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Autore: FreddieFromMars    07/06/2014    1 recensioni
Eccomi qui, la mia prima fanfiction.
Inizia tutto da un tour " Love, Lust, Faith and Dreams".
La droga blocca il tour, una ragazza lo fà ripartire,una parente lo rende più eccitante,un concerto lo chiude,una morte segna l'inizio del periodo di pausa del gruppo, e l'amore accende il sole della stagione più calda dell'anno.
Spero vi piaccia,spero che anche se non recensirete apprezzerete ciò che faccio. Io scriverò fino alla fin,cercando di non calmare mai le acqua così da ottenere una storia travolgente e romantica, al punto giusto.
Bye . Eff.
Genere: Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Jared Leto, Nuovo personaggio, Shannon Leto, Tomo Miličević
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: Contenuti forti
Capitoli:
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<< Abbiamo messo apposto l’utero,il cuore ha subito dei danni ma che non le causeranno grandi problemi.  >>

Mi porto le mani sul viso, Jay và a sedersi in lacrime e il padre di Julie cerca di realizzare il tutto, dopo aver ringraziato il medico. Quest’ultimo si gira verso le porte, che si aprono,lasciando passare non so neanche io quante macchina tutte collegate a un corpicino,sdraiato in un  letto. E’ lei,è la mia piccola Julie, ha i capelli sporchi di sangue tutti appiccati ed è bianchissima,ma è lei. La portano in terapia intensiva, dicendoci che non possiamo vederla.
Il corridoio si svuota, ci siamo io, Jay e Mr. Baker che mi guarda stanco e  mi fa l’occhiolino.

<< Trova il modo di entrare e vederla. >>
<< Ma.. >>
<< Niente ma. Io devo andare da Max, ha bisogno di suo padre, o penserà che Juliette è morta. Farò mettere una brandina per te e tuo fratello in una stanza,io ho una certa età, non voglio che mia figlia si svegli e mi veda così. Ho bisogno di stendermi. >>
<< D’accordo . >>

 Jay si assicura che io stia bene e segue il padre di Julie, io salgo di due piani. Arrivo al sesto, quando l’unica infermiera di guardia, và in bagno,sgattaiolo nella camera in cui vedo Julie, abbasso le tapparelle e chiudo la  porta  andando poi a sedermi accanto a lei.
E’ bollente e il battito è molto lento. Il camicione da ospedale è  aperto   dietro e quasi del tutto slacciato davanti,e per questo la coperta le arriva fino alle spalle,sotto di essa si isinuinano i fili degli elettrodi,il catetere,un filo per la flebo e uno per le trasfusioni. Le carezzo la guancia e poi le prendo la mano fra le mie baciandola. I bip accelerano per qualche minuto. 
Ha le guance segnate da due elastici che tengono la mascherina poggiata sul naso e la bocca. Il sole dei suoi occhi splende , in quella stanza buia,illuminata solo dalla piccola lucina sul comodino. Vedo due piccole fessure, che nascondono un mare finalmente calmo. Le sue iridi azzurre,brillano, e fanno riempire i miei occhi di lacrime. Non so  quante lacrime si possano versare per una persona sola ,ma quelle per Julie,penso non le finirò mai.

<< Ehy, ragazzina.. ciao.. >>

Prova a muovere una mano verso la mascherina,ma è fin troppo debole e l’ago nell’incavo del gomito non le permette grandi movimenti.Le metto meglio la mascherina ,sorridendo,ancora in un pianto silenzioso.

<< Nono, và tutto bene, và tutto bene Julie..sono qui con te, non parlare, non ce n’è bisogno. >>

Prendo fiato togliendole i capelli dal viso. Non ho più intenzione di lasciarla,mai più,è mia,è la mia bambina.

<< Hanno estratto le pallottole Julie e il tuo utero è in perfette condizioni..il primo proiettile ha danneggiato il cuore,però  stai bene e  starai benissimo ,tu..tu starai bene. >>

Mima con le labbra un “ I love you”.Mi alzo chinandomi su di lei,le tolgo la mascherina per baciarle le labbra e poi gliela rimetto.

