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Autore: RoxyDowney    06/06/2014    1 recensioni
Robert dopo il divorzio soffre d'insonnia e pur di non ricadere nelle vecchie abitudini è disposto ad accettare di provare qualsiasi cosa. Mia si troverà a dover gestire la parte più "complicata" di quell'uomo quasi perfetto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Camminarono in silenzio sulla via principale della città, Mia iniziava a sentire il freddo entrarle dentro, così propose a Sam di fermarsi per prendere qualcosa di caldo in una caffetteria.
-E’ molto che lavori con Robert?
-Ora che mi ci fai pensare è un bel po’. Facevo la costumista per una produzione, abbiamo iniziato a ridere e scherzare. L’ultimo giorno di solito si fa una festa tutti insieme, ma Robert non venne. Dissero perché doveva iniziare le riprese per un nuovo film, così, non lo salutammo, ma dopo la festa siamo tornati tutti alle nostre postazioni per sistemare tutti i costumi, sai si rimandano in blocco in tintoria, qualche attore a volte chiede che i suoi abiti siano dati in beneficienza, altri li vogliono per ricordo. Robert chiese che venissero dati ad un sito che fa aste per beneficienza. Così, una volta tornata al mio posto ho preso tutti i suoi vestiti e mentre li sistemavo ho visto che c’era un foglio del copione nella tasca di una giacca. Capita spesso che gli attori ripassino le loro battute mettendosi poi in tasca il copione prima del ciak. All’esterno c’era scritto “Per Sam” così, mi sono seduta e l’ho letto. Mi aveva scritto che, se ero interessata voleva lavorare ancora con me, di chiamare Jimmy e ci saremmo accordati. Sono passati… quasi 10 anni.
-E’ davvero molto, ed è una storia bellissima.
-Ogni membro del gruppo ha una storia simile, Robert cerca affinità con chi deve lavorare con lui, dice sempre che siamo
-La sua famiglia.
Sam sorrise sentendole pronunciare quelle parole. Robert lo diceva spesso ma sentirlo dire da Mia aveva un altro valore.
-E tu? Lo conosci da molto?
-Direi proprio di no. Ci conosciamo da poco e da allora è diventato il mio incubo!
Sam rise e Mia con lei
-No davvero! Non sto scherzando!
Sam rise ancora
-Lo dici perché “ti ha fatto perdere molte ore di sonno eh”? Robert mi ha raccontato questa mattina come vi siete conosciuti e che i primi giorni sono stati difficili perché tu stavi sveglia mentre lui dormiva.
-Non sapevo avesse raccontato a qualcuno che lo sto aiutando con quel problema.
-Siamo come fratelli e mi confida… molte cose.
Sam sorrise ed abbassò lo sguardo, sapeva di aver attirato l’attenzione di Mia con quella frase. Forse Robert le aveva anche raccontato che avevano fatto l’amore?
-Ti ha parlato di me?
-Mi ha parlato di se e in tutta sincerità, non so come tu ci sia riuscita, ma non fa altro che parlare di come si sente quando ci sei tu.
-Ne sono certa, finalmente dorme!
-Sbaglierò, ma non credo che si tratti solo di quello… Ora andiamo, abbiamo ancora un bel po’ di cose da comprare.
Mia avrebbe voluto chiederle ancora di quelle confidenze, ma Sam aveva chiuso il discorso invitandola ad uscire dal locale e preferì non chiedere altro.
Vide Sam frugare nella borsa alla ricerca del telefono mentre stavano entrando in un altro negozio, così le fece cenno che l’avrebbe attesa all’interno, anche per darle un po’ di privacy. La vide dalle vetrine ridere e parlare per qualche minuto, poi entrò. Non appena la raggiunse le passò il suo telefono sorridendo
-Vuole parlare con te.
Mia prese il telefono mentre Sam si stava allontanando, mise l’orecchio sul telefono e sorrise subito nel sentirlo parlare con qualcuno mentre attendeva una sua risposta.
-Robert?
-Ehy, hai lasciato il telefono in albergo?
-Oh. Sì mi sa di sì. Siamo uscite subito dopo di te e non l’ho recuperato dalla cabina armadio.
-Ti stai divertendo?
-Sì grazie, Sam è davvero molto simpatica. E tu come va il lavoro?
-Abbiamo quasi finito, torneremo per cena o giù di lì.
-Bene.
-Mia posso, posso farti una domanda?
-Sì dimmi.
-Sai… sai stamattina, prima che andassi via…
-Sì…
-Quando, bhé quando io ti ho baciata… ti ha dato fastidio? Ti… ti sei arrabbiata?
Rispose d’impulso senza pensarci
-No.
Poi ripensandoci aggiunse
-Ma non
-Non deve succedere, lo so. Volevo solo capire… Non volevo essere inopportuno… ci ho pensato fino ad ora…
-Non preoccuparti.
S-Ehy voi due piccioncini potete tubare più tardi? Dobbiamo provarci un sacco di vestiti noi!
-Sam… quella piccola irriverente!!!
Mia rise sia per Sam che per Robert
-Ci vediamo più tardi ok?
-Va bene ma dille che troverò il modo per ripagarla di tutto questo!
