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Autore: Lisaralin    05/06/2014    2 recensioni
"In my thoughts and in my dreams
They're always in my mind
These songs of hobbits, dwarves and men
And elves come close your eyes
You can see them too."

(The Bard's Song, Blind Guardian)
Raccolta di flashfic sui personaggi della saga. Nel segno del caso.
Genere: Fantasy, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash, FemSlash
Note: Missing Moments, Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Personaggio: Jan Jansen
Genere: Comico, Demenziale
Rating: verde
Avvertimenti: il comico non è il mio genere, e si vede. Ho fatto più fatica a scrivere questa che tutte le altre messe insieme.



La vera storia di come il prode Jan Jansen beffò e sconfisse Kangaxx il semi-lich

Una carica di paladini è uno spettacolo che non si ammira tutti i giorni. Spade levate contro il cielo, scudi e armature scintillanti di luce sacra (o in alternativa illuminati da qualche globo magico opportunamente nascosto tra le giunture), voci tonanti che invocano la giustizia degli dèi. Una scena che trasuda epicità quasi quanto lo zio Gerhardt quella volta che sconfisse l’invasione di talpe nel suo orto sparando dardi incantati nei cunicoli. Jan si sporgerebbe ad applaudire se non temesse di perdere la sua posizione privilegiata, accovacciato dietro al sarcofago che lo ha nascosto alla vista del lich per tutta la durata del combattimento.
Non spreca fiato ad avvertirli. Innanzitutto perché tra le loro urla sulla gloria e l’onore e il clang-clang delle armature non lo sentirebbero mai, e poi perché tanto lui è solamente “il piccolo gnomo ladro e infingardo”, figuriamoci se lo stanno ad ascoltare.
Finora se la sono cavata degnamente, deve riconoscerglielo. Le creature evocate dalla maga hanno retto bene l’impatto devastante dei poteri di Kangaxx, Anomen lo ha stordito a forza di sermoni su Helm (per un attimo Jan ha quasi avuto pietà del povero lich), le frecce del Figlio di Bhaal raramente sbagliano il segno, e Keldorn… beh, uno che va in giro brandendo una roba chiamata “Carsomyr il Santo Vendicatore” farebbe impallidire persino una vecchia scorza dura come la prozia Gladys, che è sopravvissuta eroicamente al Lungo Quinquennio della Carestia di Rape e ha seppellito con le sue mani quindici figli, ventitré nipoti e quarantaquattro pronipoti.
Peccato che ci siano cose contro cui persino Carsomyr il Santo Vendicatore o la gloria sempiterna di Helm hanno l’utilità di una latrina otturata durante un’epidemia di dissenteria. Poche cose, ma esistono. Una di queste è un incantesimo di Imprigionamento. Jan conosce bene gli incantesimi di Imprigionamento; per anni in famiglia avevano creduto che il cugino Tedd fosse scappato di casa per sfuggire alle angherie della suocera, prima di scoprire che aveva semplicemente curiosato tra le pergamene sbagliate.
I suoi sensi gnomeschi gli hanno fatto drizzare tutti i capelli sulla nuca nel momento in cui Kangaxx si è rivelato nella sua forma definitiva. Gli piacerebbe che ogni tanto i suoi sensi gnomeschi si sbagliassero, ma purtroppo non succede mai. E così, come da copione, i prodi Anomen e Keldorn puff! scompaiono proprio nel bel mezzo della loro carica gloriosa, proiettati all’istante in una simpatica sfera sepolta a centinaia di metri nelle profondità della terra dove nessuno potrà più ascoltare le loro dissertazioni su Helm e Torm. Che peccato.
Un attimo dopo anche l’incauto ranger fa la stessa fine, e il Figlio di Bhaal e la maga selvaggia riparano dietro al sarcofago, evocando nuovi sciami di creature da mandare al macello.
Solo a quel punto Jan si alza in piedi, stiracchiando le gambe intorpidite. Qualcosa gli dice che è arrivato il suo momento.
Dalle cianfrusaglie nella bisaccia estrae una pergamena, quella che ha sgraffignato qualche giorno fa all’Emporio dell’Avventuriero subito dopo aver sentito Keldorn proporre al Figlio di Bhaal di andare a caccia di lich. Pronuncia le parole magiche tenendola sollevata, e in pochi secondi una sfera impalpabile di luce azzurrina avvolge interamente il suo corpo.
Esce dal nascondiglio proprio mentre uno sfortunato djinn sparisce nel nulla (ormai il sottosuolo sarà diventato piuttosto affollato), e inizia ad avanzare tranquillo verso Kangaxx.
“Salve! Come va? Giornataccia, eh? Ti capisco sai, stai riposando tutto tranquillo nel tuo bel sarcofago quando quei brutti paladini maleducati cominciano a urlarti nelle orecchie... anche se tecnicamente tu non dovresti avere orecchie essendo un teschio gigante…”
Senza badare ai convenevoli il semi-lich comincia a rigurgitargli addosso la consueta dose di incantesimi. I raggi di energia si infrangono impotenti contro lo scudo che circonda Jan, sfrigolando contro la sua superficie eterea come pesci fritti in padella. La pergamena di protezione è veramente valsa tutti gli sforzi che ha fatto per rubarla.
Con calma lo gnomo punta la balestra verso la creatura e spara una salva di quadrelli. Poi un’altra. E un’altra ancora. Da dietro il sarcofago anche le frecce del Figlio di Bhaal e la fionda della maga gli vengono in aiuto.
In pochi minuti è tutto finito, e il silenzio torna a regnare nella cripta.
“Sapete?” dice mentre i suoi due compagni emergono con aria lievemente sconcertata dal loro riparo improvvisato. “Temo che dovremmo tornare all’Emporio dell’Avventuriero. Ci tocca rubare qualche pergamena di Libertà.”
  
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