<< Ti amo anche io, scusa se ci ho messo tanto. >>

POV JULIETTE
Passano quattro giorni,mi sembrano un’eternità costretta in questo letto, eppure Shannon,Jared e mio padre  che ora fanno tanto gli amiconi fra di loro, cercano di allietare il più possibile le mie giornate
 E’ una mattina soleggiata quando arrivano i documenti per le dimissioni, sono felicissima, firmo subito e poi saluto mio padre prima di andare via con Shannon che vuole portarmi non so dove. Guida per mezz’ora senza dirmi nulla. Sono seduta davanti, vicina a lui,nella decappottabile d’epoca che lui tanto adora. Soffia un vento caldo,  Los Angeles è illuminata da un caldo sole arancione di pieno tramonto. Ho il sedile un po' abbassato per stare leggermente stesa. Mi sposto per l’ennesima volta i capelli dal viso mentre Shannon si gira per guardarmi.

 << Tutto bene? >>
<< No, voglio sapere dove stiamo andando. >>
<< Intendevo dire fisicamente. >>

La sua vena sarcastica si fa sentire sempre, anche se nella sua voce c’è una nota di ammonimento.

<< Stò bene,Shan. >>
<<  Ti hanno sparato solo quattro giorni fa Julie, e non ne abbiamo ancora parlato. >>
<< Perché non c’è niente da dire. >>
<< Julie.. >>
<< Basta. >>

Ci zittiamo entrambi,guida per un altro quarto d’ora che passiamo in silenzio.Io mi addormento ancora leggermente intontita dagli antidolorifici,lui guida per delle colline finché arriviamo in un posto sperduto in mezzo al nulla e lui mi sveglia  accarezzandomi il viso e i capelli.

<< Ehy, ragazzina,siamo arrivati. >>
<< Eh? Ah.. dove siamo? >>
<< Non dirmi che non hai mai visto da vicino la scritta “ Hollywood”, c’è una vista splendida,andiamo. >>

Scende mentre io mi stropiccio gli occhi struccati, viene  dal lato del passeggero e mi aiuta ad alzarmi. Appena sono in piedi,un leggero giramento di testa mi fa cedere le ginocchia, Shannon è subito lì per sorreggermi e io gli sono immensamente grata per questo. Mi fa l’occhiolino,continuando a tenermi salda fra le braccia.

<< Sono gli antidolorifici,tranquilla. >>

Camminiamo per  qualche metro  finché arriviamo davanti a dei grandi massi rocciosi,Shan,mi aiuta con la massima cautela a salire  e poi mi fa sdraiare in mezzo alle sue gambe. Ci godiamo al vista di Los Angeles e dell’oceano finché lui smette di accarezzarmi i capelli e inizia a parlare.

<< Dovremmo parlarne prima o poi. >>
<< Di cosa? >>
<< Julie. >>

Giro solo la testa e lui abbassa lo sguardo su di me, notando la sua faccia seria ruoto anche il busto –non senza una smorfia di dolore- e  gli prendo il viso fra le mani.
 
<< Lo rifarei altre mille  volte,non mi sono pentita e non è colpa tua,contento? >>
<< Juliette! E’ colpa mia,eri lì per me,ti hanno sparato per me,e non sarebbe successo nulla se io non fossi venuto al galà con Emily,è colpa mia. >>
<< Spero che tu stia scherzando! >>
<< Calmati. >>
<< Sono calma! Sono calmissima Shannon,quello non calmo sei tu,anzi penso che tu stia perdendo completamente il lume della ragione! Nessuno mi ha obbligato a venire al porto o a farmi sparare, l’ho fatto io,perché lo volevo io. >>
<< Ma tutto riporta a me.. >>
<< No! Tutto riporta al mio amore per te, non a te solo. Non capisci o non vuoi capire? >>
<< Entrambe le cose Julie. >>
<< Stai cercando di dirmi qualcosa Shannon? >>

 Si alza facendomi perdere in un primo momento l’equilibrio,ma dandomi fastidio i punti da seduta decido di alzarmi anche io,mi tiene per mano,più per preoccupazione che per romanticismo.
 
