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Autore: R5erMaranatic    06/06/2014    1 recensioni
In quanti sognano di incontrare o di essere fidanzati con il proprio idolo? Non capita tutti i giorni di incontrare gente famosa o addirittura i propri idoli... Beh, è proprio quello che succede in questa storia, dove musica, amore e amicizia si intrecciano in una bellissima storia.
ATTENZIONE: questa storia è frutto della mia immaginazione. I fatti narrati non sono mai accaduti e i personaggi sono leggermente diversi dalla realtà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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La matassa di nubi che si era formata era lontana, e l’ombra che quel giorno di gennaio aveva deciso di posarsi sulla città non mi dispiaceva affatto. Ero tranquilla, immersa nei miei pensieri e indaffarata a riaggiornare continuamente la home di Facebook, quando mi salta all’occhio una foto con la seguente descrizione:  “Che band preferisci? Emblem 3, Midnight Red, The Vamps o R5? Commenta il tuo preferito! ” Curiosa di vedere com’erano queste band, ho ingrandito la foto. Da quello che mi ricordo gli unici che mi avevano suscitato curiosità e risa (per la foto messa sul post) erano stati proprio gli R5. Interessata da questa band, ho aperto You Tube e ho scritto “R5”. La prima canzone che mi è comparsa è stata “Pass Me By”. Dopo “Pass Me By” ho ascoltato “Crazy 4 U”, “Cali Girls” e “LOUD”. Da quel momento mi sono letteralmente innamorata di questi cinque giovani ragazzi con una passione e un talento innato per la musica, che amano i loro fan, ma che soprattutto fanno gli scemi per far divertire la loro seconda famiglia. Sì, perché la R5family è questo: una seconda famiglia per tutti i fan degli R5. Sì, io sono una R5er solamente da gennaio, ma sento veramente che la R5family è tutto per me, un posto dove rifugiarmi quando sono triste, un posto dove condividere le mie risate con quelle degli altri fan, un posto dove se vuoi dire la tua tutti ti accettano, perché è così che ci si comporta in una famiglia. E’ da quel giorno di gennaio che ho iniziato a guardare e riguardare i loro video, gli episodi della R5tv, le loro foto e video di Instagram, i video delle loro canzoni... Solo loro riescono a tirarmi su di morale quando sono triste, o calmarmi quando sono arrabbiata con il mondo.
Credo che sia capitato a quasi tutta la R5family di sognare di incontrarli o di fidanzarsi con loro, beh a me succede tutte le notti!!! E’ strano perché, anche se mia sorella è una R5er, a lei non le vengono sogni tipo: “Prendo il primo volo per LA, vado a casa loro, li rapisco, li porto qui e li tengo con me per sempre” e a me invece sì. Fatto sta che per me è come averli sempre accanto, perché ascolto la loro musica per andare a scuola, per tornare a casa da scuola, quando devo fare un viaggio (che sia lungo o corto non importa)… In pratica fanno parte di me! A volte penso a come reagirei se mi capitasse di vederli per strada, o di andarci a sbattere per sbaglio e credo che non saprei come reagire, se urlare, se piangere, se ridere, se abbracciarli…
 
Il mattino seguente, mi svegliai di buonumore, pregustando un viaggio da casa a scuola in compagnia dei miei nuovi idoli. Mi vestii e mi truccai. Andai davanti allo specchio: sono sempre la solita ragazza dai capelli castani e ricci abbastanza scompigliati, gli occhi color nocciola fatti risaltare dal mascara e un fisico per niente invidiabile. Questa sono io, Sara, 14 anni, sempre sorridente quando è con le persone che ama. Misi la felpa e il mio giubbotto di pelle con i brillantini, presi la cartella e uscii di casa. Era un giovedì e io ogni giovedì entro alle 9:00. Non avendo voglia di arrivare troppo presto a scuola, decisi di andare a piedi invece che in pullman. Adesso come adesso penso che sia stata una bellissima idea. Quel giorno, invece, non lo pensavo affatto. Quando ero sul ponte, iniziò a diluviare. Io non avevo né un ombrello né il cappuccio della felpa, e non c’erano neanche dei balconi per potersi riparare. Iniziai a correre tenendo la testa quasi bassa per non bagnare gli occhiali e riuscire ancora a vedere. Ma facendo così andai a sbattere contro qualcuno… Qualcuno che portava un paio di stivaletti col tacco alto  le borchie sul tacco. Quelle scarpe mi ricordavano tanto… No, non può essere!

 
   
 
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