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Autore: __checcapocchia__    06/06/2014    2 recensioni
L'amore è bello anche quando qualcuno lo giudica e questo è da notare, perché a volte è un'amore ancora più forte, è ignaro al mondo esterno.
Ci sono vari tipi di amore, vari modi per dimostrarlo e varie persone che lo provano.
Esiste l'amore morboso, sincero e quello falso, l'amore si può dimostrare con i gesti, i fatti o le parole, le persone possano provarlo per se stessi e anche per il suo stesso sesso o per lo stesso sangue, c'è chi dice che non è vero, che non è amore puro e sincero, ma chi è che decide cosa è e cosa non è sincero? Chi è che decide quale amore è giusto o sbagliato?
Io credo nessuno, nemmeno Dio può farlo, l'amore è un sentimento che non si comanda, decide lui chi farti amare e se vuole farti soffrire, beh ti fa soffrire e basta, non puoi rinnegare ciò che provi perché se l'amore è vero e sincero allora niente lo farà mutare, nemmeno se la persona in questione sarà lontana, così dice Shakespeare nel sonetto 116.
Ci sono persone che guardando qualcuno dicono che magari costui è anormale...perché? Chi è che stabilisce cosa sia la normalità?
L'amore è amore giusto?
RedMoon__BluJewel.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Capitolo 2

Violenze, discorsi e odio.


 
Non mangia che colombe l'amore,
e ciò genera sangue caldo,
e il sangue caldo genera caldi pensieri,
e i caldi pensieri,
sono l'amore.
William Shakespeare.


 


 -Ti piace Rein?- Una domanda schietta e senza giri di parole e un rossore che viene da prendere per un si, perché arrossisce e guarda il pavimento.
-Ok, ho capito- Rispondo acida
-Non dirle nulla!- Annuisco, non l'avrei mai fatto, sarebbe capace di fregarsene di me e mettersi con te a schiocco di dita e mi farebbe solo del male. 
Sorrido e con una mano gli faccio segno di andarsene -Non le dirai nulla vero?- lo guardo dritta negli occhi e poi rispondo con sincerità
-No Bright, non le dirò nulla- Lui esce sorridendo come un bambino, però prima mi si avvicina e mi abbraccia e il cuore inizia a battere fortissimo come se stesse per esplodere, le mie guancie sono rosse da l'imbarazzo. 
Mi dona un bacio sulla guancia e tranquillo se ne va, mentre io continuo ad avere lo sguardo fisso sul punto in cui si trovava poco prima, con la mano che mi tocco ancora la guancia, le sue labbra erano così morbide...tanto morbide.
La testa mi scoppia e la faccia mi scotta, sono ancora seduta sul lettino dell'infermeria e ripenso al bacio, sono talemente emozionata che mi do uno slancio all'indietro per ritrovarmi ormai sdraiata su quel materasso morbido, chiudo gli occhi e dormo.
C'è qualcosa ch mi fa il solletico, apro un occhio e vedo una foglia gialla solleticarmi il naso e quando metto a fuoco bene colui che ho davanti, quasi mi prendesse un colpo
-Shade!- Grido quasi spaventata
-Si...- Risponde lui con aria scocciata, annoiata e strafottente,
 Quanto lo odio. Penso mentre lo guardo fisso nei suoi occhi color cobalto e il vento passante dalla finestra dell'infermeria gli scuote i capelli anch'essi cabalto
-Domani è il compleanno della zia Elsa, potresti aggiungere anche il mio nome al regalo? Io ancora non gli ho fatto nulla- Sbarro gli occhi e spalanco la bocca -Il regalo!- Con sguardo rassegnato mi guarda -Sei una sciocca come hai fatto a dimenticarlo! Sei sua figlia!- mi urla quasi contro
-Rein sicuramente le avrà fatto qualcosa- Mi alzo dal letto e una fitta colpisce la mia povera caviglia constrignedomi a sedermi
-Vieni ti porto sulla schiena- Mi suggerisce mio cugino, annuisco e gli salgo sulla schiena.
