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Autore: padme83    05/06/2014    11 recensioni
Raccolta di storie dedicate esclusivamente a Rumplestiltskin e Belle.
{21 capitoli autoconclusivi + una mini-long di 4 = 22 storie in 25 capitoli: una stagione di OUAT completamente dedicata ai Rumbelle}
Cap. 25: "E' un attimo. Un'impercettibile distrazione – una risata che affiora appena sulle labbra – un piede in fallo, e l'urto con il pavimento che però non avviene.
Apri gli occhi, e sei fra le sue braccia.
Ti stringe con la delicatezza di una piuma e la forza dell'acciaio.
E ti guarda come se volesse rubarti l'anima."
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Belle, Signor Gold/Tremotino
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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#79 – Touch (Tatto)

 

 

This thing we have, it’s never been easy.
I’ve lost you so many times.

I’ve lost you to darkness, to weakness,
and finally, to death.
But now I realize,
I realize that I have not spent my life losing you,
I’ve spent my life finding you.
(Once Upon a Time – There's No Place Like Home)

 

 

 


Alla fine, il momento che tanto hai atteso è arrivato.
Sotto alla pressione delicata delle tue dita l'uovo di Malefica quasi brucia, tanto fragile quanto prezioso. Il potere che percepisci attraverso la pelle è sicuramente valso ventotto anni di imperscrutabile oblio, poiché in esso si cela il segreto per ottenere ciò che ti è indispensabile per partire alla ricerca di tuo figlio: la magia.
La Salvatrice è riuscita a portare a compimento lo scopo per il quale un tempo hai previsto il suo arrivo, ed è davvero questione di poco – minuti, forse – e la maledizione si spezzerà una volta e per sempre, rivelando agli ignari abitanti di Storybrooke la verità sul loro straordinario passato.
Tutti dovranno d'ora in avanti fare i conti con la propria vera identità – tutti, tranne te, naturalmente, colui che fin dall'inizio ha tirato le fila di ogni più piccolo accadimento e che, con il suo fondamentale contributo, ha spinto Regina a mettere in atto la sua vendetta, e ad esiliare l'intera popolazione della Foresta Incantata in questo mondo terribile e senza lieto fine. Lo stesso mondo in cui, parecchi anni fa, hai perduto il tuo adorato Baelfire.
Aspettami, figlio mio, tra poco saremo di nuovo insieme.
Ti senti fremere d'impazienza, desideroso come sei di intraprendere al più presto il tuo viaggio, ma provi ad importi, certo non senza sforzo, di mantenere la calma, poiché c'è ancora un compito che devi portare assolutamente a termine, prima di abbandonare una volta per tutte questa misera cittadina al suo destino, qualunque esso sia.
D'un tratto, il suono della campanella dell'ingresso ti scuote dal turbinio incessante dei tuoi pensieri, e ti spinge a riporre in fretta, ma con estrema cautela, l'uovo di drago al sicuro tra i tuoi scaffali.
Ti accorgi con crescente irritazione che qualcuno sta raggiungendo a passi lenti il retro del negozio, e non provi nemmeno a nascondere – d'altronde, perché mai dovresti? – il tono brusco delle parole con le quali informi l'incauto scocciatore che, si, certo, tu sei il Signor Gold ma, spiacente, il negozio a quest'ora è chiuso.
Ed è proprio in questo momento, nel preciso istante in cui ti volti e poggi lo sguardo sul tuo sconosciuto ospite, che l'intero universo va in pezzi, e tu insieme a lui.
All'improvviso, tutto ciò che ti circonda smette di colpo di esistere – Regina, la Salvatrice, Storybrooke, la maledizione, la magia, ogni cosa scompare senza lasciare dentro di te la benché minima traccia del suo passaggio; il tuo orizzonte si colma del blu dei cieli più tersi e delle acque più limpide, e i tuoi occhi si perdono nella luce raggiante che vedi splendere sul volto della giovane, bellissima donna che se ne sta incerta e immobile davanti a te, e che con la sua sola presenza è riuscita a paralizzarti il cuore e ad asciugarti in un soffio il sangue nelle vene.
Non è possibile.
Temendo di essere vittima di una crudele allucinazione – o di un trucco altrettanto subdolo – ti avvicini con passo malfermo a quella stupenda visione, e sussulti nell'ascoltare il suono della sua voce – la sua voce, dannazione! Ma com'è possibile? Lei è morta, perduta, per sempre! – mentre ti chiede se sei proprio tu l'uomo che, così le è stato riferito, dovrebbe essere in grado di proteggerla.
Le afferri con forza una spalla, perché lo sai, lo sai che non potresti mai sopportare il pensiero di esserti ingannato, e quando le tue mani affondano nella morbida carne invece di chiudersi a vuoto in un pugno d'aria, il tuo corpo comincia a tremare incontrollato, sempre più scosso dagli spasmi violenti di un'emozione assoluta, terrificante, meravigliosasei reale, sei viva.
Non cerchi nemmeno di trattenere le lacrime, adesso.
Con un sospiro strozzato annulli anche l'ultimo residuo di distanza che ancora vi tiene separati, e nello stringere appassionatamente a te quel corpo caldo e traboccante di vita, hai l'immediata, esaltante, struggente sensazione di esserti ricongiunto, finalmente, con il frammento più prezioso della tua anima.

