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Autore: Ninechka    06/06/2014    3 recensioni
L'idea base di questa fiction è di unire il finale "Together, Forever" e "Forgotten Portrait" in un unico finale.
La storia è ambientata 8 anni dopo la fine del gioco, con una Ib frequentante le superiori. Alla ragazza succedono strani fatti e i suoi ricordi cercano prepotentemente di riaffiorare, ma Mary tenta sempre di dissuaderla dall'indagare su cosa le prende.
(Il rating è arancione solo per la presenza di sangue)
Genere: Horror, Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Garry, Ib, Mary, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Capitolo 1: Un giorno normale..?


Il sole si levava alto, in quella mattinata primaverile. Ma certamente Ib non aveva tempo da perdere ad ammirare il cielo sgombro di nuvole che scorgeva dalla finestra: doveva andare a scuola! Non ebbe nemmeno il tempo di uscire dal letto, che un turbine biondo quasi le scardinò la porta lattea, entrando con in vigore di un atleta prontissimo a gareggiare.
“Iiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiib!! Su su, in piedi!! Il Festival Culturale ci aspetta!!” quasi strillò Mary, la sorella di Ib, con eccitazione mista a rimprovero: ci voleva poco ad emozionare Mary, specie se doveva essere la protagonista di qualcosa…
Ti aspetta” precisò Ib in un borbottio assonnato e pigro, “e poi, dobbiamo ancora finire i preparativi.”
“Appunto!! Datti una mossa: il gran giorno si avvicina!” cantilenò Mary mettendo poi in bella mostra i suoi 32 denti lattei con un sorriso entusiasta. E finalmente, si decidette a lasciare un po’ di privacy alla sorella.
 
Mary era davvero un’incantevole ragazza, la più bella del loro istituto. Lunghi e soffici capelli dorati contornavano il suo visino perfetto e non ancora del tutto maturo; gli occhi azzurri, poi, erano la ciliegina sulla torta, e il rosso della divisa scolastica non faceva che risaltarli di più. Era alta e slanciata, con forme non troppo accentuate, ma tutte al posto giusto.
Insomma: era strano che qualche ragazzo non le facesse il filo. Aveva tutti gli studenti ai suoi piedi, che fossero ragazzi ammaliati o ragazze adulanti non faceva differenza.
In più, adorava essere al centro dell’attenzione, tanto che era la rappresentate della sua classe e di tutti gli studenti. Forse non era altrettanto brava in qualche materia - o meglio, in quasi tutte -, ma popolarità e tutto il resto bastavano a compensare il tutto.
Era davvero difficile associare Mary ad Ib: erano sorelle, sì, ma totalmente diverse per aspetto quanto per carattere.
Ib aveva una cascata di lisci capelli color cioccolato, occhi rossicci e un viso piccolo non molto particolare. Era poco più bassa della sorella - dopo tutto, era più piccola di Mary di un anno -, magra e anch’ella con forme non molto risaltanti. Ma la differenza sostanziale era che Ib quasi non parlava. Non solo perché aveva i suoi problemi, ma anche perché non le interessava essere al centro dell’attenzione: le importava avere buoni voti, e ci riusciva benissimo senza particolari sforzi.
 
Finito di prepararsi e fare colazione, le ragazze uscirono, salutando loro madre.
“Aaaah~ che bella giornata!” sorrise Mary stiracchiandosi.
“Sì, infatti.” convenne Ib, con tono allegro. “Oggi cosa farai?”
“Beh, devo fare le prove per la recita, aiutare a decidere cosa far preparare al Club di Cucina, organizzare la scaletta degli eventi… Oh, e devo fare le prove con il Coro.” aggiunse infine la bionda, mentre continuava a spingere in basso l’anulare destro con l’indice sinistro per contare, il viso e il tono pensierosi. “Tu, invece?”
“Io..? Credo che aiuterò Makko a finire il suo dipinto.” scrollò le spalle Ib.
Nonostante avesse molti problemi, Ib aveva un’amica. Una sola, di nome Makko, una sua compagna di classe sempre pronta a sorriderle e accompagnarla nelle lunghe passeggiate che amava fare nei momenti di noia.
Makko era una ragazza energica ma straordinariamente tranquilla. Aveva corti boccoli rossicci ad accarezzarle il viso chiaro e con qualche lentiggine sulle gote. Aveva un sorriso splendente e generoso, vispi occhi nocciola, una corporatura poco più larga di quella di Ib e forme chiaramente più accentuate delle sue. Parlava tanto e non forzava mai la castana a parlare: le andava bene che l’ascoltasse; e Ib lo faceva con piacere. In più, erano entrambe iscritte al Club di Arte. Makko non era bravissima nello studio, ma Ib la aiutava più che volentieri: preferiva aiutare lei, che quella egocentrica di sua sorella.
“Quindi il tuo ritratto è già finito?” chiese Mary stupita.
“Sì, l’ho finito giusto ieri” sorrise Ib, “e spero che vada bene.”
“Beh, avrai sicuramente il mio voto, sorellina!” trillò Mary, abbracciandola.
“Grazie, Mary.” Ib ricambiò l’abbraccio pronunciando quelle parole: non era interessata a vincere la competizione del quadro più bello, veramente. Ma non poteva non ringraziarla, dopo tutto.
“Mary!!” urlacchiarono le due amiche/papere della bionda, correndole incontro.
“Sorellina, io vado!” sorrise Mary e, dopo essersi augurate una buona giornata, sparì alla velocità della luce tra il fiume di studenti impegnati.
 