Chiuse la telefonata e Sam attese il telefono per rimetterlo nella borsa
-Dice che troverà il modo di ripagarti di tutto questo.
-Ne sono certa, ma la cosa non mi spaventa affatto. Vieni ho visto un vestito che ti starebbe benissimo, voglio che lo provi!
Quella lunga giornata terminò dopo un giro di negozi, molte buste contenenti i loro acquisti e una breve pausa per il pranzo. Mia si sentiva sfinita e fu molto felice quando decisero di tornare in hotel.  Robert sarebbe rientrato dopo un paio d’ore e Mia voleva sistemare i suoi acquisti, rilassarsi un po’, farsi una doccia e controllare il menù prima del suo arrivo.
Sam fu gentile e si offrì di darle una mano per trovare un po’ di spazio nella cabina armadio per i suoi acquisti. Diceva che era il suo lavoro e continuò a ripeterle che uno dei suoi acquisti, era bellissimo. Un vestito di cashmere grigio chiaro lungo fino quasi alle caviglie, tutto sommato semplicissimo ma quando glie lo aveva mostrato le era piaciuto molto. Tanto che Sam la convinse ad indossarlo subito.
-Qui è tutto a posto, ci prendiamo un aperitivo intanto che aspettiamo il ritorno degli altri ok? Ho sentito che la vista dalla terrazza è fenomenale, ci dobbiamo andare! Tu intanto senti per il menù… io vado ad informarmi e a vedere se è rientrato qualcuno dei nostri!
-Ok. Appena ho finito ti chiamo.
Chiamò il maggiordomo e passarono pochissimi istanti prima che lui entrasse nella suite.
-Madame, ha bisogno di me?
-Volevo chiederle del menù di questa sera.
-E’ tutto come richiesto nell’email che abbiamo ricevuto. Può stare tranquilla.
-La ringrazio.
-Se posso permettermi Madame, hanno chiesto di lei, dovrebbe salire all’ultimo piano.
-Ma non è questo l’ultimo piano?
-Per quanto riguarda le camere sì, ma in realtà l’ultimo piano è riservato alla terrazza ed alla spa. Può salire attraverso la scala in fondo al corridoio.
-Grazie.
Doveva essere il posto di cui parlava Sam, prese il corridoio e raggiunse le scale. Le salì in fretta, non sapeva bene a che ora sarebbero tornati gli altri, quindi se volevano godersi quell’aperitivo era meglio fare in fretta. Aprì la porta del piano su cui era impressa la scritta SPA e vide che le luci erano ancora spente. Solo le lampade all’interno della piscina e sulla terrazza esterna erano accese e non vedendola iniziò a pensare di aver capito male, ma poi in fondo alla sala, dove c’era il bancone ed i tavolini del bar vicino alle vetrate della terrazza vide una persona in piedi che osservava il panorama nella penombra. Non era Sam, era un uomo. Forse a loro si sarebbe unito qualche altro membro del gruppo che come lei aveva già finito di lavorare?
-Ciao, Sam non è ancora arrivata?
-Sam non c’è. Dovrai accontentarti di me per questo aperitivo
-Robert? Ma… quando sei tornato?
-Non so, all’incirca un’ora fa. Bello il vestito.
-Grazie. Pensavo tornassi più tardi.
-Sembri quasi dispiaciuta.
-No, no, non fraintendermi, ma saremmo tornate prima se lo avessimo saputo.
-Mi serviva tempo per organizzare questo.
Mia accettò il bicchiere che conteneva un cocktail con del ghiaccio
-Non so come sia, non c’è alcool.
Mia sorrise, si era attenuto alle regole.
-E’ buono.
La invitò a sedersi sui lettini con vista sulla città ed in silenzio sorseggiarono il loro aperitivo. Non appena terminato Robert si alzò e la guardò sorridendo
-Cosa c’è? Sono sporca in viso?
-No, sei… sei solo molto bella stasera. E ora, prima che pensi che abbia “secondi e terzi fini” ti lascio alla tua seduta di benessere.
Non appena Robert pronunciò quelle parole fece un cenno con la mano e la Spa si illuminò. Da una porta laterale entrarono dei ragazzi e la sala si animò del personale pronto a soddisfare ogni sua richiesta
-Come scusa?
-La Spa. Tutto questo è a tua disposizione. Questo credo sia il tuo costume. Ci vediamo più tardi.
Si avviò verso l’uscita mentre lei ancora guardava la busta con il costume che aveva comprato quel pomeriggio con Sam. Così capì cosa si erano detti al telefono, lo stava aiutando a prepararle questa sorpresa.
-Robert!
Si alzò e lo raggiunse
-Dimmi.
-Grazie è davvero un pensiero molto carino da parte tua ma…
-Ma cosa? Pensavo che ti piacesse la Spa.
-Sì infatti! Mi piace molto, ma volevo dirti che potresti scendere a prendere un costume e fermarti anche tu.
Robert sorrise entusiasta dell’idea. Poi dalla giacca tirò fuori una busta che conteneva un costume per lui
-Sam… ci sperava! E anche io.
Mia sorrise e lo spinse avviandosi verso gli spogliatoi. 
   
 
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