 

 

 

Cammini in fretta, quasi correndo, immersa nel freddo pungente di questo inverno ostinato che non ha alcuna intenzione di lasciare libero il passo ad una primavera mai tanto ansiosamente attesa. Tieni gli occhi fissi dinnanzi a te, cercando di percorrere il più velocemente possibile la poca strada che divide l'ospedale di Storybrooke dal banco dei pegni, e sforzandoti di ignorare il forte e incontrollato tremito che da qualche minuto ha preso a scuoterti con violenza i muscoli sfiniti – fasci di nervi ormai tesi come le corde di un violino.
Hai aspettato a lungo questo momento – troppo.
Per un anno, un anno intero – come hanno potuto, come hanno potuto farvi questo! –, siete stati separati, e ancora ti chiedi in che modo sei riuscita a sopravvivere per un tempo così smisurato lontana da quella parte di te che è l'aria di ogni tuo respiro, il fine di ogni tuo gesto, la ragione di ogni tua gioia – e di ogni tuo dolore.
Ogni minuto che vi ha visti distanti è equivalso per te ad una vita intera.
Avverti un nodo stringerti con prepotenza la gola, ma non vuoi piangere – oh no, no, non piangerai, non puoi piangere! –, non adesso che è rimasta una sola e fragile porta di vetro a dividerti da lui, a impedire alla tua anima di volare finalmente incontro alla sua.
Oltrepassi senza fiato l'ingresso, e il cuore si ferma, sconvolto, stremato, mentre incateni il suo sguardo al tuo, attraverso il riflesso imperfetto di uno specchio antico e dalla elegante cornice dorata, che custodisce quel viso tanto amato come se fosse il tesoro più prezioso e caro esistente al mondo – e a questa vista non puoi fare a meno di increspare le labbra in un sorriso incerto, quasi timido, ma allo stesso tempo liberatorio, agognato, adorante.
Non ti è mai parso tanto bello come in questo momento.
Per pochi, infiniti, istanti, rimanete così, immobili, avvinghiati l'uno all'altra sull'orlo di un'emozione tanto potente e intima da non aver bisogno di parole per essere portata alla luce – perché tutto è già scritto sui vostri volti, inciso a chiare lettere nei vostri cuori.
Lui si gira lentamente verso di te, e la poca aria che ancora ha l'ardire di interporsi fra di voi comincia a farsi soffocante, a bruciare più del fuoco.
Non puoi più aspettare, ora.
Un passo, un altro, un altro ancora, e sei fra le sue braccia, circondata dal suo profumo, allacciata al suo corpo come se da questo dipendesse la tua stessa vita – ed è così, adesso lo sai per certo. Le sue mani ti stringono con una forza tale che quasi ti si spezza il respiro, ed è come se volesse legarti indissolubilmente a sé, per non dover correre più il rischio di vederti strappata nuovamente alla sua stretta ardente, al suo amore infinito.
Avvicini il viso al suo cercando disperatamente la sua bocca, e quando le vostre labbra alla fine si toccano, l'universo diventa, un'ultima volta, perfetto.

 

 

 



[Words Count – 1126, One Shot]

 

 

 

 

 

Nota:

Buonasera ^_^
Eccomi qui, dopo un'assenza di quasi tre settimane: vi sono mancata? Sì, certo, come il mal di denti XD
E niente, non sono riuscita ad completare il terzo capitolo della mini-long neanche stavolta, sorry. Quanto a ciò che avete appena letto, devo dire che non mi soddisfa per niente, ma ultimamente è una sensazione assai famigliare, per cui lascio a voi l'ardua sentenza. Il prompt è incentrato sul "tatto" perché, appunto, nei (rari) momenti in cui quei due si ritrovano insieme non possono fare a meno di toccarsi\abbracciarsi\stringersi. Li amo per questo.
Anyway, ringrazio Stria93, Euridice100, PoisonRain, claraoswald, S05l, Mokusha, gionem, LadyAlanna e Rumple_Bumple per aver recensito il capitolo precedente, nonché nagrafantasy per le sue splendide parole. Grazie anche a always_rick_jane, Araba Shirel Stark, LadyAlanna, RumpleSil, Rumple_Bumple, Beabizz, nagrafantasy, Euridice100, ctdg, buffy4ever, Mokusha, claraoswald, fantasy93, PoisonRain, Queen Elizabeth, rumbelle2998, Stria93, martaxx, S05lj, Ersilia, gionem, Rosaspina7, LadyViolet91, licet, moon s melody, SilverKiria, seasonsoflove, yumiko06, a crazycotton, Anya85 e aliena per aver aggiunto la raccolta fra le preferite\seguite.
Ringrazio come sempre tutti i lettori silenziosi, fremo dall'impazienza di leggere un vostro parere cari! ;-)
Al prossimo aggiornamento!

padme


 

 

   
 
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