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Autore: principessa1793    08/06/2014    7 recensioni
Sono passati 10 anni dal matrimonio di Betty e Armando e il loro amore è forte e solido. In azienda,ci sono problemi e rientri inaspettati che creano tensioni e nuovi legami...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Un imprevedibile futuro'
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[Betty]
Apro la porta di casa per tornare finalmente a riabbracciare i miei bambini. Armando si siede sul divano esausto.
“ Amore! Perché non vieni a sederti?” mi domanda.
“ Volevo parlarti di una cosa!” gli dico.
“ Stai male?” mi domanda.
“ No … sto benissimo! Secondo te dovremmo mandare a prendere Milla per il matrimonio di Nicola?” gli domando.
“ Beh io credo di si! Lei di sicuro vorrebbe esserci e credo sia anche giusto! È una festa familiare e tutti noi siamo la famiglia di Nicola!” mi dice. Squilla il telefono di casa e Armando inizia a cercare forsennatamente il cordless.
Lo ritrovo tra i due cuscini del divano e rispondo prima che cada la linea.
“ Pronto” dico.
“ Mamma!” mi dice la voce dall’altro capo.
“ Milla! Stavamo parlando proprio di te,amore mio!” le dico.
“ Stavate dicendo che vi manco e che mi vorreste a casa,vero?” mi domanda.
“ Saccente e supponente come tua nonna! Comunque fra un mese e mezzo dovresti rientrare!” le dico.
“Perché? Dovrai far nascere i fratellini?” mi domanda.
“ No … o almeno spero,anche perché zio Nicola mi ammazzerebbe! Immagino un parto il giorno del suo matrimonio!” le dico.
“ Zio Nicola si sposa?” mi domanda.
“ Si. Lui e Asia hanno deciso e manca poco!” le dico.
“ Che bello!” mi risponde.
“ Speriamo che né i tuoi fratelli né il figlio di Mario decidano di nascere proprio quel giorno perché Nicola non ce lo perdonerebbe!” le dico.
“ Già! Papà si agita sempre quando nascono i fratellini!” mi dice. E menomale che non ha mai visto i teatrini che fanno suo padre e suo nonno fuori dalla sala parto!
“ Ma non credo che Mario sarà tanto diverso da tuo padre! Comunque adesso te lo passo!” le dico,mentre Armando mi fa dei gesti per farsi passare il telefono.
“ Mostrilla … si,tutto bene … hai visto che novità? … basta che al lancio del bouquet non lo prendi tu,altrimenti rischierò l’infarto … no,con la direttrice parliamo noi … almeno una settimana prima … ok e fai la brava … ciao,amore mio” gli sento dire.
“ Armando,a volte sembri mio padre!” gli dico.
“ In che senso?” mi domanda preoccupato.
“ La storia del bouquet di Asia! Credi davvero che se pure Camilla dovesse prendere il bouquet,sarebbe la prossima a sposarsi?” gli domando.
“ Non si sa mai!” mi risponde.
“ E comunque dovresti coordinare l’infarto con mio padre,perché lui sarebbe il primo a sentirsi male se Camilla dovesse prendere quel bouquet!” gli dico.
“A proposito,chissà che siparietto ci sarà quando Nicola andrà a prendere le sue cose dai tuoi!” mi dice Armando.
“ Sempre che non sia già in atto!” gli rispondo.
 
[Nicola]
Spengo il motore e scendo dall’auto per poi aprire lo sportello di Asia. In effetti sono un po’ preoccupato perché non credo che tutti gli scatoloni che ho lasciato dai Pinzon,entrino nella mia auto.
Suono il campanello ed il signor Hermes ci fa entrare.
“ Alla buon ora! Pensavo di doverti portare le tue cose al matrimonio!” mi dice.
“ Ci scusi,signor Hermes,ma vede con il matrimonio,l’azienda,non abbiamo avuto tempo di passare prima. Mi dispiace di avervi arrecato tanto disturbo!” dice Asia.
“ Non è colpa sua! È colpa di questo scellerato che sta per sposare! “ le risponde il signor Hermes. Compare la signora Giulia.
“ Ragazzi,benvenuti! Perché non vi fermate a cena?” ci domanda.
“ Perché la sanguisuga qui presente ci ha già prosciugato in questi mesi di permanenza in casa nostra!” le risponde il marito.