Fin da piccola ho trovato la sua schiena protettiva in qualche modo, lui era sempre disposto ad aiutarmi con quel suo fare freddo e distaccato ed io ho sempre accettato il suo aiuto, appoggio la testa sulla sua schiena.
-Eccola- Dice Shade avvicinandosi alla turchese -Shade ciao...Fine che hai fatto?- alzo le spalle e lei scuote la testa -Sei sempre la solita accidenti!- Mi rimprovera la mia gemella. 
-Hai comprato il regalo alla zia?- chiede Shade con il suo solito tono strafottente -Si le ho fatto una collana di perle e tranquilli ho aggiunto anche i vostri nomi e non dimenticatevi che mi dovete 100 yen a testa- sorride beffarda Rein chiudendo gli occhi e strofinandosi il naso Strozzina.  
-Sei la migliore Rein!- urla Shade abbracciandola di slancio e facendomi cadere a terra di sedere -Fine!- urlano entrambi un po' preoccupati
-Ti sei fatta male?- Mi chiede una voce dolce e soave
-Bright- Saluta Shade scortesemente, mentre questo mi aiuta ad alzarmi da terra
-Shade- Risponde Bright
-Stai male?- Mi chiede poi il biondo notando il rossore delle mie guancie -N-o sto bene- gli rispondo balbettando -Sicura?- Annuisco alla domanda ma qualcuno non fa altrettanto
-Ha detto che sta bene sei sordo per caso?- Quasi urla Shade, prendendo il mio polso e con forza e rabbia spontandomi dalla stretta di Bright e guardandolo con astio e sfida
-E poi cosa ci fai tu qui? Non dovresti essere hai consigli studenteschi?- E' così Bright è il rappresenttate della nostra classe e forse il prossimo mese sarà anche il presidente del consiglio studentesco e io glielo auguro vivemente -Si, infatti stavo giusto andando- Sorride garbatamente Bright a me e...a Rein, Shade se ne accorge e diventa aggressivo con lui...che anche a lu piacesse Rein? Mi avvicino a Shade, lo fermo per le braccia e sento sotto il mio tocco i suoi muscoli rilassarsi -Calmati- Sussurro carinamente e lui ubbidisce come fosse un  cagnolino
-E tu togliti quel tuo orrendo sorriso dalle labbra!- Continua con rabbia ma con un po' di calma Shade, lo prendo per mano e lo trascino via, anche se zoppicando dolorante, fino al nostro albero segreto
-Allora cosa ti è preso?- Gli chiedo acida -Nulla, lo sai che non lo sopporto- mi risponde con  tranquillità e agitazione al tempo stesso nella voce
-Prima quando a sorriso a Rein, tu..ti sei agitato...- Affermo in un sussurro, che anche lui piacesse Rein? Che anche al mio cuginetto freddo piacesse Rein? Lo guardo negli occhi e sorride -No, è la mia cuginetta coraggiosa che mi usa come porta pacchi, non potrebbe mai piacermi- mi dice tranquillo -Perché ti sei agitato?- gli porgo la domanda come fosse un ordine, con autorià, fredezza e fermezza, -Lo odio, vi sorride come fosse uno stupido ingannadovi entrambe, Rein è innamorata di lui e tu pure e quel biondino da quattro soldi non ha mai fato nulla per smentire il tutto- mi rivela mio cugino, annuisco, è vero, all'inizio lo odiavo per questo...adesso invece mi piace e tanto...eppure sento lo strano bisogno di lasciarlo a Rein di farla ancora vincere, già vincerebbe ancora e non posso permettetrlo. Mi alzo in piedi di scatto stringo i pugni e mi stiro per poi sorridere con sguardo fiero -Lui sarà mio, costi quel che costi!- grido guardando Shade negli occhi cobalto, da cui non sono sicura, ma ho visto una scintilla di pura tristezza e amareza navigare in quelle iridi blu come il mare illuminato in una notte di Luna piena...che mi stia sbagliando? Probabilmente.
