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3 – Acqua americana
C’erano
di gran lunga problemi peggiori al mondo, no?
E
comunque restava ancora la possibilità che Castle non lo
scoprisse mai.
Può
sempre dirglielo con calma, più avanti, quando Mathieu se ne
sarà andato.
Oppure
non dirglielo affatto. In fondo lei non sa chi sia stata la prima
ragazza di
Castle e nemmeno le interessa saperlo.
Cercando
di auto convincersi che andrà tutto bene, si avvia verso
l’entrata del locale
dove Rick le ha
scritto che la stavano
aspettando per pranzo.
Matt
la nota e le fa un cenno per farsi vedere.
Quando
Kate lo raggiunge lo trova al tavolo da solo
“Dov’è Castle?” domanda
allarmata.
Lui
le scosta la sedia per farla accomodare “Al telefono con sua
figlia” e lo
indica qualche tavolo più in là, mentre con la
mano sinistra si tappa
l’orecchio per isolarsi dal chiacchiericcio del ristorante.
“Oh,
meno male” sospira sollevata “È tutta la
mattina che ho un brutto
presentimento”.
Matt
tossicchia “E fai bene...”.
Kate
spalanca gli occhi “Come, prego?”.
“Lui...
lo sa...” inizia, incerto, Mathieu.
Beckett
stringe involontariamente la tovaglia tra le mani “Che cosa
sa?”.
“Quello...”
dice lui, solamente.
“Quello?!!”
esclama alzando la voce.
“Shhh,
sì, quello!” Matt le fa segno con le mani di non
urlare.
“C-come
diavolo... no lascia stare non me lo dire...” Kate si
accascia sul bracciolo
della sedia e si sorregge la testa con la mano.
“Mi
dispiace, sembrava lo sapesse già...invece no...”
la mano di Kate lo ferma.
“Ormai
è fatta. Piuttosto, come l’ha presa?”.
Mathieu
si stringe nelle spalle “Lui dice che non gli
importa”.
Kate
lo guarda con scetticismo “Ehi, non guardarmi
così, parole sue, Kay!”.
Sta
per ribattere quando vede lo scrittore tornare verso il tavolo.
“Eccomi,
scusate” Richard si siede e si rivolge alla donna
“Ciao, amore”.
Non
sono soliti ad usare vezzeggiativi o nomignoli, specie in pubblico,
perciò Kate
capisce immediatamente che quella è una frecciatina.
L’ha
presa benissimo, sì, sì...
pensa
immediatamente.
“C-ciao,
Castle” Kate deglutisce con forza, poi cerca di darsi un
tono. Non ha
intenzione di mostrarsi in imbarazzo o a disagio.
È
solo seduta allo stesso tavolo con a destra il primo uomo con cui
è andata a
letto e a sinistra l’ultimo.
Non
ha fatto nulla di male.
“Che
dite, mangiamo?” propone per levarsi
dall’imbarazzo.
“Non
vuoi sapere della nostra passeggiata turistica, tesoro?”
le chiede invece Castle, con un sorrisetto strafottente in
volto.
Kate
assottiglia lo sguardo “Conosco questa città come
le mie tasche” risponde,
facendosi notare da un cameriere con un gesto del braccio
“Ordiniamo?”.
Un
giovane ragazzo arriva in pochi secondi “Avete già
deciso cosa volete?”.
“Ci
può portare i menù, per favore?”
domanda veloce Kate per impedire a Castle di
fare qualche altra battutina.
“Ma
certo, vi porto del pane intanto, magari? Quale tipo
preferite?”.
“Baguette”
risponde Kate, senza badarci molto.
Il
cameriere sorride “Pane francese! Ottima scelta!”.
Un
ghigno infastidito si forma sul volto di Castle “Si, Kate,
ottima scelta!”.
Beckett
sorride al cameriere, ignorando lo scrittore.
“Abbiamo
dell’ottima acqua Perrier, se la gradite” prosegue
il giovane, che non ha la
minima idea di quanto la sua vita sia in pericolo in questo momento.
