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Autore: Haxel_12    06/06/2014    1 recensioni
In un mondo devastato da una guerra che dura da cento anni, una elfa e un mezzelfo cercano di vivere come possono tenendosi nascosti alcuni segreti in un villaggio situato su una isola lontano dalle violenze, la loro vita inizierà a essere sconvolta da una inattesa visita e dal passato che non li ha mai lasciati
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La galleria era molto stretta e oscura e il druido fece un gesto con la mano accendendo una torcia; era incredibilmente pulito e silenziosamente svoltavano angoli, continuavano ad andare avanti, a volte si vedevano lumi blu che fluttuavano nell’aria tremavano e poi si spegnevano, Beany chiese cosa erano ma nessuno le degnò di una risposta. Quel posto faceva molta paura, anche se si respirava c’era l’eco

-Queste furono costruite anni fa per far stare al sicuro noi druidi, molte gallerie non sono state mai  utilizzate, se sentite delle voci, qualcuno affianco a voi, dei rumori, sono altri druidi che si fanno un incantesimo di invisibilità, sempre per precauzione. Adesso più di prima utilizziamo questi passaggi, solo chi è un druido può entrarvi. Questi tunnel sono molto utili per andare in qualsiasi parte della città e dintorni, c’è molto da camminare ma ne vale la pena, l’unico problema che quando si ritorna alla luce fanno male gli occhi- Quel posto era veramente buio tanto che si tenevano per mano, tutti toccavano le pareti per vedere se andavano dritti, e si notava che dei segni c’erano iscritti sopra, Ember e gli altri si stavano chiedendo cos’erano ma senza che facesse la domanda l’uomo gli disse

-Queste sono scritte sacre, è la lingua dei druidi silvana e quello che c’è scritto sulle pareti è la storia della nascita del mondo, del male, come è stato costruito questo posto, fino ad arrivare ai giorni nostri, è molto lunga tanto che riempie tutte le strade della galleria, c’è voluta pazienza e volontà per inciderle-

-E tanto tempo libero- disse Steel 

-I servi di Daemortius distrussero il nostro punto dove ci riunivamo noi druidi, uccidendo alcuni dei miei più cari amici ma poi costruimmo un’altra residenza, un castello per la precisione ed io vi sto portando proprio li, ma non fatemi altre domande- continuarono ancora a camminare fino a che videro una porta di legno alla loro destra, Arnon fece un gesto con la mano e questa si aprì cigolando. Non era sicuramente il castello, così polveroso. C’erano due camere: la cucina e più in fondo una stanza da letto

-Chiediamo troppo oppure qualcuno non ci vuole far dormire in un letto come si deve e in una stanza decente?- si lamentò Ember. In effetti nella camera c’erano quattro letti, uno singolo e tre matrimoniali, entrambe le stanze erano poco spaziose. Finalmente della luce, non naturale ma almeno il posto era illuminato

-Stanotte ci dobbiamo accontentare di questo posto, per arrivare al castello ci vuole ancora, quindi riposiamoci almeno fino a domani pomeriggio, non c'è fretta. Io andrò un po’ in giro voi state qui e sistemate la vostra roba. Sapete cucinare? Ci saranno molte provviste da qualche parte nella cucina-  

-A quello ci penso io- disse Ember. Arnon se ne andò mentre gli altri ringraziavano Steel per averli costretti a portarsi molti dei loro oggetti, quando sono andati a chiedere informazioni su Sirvages

-Ho molta esperienza, dovete sempre fidarvi di più di me- disse il Mirilith

-Sei stato bravo, ora però finiscila di vantarti- lo sgridò Beany

-Una bambina non dovrebbe dire certe cose ad uno come me, hai del fegato- Steel si avvicinò alla piccola che non aveva affatto paura di lui

-Scommetto che hai ancora bisogno dei genitori quando ci sono dei guai- disse la ragazzina