“ Hermes! Nicola potrebbe offendersi!” lo rimprovera la signora Giulia.
“ Zitta Giulia! Lei piuttosto,Asia,se la sente davvero di sopportare tutta la vita questo mangione?” le domanda il signor Hermes.
“ Non vedo l’ora!” risponde Asia.
“ Contenta lei! Al masochismo non c’è mai fine!” le dice il signor Hermes.
“ Beh anche sua moglie è un’autolesionista,visto che ha scelto di sposare lei!” gli dico.
“ Ma come ti permetti,maleducato! Mia moglie è fortunata ad aver sposato un Pinzon!” mi dice.
“ Capirai la fortuna di aver sposato un brontolone che la zittisce sempre!” gli dico.
“ Piuttosto quando finisce il vostro vivere more uxorio?” domanda il signor Hermes,beccandosi una gomitata da parte della moglie.
“ Fra 6 settimane,signor Hermes! “ risponde Asia.
“ Di questi tempi fra 6 settimane staremo tutti al club per festeggiare il nostro matrimonio!” dico.
“ Vi sarà costato un capitale!” dice la signora Giulia.
“ Diciamo che hanno fatto un piccolo strappo alla regola perché il club era prenotato da qui all’eternità e il loro unico buco era il giorno in cui ci sposeremo!” risponde Asia.
 
[Michel]
Io e mia madre usciamo dal mobilificio. La stanzetta sarà pronta fra due settimane e mi sento così emozionato.
“Hai gli occhi che ti brillano!” mi dice mia madre.
“ Lo so! Marcella è la cosa più bella che mi è capitata nella vita e questo figlio che aspetta da me mi rende così felice!” le dico.
“ Lo vedo! Charlotte è euforica quasi quanto te!” mi dice.
“ E tu? Cosa pensi di Marcella,del nipotino,di come mi sono sistemato?” le domando.
“ Beh Marcella è una donna così diversa da come la descrivono i giornali … l’ho sempre immaginata come una donna di ghiaccio e all’inizio non credevo fosse adatta ad un vedovo con una figlia piccola,ma quando le ho parlato due settimane fa e in queste ore trascorse con voi ho capito che Marcella è una donna meravigliosa e che sarà una madre amorevole ed una moglie perfetta!” mi dice. Mi viene da sorridere.
“ Rido perché quando l’ho conosciuta abbiamo iniziato una specie di litigio infinito e al primo impatto mi è sembrata sul serio fosse di ghiaccio,mi è sembrata una di quelle donne che credono di essere le padroni del mondo,ma poi mi è bastato guardarla negli occhi per vedere quanto amore celasse dietro quella durezza. E del nipotino,che ne pensi?” le domando.
“ Non vedo l’ora che nasca e sono sicura che anche tuo padre è felice!” mi dice.
“ Maman,non vorrei toccare l’argomento!” le dico.
“ E invece dovrai farlo! Io sono sicura che tuo padre si ricrederà su Marcella e chissà che non l’abbia già fatto in queste ore che ha trascorso con lei e con la bambina!” mi dice.
“ Quindi l’hai fatto di proposito! Io spero solo che Marce non si senta male a causa di papà!” le dico.
 
[Mario]
Io e Sandra entriamo in casa. Non posso credere che fra qualche tempo ci sarà un piccolino a rallegrare questa casa.
“A che pensi?” mi domanda mia moglie.
“ Al fatto che fra un anno lui sarà qui e che magari starà gattonando per la casa!” le rispondo.
“ Sperando che non ce la distrugga la casa!” mi risponde.
“ Sono sicuro che sarà bellissimo!” le dico.
“ Già! Mario,io sono un po’ preoccupata!” mi dice.
“ Per cosa,amore?” le domando.
“ Ho paura! E se nostro figlio dovesse decidere di nascere il giorno del matrimonio di Asia?” mi domanda. Sento un brivido lungo la schiena. Già immagino Nicola che mi insegue con un bastone perché gli sto rovinando il matrimonio.
“ Io sono sicuro che nostro figlio,aspetterà e che nascerà senza creare scandali! È un Calderon!” le dico.
“ Appunto!” mi risponde.
“ Ma lo sai che sei proprio un’impertinente!” le dico.
“ Lo so,ma sono realista! Ti devo ricordare dello scandalo con la bionda finta?” mi dice.
“ Diciamo che anche Nicola non è esente dagli scandali!” le rispondo.