<< Quattro giorni fa mi hai detto che tu vuoi essere la mia canzone di punta, lo sei Julie. Non hai bisogno di ritocchi o arrangiamenti, tu sei perfetta e sei buona e io.. ho bisogno di un po’ di buono nella mia vita ma non posso stare con te.Tralasciando i 15 anni di differenza, io non posso rischiare di metterti ancora in pericolo.. >>
<< No..Shan.. >>
<< Fammi parlare, ti prego. Non posso avere qualcosa di perfetto,in vita mia ho sempre avuto gli scarti e le persone peggiori intorno a me, a parte  Jay,mia madre  e Tomo. Ma neanche loro sono perfetti come..come te. Non posso farti del male e lo farei perché io sono così. >>
<< E ti stò dicendo che a me vai bene! >>
<< Ma non vado bene a me stesso, non mi và bene ferire l’unica donna che io abbia mai veramente amato ! Perché non lo capisci? >>
<< Perché l’amore non dovrebbe essere questo,dovrebbe essere bello e.. >>

Mi si avvicina e mi scosta una ciocca di capelli dietro all’orecchio prima di baciarmi la fronte.

<< Piccola Julie.. a volte l’amore può arrivare a richiedere sacrifici impossibili, fra i quali.. lasciare andare le persone. E’ quello che stò facendo Julie, ti stò lasciando andare. >>
<< Ma io non voglio andare. Ti prego.. >>

 Gli vedo gli occhi lucidi,ma appena lo capisce abbassa subito lo sguardo e lo rialza poco dopo con gli occhi che brillano.

<< Tu sarai sempre il mio amore più grande. Non ti ho mai sfiorata Julie e mi sento come se stessimo insieme da un vita e come se fossi pronto a vivere altri cento anni accanto a te,ma non posso. Ogni volta che suonerò, sappi che lo farò per te. >>
<< Shan.. >>
<< E’ meglio  che io ti riporti a casa. >>
<< Non voglio andare a casa! >>
<< Smettila, finirai per sentirti male.. >>
<< Non mi importa! Non mi interessa,Shannon io ti amo! Ti amo! >>
<< Julie. Basta. >>
<< Ma io.. Shannon.. >>

E’ troppo. Fra gli antidolorifici e la sofferenza, fra il dolore fisico e quello emotivo tutto  aiuta a creare delle ombre intorno a me che mi avvolgono sempre di più,sento il corpo leggero, e poi le braccia di Shannon che mi  afferrano e mi sollevano.

POV SHANNON
Appena Julie sviene la  afferro subito portandola a casa, suo padre le rifà la fasciatura e disinfetta i punti,poi mi chiede di restare con lei finché non si sveglia e io –non a malincuore- accetto. Le resto vicino per due ore mentre suo padre prende un jet per New York per questioni di lavoro.Gioco un po’ a calcio con Max,poi facciamo merenda e lui si addormenta. Quando torno in camera Julie è ancora  a letto,ma sembra essersi appena svegliata perché si guarda intorno spaesata.

<< Sei a casa tua. >>
<< Lo so. >>
<< Sono le nove passate, vuoi mangiare qualcosa? >>
<< No. Dov’è Max? >>
<< Dorme.  >>

La vedo provare alzarsi facendo molteplici smorfie di dolore e subito le corre incontro  bloccandola seduta.

<< Dove pensi di andare? >>
<< Vorrei farmi una doccia. >>
<< Non penso sia il caso. >>
<< Perché no? >>
<< Julie. Lo sai perché ,sei  un medico,no? >>

 Sospiro esasperato non capendo dove vuole arrivare, mi sembra una bambina a volte,ma la amo veramente tanto.

<< Tu mi hai lasciata. >>
<< Si l’ho fatto. >>
<< Devi fare un’ultima cosa per me. >>
<< Poi accetterai di starmi lontana? >>
<< Sì. >>
<< Allora farò qualsiasi cosa. >>
<< Fa l’amore con me. >>
<< Non ci penso neanche,Julie. >>
<< Perché no? Con Emily l’hai fatto. >>
<< Ma che ti prende?! Ora ti paragoni a lei? >>
<< Lascia stare. >>
<< Che ti prende Julie? >>
<< Nulla,Shannon. Voglio solo che tu te ne vada. >>

Resto allibito da questo repentino cambio di direzione. Provo ad accarezzarle una guancia ma si ritrae  mettendosi di nuovo sdraiata. Le rimbocco le  coperte e le bacio la fronte.
<< Non ho mai voluto ferirti,Julie. Ti amo,ricordatelo. >>
<< Addio,Shan. >>
  
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