 -Cosa hai detto? Non centrano i miei genitori- Ora lui era veramente arrabbiato, Beany gli aveva toccato il suo secondo punto debole, ma Orhen si mise davanti all’Halfing per proteggerla

-Non ti vergogni? Stai litigando con una bambina! Va ad aiutare Ember piuttosto, avrà bisogno di aiuto- il cacciatore sbuffò e fece ciò che gli aveva detto Orhen, poi lei si rivolse alla ladra

-Non devi fare così, si sarebbe arrabbiato sul serio, non far ricordare il passato potrebbe fargli male- Beany si ricordò quella sera con Steel, quando l’aveva abbracciata dopo che si era confidata e si erano messi a piangere quindi promise all’amica che non lo avrebbe più fatto. Un piccolo problema erano i posti letto, per forza due dei maschi avrebbero dovuto dormire nel letto matrimoniale, ma come dei bambini Ember e Steel non volevano farlo. Quando Arnon tornò si prese subito il letto singolo affermando che lui si muoveva molto durante la notte, Orhen e Beany avrebbero riposato in uno dei due letti rimanenti e per forza i due amici dovevano stare insieme. Ember cucinò una buonissima cena, c’era una dispensa piena di ogni genere di cibarie e Arnon spiegò che grazie ad un incantesimo il cibo si manteneva fresco e buono. Avevano tutti molta fame non avendo pranzato, e quella cena riempì proprio lo stomaco, Steel dopo i pasti era solito andare a fare una passeggiata, per digerire meglio, ma non era una buona idea andare in giro in una galleria buia dove si possono incontrare lumi blu e druidi invisibili. In realtà c’erano molti altri rifugi in quel posto, ma questo era uno dei pochi con quattro posti letto ed è il più spazioso. Arnon fece dei giochi fantastici con delle luci e fece divertire molto tutti quanti soprattutto Beany, poi andarono finalmente a letto. Cominciava a piacere quel druido, Steel lo riteneva anche molto strano, sapeva che non voleva solo proteggerli, ma qualcos’altro da loro. Il giorno seguente si svegliarono all’ora di pranzo ed Ember non ebbe neanche il tempo di cucinare un pasto ricco (lui faceva sempre così), mangiarono comunque bene, poi si prepararono e uscirono da quel rifugio. Continuarono ad andare dritti nel buio che li circondava sentendo strane lingue e vedendo ancora quei lumi spaventosi. Erano molto riposati e in forma pronti per un’altra missione anche se Ember, Orhen e Steel dubitavano che avessero mai continuato a fare i cacciatori di taglie. Poi la stregona ebbe un lampo: si ricordò dei tempi in cui era piccola e i suoi nonni e gli zii le raccomandavano sempre di non usare mai il suo vero nome quando andava in giro, lei non capì mai il perché fino ad adesso. Il suo cognome non l’hanno mai rivelato

-Hai qualche parente al castello?- la voce di Beany occupò tutta la galleria di echi         

-ne avevo solo qualcuno fino a poco tempo fa, ma ora non ci sono più- disse Arnon, Orhen sgridò a bassa voce la bambina per la scortese domanda, poi Steel ruppe il silenzio che si era creato dopo la risposta del druido     

-Avevano delle cariche importanti?-

-Ve lo dirò quando sarà più opportuno- camminarono per molto, come li aveva avvertiti Arnon e finalmente videro la luce di due piccole lanterne che a malapena illuminavano una maestosa porta di pietra, dove sempre erano incisi segni della lingua silvana. Steel conosceva alcune parole ma era veramente difficile tradurre tutto il portone. Arnon si mise a leggere ad alta voce, d’improvviso del vento spense le lanterne e i simboli si illuminavano sempre di più finché il druido non finì di leggere tutta la porta, quindi questa, senza nessun rumore, si aprì lentamente mostrando alla compagnia un vero castello

