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Autore: Julia_Phantomhive    08/06/2014    3 recensioni
[Trad.: Tempio dei Mari]
Ciao a tutti! Sono tornata con una nuova avventura che ha come protagonisti i due impareggiabili b-shot Riki e Samuru, insieme alla fan di quest'ultimo Jules.
La WBMA ha una nuova missione per i due giovani ragazzi, che ha come obiettivo il recupero del B-daman marino leggendario. Hanno pochi indizi e per svelare il mistero devono immergersi nel fondo degli abissi! Ma Samuru all'inizio non accetta, perché? Riki prova a convincerlo, ma lui non cambia idea.
Non vuole più mentire, non vuole trovare scuse. Vuole solo che la ragazza non lo creda un bugiardo.
A Riki, allora, viene in mente una soluzione e dopo qualche discussione, i tre si immergeranno negli abissi dell'oceano!
Genere: Avventura, Fantasy, Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Riki Ryugasaki, Samuru Shigami, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Temple of Seas
Capitolo 2
Partenza

 
- Jules! E' arrivato Samuru, scendi! -
Urlava la signora Mirai alla figlia, ignara che la propria figlia stesse per partire per un viaggio pericoloso. La WBMA aveva riferito alla famiglia della ragazza che avrebbe partecipato a dei concorsi come sponsor per b-daman e la sua presenza era necessaria, per alcuni giorni non avrebbero dovuto contattarla se non per estrema emergenza.
L'associazione aveva dato ai tre giovani come tempo limite una settimana e, se avessero superato, avrebbero mandato una squadra di ricerca, ma intanto i genitori di ciascuna famiglia avrebbe avuto questa versione dei fatti.
Jules si stava guardando nel riflesso dello specchio, osservava i suoi capelli legati in una coda, i suoi abiti dati dalla WBMA: una camicetta abbastanza elastica, una minigonna nera e sotto dei pantaloncini neri fino alle caviglie. Per i piedi degli anfibi, ovvero stivaloni giganti di pelle pieni di lacci. Li voleva semplici come quelli di Samuru, quelli sembravano più pratici, ma dopo che li aveva indossati, gli anfibi erano piuttosto comodi.
La finta valigia era pronta, c'era tutto, ma non le sarebbe mai servita. Andavano in missione, non in un viaggio di piacere; ci stava seriamente ripensando, ma era un'esperienza che voleva provare e se con lei c'era Samuru, era sicura che non avrebbe avuto niente di cui preoccuparsi, l'importante era di non procurare solo guai. Cosa che sembrava facesse molto più spesso. Dopo un'ultima occhiata allo specchio, si alzava, prendeva la valigia e scendeva al piano di sotto per salutare la madre. - Fai buon viaggio, amore mio. Fa' attenzione. E Samuru proteggila come fai sempre! - scherzava ridendo, non sapendo il vero scopo del viaggio. Al contrario, il ragazzo la prese seriamente e rispondeva in tono gentile ma comunque freddo alla madre di Jules:
- Non si preoccupi, è in buone mani. -
Dietro a Samuru c'era una macchina nera con i vetri oscurati, Jules immaginava che fosse stato inviato con quella per venirla a prendere.
Salutava la madre con un bacio sulla guancia e un cenno di mano.
Il ragazzo l'aiutava a portare la valigia, lei notò che era vestito come sempre: i suoi pantaloni lunghi bianchi, maglietta bianca e viola sotto, insieme alla maglietta con il colletto nero largo e la giacca di pelle, color limone lucido. Intravedeva la collana marrone con di sicuro la biglia dei b-daman blu mare come ciondolo. Da quando gliel'aveva regalata, l'aveva sempre vista sul suo collo e quando pensava che fosse d'impiccio, gli consigliava di togliersela, ma lui si rifiutava perché la definiva suo portafortuna.
Samuru le porgeva una mano, anche se portava i guanti, notava la fermezza nel suo gesto.
"Beato lui che non è nervoso" pensava, mentre gliela afferrava.
