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Autore: FantaDJ_CA    06/06/2014    2 recensioni
Le labbra carnose della donna si scontrarono più volte contro quelle di Austin. Si comprendevano con uno sguardo, con una sola parola. Un sentimento li accomunava: l'amore.
Credete sul serio che questa sia una storia tra due persone normali? Beh, si puo' dir che questo è il loro lato ''più umano'', se così si puo' definire.
- Quando credi che riuscirò ad usare i miei poteri? - domandò Austin, ancora svestito nelle coperte, mentre l'altra si era già data una sistemata.
- Te l'ho già detto, amore, i tuoi poteri usciranno quando se lo sentiranno loro. Non lo decidi mica tu! - rispose, seccata da questa faccenda.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Ally Dawson, Altri, Austin Moon
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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12.

Ed erano lì, faccia a faccia ancora una volta. Era la grande battaglia che avrebbe cambiato qualsiasi cosa. Il sole che era ricomparso pochi istanti prima venne oscurato dalle tante nuvole che lo circondavano e che davano l’impressione di tristezza e di qualcosa di profondamente tenebroso. Austin fece un passo avanti nel cielo, grazie alla stabilità che aveva acquisito nel fluttuare in aria.

L’afroamericano, al contrario, rimase immobile nella sua postazione, attendendo la venuta dell’avversario senza alcun timore. Se gli si esplorava l’amigdala, si sarebbe notata la scarsità di paura nel suo cervello. Nonostante fosse stato precedentemente sconfitto alla “Cinquecentesima Premiazione Annuale dei Poteri Magici” dal ragazzo biondo, sembrava non avesse alcunché di cui preoccuparsi.
La prima mossa la fece proprio quest’ultimo, Chase: con uno schiocco di dita, fece sì che Austin fosse sommerso da una pioggia di colla. Dunque, una nuvola si creò sopra la sua testa, dando vita a gocce di colla vinilica, che lo spedirono a terra, nel grosso buco formatosi. Quando arrivò a contatto con il suolo, la nuvola sopra di lui cominciò a scomparire, riducendosi ad un vortice minuscolo che si innalzò fino all’altezza delle ulteriori nuvole nel cielo, fino ad esplodere. Chase, pronto per scagliargli un altr’incantesimo, si dovette ricredere quando il biondo, fissando la figura dormiente della sua ragazza, creò un’aura rossa che lo avvolse e lo sollevò da lì, riportandolo in perfetta forma e senza alcun residuo di quella sostanza appiccicosa addosso.

Anche l’aura a sua volta andò via, spazzata via dallo stesso Austin che strinse forte i pugni, mandando il ragazzo di colore contro il muro opposto a quello a cui aveva sbattuto Robert, che si frantumò in mille piccoli sassolini. Al contrario di Robert, lui sopravvisse all’impatto, se non riportando una, due gocce di sangue che gli colavano proprio accanto all’occhio destro, fino a toccarne la guancia.

“Devi amare proprio tanto la tua donna se sei riuscito a liberarti da tutta quella colla.” Affermò Chase, ottenendo l’annuire di Austin.
All’azione di quest’ultimo, lui sorrise: con uno schiocco di dita la sollevò nel cielo, causando l’apertura degli occhi di Ally per qualche secondo, in quanto dopo si addormentò nuovamente senza sapere cosa stesse succedendo.
“Cosa vuoi fare?” domandò Austin tentando di fermarlo.
Chase lasciò la presa che accompagnò Ally fin da lui, provocandone la caduta da cento metri d’altezza: il biondo sgranò gli occhi e, prima che la ragazza potesse sfracellarsi cadendo al suolo, rallentò la sua caduta stringendo la mano nella sua direzione e lei si accasciò a terra senza alcun danno.
“Ma fai schifo, che c’entra lei?” chiese sottolineando la terza parola.
“Volevo vedere quanto ti rendevi ridicolo per la tua fidanzatina…” disse, scoppiando a ridere.

Pochi secondi dopo, agitò le mani ed evocò una pianta rampicante, che da nome, crebbe espandendosi per la scala a chiocciola, rimasta inaspettatamente intatta, che caratterizzava il tempio. Arrivata all’ultimo gradino, Austin pensava che essa si sarebbe fermata e invece no: essa si spinse anche oltre fino ad arrivare alle gambe del ragazzo, che venne trasportato via sotto le foglie, rimanendo incollato al di sotto degli scalini.
Chase sfrecciò verso il basso, pronto per finirlo con un’onda simile a quella utilizzata poco prima.
Dopo aver unito i polsi per sprigionare l’onda colma di energia, una luce particolare gli ricoprì le mani, segno che l’incantesimo stava per riuscire. L’onda venne sparata a una velocità incredibile, pronta per colpire Austin: tuttavia, una luce violacea uscita dal nulla ricopre il ragazzo proteggendolo dalla morte a cui stava andando incontro.

