Il dopo gara
Me:
Ragazzi, non è che mi nascondete qualcosa?
Lucinda:
*fatica a portare le decine di borse che ha in mano* No, certo che no.
Lucia:
*con venti paia di occhiali* Perché dovremmo?
Me:
Dove avete preso quelle cose, dato che non vi ho ancora dato un
centesimo?
Lucinda:
Te lo diremo prima o poi.
La
gara Pokemon era conclusa, Lucia era triste per la sconfitta ma felice
per aver vinto la scommessa con Lucinda.
“Il
tuo Pokemon deve volerti molto bene.” Lucinda la sorprese di
nuovo (ormai aveva preso l’abitudine di arrivarle alle
spalle).
“Perché?”
Le rispose.
“Budew
si evolve tramite felicità, ciò è
avvenuto molto presto, l’hai allevato benissimo.”
Condì il complimento con un sorrisone, tutto lasciava
intuire brutte notizie.
“Ti
sono piaciuta?” Non vedeva l’ora di sapere il suo
parere così importante.
“Dovrò
essere un po’ dura.” La previsione era corretta.
“Spara,
reggerò il colpo.” Si prepara così sentire
le critiche.
“Il
tuo stile è acerbo, è un miracolo se hai passato
la prima fase, chiunque sarebbe riuscito a fare un numero del genere,
manca di originalità, in più i tuoi Pokemon sono
deboli, non avresti battuto nessun avversario.” Sentirsi dire
questo dal suo idolo era un duro colpo per Lucia.
“Ma
allora che posso fare per migliorare?” Avrebbe voluto usare
un tono tranquillo ma sembrava tutt’altro che calma e pacata.
“Io
sono qui proprio per questo, voglio aiutarti a raggiungere il tuo
scopo.” Queste parole fecero spuntare sul volto della ragazza
un sorriso ancora più grande di quello di Lucinda.
“Ti
darò sostegno economico e ti allenerò ad essere
una brava coordinatrice.”
Fu
così che iniziarono ad allenarsi senza sosta mentre
continuavano il loro viaggio.
Intanto
vittorio, giunto a Mineropoli, era impegnato in una lotta…
“Prinplup,
presto usa Bolla” Il Pokemon produsse delle bolle
d’acqua che andarono a colpire l’avversario
mettendolo a tacere.
“Onix,
è il tuo turno, usa Sassata.” Il gigantesco verme
roccioso lanciò delle pietre verso Prinplup.
“Schiva
e vai con Ferrartigli.” Il pinguino si fece abilmente strada
tra le rocce e colpì con i suoi artigli d’acciaio
e questo bastò a chiudere la lotta a suo favore.
Poco
dopo, a sud della città…
“
Una vecchia cava abbandonata, quale posto migliore per allenarsi senza
rischiare di far male a qualcuno.” Disse Lucinda sicura di se.
“Sarà,
ma io non mi sento a mio agio.” Rispose la bionda preoccupata.
“Qualche
anno fa stavano
costruendo il nuovo quartiere, moltissime persone sono passate di qua
senza incidenti.” Tentò di rassicurarla.
“Mi
sembra di essere osservata… ATTENTA!!!” Un enorme
Onix sbucò dalle profondità della grotta.
Stavano
per fuggire via me Shinx uscì dalla sua pokeball senza che
nessuno l’abbia chiamato.
“Che
fai, non puoi lottare con lui! Sei svantaggiato Shinx…
Luxio?” Si, Shinx si era appena evoluto.
A
quel punto Luxio attaccò ripetutamente con Morso senza dare
tregua all’avversario e non subendo un solo attacco riuscendo
a mandarlo KO.
“La
velocità del tuo Luxio ci ha salvati.”
Commentò Lucinda a questo punto.
“Quale
posto migliore per allenarsi, eh!?” La rimproverò
allora Lucia arrabbiata.
“Hai
notato che un tuo Pokemon si è evoluto? Ribatté
allor lei.
“Va
bene ma adesso usciamo da questa caverna infernale. Per quel giorno
smisero di allenarsi.
Poco
più lontano…
“Era
la mia occasione e io l’ho sprecata.” Era Kenny che
si struggeva battendo il pugno sulla roccia.
In
quel momento arrivò Vittorio che non poté fare a
meno di avvicinarsi.
“Cosa
ti prende?” Il castano si accorse della sua presenza.
“Nulla,
non preoccuparti.” Gli rispose lui
Anche
Lucinda si era accorta della scena da lontano.
“Chissà
quando troverai il coraggio?” Sussurrò lei in modo
che nessuno possa sentirla.
Quella
sera, al centro Pokemon…
“A
quale gara parteciperai adesso?” Chiese Lucinda curiosa.
“Non
lo so, tu che mi consigli?” Le rispose la bionda.
“Beh,
non bisogna limitarsi alle strategie con i propri Pokemon, si deve
saper improvvisare, quindi ti propongo la gara di Pokemon a nolo che si
terrà tra qualche giorno a Cuoripoli e in più
sono stata chiamata per far parte della giuria”
L’idea le piaceva quindi si scambiarono un sorriso
d’intesa.
Il
giorno dopo, di buona mattina…
“Ma
che sta facendo?” Lucia adocchiò Vittorio al varco
per Giubilopoli.
“Che
hai de… ehi, aspetta!” Lucinda non fece in tempo a
parlare che l’altra stava già correndo dal
fratello.
“Vittorio!
Ma da che parte vai?” Gli gridò lei più
furiosa che incuriosita.
“E’
un tuo problema dove vado io?” Le rispose con sgarbo.
“No,
ma. Hai notato che Cuoripoli è dall’altra
parte?” Il
modo in cui lo diceva sembrava quasi un rimprovero.
“Chi
ti dice che io devo andare a Cuoripoli?” Effettivamente
supporre la sua destinazione era stato un po’azzardato.
“Si
da il caso che la gara più prossima si terrà in
quella località.” A lui però non
sembrava importasse molto.
“Io
ho due fiocchi mentre tu sei a zero, ogni tanto devo essere gentile con
la mia sorellina e farti vincere qualcosa, e poi… ho un
impegno di altra natura.” Rivolse lo sguardo a nord.
“Uff,
pant, che non ti venga più in mente di scappare in questo
modo.” Lucinda arrivò trafelata dopo la corsa.
“La
famosa Lucinda, sai addestrare i Pokemon ma ti fai sfuggire una come
mia sorella.” Il rosso non disdegnò di prendere in
giro neanche lei.
“Ma
tuo fratello è sempre così?” Disse lei
ironicamente.
Allora tutti andarono per la propria strada.
Me:
La cosa non mi convince.
Vittorio:
*che non si stacca dal nuovo costosissimo cellulare* E’ tutto
normale.
Kenny:
*Arriva con la sua nuova auto*
Me:
E tu, hai l’età per guidare?
Kenny:
No, ma abbassa la voce, non vorrei che ci sentisse un vigile.
Me:
Ditemi che sta succedendo!!!
Lucinda:
Beh, abbiamo preso la tua carta di credito e ci siamo presi la paga che
ci spetta fino alla fine… e forse qualcosa di più.
Me:
Quindi – avevate - la carta - per tutto – questo
– tempo.
Per
le squadre ho già deciso tutti i membri, sono Pokemon che mi
piacciono o comunque sono particolari (e per questo mi piacciono).
Ovviamente i Pokemon di quinta e sesta generazione non sono inclusi.