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Autore: R5erMaranatic    07/06/2014    0 recensioni
In quanti sognano di incontrare o di essere fidanzati con il proprio idolo? Non capita tutti i giorni di incontrare gente famosa o addirittura i propri idoli... Beh, è proprio quello che succede in questa storia, dove musica, amore e amicizia si intrecciano in una bellissima storia.
ATTENZIONE: questa storia è frutto della mia immaginazione. I fatti narrati non sono mai accaduti e i personaggi sono leggermente diversi dalla realtà.
Genere: Comico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Triangolo
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<< Non ci posso credere!!! Rydel Lynch! Rydel Mary Lynch è davanti a me?!?! >> Rydel, poverina, non capiva un accidente di quello che stavo dicendo, dato che lei è americana e io stavo parando un italiano poco comprensibile persino per me. Mi calmai e mi presentai: << Hi, I’m Sara! >> e lei ancora sconvolta dalle mie parole disse: << I’m Rydel Lynch, but I think you know me… >>. Ero così eccitata che non feci caso all’ora e notai solo in quel momento che mancavano 10 minuti al suonare della campanella. Le dissi con la voce più dolce che avevo trovato, che dovevo andare a scuola e lei mi disse che mi avrebbe accompagnata volentieri sotto il suo ombrello di Hello Kitty (aveva anche le orecchie e il fiocco!!). Iniziammo a incamminarci e nel mentre speravo che potessimo diventare amiche, buone amiche. Le dissi: << Come mai qui in Italia? Non dovresti essere con i tuoi fratelli a fare il tour in America?*>> << Ma non ci sono solo io qui a Torino, ci sono anche i miei fratelli e Ratliff. Avevamo bisogno di un momento di pausa! >>. Capivo cosa intendeva, dev’essere bellissimo girare il mondo insieme ai propri amici e fratelli, ma essere sempre perseguitati dai paparazzi non dev’essere così bello… Purtroppo eravamo arrivate a scuola e le dissi che dovevamo salutarci, ma che ci saremmo potute organizzare per vederci un altro giorno. Ci scambiammo i numeri e lei mi chiese se poteva venirmi a prendere quando uscivo da scuola. Io dissi che ne sarei stata immensamente felice e che si doveva camuffare per non farsi riconoscere. Ci salutammo e la guardai andare via. La mia idola sarebbe venuta a prendermi all’uscita da scuola!! Peccato che non le avevo detto a che ora uscivo… Le mandai subito un messaggio con scritto: “Oggi esco alle due :( ”. Entrai a scuola con un sorriso sulla faccia così grande che la mia amica Emanuela mi chiese se stavo bene.<< Si, sto bene.>> E mi misi a ridere. Lei, giustamente, si preoccupò ancora di più vedendomi ridere senza motivo.<< Manu, non crederai mai a quello che sto per dirti…>> le dissi con gli occhi che mi brillavano. << Dalla faccia sembra che hai visto il fantasma di Freddie!>> (lei è ossessionata dai Queen, come io lo sono degli R5) <> le dissi << HO INCONTRATO RYDEL E MI VIENE A PRENDERE ALL’USCITA DA SCUOLA!!!!!>> Mi misi a saltellare come e non ci fosse un domani, peccato che c’è sempre qualcuno che rovina i miei momenti di gioia. In quel preciso istante, entrò il professore di inglese, e vedendomi così felice decise di farmi andare alla cattedra e raccontare (in inglese) cosa mi era successo e perché ero così felice. << Sicuramente non sono felice che lei sia arrivato adesso >> sussurrai senza farmi sentire. In un inglese quasi perfetto, che non sapevo neanche io da dove l’avevo tirato fuori, gli raccontai che avevo rivisto una mia amica d’infanzia americana e che oggi sarebbe venuta a prendermi. Mi mandò a posto che aveva la testa rossa dalla rabbia (sì, è calvo) e io ero ancora più felice di prima perché mi ero presa un bell’otto di interrogazione orale alla cattedra. Finite quell’ora c’era l’intervallo e corsi su per le scale fino a raggiungere la classe di mia sorella. La incontrai in corridoio e la portai con me in un angolo, così che nessuno potesse sentirci. Le dissi che oggi doveva scendere appena suonava la campanella perché c’era una mia amica che mi sarebbe venuta a prendere. Non le dissi che all’uscita da scuola si sarebbe ritrovata faccia a faccia con Rydel. Finite quelle cinque maledette ore di lezioni noiose, aspettai mia sorella davanti alle scale e uscimmo da scuola insieme. Pioveva ancora, e sicura di quello che stavo facendo mi diressi verso un ombrello di Hello Kitty retto da un individuo, Rydel, incappucciato dalla testa ai piedi. Arrivata davanti a Rydel la salutai e le dissi che la ragazza che era con me era mia sorella Giulia. Rydel le allungò la mano e disse che era felice di conoscerla. Giulia, di rimando, le disse che anche per lei era un piacere conoscerla. Delly si rivolse poi a me e mi disse: << Che ne dite se entriamo in macchina? >> Io stavo per entrare ma mia sorella mi fermò e mi disse: <> <>
 
*I dialoghi e/o messaggi con gli R5 sono scritti in italiano, pur essendo detti/scritti in inglese*
 
Angolo Autrice
Questa è la mia prima fanfiction che scrivo ed è dedicata a mia sorella. Essendo in vacanza aggiornerò abbastanza velocemente. Spero vi piaccia :D

 
   
 
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