Fanfic su attori > Robert Downey Jr
Segui la storia  |       
Autore: RoxyDowney    06/06/2014    1 recensioni
Robert dopo il divorzio soffre d'insonnia e pur di non ricadere nelle vecchie abitudini è disposto ad accettare di provare qualsiasi cosa. Mia si troverà a dover gestire la parte più "complicata" di quell'uomo quasi perfetto.
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
-Devo ammettere che il massaggio di prima non è stato niente male.
Mia aprì gli occhi e lo guardò mentre nel lettino a fianco al suo Robert era sdraiato con gli occhi chiusi godendosi il benessere che quel luogo gli stava donando. Per gran parte di quella serata era stato in silenzio e Mia era piacevolmente stupita per questo.
-Sì, è stato davvero molto piacevole.
-Bhè molto piacevole, direi… piacevole.
Robert aprì gli occhi e la guardò mentre terminava la frase
-Conosco qualcuno che sa fare dei massaggi che…
-Non finire la frase… ti prego…
Robert rise e richiuse gli occhi, Mia sorrise. Con lui era un continuo batticuore. Iniziava a parlare ingenuamente ma poi non mancava mai di farle perdere qualche battito di cuore.
-Mia?
-Dimmi.
-Grazie per avermi risposto sinceramente stamattina.
Robert la guardava ora e vederla accennare un sorriso nonostante le stesse ricordando quel bacio lo fece sentire meglio. Forse con il tempo sarebbe riuscito a scoprire perché non voleva avere una relazione con lui. E magari convincerla che quella non era la scelta giusta. Quel pensiero lo faceva sentire vivo, vagamente felice e speranzoso che le cose potessero sistemarsi, anche se, non avevano ancora parlato di cosa era successo con Maria quel mattino e lui era piuttosto sicuro che il suo essere scontrosa con lui avesse a che fare con il cambio di rotta di Mia.
Dopo un paio d’ore di trattamenti decisero di scendere per la cena, riproponendosi di farlo di nuovo.
Mia chiuse le tende ed abbassò le luci mentre Robert prese i telefoni e li depositò nella cabina armadio vicini a quello di Mia che era rimasto lì dalla sera precedente.
Si sedettero e cenarono in silenzio. Più volte Robert aveva alzato lo sguardo cercando di trovare qualcosa da dire. In realtà gli passavano per la testa mille domande che avrebbe voluto farle, ma sapeva bene che per Mia le regole andavano rispettate. Inoltre aveva già notato che, quando rispettava le regole lei era molto più disponibile al dialogo nei momenti in cui non era in “terapia”, così tacque sperando di avere un po’ di tempo libero dopo le riprese per uscire e fare una passeggiata o qualsiasi cosa lei avesse voluto.
Mia evitò di proposito di soffermarsi su di lui con lo sguardo mentre stavano cenando. Sapeva che se avesse incrociato il suo sguardo lui avrebbe di certo iniziato a parlare come suo solito senza riuscire più a fermarlo. Usò quel tempo, quel silenzio per pensare. Pensò a quanto quell’uomo, che era un estraneo riusciva a farla sentire strana. Emozionata ad ogni sorriso. Per un attimo pensò a quanto lui l’aveva desiderata la notte precedente, ma poi indirizzò i suoi pensieri altrove temendo di arrossire. Ripensò a quel mattino, a quanto era stato bravo a convincerla ad andare con Sam e si domandò se, in quel momento aveva già deciso di farle quella sorpresa o se tutto era nato più tardi quando poi chiamò al telefono durante la mattinata. Ma soprattutto, perché lui si stava comportando in quel modo? Non era secondo lei il comportamento di chi poi, a notte fonda finisce in un night club per finire la serata… fermò quel suo pensiero perché quelle immagini le facevano troppo male. Non era obbligato ad essere carino con lei, era una dipendente quindi, non c’era necessità di essere così gentili. Infine giunse con il pensiero a quel bacio. Piccolo, leggero ma così caldo da farla rabbrividire ancora adesso se solo ci pensava.
Robert la distolse dai suoi pensieri e lei glie ne fu grata.
-Vuoi dell’altra acqua?
-No. Grazie.
Sì versò da bere e sorseggiò lentamente guardandola. Mia ebbe paura di essere arrossita per i suoi pensieri e che lui ora stesse cercando il modo di chiederle a cosa pensava.
-Sam ti ha detto che c’è una festa in hotel?
-No. Non me ne ha parlato.
-Terminano le riprese qui e si fa una festa per “ringraziare” tutti. Mi piacerebbe che venissi anche tu.
-Ma io non ho partecipato al film.
-In realtà hai fatto moltissimo per questa produzione. Se non avessi dormito, non sarei riuscito a tornare sul set e terminare le riprese. Quindi puoi prenderti un po’ di merito per la fine di questa fase.
Mia sorrise ma preferì bere anziché rispondere.
Robert non si sentiva affatto stanco e temeva che non sarebbe riuscito a prendere sonno tanto facilmente. Inoltre si era imposto di mettersi a dormire facendo attenzione a non avvicinarsi a Mia. Non voleva che pensasse che lui volesse approfittarsi della situazione.
Quando Mia uscì dal bagno lo trovò già sdraiato sotto le coperte con gli occhiali da vista ed un copione tra le mani, la guardò attraverso gli occhiali e le sorrise probabilmente intuendo quello che lei stava pensando
-Nessuna distrazione, è lavoro… per domani, ma tra poco smetto.