“ Beh si, quei due meritano proprio un bel matrimonio dopo tutto quello che hanno passato!” mi dice.
“ Certo,anche perché se dovessero litigare di nuovo,troveremmo Nicola dagli alcolisti anonimi!” le rispondo.
“ O a curarsi per l’HIV!” ribatte.
“ Amore!” la ammonisco.
 
[Pierre]
È buio,ormai quei due saranno tornati! Non mi va di uscire dalla mia stanza ed affrontare quella donna! In queste ore ho capito quanto ho sbagliato con lei e con mio nipote,ma sono sicuro che adesso sia tardi per fare un passo indietro perché di sicuro si sarà chiusa nella sua corazza da donna di ghiaccio e a stento mi rivolgerà la parola.
Mi dirigo verso la cucina dove c’è la luce accesa. Forse sono tornati! Mi avvicino alla porta senza farmi vedere.
Vedo la donna che mio figlio ha scelto di amare di spalle,mentre si accinge a tentare di preparare qualcosa di commestibile. La donna che si ritrova spesso in balia dei paparazzi,con tanto di grembiule che armeggia con padelle e mestoli per amore di mio figlio. Se la si guarda bene,si nota la pancia dove si trova mio nipote. Forse sono stato sul serio troppo precipitoso nel giudicarla. Si volta e nota che la stavo guardando.
“ Vuole una mano?” le domando.
“ La ringrazio,signor Pierre,ma ho già la mia aiutante!” mi dice. Mia nipote mi sposta dalla porta,mentre entra in cucina con un buffo cappello da cuoco.
“ Charlotte,che modi sono? Chiedi scusa al nonno per averlo spinto!” dice Marcella a Charlotte.
“ Scusa nonno!” mi dice.
“ Lo sai che quando c’è qualcuno che ti ostruisce il passaggio,devi chiedere permesso!” le dice.
“ Scusa,Marce,ma non dirlo a papà!” le dice mia nipote.
“ Va bene,segreto fra donne!” le dice Marcella,facendole l’occhiolino. Charlotte sorride.
“ E tu che ci fai conciata così?” domando alla bambina.
“ Nonno,io sono l’aiutante di Marce! Papà dice che non deve lavorare per il fratellino!” mi risponde la bambina.
“ E papà ha ragione!” le dico.
“ Charlotte,mi prenderesti la pasta nella dispensa? Ma se sta dove non arrivi,non prendere la sedia,ma chiama me,ok?” le dice Marcella. Charlotte apre la porta dello stanzino accanto alla cucina,dove presumo ci sia la dispensa.
“ Posso rendermi utile?” le domando.
“ Michel è troppo apprensivo,non si preoccupi,sono sempre stata abituata a cavarmela da sola!” mi risponde. Non è arrabbiata,ma è molto fredda con me. In fondo la capisco:non è facile aprirsi con qualcuno che ti fa pesare la tua notorietà e che ti fa notare che non fa i salti di gioia per la scelta di suo figlio di stare con te.
“ Ho visto la stanza del bambino! Mi è piaciuta molto!” le dico,solo per scalfire il muro che ho eretto fra me e lei. Mia moglie è stata più dolce con lei,sin da quando si sono conosciute telefonicamente.
“ I colori li ha scelti sua nipote! Io ho solo pensato ai disegni per decorarla.” mi dice.
“ Charlotte mi ha detto che si trova molto bene con lei!” le dico.
“ All’inizio era un po’ restia,aveva le sue stesse preferenze riguardo che dovesse stare accanto a suo padre,ma alla fine abbiamo legato! Forse non mi crederà, perché in me vede solo l’ex azionista dell’Ecomoda che ha fatto scandalo mandando a monte il matrimonio con il suo ex a pochi giorni dalla sua realizzazione,ma voglio bene a Charlotte e credo che con il passare del tempo riuscirò ad amarla come una figlia.” Mi dice.
“ Io ho sempre voluto accanto a mio figlio una donna normale,capace di amare sia lui che sua figlia con un amore incondizionato!” le dico.