- Tutto bene? -
Jules annuiva. - Sono pronta -. "La sua mano" iniziava a rifletterci "è davvero rassicurante. Sono felice che lui sia qui con me". Erano in auto e vedeva le immagini susseguirsi una dopo l'altro del paesaggio del quartiere Ovest.
Riki sarebbe arrivato a momenti, mentre loro erano avvantaggiati che fossero già vicini alla sede.
Quando entrarono, Rori fu lì ad accoglierli, aveva un sorriso smagliante ma comunque molto strano. Era inquieto, forse preoccupato. La mora non sapeva ben dirlo. - Ben arrivati. - s'inchinò - Signor Shigami, signorina Mirai. Tutti gli altri vi stanno aspettando. Manca all'appello solo il signor Ryugasaki. Arriverà presto, voi accomodatevi pure. -
Samuru si trattenne con la ragazza nella hall, voleva aspettare l'amico.
Sarebbero entrati e usciti insieme.
Le porte si aprirono con suono leggermente acuto e Riki entrava tutto pronto alla missione. - Buongiorno ragazzi! -
Era sorridente, indossava la sua tenuta data dalla WBMA quasi uguale a quella di Jules. Una maglietta bianca e sopra una camicia color terriccio, pantaloni lunghi neri da esploratore e stivaloni sempre marroncini. La ragazza aveva l'impressione che l'unico a non aver accettato la divisa era stato Samuru, che forse si trovava estremamente a suo agio, ma era anche molto figo. Non poteva pensare altrimenti.
- Vogliamo andare? - li incalzava Samuru con tono un po' scocciato.
I due annuirono e si incamminarono verso la sala conferenze. "Forse lui non troverà piacevole questa missione, ma sono stupida da essere così emozionata che non riesco a contenere il nervosismo. Spero solo di non fare danni." Pregava con tutta se stessa Jules. "Ecco, ci siamo." Entravano e al suo interno c'erano tre persone: il signor Takakura, il signor Shigami e Novu Moru. C'era un'aria pesante.
- Ben arrivati. - li salutava accogliente l'albino - Ora che siamo tutti riuniti, possiamo informarvi di tutti i dettagli. Prego, ascoltate con attenzione. - cliccò un pulsante su un telecomando e dietro di lui uno schermo si accese, mostrando una mappa, quasi interamente color blu.
Il padre di Samuru era a lato opposto di Novu, vicino allo schermo e spiegava ogni singolo passaggio: - Voi oggi sarete portati a tali coordinate, nell'Oceano Pacifico con il Jet privato dell'associazione. Al suo interno sarete provvisti ognuno di uno zaino con il necessario: cibo, acqua, funi, torce, coltellino svizzero, tutto. Anche cariche biglie per i vostri b-daman. Troverete anche alcuni pezzi di ricambio, per qualsiasi evenienza. Dunque arrivati lì, vi immergerete con il sottomarino che ha per l'appunto due posti, - fulminò Jules con lo sguardo, ma senza alterare la voce - e dovrete guidarlo a tali coordinate. -
Apparirono altri numeri e Jules riconosceva subito il linguaggio, aveva studiato a scuola tutte le cose che riguardavano la marina e riconoscimento della posizione con le stelle. Novu spinse di nuovo il pulsante e altri immagini furono mostrate, all'inizio la ragazza l'aveva confuso per l'interno di una grotta, ma presto l'albino risolse tutti i suoi dubbi.
- Questo è il Tempio dei Mari. Il professor Shigami ha stimato la sua posizione in approssimazione delle coordinate date, dovete raggiungerlo e entrare al suo interno. Qualche informazione utile del Tempio dei Mari: risale circa a 2000 anni fa. E' un relitto di qualche isola greca, che nel tempo è stato trasportato dalle correnti marine e supponiamo anche alla possibilità di un terzo B-cristal. A quanto pare quello della WBMA e quello custodito dalla famiglia Cocodoro non erano gli unici in circolazione. Comunque, la forza di tale B-cristal ha attivato i nostri sensori e ha fatto in modo di rilevare un'intensa attività, alcuni dei nostri esperti sono già stati mandati e hanno ritrovato solo qualche scritta senza che potessero entrare. -
- Questo perché non erano dei B-shot. - intuiva Samuru.