Mia sorrise, a quello non poteva opporsi. Era ancora presto e se leggeva non avrebbe fatto domande. Spense le luci della suite, prese un paio di bicchieri d’acqua e tornò in camera. La stanza era illuminata solo attraverso la piccola luce sul comodino di Robert. Si sdraiò dal suo lato del letto e nello stesso istante vide Robert lasciare il copione e gli occhiali sul comodino e voltarsi verso di lei. Le sorrise trattenendo il suo corpo dall’avvicinarsi a lei
-E’ stata una bella giornata… Buona notte.
Mia sorrise e si sentì mancare il respiro quando lo vide sporgersi verso di lei per baciare le sue labbra come quel mattino. Vederlo poi ritrarsi sorridendo e tornare al suo posto la fece sentire quasi dispiaciuta, si rese conto che avrebbe voluto che la stringesse a se e che quel bacio fosse l’inizio della fine. Lo vide spegnere la luce e ringraziò per quel buio perché in esso poteva mascherare la sua delusione. Robert sospirò forse un po’ troppo rumorosamente ma non riusciva a mascherare come lei riuscisse a farlo sentire. Era certo che lei stesse sorridendo per quel suo sospiro. Chiuse gli occhi e nonostante non riuscisse a non pensare a Mia ed al suo profumo fu proprio grazie alla sua presenza, al suo respiro che riuscì ad addormentarsi.
Mia restò in silenzio trattenne le risa a stento per quel sospiro. I suoi occhi si erano ora abituati a quella pochissima luce e riusciva a distinguere il contorno del viso di Robert che dormiva serenamente. Chiuse gli occhi e cercò di dormire ma le immagini di loro continuavano a riproporsi nella sua mente impedendole di trovare pace. Nonostante lo stesse negando a se stessa lo desiderava. Non seppe quantificare quanto tempo passò in quel letto, in quella stanza fantasticando, sperando che Robert si svegliasse e si avvicinasse a lei. Sentiva il suo cuore rimbalzarle in gola ogni volta che lo sentiva muoversi nel letto. Non riusciva a capire cosa le stesse prendendo. Infine, prima di fare qualche sciocchezza prese la decisione di alzarsi ed andare a farsi un bagno. Mentre attendeva che la vasca si riempisse andò in soggiorno, scostò un angolo della grande tenda e vide che la città nonostante il cielo fosse ancora scuro si stava svegliando. Forse poteva iniziare ad ordinare la colazione, avrebbero portato i giornali del mattino, decise di controllare l’ora dall’orologio di Robert che era nella cabina armadio, erano le quattro e mezza. Decisamente troppo presto per ordinare la colazione. Inviò l’email a Maria. Socchiuse la porta, abbassò l’intensità della luce e dopo essersi spogliata si immerse sperando che quel tepore l’aiutasse a non pensare alle mani di Robert. Evitò di accendere l’idromassaggio per non rischiare che il rumore potesse svegliarlo. Chiuse gli occhi e cercò di rilassarsi.
-Ehy che ci fai qui?
Aprì gli occhi e lo vide lì sulla porta che si stropicciava gli occhi e la guardava un po’ assonnato, con quella maglietta bianca che disegnava perfettamente ogni suo muscolo rendendo maledettamente difficile sostenere il suo sguardo mentre si avvicinava e grattandosi la testa si metteva a sedere sullo sgabello affianco al bordo della vasca.
-Va tutto bene?
Mia non riusciva a parlare, cosa avrebbe potuto dire? Robert allungò la mano e le accarezzò la guancia mentre lei chiuse gli occhi e sospirando vi appoggiò il suo viso accettando quella carezza, quel contatto come fosse stata un piccolo gatto in cerca di coccole. Robert si avvicinò col viso al suo, un gesto semplice ed intimo come per assicurarsi che tutto andasse bene
-Che succede? Posso… posso fare qualcosa per te?
Mia aprì gli occhi e lo vide lì in apprensione per lei. Avrebbe dovuto essere sincera con lui, come lui fece con lei la prima volta e dirgli apertamente che con lui affianco non riusciva più a dormire perché era troppo per lei.
Ma sapeva come l’avrebbe fatta sentire, la sua mente non le era d’aiuto, continuava a ripetere “diglielo” “Baciami Robert!” “Baciami!” “è quello che vuoi!” trattenne il respiro pensando che fosse il suo profumo maledettamente sensuale a farle perdere la testa
-Mia? Parlami…
-E’ solo… E’ solo nostalgia di casa. Non preoccuparti, di solito passa in fretta. Torna a dormire, è davvero molto presto.
-Non…
La guardò attraverso la poca schiuma che velava il suo corpo alla sua vista, deglutì e distolse lo sguardo fissando per un attimo la porta del bagno, poi si alzò sapendo che non avrebbe potuto sostenere ancora per molto quella visione senza che il desiderio di lei prendesse il sopravvento.
-Faccio portare la colazione e poi, che ne dici se facciamo una passeggiata?
-A quest’ora? Sei sicuro?
-Sì. Ti porto in un posto…
Robert chiuse la porta del bagno dietro di se e ci si appoggiò respirando profondamente. Quella situazione iniziava ad essere insostenibile. 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su attori > Robert Downey Jr / Vai alla pagina dell'autore: RoxyDowney