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Autore: Ixumy    08/06/2014    1 recensioni
In questa raccolta di OneShot ho voluto parlare di un anno particolarmente movimentato passato in una delle peggiori scuole superiori della regione.
Tra insegnanti incapaci, compagni viziati e snob, bidelli con manie di protagonismo o ossessivi compulsivi e la consapevolezza di non poter passare l'anno, come si può sopravvivere un anno intero con due amici contati se non facendo casino?
Queste sono storie vere. Ho cambiato solo i nomi per la privaci (e perché sul sito viaggia anche mia madre. Vista la sfiga che ho potrebbe anche leggere. Insomma, io sono Ixumy anche in queste storie.)
Genere: Demenziale, Introspettivo, Malinconico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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La professoressa di diritto la ricordo vagamente, l'abbiamo vista due o tre volte e ho subito pensato che fosse una donna con problemi di doppia personalità visto che ogni giorno aveva un carattere diverso.
Comunque è praticamente sparita per il resto dell'anno lasciando la povera classe disorientata davanti a dei supplenti uno più assurdo dell'altro.
Per prima abbiamo avuto un'insegnante che amava alla follia la Costituzione. Era maledettamente fissata e non dico i versi goduti che faceva ogni volta che la leggevamo... A parte questo "piccolo" particolare, era una donna simpatica e sapeva fare battute di ogni genere, ma al di fuori di battute e Costituzione non era capace di parlare ed interessarsi e cambiava subito discorso.
Ma il mondo è bello perché è vario, giusto?
Comunque, lei è rimasta per tutto il primo quadrimestre. Dopo si sono susseguiti numerosi prof di diritto e io avevo litigato già da tempo con la prof di italiano, avevo già capito che non avrei mai passato l'anno.
Vi ricordate Jeremia? Il genio che nasconde la sigaretta sotto il cestino della spazzatura il primo giorno di scuola? Abbiamo iniziato a fare a gara a chi faceva scappare più supplenti appena abbiamo visto entrare quella che sarebbe dovuta restare fino alla fine dell'anno. Si è presentata dicendo «Sappiate che non ho voglia di stare dietro a dei deficenti di prima superiore, mi hanno costretta, quindi zitti e ascoltate.»
Ha segnato la sua condanna a morte.
Una settimana dopo Jeremia è entrato in classe con un coltello di plastica e una maschera di V per vendetta urlando e rincorrendo la prof in lacrime che scappava fuori.
Non amava i film horror.
Quella dopo, che si credeva di essere in un'accademia militare, si è ritirata quando mi ha vista far lezione al posto suo prendendola egregiamente per i fondelli, inoltre le ho chiuso la porta in faccia dicendo che stava interrompendo la lezione.
Il preside ha detto che se n'era andata perché eravamo una classe insostenibile.
Il poveraccio arrivato dopo è stato preso di mira da Jeremia senza un motivo: si è messo sul banco e ha iniziato a fargli il pappagallo, ovviamente chiedendo anche dei cracker.
È durato mezz'ora, poi ha iniziato ad urlare «Ma siete pazzi! Io non sto dietro ad un ritardato che per divertirsi deve fare il pappagallo alla gente..»  agitando il dito.
Jeremia si è girato verso di lui, lo ha guardato e ha detto «Prof da cracker a Polly!» , frase che lo ha fatto andare su tutte le furie.
Il giorno dopo è arrivata in classe una che nemmeno sapeva che stava insegnando. Ci ho parlato un po' scoprendo la sua paura per la guerra.
Mi sono organizzata portando un paio di casse e mettendo sul telefono una canzone che inizia col coprifuoco militare, solitamente usato in guerra prima di un bombardamento nemico.
L'ho fatta partire a tutto volume, con le finestre aperte, nel mezzo della lezione.
Lei è schizzata fuori dalla classe in preda al panico urlando «La guerra! È arrivata la guerra!»
La prof arrivata dopo è stata la più difficile da cacciare via: aveva una pazienza infinita, come la sua arroganza e la sua ignoranza.
Io e Jeremia ce l'abbiamo messa tutta: abbiamo passato due mesi a fare scherzi ininterrottamente di ogni genere. Una volta abbiamo fatto un falò (che non ha fatto scattare l'allarme anti incendio. La sicurezza, ragazzi!), cucinando uova strapazzate e patatine fritte, un'altra volta la sua borsa è finita sull'armadio in ferro (uno di quelli alti 2 metri), un'altra volta ancora abbiamo fatto i vucumprà per tutta la lezione... Abbiamo anche riprovato col pappagallo, o col palloncino scherzo sulla sua sedia, o le corna sulla lavagna, la discoteca in fondo all'aula...
Niente.
Una volta, però, mi ha vista col bracciale in cuoio degli Iron Maiden mentre leggevo un libro fantasy.
«Io non sto in una classe con una satanista! Ti maledico! Brucia all'Inferno!»
Non credo di aver mai riso tanto quell'anno: bastavano un bracciale e un libro per farla andare via!
Il preside è entrato in classe alla successiva lezione di diritto.

In pratica, per il mese restante abbiamo avuto due ore alla settimana completamente libere.
Morale della storia? Le patatine fritte cucinate in classe sono veramente buone.
--------------Angolo dell'autrice--------------
Queste sono state tra le cose peggiori che ho fatto in una scuola e mi sono divertita un mondo. La cosa migliore era che i miei non ne hanno mai saputo nulla, nonostante le lettere che il preside dava alla famiglia: le dava a me dicendo . Lo stesso faceva con Jeremia.
Secondo voi con cosa abbiamo fatto il falò? Le lettere date a Jeremia. Io ho avuto la decenza di aspettare la fine dell'anno prima di buttarle via xD
Alla prossima settimana con altre storie dell'anno scolastico più liberatorio della mia vita!
Baci e abbracci,
Ixumy
  
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