“ Peccato che Michel sia abbastanza adulto da scegliere da solo cosa è meglio per lui e per Charlotte! E poi chi le dice che quella donna non possa essere io? Pensa per caso che solo le donne ricche siano capaci di mentire,tradire,far soffrire? Forse è come pensa lei perché io ho sofferto da cani a causa di un uomo ricco,ma chi le dice che non avrei sofferto ugualmente se Armando Mendoza fosse stato un operatore ecologico o un impiegato qualsiasi? Io per lei non sono adatta a Michel solo perché sono ricca di famiglia,solo perché dopo la laurea non ho dovuto inviare curriculum a destra e a manca prima di avere un contratto,ma sono stata assunta nell’azienda di mio padre. La verità è che lei non sa niente ti me e neanche vuole saper nulla,le basta solo alimentare i suoi pregiudizi verso una donna che ha la sola colpa di aver scoperto prima del matrimonio che il suo ex aveva una storia con la sua segretaria e di aver mandato a monte il matrimonio per questo! È forse anche lei uno di quelli che pensa che le donne devono sopportare tutto:le botte,le umiliazioni,le corna? Beh io prima ero proprio così:per Armando Mendoza avrei sopportato tutto,ma quella storia mi ha segnata molto ed è anche per questo che ci sono stati dei problemi con Michel,però una cosa buona da quella storia l’ho ricavata: ho capito che non si può amare una persona se non si ama prima se stessi ed io quando mi facevo etichettare da tutti come una povera donna tradita di continuo,non avevo amore per me stessa! Adesso ce l’ho ed ho altrettanto amore verso suo figlio e se è per questo che vuole condannarmi,lo faccia!” mi dice.
“ Senta,forse io e lei abbiamo iniziato con il piede sbagliato!” le dico.
“ In tutta questa storia a me dispiacciono solo 2 cose: la prima è di non aver accettato subito l’amore di Michel e la seconda è che in tutta questa storia l’unico a perdere un nipote sarà lei. Io accetto che lei non riesca a tollerare l’idea che io allevi i suoi nipoti e che viva con suo figlio,ma non riesco a concepire che lei non nutra neanche il minimo interesse verso il sangue del suo sangue e che non riesca a capire che tutto questo non fa altro che allontanarla da Michel!” mi dice.
“ Ama così tanto mio figlio,da volere la riconciliazione di Michel con me?” le domando.
“ Io non ho mai avuto nulla contro di lei e non vedo come avrei potuto visto che non ci siamo mai visti prima! Lei forse non mi crederà perché il mio rapporto con Michel si è sviluppato in così poco tempo che a volte mi sembra solo un sogno,ma io voglio bene a lui e la bambina e faccio del mio meglio per renderli felici! Io so per certo che per loro essere felici vuol dire avere lei nelle loro vite! Lei ha cresciuto Charlotte ed è il padre di Michel,crede davvero che a loro non importi la sua freddezza?”  mi dice.
“ Io credo di averla giudicata senza conoscerla!” le dico.
“ Appunto,lei non mi conosce,quindi le dirò chiaramente come la penso: lei molte volte ha fatto pesare il fatto che 11 anni fa ho annullato il mio matrimonio a pochi giorni dalla cerimonia,ma in quel periodo ho capito che è inutile elemosinare l’affetto delle persone e non è questo quello che voglio per me o per il bambino che aspetto! Forse le sembrerò rude e anche un po’ acida,ma né io né mio figlio abbiamo bisogno di un affetto ipocrita o forzato,quindi se lei vuole includerci nei suoi affetti,dovrà farlo con tutti i nostri difetti e soprattutto spontaneamente!” mi dice. Non mi aspettavo fosse una donna così forte!
“ Quando Michel è tornato a Cartagena per prendere la bambina,mi ha parlato tanto di lei e mi ha detto che era è una donna in gamba ed ora ho avuto modo di appurarlo! Non so se riuscirò ad affezionarmi a lei come ad una figlia,ma voglio che mio nipote sappia che c’è un nonno a Cartagena che gli vuole bene e che sarà pronto ad accoglierlo ogni volta che verrete a fargli visita!” le dico. Si asciuga una lacrima.
“ Mio figlio sarà fortunato ad avere un nonno come lei!” mi risponde.
“ Charlotte ha detto che il bambino è stato male!” le dico. Abbassa lo sguardo.
“ Forse non sono affari miei!” le dico.
“ Ho rischiato di perdere il bambino ed è anche per questo se … sono costretta a passare le giornate in casa,senza andare a lavorare! Michel è così apprensivo anche per questa ragione! Suo figlio ha amato questo bambino da quando ha saputo che c’era e quando abbiamo rischiato di perderlo,ha sofferto molto.” mi dice.