- Esatto. - conveniva il signor Takakura - Abbiamo decifrato e tradotto le scritte, ricavandone un vero enigma. E' stato facile solo fino a questo punto. Professore Shigami, vada avanti con la spiegazione. -
Jules si aggrappava al braccio di Samuru con un po' di paura, misto a emozione per il brivido dell'avventura.
Gennosuke si sistemò gli occhiali e continuava: - Certo. - ritornando alle slide sullo schermo - Il Tempio dei Mari è nominato così perché pare abbia viaggiato in tutti i mari e non ha mai una posizione precisa, questo perché è sempre in continuo movimento, ma gli ultimi accertamenti hanno constatato che sia in una certa forma di stabilimento. Dovete agire velocemente. Se riuscirete ad entrare, avrete una serie di sfide da completare e portare con successo. Ogni stanza è predisposta in modo che, per una qualsiasi sconfitta da parte vostra, l'abitacolo si riempa di acqua, affogandovi. Sarete provvisti di una tuta subacquea, ma sarà scomodo portarsela perciò sarete voi a decidere. -
- Cosa troveremo se vinciamo? - domandava curiosissimo Riki - Che gran mistero! -
Novu sorrideva, contento che gliel'avesse chiesto: - Il B-daman marino del quale avevamo già accennato. La sua forma e caratteristiche sono ancora incerte, ma le scritte lo hanno descritto come una creatura marina leggendaria. Dal canto di una sirena e l'eleganza di un cavalluccio marino. Una strana descrizione non vi pare? - aveva portato la mano vicino al viso come se ci avesse riflettuto per tanto tempo ed esserci arrivato solo adesso. Sorrideva così innocentemente, che era quasi impossibile pensare che un tempo faceva dei piani per il controllo totale. - Vi suggerisce qualcosa? -
Samuru rimaneva in silenzio, mentre Riki era lì a riflettere. Jules non sapeva che dire, riusciva solo a pensare che un B-daman a forma di cavalluccio marino sarebbe stato carinissimo, ma non era sicuramente quello il misterioso B-Animal. Non era nemmeno leggendario.
Nell'istante in cui tutti erano rimasti a riflettere, le porte si aprirono ed entrarono Rori e i ricercatori con i perfezionati Dracyan e Dravise, nella loro ultima forma eS e potenziati. - Ecco qui, signori. Dracyan e Dravise versione Deluxe. Sono stati equipaggiati in modo da resistere sott'acqua e aumentare la loro potenza del 10% in superficie bagnate o addirittura nei fondi degli abissi. - Rori, accorgendosi poi, di Jules le rivolse un sorriso - Per lei signorina Mirai, invece abbiamo preparato un displayer per misurare tutte le circostanze, sarà utile per i signori Shigami e Ryugasaki, se non sapranno come risolvere le sfide. Inoltre, il suo è l'unico in contatto diretto con la WBMA, abbiamo provato di tutto per metterci in collegamento anche in tale profondità, quindi avrete assistenza in qualsiasi momento. Per il poco tempo ne abbiamo solo preparato uno di displayer, ci scusiamo. -
La castana porse ai presenti l'equipaggiamento. Dracyan e Dravise ai loro diretti partner.
- Come va Dracyan? Come ti senti? - chiedeva subito Riki.
- Bene! Scusa se ti ho fatto attendere. Siamo pronti! - rispondeva il Drago Blu.
Dravise, appena in mano a Samuru, lo salutava: - Pronto partner? -
Il ragazzo sorrideva. - Con chi credi di stare a parlare? -
- Bene. Jules, come stai? - ora il Drago Bianco si rivolse alla mora - Samuru ti ha trattato male in mia assenza? -
Samuru lo sgridava, ma la ragazza rise, rispondendo: - Tutto bene, grazie. Vengo anch'io, lo sapevi? -
- Sì, è stata una novità. Scommetto Samuru, che sarai felice. -
Con Jules sul suo braccio e Dravise nella sua mano, lui distolse semplicemente lo sguardo, borbottando qualcosa, ma che comunque era simile a un: - Non particolarmente. -

Tutti i B-shot loro conoscenti andarono a salutarli.