Si allontana con passo lento e strascicato eppure troppo veloce per i miei occhi che non riescono a seguirlo. 
-Perché? Perché sei così freddo con me?- Mi chiedo mentre lui ormai è già lontano -Fine! Fine!- urla stridule e alte mi arrivano all'orecchio...apparttengono a mia sorella che è super felice e io credo di saperne il motivo -Mi hanno chiesto di uscire!- Appunto
-Braight!- Strabuzzo gli occhi e la guardo
-C-come scusa?- Le chiedo sperando di aver sentito male
-Mattew mi ha invitata ad uscire questa sera, il ragazzo della 3A!- Faccio un sospiro di sollievo e le sorrido -Sono contenta per te- devo smetterla di pensare troppo a Bright, finirò per impazzire!
-Come mai Shade era così arrabbiato? Prima l'ho salutato e mi ha quasi mandata affanculo...ma che gli sarà preso?- Si chiede infine con sguardo curioso
-Non lo so, non ha voluto dirmi nulla- Smentisco la discussione avvenuta prima tra noi due e girandomi su me stessa felice come una pasqua la guardo dritta negli occhi e sorrido contenta per lei -Non farlo...non essere contenta per me- mi dice tristamente -Perché?- Domando curiosa
-Io esco, io ho un monte di ragazzi e tu invece...hai detto che ti piace qualcuno, ma con costui non ti ho mai vista, significa che tu non piaci a lui...io...vorrei che anche tu uscissi con un ragazzo ogni tanto!- Non riesco a trattenere le risate e infatti non lo faccio, Rein è forse la ragazza più frivola che si possa conoscere al mondo, mi guarda con severità e li capisco che è seria
-Non dirmi che sei seria per favore!- Continuo a ridere a crepapelle, lei annuisce con acidità  e continua a guardarmi, dalle troppe risate cado a terra in ginocchio reggendomi la pancia con la mano sinistra e con la destra mi asciugo le lacrime
-No Rein ti sbagli...tranquilla davvero- Lei mi guarda un po' sospettosa, ma convinta mi sorride e mi tende una mano per aiutarmi ad alzarmi, mi aggrappo alla sua mano ci guardiamo e in un attimo mi sento avvolta da delle braccia esili e piene d'amore, ricambio l'abbraccio di Rein con altrettanto entusiasmo -Forza andiamo a casa che devo farmi bella!- Mi urla dopo essersi staccata dall'abbraccio e correndo verso l'uscita della scuola, togliendosi così da sotto quel meraviglioso albero che fin dall'inizio della scuola era stato partecipe di tutti i momenti belli e brutti miei, di Rein, di Altezza e di Shade.
Parlanado di biondine...
-Fine!- La voce dolce di Altezza mi arriva all'orechio con tono preoccupato -Ciao Rein- Saluta cordiale mentre questa va via
-Fine cosa è successo?- Mi chiede la riccia avvicinandosi a me, con pesantezza mi appoggio all'albero per poi cadere a terra a sedere sopra il prato bagnto - Allora vuoi dirmi che ti succede?- Mi chiede nuovamente Altezza appoggiandosi di schiena all'albero e guardando il cielo fra li spazzi dei rami dell'albero, faccio un respiro profondo appoggio la testa sulle mie ginocchia e lo sputo
-Mi piace tuo fratello- Altezza strabuzza gli occhi, più e più volte mi aveva ripetuto che chi si sarebbe innamorata di Bright sarebbe stata sfortunata e tutto perchè lui amava Rein...da sempre
-Fine, ecco...vedi- Non le do il tempo di finire la frase che con uno scatto fulminio della testa la guardo con rabbia
-Cosa credi Altezza! Lo so, lo so che a Bright piace Rein da sempre, lo so, non pensare che non lo sappia!- Mi guarda con dolcezza, mi si avvicina e mi abbraccia
-Sfogati, lo so che non vuoi fare altro- Inizio a piangere, due volte in una giornata...anzi tre se si contano quelle con Rein... che colpo!