“Beh allora dovrebbe stare a sentire ciò che le raccomanda!” le dico.
“ Lo so,ma anche se vengo da una famiglia ricca,io con le mani in mano proprio non ci so stare!” mi dice. Sentiamo le chiavi nella serratura e delle voci all’ingresso.
Arrivano mia moglie e mio figlio.
 
[Marcella]
“ Pierre,stai dando una mano a Marcella?” domanda la signora Camille a suo marito.
“ No! Ha un’ottima aiutante!” le risponde. Charlotte torna con la pasta che le avevo chiesto.
“Come mai ci hai messo tutto questo tempo?” le domando. Sorrido perché vedo Charlotte con la bocca sporca di cioccolato.
“ Perché era in alto!” risponde la piccolina.
“Avresti potuto chiamarci!” le dice il signor Pierre.
“ Non è che per caso hai mangiato un po’ di cioccolata?” le domanda Michel.
“ No,papà!” risponde.
“ Charlotte,ti ricordi la storia di quel burattino che aveva il naso lungo perché diceva le bugie?” le chiedo. Charlotte si tocca il caso,per verificare che non sia cresciuto anche a lei.
“ Quante volte ti dobbiamo spiegare io e Marcella,che non devi dire le bugie?” le chiede Michel.
“ Scusa papà!” dice la piccolina.
“ Amore mio,possiamo parlare?” mi domanda Michel. Annuisco.
Lasciamo i suoi genitori con la bambina e andiamo in camera nostra.
“ Dimmi” gli dico,mentre chiudo la porta.
“ Ti vedo tranquilla!” mi dice.
“ Beh si,io e Charlotte si siamo divertite un sacco! Ha voluto usare i colori a dita e ha fatto un disegno bellissimo!” gli racconto.
“ Sono contento,ma non è Charlotte che mi preoccupa!” mi dice.
“ Amore mio,ancora con la storia del fatto che mi devo riposare? Ti assicuro che io e Charlotte abbiamo dipinto sedute come due brave bambine!” lo canzono.
“ Lo spero! Comunque non è neanche questo che volevo sapere!” mi dice.
“ Ah no? E cosa,amore?” gli chiedo.
“ Mio padre… insomma cos’ha fatto il tempo che noi non ci siamo stati?” mi domanda.
“ Beh mentre io e Charlotte disegnavamo lui si è rintanato nella camera degli ospiti e penso si sia riposato,anche perché lui e tua madre hanno passato la notte in aereo!” gli dico.
“ Quindi non avete parlato?” mi domanda.
“ Si! Abbiamo parlato!” gli rispondo.
“ Senti,adesso basta! Io adesso vado di la e seduta stante lo sbatto fuori!” mi dice. Lo trattengo.
“ Ti calmi?” gli domando. Si mette a sedere.
“ Io e tuo padre ci siamo chiariti,lui mi ha spiegato le sue perplessità ed io l’ho rassicurato sul fatto che tengo a te e a Charlotte.” Gli spiego. Mi guarda con un attimo di sgomento.
“ E sei tu che hai iniziato la conversazione?” mi domanda.
“ No. Ho visto tuo padre che osservava me e Charlotte e quando lei si è allontanata,lui ha iniziato a scalfire il muro eretto fra noi due. Ha ammesso che siamo partiti con il piede sbagliato anche se io gli ho fatto notare che è stato lui a mettersi sul piede di guerra e che io non ho mai avuto motivi per avercela con lui!” gli racconto.
“ In effetti … e poi?” mi domanda.
“ E poi Charlotte gli ha detto che sono stata male e ha voluto sapere se il bambino sta bene e basta!” gli dico.
“ Non mi aspettavo questo atteggiamento da gambero da parte di mio padre! Già lo vedevo in atteggiamento tipo “ questo matrimonio non s’ha da fare” o tipo “ scegli o me o lei” e invece…” mi dice.
“ … e invece si è fatto intenerire dal fatto che presto sarà nonno di nuovo e dal fatto che anche Charlotte si è rassegnata a sopportarmi per tutta la vita!” gli dico.
“ No,cara mia… Charlotte non si è rassegnata! Charlotte ti adora,proprio come me e anche se a volte fate comunella contro di me ( e la cosa mi da un po’ fastidio) sono contento che abbia imparato a volerti bene!” mi dice.