Castle
posa una mano sul braccio del ragazzo, quello che sta reggendo un
piccolo
taccuino “La nostra cara vecchia acqua americana
andrà benissimo, chiaro? Va
bene anche dal rubinetto!” poi si volta verso Matt
“Sei d’accordo, vero?”.
Mathieu
decide saggiamente di non intromettersi in quello strano litigio
“L’acqua
americana è perfetta. La adoro”.
In
imbarazzo, il cameriere sparisce velocemente dalla loro vista.
L’atmosfera
che regna è molto io
so-che tu sai-che io
so.
“Scusate”
Matt si alzò in piedi “Non ho molta fame
sapete...credo che vi lascerò pranzare
da soli...ci sentiamo più tardi”.
I
due annuiscono senza distogliere gli occhi l’una
dall’altro, mentre Mathieu se
ne va.
“Allora...”
mormora lo scrittore.
“Allora...”
mormora la detective.
Il
cameriere posa i menù e a sguardo basso se ne va, prima di
essere nuovamente
messo in mezzo.
“L’abbiamo
traumatizzato” sorride Kate, cercando di alleggerire la
tensione.
Castle
strabuzza gli occhi “Lui? Qui quello traumatizzato sono
io!”.
“Oh,
ti prego, non è che tu sia vergine, Castle!”
sbottò lei.
“Si”
ammise lui “Ma non ti ho portato in casa Melanie
Thompson!”.
Beckett
si sporse in avanti “Perché me l’hai
detto!! Se mai mi capiterà nella vita di
sentire quel nome mi ricorderò immediatamente che
è stata la tua prima ragazza!
Me l’hai praticamente impresso a fuoco nel
cervello!”.
“Non
è per niente piacevole, vero?” gongola lui.
“Posso
ricordarti che l’anno scorso tu hai lasciato che Meredith
stesse in casa con
noi?”.
“Non
è andata così, è stato tutto un grosso
equivoco e ti ho chiesto scusa molte
volte per quello!” si difende, Castle “Tu invece
hai invitato il francesino a
casa nostra tutta contenta e con il sorriso stampato in
faccia”.
“Ero
solo felice di vederlo! Senti... non penso alla mia prima volta ogni
secondo
della mia vita, ok? Col senno di poi non lo inviterei,
Castle”.
“Perfetto,
annulla l’invito!” propone immediatamente.
Beckett
sospira “Castle, stai reagendo in maniera esagerata. Sono
passati quasi
vent’anni ormai”.
“Lo
so, lo so...Ascolta, non sono impazzito, ok. È solo che non
voglio avere il tuo
primo amore sotto il naso a ricordarmi che purtroppo noi due non ci
siamo
conosciuti al liceo”.
“Sei
geloso” sussurra dolcemente a metà tra
l’affermazione e la domanda,
sorridendogli.
Castle
dapprima si finge offeso “Di quei 30 secondi
scarsi?” poi getta la maschera
“Sì, tantissimo, vorrei essere stato io i tuoi
primi 30 secondi scarsi!”
ammette con il broncio.
Kate
finalmente si rilassa e gli accarezza la mano “Se ti
può aiutare ieri sera sei
stato i miei 45 secondi scarsi”.
“Davvero?”
Castle si illumina come un albero di Natale.
“Possiamo
mangiare, adesso? Devo sbrigarmi a tornare al distretto”
domanda Kate, mentre
ride.
Castle
annuisce contento e solleva il menù, coprendosi il volto
“Comunque ieri sera
saranno stati almeno 2 minuti buoni...”.
Ivi’s
corner:
ma
ve lo
immaginate il povero cameriere?? Ahahahhahaha
non
sa a
cosa va incontro servendo quel tavolo!!
Che ne dite?
Volete dell’acqua Perrier? Una baguette?? Ahahahah
Ok, non ho
cose intelligenti da dire in questo angolo, la storia prosegue....
Buon weekend
a tutti!
Ivi87