-Siamo in una delle tante sale di questo posto- Avevano tutti gli occhi spalancati: il soffitto decorato in oro con affreschi delicati, e non solo il soffitto, tutte le pareti erano arredate con dipinti, comodini di legno pregiato e divani comodissimi di broccato, candelabri d’argento…persino Beany non aveva mai visto niente del genere. Davanti a loro c’era un’altra porta di legno da cui ne uscì un ragazzo dall’aspetto garbato che si presentò subito

-Salve e benvenuti nuovi arrivati, vi stavamo aspettando con grande fervore, prego seguitemi, il mio nome è Jix e sono qui per servirvi ad ogni vostra richiesta, seguitemi senza esitazioni, vi mostrerò….-

-Lui è Jix, è abituato a parlare molto velocemente- Arnon guardò seccato il ragazzo che subito si inchino prima al druido, poi ai quattro

-Vi mostrerà le vostre nuove stanze- Jix era veramente buffo con una voce squillante, e quella parlantina veloce, come anche il suo modo di camminare. Steel prima di seguirlo chiese ad Arnon se poteva avere notizie della sua proprietà ad Erevantor

-Farò il necessario per informarti al più presto possibile. Ora vai- percorsero per dieci minuti corridoi arredati alla stessa maniera, sembrava che si erano persi, poi Steel si presentò e fecero lo stesso anche i suoi amici. Jix continuò perennemente a parlare di cose di poca importanza come l’aggiunta di un nuovo rifugio nella galleria, annoiò molto gli ospiti, ma alla fine arrivarono nel corridoio dove c’erano le loro stanze affiancate, una era per Beany ed Orhen l’altra per Ember e Steel

-Speriamo almeno che non ci sia il letto matrimoniale!- disse il Mirilith, ma aveva torto. Le camere erano spaziosissime, come la stanza di un vero re, sui letti a baldacchino c’erano dei vestiti molto eleganti che avrebbero dovuto indossare per la cena. Dopo aver fatto una bel bagno non si riconoscevano, erano molto rilassati e quei vestiti erano eleganti e calzavano (quasi) a pennello. Jix li venne a chiamare per il pasto che si sarebbe tenuto nella sala d’onore insieme ad altri druidi

-Come hanno fatto a sapere le nostre misure?- chiese Ember stupito

-Arnon vi ha lasciato per qualche ora quando stavate al rifugio e ci ha detto come eravate fatti in grandi linee, sono molto lusingato che abbiamo fatto un buon lavoro, ma riguardo la strega Orhen sapevamo già tutto- gli rispose Jix

-Prima di entrare al castello abbiamo incontrato una grande porta….- Steel venne interrotto dal ragazzo

-Intuisco ciò che desiderate chiedermi: il vento, le scritte che si illuminano, il portone che non fa il minimo rumore aprendosi…è tutta magia-

-E che ci puoi dire di alcune luci che vediamo e poi spariscono?- continuò il Mirilith

-Quelli si chiamano Ain, sono incantesimi che vanno in cerca di male, i druidi li hanno messi contro persone che non sono benvenute-

-Ma per entrare nella galleria bisogna parlare silvano, pochi lo sanno- intervenne Ember

-Meglio prevenire che curare-

-Tu sei un druido?- domandò Beany

-Sto studiano per diventarlo, per ora sono solo un apprendista,…ecco, siete arrivati, con il vostro permesso vado nelle cucine- davanti ai loro occhi si stagliava un’incantevole e grande sala da ballo, nel lato destro in fondo c’era un lungo tavolo con cinque druidi, tra i quali anche Arnon, che si alzarono nel vederli, poi un uomo a capotavola si presentò per primo    

-Benvenuti a Oiyald, sono Oinom, ormai padrone di questo castello, e questi sono Araratin e Hesien- disse l’uomo presentando prima dei druidi anziani, uno Gnomo e uno Mezzelfo sul suo lato destro