 
[Asia]
Io e Nicola siamo ancora dai Pinzon. Il discorso sui preparativi ci ha preso un po’ la mano e faccio segno a Nicola di guardare l’orologio,anche perché non vorrei che sua madre andasse a dormire.
“ Signor Hermes,noi dobbiamo proprio andare!” dice Nicola.
“ Ah tanto ci vediamo presto,no?” chiede. Ha gli occhi lucidi.
“ Signor Hermes,lei e la signora Giulia,siete la mia seconda famiglia e se non fosse stato per voi,il periodo trascorso qui senza la mia Asia,sarebbe stato il peggiore della mia vita! Una parte di me vorrebbe restare qui perché mi avete fatto sentire a casa e perché vivere con voi mi ha fatto tornare indietro nel tempo,quando con noi c’era anche Betty,prima di sposarsi!” dice Nicola. Anche i suoi occhi sono lucidi e sento un certo pizzicore anch’io.
“ Non c’è bisogno di dirvi che potete venire a casa nostra quando volete e che io e Nicola saremo molto felici ogni volta che ci verrete a trovare!” dico.
Il signor Hermes estrae un fazzoletto di stoffa dalla tasca e si asciuga gli occhi dietro i vetri appannati dei suoi occhiali.
“ Anche per voi casa Pinzon Solano è sempre aperta e sappi che se la signorina Asia cucina porzioni troppo ridotte di cibo,puoi sempre venire a fare rifornimento a casa nostra,naturalmente insieme a lei!” dice,ancora commosso.
“ Nicola,tu per noi sei come un figlio e siamo contentissimi che tu abbia trovato al tua strada e che tu voglia dividerla con questa ragazza meravigliosa! Come ha detto mio marito,casa nostra per voi è sempre aperta,potrete venire ogni volta che volete!” dice la signora Giulia,anche lei commossa.
“ Io vorrei chiederle una cosa,signor Hermes!” dice Nicola.
“ Dimmi” gli risponde.
“ Lei sa che ci sarà anche una cerimonia civile oltre a quella religiosa e che si po’ chiedere a qualcuno di officiare al posto dell’ufficiale di stato civile?” gli dice.
“ Si,lo so,ma vuoi testare la mia cultura in materia?” gli domanda.
“ Voglio che sia lei ad officiare la cerimonia!” dice Nicola.  Il signor Hermes,si asciuga un’altra lacrima.
“ Con piacere,figliolo!” gli dice,abbracciandolo. Salutiamo entrambi e andiamo via,chiudendoci la porta alle spalle.
 
[Nicola]
Chiudiamo la porta alle nostre spalle. Mi sembra di aver lasciato un pezzo di me in questa casa. Qui sono cresciuto e nei giorni più tristi della mia vita c’erano i signori Pinzon a consolarmi.
“ Ti mancheranno,vero?” mi domanda Asia. Annuisco.
“ Anche tu mancherai a loro,ma appena possibile li verremo a trovare!” mi rincuora.
“Lo so,ma per loro sarà come quando Betty si sposò! Tu non c’eri ancora,ma soffrirono molto e il loro dolore fu attenuato solo dal fatto che io stavo sempre a casa loro!” le spiego.
“ Cambiando argomento:prendiamo l’auto per andare da tua madre?” mi domanda.
“ Ci conviene lasciarla qui e andare a piedi tanto non è lontano. Io facevo quella strada 3 volte al giorno quando ero disoccupato!” le dico. Ci incamminiamo verso casa di mia madre.
“ E tu? Poi cos’hai fatto con tuo fratello?” le domando.
“ Dopo tutto il siparietto con Ugo e le ragazze per la storia dell’addio al nubilato,che ti ho raccontato prima, l’ho chiamato!” mi dice.
“ Bene … e?” le domando.
“ E … verrà! Credo voglia conoscerti e che sia un desiderio legittimo,visto che è tutto ciò che resta della mia famiglia!” mi dice triste.
“ Li avresti voluti vicini?” le domando.
“ Non lo so e non ha neanche più senso chiederselo visto che sono morti entrambi!” mi dice.
“ Se loro fossero vivi,li avresti invitati? È questa la domanda che deve porti.” Le dico.