C'erano tutti, ma l'unico vero conoscente di Jules era suo fratello, che con occhioni da cucciolo abbandonato, supplicava ancora la sorella di non partire. Takeru era davvero attaccato alla sorella, notava Samuru, quasi sentiva ancora la gelosia che lo attanagliava quando non sapeva in un primo momento che erano parenti.
Osservava TK chino sulla sorella, i capelli neri lucenti lisci di entrambi riflettevano la luce anche se erano in penombra; gli occhi di lui posati preoccupati, sofferenti e adoranti non si staccavano dalla figura bronzea che dall'altra parte teneva lo sguardo basso, furtivo, come se sapesse che appena incrociato gli occhi del fratello avrebbe rinunciato alla missione e a tutto, solo e soltanto per lui. Samuru percepiva l'affetto costante di TK, ma l'immenso amore di Jules per lui era tutt'altro. Da lontano sembravano una di quelle coppie perfette, in sintonia che si stavano dando l'addio.
Takeru ancora si lamentava con Jules in un angolino: - Sorellona, non puoi partire! Non hai neanche una difesa! Un B-daman! Portati Hedgehog con te, sorellona. Lui sarà felicissimo di aiutarti, vero? - si rivolgeva al b-daman con speranza che la mora potesse cambiare idea. Il Porcospino affermava la risposta. Neanche lui voleva che andasse da sola.
- No, non me lo perdonerei mai se gli succedesse qualcosa. -
- Ma anche noi non ce lo perdoneremo mai se ti succedesse qualcosa! - replicava davvero disperato Takeru - Se tu non ci sei, come potrei mai continuare a giocare con Hedgehog senza che pensi a te. Non potrei neanche utilizzare mia mossa speciale perché l'ho dedicata a te, ne soffrirei! Tu la conosci, sai come farla, quindi puoi benissimo usarla con Hedgehog, quindi non fare l'ottusa e portalo con te. -
Jules sbuffava. - Non ho intenzione di accettare. Obbedisci e basta, Takeru. Se dici alla mamma che sono andata in fondo al mare si prenderà un colpo, quindi è inutile che mi minacci, sai che non si può permettere di andare all'ospedale ora come ora. - abbracciava il fratellino - TK, non fare stupidaggini in mia assenza. Hedgehog sorveglialo bene. Vi voglio bene, ci vediamo tra una settimana. - sciolse l'abbraccio e si dirigeva verso la piattaforma dell'elicottero.
- Sei pronta Jules? - domandava Samuru mentre le cingeva il fianco - Sei sicura di non voler rimanere? O prendere Hedgehog? Ho sentito Takeru disperato. -
Lei scosse la testa. - No, anche Hedgehog è importante. Non vuol dire che lui, essendo un B-daman, abbia meno valore di me. Tutti siamo importanti, inoltre è una semplice missione, non ci sarà nulla di pericoloso. Mi fido sia di te che di Riki, non fallirete perché siete i migliori, vi sarò io d'impiccio, mi dispiace. -
- Non è così, sarò felice di starti accanto se affogherò. -
L'espressione di Jules si rabbuiava all'istante. - Non dirlo nemmeno per scherzo. -
Riki aveva finalmente finito di salutare tutti e li raggiungeva. - Ehi ragazzi, cosa succede? -
- Nulla, vogliamo andare? - rispondeva Jules.
- Certo! - e tutti in coro urlavano: - Mistero stiamo arrivando! -.

Arrivati al sottomarino, i tre ragazzi misero le tute subacquee, indossarono i dispositivi di contatto e Jules accese il displayer. Erano tutti a buon punto, e la mora era felice che in quel momento fosse agitata per l'emozione e non impaurita per quello che l'attendevano. - Pronti. Unità 1 al rapporto. Qui Mirai per chiedere istruzioni. Attendiamo. -
Riki e Samuru erano seduti nei posti di comando, mentre Jules nello spazio in mezzo che li divideva.