Raggiungere l’aula di Arte con quel caos non fu semplice, ma almeno non fu vano: Makko era appollaiata lì, di fronte una tela ritraente una coppia intenta a stringersi alla luce di un lampione in una notte innevata.
“Makko, buongiorno.” salutò la castana con un sorriso ben più luminoso rispetto ai precedenti.
“Ah- Ib! Buongiorno a te!” sorrise radiosa la rossa, voltandosi subito dopo averla udita. “Hai dormito bene?” le chiese mentre Ib si appropriava di uno sgabello per sederle vicino.
“No. Di nuovo quell’incubo.” sospirò la ragazza. Essere le uniche persone in quell’aula era fantastico, in più Makko sapeva tutto: quel che sognava, quel che pensava…ogni cosa.
Makko scosse appena il capo. “No, così non va. Appena finisco e consegno questo - ed indicò la tela con un cenno del capo - usciamo da qui e andiamo in biblioteca. Così cerchiamo di capire chi è quel Ghe..ehm..”
Guertena, dici?” le suggerì Ib.
“Proprio lui!” annuì l’altra con vigore, facendo saltellare i ricci ramati come gli pareva.
“Ma Makko, ho scritto quel nome in uno di quei momenti..! Non so nemmeno se esiste!” provò a ribattere la castana.
“In questi casi, ogni gesto può essere fondamentale. Ogni singolo gesto.” scandì Makko guardandola con sguardo di fuoco. Ib non potè che sospirare: era praticamente impossibile fermare Makko; tanto valeva risparmiare le forze e darle corda. E a quel sospiro, il viso della rossa si riempì dell’orgoglio di un lottatore che ha sconfitto mille avversari.
 
Non ci volle molto per completare quella splendida opera, ci volle molto più tempo per consegnarla, invece, data l’enorme confusione nell’istituto. Ma comunque, dopo un tempo estenuante, riuscirono a uscire da scuola, tirando entrambe un enorme sospiro di sollievo.
“Chissà chi è questo Ghernegna..”
Guertena, Makko.” ridacchiò Ib.
“E’ lo stesso!!” sbuffò la rossa, per poi riprendere il discorso. “Magari è un modello!”
“Un..modello?” chiese l’altra, spaesata.
“Sì!! Pensaci: un modello francese con la passione per l’occulto, sparito misteriosamente, che s’imbatte in te e ti scaglia un incantesimo per farti dimenticare..!”
Ib non sapeva se riderle in faccia o altro. Ma mantenne la calma, anche se alcune risate furono inevitabili. “Guertena mi sembra un nome più spagnolo, che francese.”
“Meglio ancora!”
“Ma comunque..un modello che gioca a fare il maghetto, Makko?!” sghignazzò la castana.
“Che ne sai, tutto può essere!” rise l’altra, continuando poi a fantasticare su chi mai potesse essere quella persona, mentre raggiungevano la loro meta: la biblioteca.
 
 
*Nina’s Corner*
Finalmente ce l’ho fatta ad aggiornare! Scusatemi tanto per l'attesa, ma non avevo proprio ispirazione. ç_ç
Spero tanto di non avervi delusi. Aspetto le vostre recensioni~ bye! *^*
   
 
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