“ No. Io non riesco a perdonarli. Penserai che sono un mostro e che mi sento superiore al mondo perché non riesco a perdonare un errore commesso in buona fede e solo perché io non rovinassi il mio futuro,ma io proprio non ci riesco a perdonarli!” mi dice.
“ Però con me ci sei riuscita!” le dico.
“ Che c’entra? Tu non hai ucciso mio figlio!” mi risponde.
“ Lo so,ma questa storia dovrai pur archiviarla un giorno ed io credo che dovresti farlo adesso. Ora tu sai tutta la verità e,come si fa quando si risolve un giallo,dovresti archiviare il caso!” le dico. Non annuisce né dissente.
“ Potremmo fare una cosa!” le dico.
“ Cioè?” mi domanda.
“ Prima di partire per la nostra luna di miele potremmo fare una deviazione a Rio!” le dico.
“ No … Nicola,no!” mi dice,tremando.
“ Invece si. Andremo a Rio e tu metterai una bella croce di legno bianca con il nome del tuo bambino accanto alla loro tomba. Asia,tu non riesci a perdonarli perché in cuor tuo non sei ancora riuscita a lasciare il tuo bambino e questo è un modo per farlo! Il tuo bambino riposerà accanto a loro!” le dico.
“ Accanto ai suoi assassini!” mi dice.
“ Detto così fa ribrezzo,ma se tu pensi che tuo figlio riposerà accanto ai suoi nonni,forse starai meglio!” le dico.
“ No! Io non starò meglio! Mio figlio sarebbe vivo,se loro non avessero chiesto al medico di farmi abortire!” mi dice.
“ E sarebbe vivo se tu non avessi avuto quell’incidente …” le dico.
“ Che vuoi dire?” mi domanda.
“ Che dovresti prendertela con l’uomo che ti ha investito,con il medico che ti ha praticato l’aborto oltre che con i tuoi e con quel tale!” le dico.
“ Ma loro sapevano quanto volessi quel bambino!” mi dice,scoppiando a piangere.
“ Lo so. Anche io sapevo quanto male ti avrei fatto tradendoti,ma l’ho fatto e tu sapevi quanto male mi avresti fatto accettando di partire con quel tale per Milano ed hai accettato,anche se poi non sei partita. Io,tu,i tuoi genitori abbiamo fatto degli errori,ma loro sono morti,non ci sono più e tu sei l’unica che può lasciarli andare con la coscienza pulita perdonandoli e facendo vedere loro che sei felice con me!” le dico.
“ Tu credi che io possa farcela?” mi domanda.
“ Io credo di si. Tu sei già perfetta così,ma credo che quando avrai archiviato questa storia,riuscirai ad essere una persona migliore,una moglie ed una madre migliore … perché sappi,signorina Suarez presto in Mora,che voglio avere tanti bambini nostri in giro per casa!” le dico,strappandole un sorriso.
“Allora?” le domando.
“ Mi hai convinta,Nicola Mora. Io non so dirti quanto sono stata fortunata ad averti incontrato!” mi dice.
“ Vedremo se dirai lo stesso dopo avermi sposato!” le dico.
“ E comunque anch’io voglio un figlio da te,il prima possibile!” mi dice.
“ Allora,quando torneremo a casa,potremmo iniziare a provarci!” le dico,mentre le apro il cancelletto che conduce a casa di mia madre. Mi da un bacio.
Suoniamo al campanello. Speriamo vada tutto bene!
 
[Asia]
Apre la porta una signora che somiglia molto al mio Nicola.
“ Mamma,possiamo entrare?” le domanda.
“Certo,figliolo,questa è casa tua!” gli risponde la donna. Ci fa accomodare in salotto.
“ Posso offrirvi qualcosa da bere?” domanda la signora.
“ No,grazie!” le rispondo.
“ No,mamma è già tardi!” le dico.
“ Lei è la tua fidanzata?” gli domanda.
“ Si,mamma. Lei è Asia Suarez!” dice lui.
“Molto piacere,signora!” le dico,stringendole la mano.
“ Mio figlio ha scelto proprio bene! Sei proprio una bella ragazza!” mi dice.
“ Grazie!” le rispondo.
“ Mamma,io e Asia siamo venuti ad invitarti al nostro matrimonio. Ci sposiamo tra un mese e mezzo!” le dice.
“ Oddio! E dove?” domanda lei,piuttosto felice.
“ Volevamo sposarci nella chiesa del quartiere!” le dico.