-Senti...io stasera ho la cena di famiglia, però se vuoi non ci vado e resto con te!- Nego con la testa e mi asciugo le lacrime -Tranquilla, Rein oggi ha un appuntamento con Mettew della 3A, mi terrà occupata a sentirle dire quanto è bello e quantè forte- Rido dal nervoso - Annuisce e mi bacia la guancia -Allora ci vediamo domani a scuola e ti prego non venire con quella faccia- Sospira e poi continua -Se devi venire così...allora non venire che è meglio- Annuisco e la vedo allontanarsi velocemente, prendo il cellulare e chiamo a casa -Pronto mamma- Una voce dalla cornetta del telofono mi risponde preoccupata -Fine? Dove sei? E' successo qualcosa?-
-No mamma tranquilla, volevo solo avvertirti che stasera resto a casa di Lione, è un po' giù di morale e quindi..- Sento un si provenire dall'altra parte del telefono, attacco mi alzo e inizio a camminare senza avere una meta precisa.
Cammino per ore fino al calar del sole in strade, in vie che nemmeno conosco, non piango però sono triste -Ehi bambola- Una voce roca e dura mi trapassa le orecchie, mi giro di scatto arrabbiata e pronta a rispondere a quell'aggettivo tanto insulso.
Un uomo di mezza età, obeso, pelato e puzzolente di alcool mi si avvicina e mi prende per il braccio, provo a liberarmi ma le sue labbra si impossessano del mio collo e un grido di dolore soffocato dalla sua mano grossa e sudata si staglia nell'aria -Fidati di me, tra poco urlerai solo di piacere- Inizio a piangere e continuo a gridare mentre le sue mani percorrono il mio corpo e mi sbottonano la camicetta della divisa della scuola -Fermati bastardo- Stavolta non sono io a gridare, ma una voce roca e dura e, allo stesso tempo dolce e...si, protettiva. 
Shade.
-E tu chi saresti?- Gli chiede l'uomo lasciandomi e sbattendomi contro il muro, tanto forte da provocarmi un dolore lancinante alla schiena -Nessuno, sono solo quello che adesso ti spaccherà la faccia-
Socchiudo gli occhi dal dolore e vedo ben poco, una sagoma nera e grande cade a terra coperta di sangue e delle mani a me conosciute mi si avvicinano, ma con uno scatto fulmineo le allontano -Fine, che ti prende sono io?- Mi domanda con fare dolce e rassicurante -Lo so...ma non toccarmi, non voglio essere più toccata da nessuno, da nessuno!- Urlo con quanta più voce ho in corpo e il mio grido risuona in tutta la città, piango ancora più forte, ho apura adesso, non voglio che altre mani maschili mi possano toccare -Tranquilla, ci sono io adesso e nessuno a parte me ti toccherà- Annuisco e lentamente mi avvicino a lui, poso le mie mani sopra le sue, ma le allontana e mi abbraccia, un abbraccio pieno di calore e amore, un amore capace di darmi solo lui -Shade non sai quanta paura ho avuto!- continuo a piangere, mentre le sue dita mi accarezzano i capelli e pian piano scivolano fino alla mia camicia, sento i bottoni agganciarsi e i miei muscoli irrigidirsi un sussurro arriva al mio orecchio e non posso fare a meno di smettere di piangere. 
Cosa avrei fatto se non fosse arrivato lui?