-E loro sono Pelor e Arnon, avete avuto già l’onore di conoscerlo quest’ultimo-  disse indicando a sinistra un druido Elfo che sembra essere molto giovane, e il suo compagno di fianco, in seguito si presentarono anche Steel e gli altri e si accomodarono; purtroppo Beany, essendo un Halfing, non arrivava al tavolo quindi le dettero una sedia più alta, con molti cuscini. Oinom fece un segno ad un Elfo in piedi davanti le porte delle cucine, entrò dentro e dopo pochi secondi uscirono sei camerieri di varie specie con in mano vassoi ricchi di pietanze costose e rare di ogni genere. Naturalmente la cena fu molto gradita come anche le avventure dei viaggi di Steel, di cui ne andava tanto fiero, fecero passare una buona serata ai druidi

-Sono stato informato della situazione in cui si trova la vostra casa, signor Steel, la prego di perdonare Madani per avergliela confiscata momentaneamente. Prenderò subito dei provvedimenti al riguardo. Deve sapere che noi druidi abbiamo conoscenze nella giustizia e faremo il possibile per far invalidare le taglie che proprio oggi hanno deciso di mettere- disse Oinom al Mirilith messo in disparte

-La ringrazio vivamente dei servigi che ci state offrendo, naturalmente anche i miei compagni sono lieti della vostra onorata gentilezza, ora se mi permette, raggiungo i miei compagni e ….- il druido lo prese per il braccio, e strinse la mano

-Vi prego di non andarvene, mi inginocchierei davanti a voi se necessario, chiedete e vi sarà dato ma vi prego, vi scongiuro, non andate via, non mettete a rischio la vita di Ea- l’uomo era in una condizione quasi pietosa, e stava facendo male a Steel stringendogli così forte il braccio

-Non preoccupatevi, non vogliamo niente in cambio… solo se è possibile sapere il motivo di questa ordinata permanenza nel vostro castello, non che me ne voglia andare…-

-Capisco mio caro, avete la vostra vita, ma solo pochi giorni a Oiyald e deciderete cosa è meglio fare- ora il druido aveva lasciato la presa e accompagnò Steel nella sala da ballo: erano stati organizzati delle danze, tutti erano invitati. In realtà non c’erano solo cinque druidi nel castello, ma molti altri che avevano svariati compiti, la maggior parte stava combattendo insieme ai soldati degli uomini e di altre razze, i personaggi più importanti stavano in quel tavolo per conoscere meglio i loro tanto aspettati ospiti. Le musiche provenivano da ogni parte del mondo ed erano Elfici, Gnomeschi e di molte altre razze. Ember chiese di ballare ad Orhen e lei accettò quindi Steel ballò con Beany poi fecero a cambio

-Cosa ti ha detto Oinom?- disse l’Elfa

-Parleremo più tardi di questo…ora divertiamoci!- il cacciatore era più che felice, gli piaceva ballare ed era anche bravo; per “ballare” con Beany bisognava tenerla in braccio talmente è bassa di statura, uno gnomo è più alto di un Halfing. Orhen non aveva notato l’elegante vestito del suo cavaliere: era molto elegante e molto…bello, affascinante; anche Ember stava molto bene, non l’aveva mai visto così diverso, sembrava un altro Mezzelfo curato in quel modo. Beany aveva qualche difficoltà a camminare visto che il vestito era lungo mentre ad Orhen le stava benissimo, era veramente bella e finalmente spensierata,  Anche Arnon chiese di ballare insieme all’Elfa  

-Mi dispiace per non aver detto qualcosa- cominciò l’uomo

-Non devi scusarti per cose del genere-

-Vorrei scambiare due parole con te prima di andare a riposare o in futuro- Orhen era molto curiosa di quello che il druido le avrebbe detto. Per l’ultimo ballo Steel si prenotò con Orhen per parlarle

-Potrei sapere cosa avete detto voi e il nostro nuovo amico?-

-Ed io potrei sapere dove proviene questa innata voglia di saperlo, comunque parleremo più tardi di questo…ora divertiamoci!-

 

note: si ok forse è un pò lenta, ma è comunque utile alla storia i cambiamenti non mancheranno di certo

  
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