“ Dove si è sposata Bettina!” risponde la signora.
“Si,dove si è sposata Betty!” le risponde il figlio.
“ Piuttosto,signorina le consiglio di stare attenta a questo marpione! Non so se Bettina gliel’ha raccontato,ma una volta è tornato a casa in mutande perché si è fatto rapinare da una banda di femmine!”  mi dice la signora. Scoppio a ridere.
“ Mamma!” la ammonisce il figlio.
“ Si,Betty me l’ha raccontato! Comunque stia tranquilla,perché semmai dovesse riaccadere,il letto a casa Pinzon sarebbe di nuovo di suo figlio!” le rispondo.
“ E faresti bene! Non si può sposare un adultero!” mi risponde la signora.
 
[Armando]
Io e Betty siamo a letto,abbracciati come sempre.
“ Amore mio,credi che ce la farò a trovare un vestito per il matrimonio?” mi domanda.
“ Si! Ma ti prego di non diventare paranoica con la storia della gravidanza,che non ti va bene nulla dei vestiti che hai,perché a quello ci pensa già Sandra! Il povero Mario sta per impazzire!” le dico.
“Immagino! Comunque per voi è facile,ma siamo noi che abbiamo due bei pancioni e dobbiamo scegliere cosa indossare! A voi basta uno smoking e avete risolto!” mi dice.
“ No,ci vuole un signor smoking,perché nel caso l’avessi dimenticato,io e Calderon siamo i testimoni dello sposo!” le dico.
“ E chi lo dimentica! Ci pensi,io e Lombardi a fare da testimoni ad Asia?” mi domanda.
“ Oddio! Speriamo non faccia un tavolo per i testimoni a parte,altrimenti ti giuro che ammazzo Nicola!” le dico.
“ Non può farlo! Sandra resterebbe senza suo marito e poi il tuo amico come farebbe a stare 5 minuti senza accarezzare la pancia dove vive il piccolo Calderon? E poi non può impormi un flagello come sopportare Ugo Lombardi per tutta la giornata!” mi risponde. Bussano alla porta della nostra stanza.
“ Avanti!” dico. Entrano i gemelli.
“ Bambini,ma non stavate dormendo?” domanda Betty.
“ Si,ma io voglio fare la damigella!” dice Margherita.
“ Anch’io!” dice Hermes.
“ No,tu al massimo,puoi fare il paggetto,ma la damigella no! “ gli dico. Altrimenti qui succede che puoi vuole fare da damigella anche Ugo!
“ Siiii!” esulta Hermes.
“ Bambini,zio Nicola e zia Asia ve l’hanno promesso e poi ci vuole tempo!” dico.
“ E il paggetto cosa fa?” mi domanda Hermes.
“ Di solito porta il cuscino con le fedi!” gli rispondo.
“ E ci insegni come si fa?” chiede Margherita.
“ Si,ma non adesso! Adesso è notte e si deve dormire!” dice Betty.
“ Ma mamma!” protesta Margherita.
“ Bambini! Guardate che se se non andate subito a dormire,parlo io con zio Nicola e gli chiedo di far pare il paggetto e la damigella ad altri bambini!” dico.
“ E va bene!” dice Margherita. Ci salutano e vanno al letto.
 
[Nicola]
Abbraccio la mia Asia e lei si accoccola di più a me.
“ Credi che sia successo davvero?” mi domanda.
“ Io mi sono concentrato al massimo e spero di si!” le rispondo.
“ Sarebbe bellissimo” mi risponde.
“ Si,ma non c’è fretta! Se non è accaduto adesso,abbiamo tutta la luna di miele per tentare!” le rispondo.
“ A tal proposito,tu sei sicuro di voler passare per Rio?” mi domanda.
“ Quella dubbiosa mi sembri tu! Io sono sicuro che dopo il viaggio a Rio,riuscirai ad essere più serena e chissà che ciò non favorisca i nostri tentativi!” le rispondo.
“ Ho paura che una volta arrivati lì,il mio odio cresca e che sarà tutto inutile!” mi dice.
“ Beh è per questo che dopo Rio andremo per 15 giorni alle Mauritius!” le rispondo.
“ Già,quel paradiso sarà perfetto per rilassarci!” mi risponde.
“ E anche per metterci all’opera!” le rispondo,mentre riprendo a baciarla.
  
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