“Ma che diamine…” si limitò a dire Chase, incredulo da ciò che era appena successo.
“Ci rivediamo.” Disse una figura a noi nota.
“Ma io ti ho ucciso! Che ci fai qui?!” esclamò l’afroamericano parlando con Robert.
“Guarda caso sono un essere buono, sono andato nel Paradiso, ho un amico che guarda caso è il guardiano del posto e guarda caso adesso sono qui.” spiegò.
“…Chad?”
“Sono io.” Rispose un individuo pallido, che era la persona di cui parlava Robert.
“Ma io ti avevo rinchiuso!”
“Sempre nel paradiso. Mi hai rinchiuso in un luogo che si può definire casa mia, genio che non sei altro.” rispose all’esclamazione seccato.

“Sono così felice di rivederti!” esclamò Austin abbracciando lo stregone dal mantello blu. “E anche di rivedere te, anche se non ti ho mai conosciuto! Anzi una volta sì, ma non eri realmente tu, ma Chase e...” aggiunse poi riferendosi a Chad, ma si fermò perché sapeva di star parlando troppo.
L’essere  alzò un sopracciglio. “Aveva finto di essere…?”
Austin lo bloccò limitandosi ad esprimere un semplice ‘lunga storia’ e si mise in posizione da combattente. Chad gli posò la mano sulla spalla. “Chi è quella ragazza che giace lì a terra?” domandò.
“Hai ragione, lei è Ally! Dato che sei un guardiano del paradiso, non fungi anche da curatore? Se sì, potresti ridarle tutte le forze che ha perso? Ci tengo troppo a lei e vorrei che fosse qui al mio fianco in battaglia. Non vorrei mai vederla soffrire”

Chad era già sceso al suolo, senza aver nemmeno ascoltato una parola di tutte quelle pronunciate dal biondo. Mise una mano sulla pancia di Ally e un’aura color verde chiaro ricoprì la ragazza da capo a piedi. L’energia curativa fece si che si svegliasse immediatamente. Si ritrovò davanti il faccione pallido di Chad e quello di Austin che mostrava un sorriso a trentadue denti.
Austin le porse la mano per aiutarla ad alzarsi, lei si aggrappò alla presa e si mise in piedi, venendo avvolta da un forte e caloroso abbraccio.
“Grazie.” disse a Chad, profondamente riconoscente.
Austin e Ally si misero mano nella mano e volarono su nel cielo. Chad li raggiunse pochi secondi dopo, mentre Robert e Chase erano già lì a fissarsi negli occhi ricolmi di rabbia. “Siamo 4 contro 1.”

Fecero un lavoro di squadra: Ally si occupava di creare tranelli per confondere Chase, Chad di sferrare incantesimi protettivi e curativi al gruppo, mentre Robert e Austin di finire il ragazzo con molteplici magie.
Tuttavia, questo schema non funzionava, i due stregoni non riuscivano a farcela da soli, serviva l’aiuto di tutti. Dunque, dopo che Chad lanciò l’incantesimo della pianta rampicante, tutti e quattro si riunirono in un’unica potenza: ecco che una luce accecante ricoprì il tempio e una gigantesca scarica multicolore colpì Chase. La struttura del tempio crollò completamente, ai piedi del quartetto.
Una polvere giallina salì nel cielo e si disperse nell’aria con il soffio del vento.
“E’ finita.” disse Austin buttandosi a terra.
“Finalmente!” esclamò entusiasta Ally, gettandosi sul corpo del biondo e abbracciandolo.
“Grazie mille.” disse Robert a Chad, ringraziandolo per il semplice fatto che se non fosse stato per lui, la battaglia non sarebbe mai stata vinta da loro.

Austin e Ally continuarono a coccolarsi per qualche altro secondo. Decisero poi di alzarsi in piedi e di ringraziare anche loro l’essere pallido. Le nuvole scomparvero lasciando intravedere nuovamente la figura del Sole splendente nel cielo.
Finalmente, tutto si era concluso per il meglio. Avevano avuto la loro vendetta e Chase era solo uno spiacevole e lontano ricordo. Da quel momento in poi ogni cosa sarebbe stata più facile e la loro vita migliore. Probabilmente.

SPAZIO AUTORE

Ehilà! Ecco la parte che conclude la quadrilogia. Spero vi piaccia, anche se so che non è tanto carina. 
Lasciate una recensione. Al prossimo capitolo, prima o poi. See ya! ^^'
  
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