-Ti voglio bene Shade- Tre parole tanto semplici a volte possono ditruggere anche delle barriere o dei muri di pietra, così come quello di Shade che in questo momento cade, perché i suoi muscoli si irrigidoscono e le sue labbra sorridono nervose -S-si- mi risponde traqnuillamente, mi prende in braccio e mi porta via, nel suo appartamento
-Come mai non sei voluta andare a casa?- non rispondo -Fine, cosa cazzo hai combinnato?!- Mi urla quasi avvicinandosi al mio volto e io di istinto arretro con esso chiudendo, anzi, stringendo gli occhi con forza, come se questo gesto potesse evitare di farmi sentire maggiormente quel grido, il rumore di quel grido -Io ho detto a mamma che sarei andata da Lione perché si sentiva un po' giù- rispondo con voce tremante e flebile
-Capisco, quindi quella che si sente un po' giù saresti tu giusto?- annuisco con decisione -Per Bright giusto?- Annuisco di nuovo, ma tremante -Lo sapevo- disse alzandosi e sbattendo le mani con forza sopra il tavolo del salotto -Calmo- gli chiedo come fosse un mio piacere
-No, tu e tua sorella vi struggete per lui, sono preoccupato Fine perché non lo vuoi capire!- Urla guardando fisso il tavolino con rabbia
-Rein sta fuori tutto il giorno a divertirsi, esce con tantissimi ragazzi e tu nemmeno sai cosa fa con quei ragazzi!- Gli urlo io alzandomi da terra e guardandolo con quanta più rabbia e malinconia potevo custodire in corpo -Ed invece lo so! Tu non sai quante volte è venuta a piangere qui da me perché troppo inguenua e spaventata da un amore che non poteva avere e lo sai il perché? Per te Fine, per te! Ma perché la odi tanto?!- Adesso è lui quello che urla. Rein, Rein, sempre e solo Rein, è l'unico nome che esce dalla bocca dei ragazzi, sono stufa
-Rein, Rein, sempre e solo lei, che se lo prendesse quello stronzo di Bright, almeno eviterei tante sofferenze, che si prendesse anche te a questo punto che fin da piccolo le vai dietro, che ti portasse lontano da me! Tanto a me non fregherbbe niente!- Con disperazione tiro fuori quelle parole e con odio le sputo fuori senza smettere di guardarlo negli occhi
-Cosa? Credi davvero che mi piaccia Rein, beh è vero all'asilo le andavo dietro...ma solo perché tu mi menavi dalla mattina alla sera!- Tento di ribattere ma melo impedisce
-No, ora tu ascolti! io vi voglio bene e se non era per voi adesso io non sarei qui a frequentare la scuola dei miei sogni, ho fatto sacrifici per venire qui e voi due mi siete state d'aiuto. Siete sorelle e non potete provare rancore l'una per l'altra, parlatevi e se parlo sempre di Rein è perché lei soffre e non solo di amore, lo sa che ami Bright anche se non vuole dirtelo. Vuole tornare ad avere il rapporto che avevate prima e lo voglio anche io-
-Non mi importa lei ha sempre avuto tutto ed io mi sono accontata sempre dei suoi scarti. Per me va bene-
-No invece! Non ti va bene- Guardo a terra, Shade mi conosce, sa quanto odio questa situazione
-Non ti va bene ed io lo so...e tu anche, solo che devi ammetterlo- Mi aggiusto la gonna nera della divisa scolastica, ormai stropicciat dall'accaduto di prima, lo guardo e poi mi dirigo verso la sua camera, mi tolgo le panfole e mi metto sotto le coperte.
Me ne sono andata come se ciò che avesse detto non mi toccasse nemmeno di striscio, mi alzo e mi rimetto nuovamente le pantofole rosse, piano apro la porta scorrevole e sbircio con un occhio per vedere che combina.
Seduto a terra, appoggiato al muro che continua lentamente a sbattere la testa su di esso, come stesse rimuginando su qualcosa, la gamba destra è piegata con il ginocchio che li tocca la guancia mentre l'altra è stesa e rigida.
Apro con lentezza la porta, ma non mi ci vuole molto tempo per ripensarci, la chiudo nuovamente e mi metto definitivamente a dormire.

Che se lo prendesse, tanto non sarebbe la prima volta. Ormai ci sono abbituata.
  
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