se può ripetere quello che aveva detto; così lei sorridente mi dice :” Scusa il posto accanto al tuo è libero? ”. Ma tra tanti posti liberi questa ragazza proprio  accanto a me si deve sedere? Ma, visto che non sono una persona maleducata, le rispondo gentilmente: “ No, accomodati pure “.



Angolo dell'autrice: Ehmm... Salve a tutti io sono BM, l'autrice di questa storia. Spero che il racconto sia di vostro gradimento, anche perchè queta è la prima volta che scrivo qualcosa di serio XD. Grazie comunque per averlo letto =)