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Autore: Atticus 182    06/06/2014    1 recensioni
"L'aria bruciava la pelle, il silenzio teneva con cura tutto il Giacimento nelle sue mani e il dente di leone era appassito."
Questa è la storia vista dalla prospettiva di Primrose, e racconta tutto ciò che succede durante l'assenza di Katniss nella vita di Prim. Ricordi, sensazioni, amori, luce e oscurità.
Genere: Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Primrose Everdeen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: Incompiuta
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Le mie dita percorrevano freneticamente le dolci linee di quel disegno nell’alba del giorno successivo. Lo posi alla luce per afferrarne ogni piccolo dettaglio, ma il sole giocava con i suoi raggi che danzavano sul foglio rendendolo troppo luminoso e impossibile da osservare. La spilla di Katniss aveva sfiorato i miei occhi per pochi minuti la scorsa mattina, in seguito lei stessa me la appuntò sulla camicetta; poi dopo la Mietitura la consegnai a quelle sue mani sempre troppo gelide per farle capire che un pezzo del mio cuore era con lei. Quella spilla mi aveva incuriosito, Katniss lungo il tragitto verso la piazza mi aveva spiegato che l’uccello su di essa era una ghiandaia imitatrice, una specie di uccello ibrido nato dagli esperimenti di Capitol City. Era davvero particolare quel piccolo oggetto, la ghiandaia era circondata da un cerchio e nel becco teneva stretta una freccia. Quella notte non dormii, uscii in cortile e alla luce della luna disegnai su un vecchio quadernetto di mio padre la ghiandaia della spilla. Non ero abile nel disegno, ma riuscii quasi a ricomporre l’immagine che nella mia memoria era spezzata da un velo sottile e ondulato di lacrime. Ciò che mi incuriosì fu il suo significato, a me ancora oscuro. Vicino la scuola si erigeva una grande biblioteca piena di libri, vaste enciclopedie e dizionari di ogni genere. Pensavo fosse l’edificio piu’ interessante del Distretto, essendo silenzioso e non molto frequentato, al contrario del Forno che era inondato quasi ogni giorno da sciami di persone. Dopo aver aiutato mia madre a casa e aver studiato, mi diressi in quel posto deserto. Appena entrai il profumo delle pagine si stagliò su di me, e io ne respirai l’essenza a pieni polmoni, mi piaceva l’odore dei libri vecchi e polverosi, mi piacevano le cose vecchie, mi piaceva sapere che qualcuno lì nel Distretto 12 poteva vivere così a lungo. Quel posto era un tempio, file di libri si protendevano dinanzi la porta alta piu’ o meno 2 metri, le pareti erano di un bianco perla, immacolate, potevo scorgere solo negli angoli in alto il peso degli anni che aveva scorticato i muri bianchi. Gli scaffali erano impolverati, ma i libri sembravano emanare la lucentezza del pulito. Notai soprattutto che erano disposti in ordine tenendo presente la gradazione del colore, ad esempio una fila aveva tutte le sfumature di nero, un’altra tutte quelle del rosso. Era un gioco di colori che rendeva piu’ divertente la ricerca.
«Chi è la? » sentii urlare dal fondo del corridoio di una delle file di libri. «Sono Primrose Everdeen» riuscii a pronunciare.
«Posso esserti d’aiuto? » sentivo la voce piu’ vicina «Si, sto cercando dei libri riguardanti le ghiandaie imitatrici. Dove posso trovarli? » «Terza fila in fondo, troverai ciò che ti occorre. » Una piccola donna dai capelli color argento spuntò da uno scaffale, aveva una voce calda, ma il suo aspetto diceva altro, indossava un corsetto nero stretto in vita e da lì discendeva una cascata di tessuto color cenere, a coprire le spalle una sciarpa leggera le ricadeva anche sulla schiena. Era un vestito molto strano, di sicuro non usato nel nostro Distretto, ma soprattutto in questa epoca. Il viso era rigato da rughe profonde ma non troppo visibili, la bocca accennava appena un sorriso e le iridi degli occhi erano di un profondo nero pece quasi a confondersi con la pupilla. Non mi soffermai a guardarla troppo, non volevo sembrare strana, così mi diressi verso ciò che stavo cercando e iniziai a leggere tutto il materiale che avevo a disposizione. “Ghiandaia,ibrido,Capitol City, esperimenti, habitat, foreste dell’Africa e dell’Asia, lunghezza corporea 34 cm, ampiezza alare 53 cm, peso 170 g, piumaggio marrone rosso, le penne delle ali sono blu chiare e contornate di nero, il suo dorso bianco diventa visibile particolarmente in volo.”  Improvvisamente mi sento trascinare dalla delicata mano di Morfeo nel sonno piu’ profondo, per poi risvegliarmi e venire colpita dalle onde di due oceani racchiusi negli occhi di un ragazzo chino su di me. «Scusami, non avrei dovuto venire qui, ho fatto troppo rumore e ti ho svegliata.» mi sussurrò con delicatezza per rendere piu’ dolce il mio risveglio. «Oh no, non devi scusarti.» Fu l’unica frase che riuscii a biascicare, seguita da un mezzo sorriso. Distolse lo sguardo dai miei occhi e fu attirato dal titolo di un libro, raccolsi i miei e chiesi alla vecchia signora della biblioteca se potevo prenderli in prestito, annuì e mi incamminai verso casa.
In biblioteca non ero riuscita a leggere niente di interessante, tranne qualche informazione sull’aspetto fisico della ghiandaia e sui posti in cui avrei potuto vederne una. Ma in quel momento mi stavo perdendo nel ricordo di quegli occhi e quel viso pallido. Quel ragazzo poteva avere poco piu’ della mia età e non l’avevo mai visto qui al Giacimento, tantomeno a scuola o per le strade del Distretto. Mi aveva colpito la sua voce, era spezzata da un alone di tristezza, la percepivo, ero brava a percepire il dolore, la mia casa trasudava di ferite ancora aperte e quella foto di mio padre sul caminetto faceva sempre sanguinare la mia, lavando via tutte le cose belle che avevo costruito dentro di me.





Autrice:
Questo è il secondo capitolo! Spero sia stato di vostro gradimento. :) Come avete notato non ho inserito molti discorsi diretti dato che questi primi 2 capitoli sono introduttivi, quindi si incentrano piu’ sui pensieri di Prim. I seguenti saranno piu’ ricchi di dialoghi e situazioni che dovrà affrontare la nostra protagonista. Mi metterò presto a scrivere i prossimi capitoli, intanto fatemi sapere se questi primi due vi sono piaciuti! :)
   
 
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