Prima che rispondessero, mentre il b-shot dai capelli blu scuro si sedeva, lei gli posava un bacio sulle labbra. Ancora attendeva risposta, quando gli bisbigliava: - E' solo un bacio di buona fortuna, Samuru. - perché l'espressione del ragazzo era rimasto sorpreso. Il momento dopo, rivolgeva un sorriso a Riki e augurava buona fortuna.
- WMBA a rapporto. Le coordinate sono quelle inviate al displayer. - Il visualizzatore a forma triangolare verde appariva davanti agli occhi castani di Jules indicando le traiettoria da seguire - Prossimo aggiornamento previsto tra un'ora. -
- Ok. - rispondeva, inserendo poi le coordinate con la tastiera sullo schermo. - Mi hanno spiegato anche i comandi: Samuru dovrai guidare principalmente tu, il cambio è ogni mezz'ora così che nessuno dei due si affatichi troppo. Mi chiameranno ogni un'ora finché non arriveremo al tempio. Tempo stimato 3 ore e mezza. La velocità deve essere moderata così da non sprecare troppo carburante. -
I due risposero in coro: - D'accordo! - e misero in azione il sottomarino.
L'interno del sottomarino era ampio, per quanto fosse piccolo all'esterno, era tutto grigio chiaro, ma almeno i tasti illuminanti erano colorati, i due ragazzi sembravano così abituati che all'inizio, Jules non era per niente preoccupata; nel tempo in cui iniziarono a scendere piano piano, la ragazza aveva notato i muscoli tesi di Samuru, era davvero affascinante e molto attraente. Voleva saltargli addosso ma si trattenne.
La prima mezz'ora era filata liscia come l'olio. Era incredibile che dei quattordicenni sapessero guidare un sottomarino, pensava sorpresa Jules, quando poi Riki gli diede il cambio, Samuru si stiracchiò e affondò nel sedile.
Notò che la ragazza era persa nei suoi pensieri, quando la richiamava: - Jules. Come stai? Ti annoi? - Si alzava dalla sua postazione e si avvicinava alla ragazza affacciata all'oblò. - Vieni, andiamo di là. Riki, puoi cavartela anche da solo? - domandava, mentre porgeva una mano a Jules per farle cenno di seguirlo.
- Certo! Andate pure! Tanto ci sono Dracyan e Dravise a farmi compagnia. Quando ritorni, Samuru, mi porti da bere, per favore? Grazie. - diceva Riki tutto concentrato al comando del sottomarino.
Jules e Samuru passarono nell'altra stanza dove c'era il rifornimento.
- Tutto bene, Jules? E' da prima che sei distratta. -
- Va tutto bene. Mi sento solo un po' strana. Da quando fuori è diventato più scuro e incontriamo ogni tanto qualche animale, che ho questa sensazione strana. Sarà che non sono abituata a tutta questa tensione, non credi? -
Si era appoggiata a lui, che l'abbracciava da dietro. Giocherellava con le sue dita sottili, mentre lui affondava il suo viso nell'incavo destro del collo, era il suo posto preferito, e respirava affondo: sentiva solo una dolce nota di vaniglia, mischiata a sudore. - Senti caldo? -
- Un po', non sono abituata alla camicia, ma non ti preoccupare. -
- Vuoi togliertela? Ti ho già vista con il costume, perciò non farti problemi. -
Jules era per certi versi perversa, perciò provava a non lasciarsi sopraffare dai sentimenti contrastanti che l'assalivano, doveva essere in piena coscienza. - No. - E poi Samuru non sapeva a cosa avrebbe comportato. Era troppo giovane e innocente. - Vedrai che mi passerà. - E rimasero accoccolati per un bel po'.
Seduti su una cassa, Samuru continuava ad abbracciarla. - Ok. - Jules si accoccolava, quando il displayer appariva di nuovo davanti agli occhi e annunciava il prossimo cambio.
Controvoglia, sciolse l'abbraccio e incitava Samuru ad andare. Riki forse non aspettava altro che una pausa, vedendo che quando entrarono, aveva una fame e una sete da fare invidia a Yuki.
"Quando arriviamo, cosa succederà? Ho come la sensazione di essere attratta. Ho sempre avuto un certa simpatia per l'acqua, amo molto nuotare, in piscina, al mare, quindi non ho paura dell'acqua, però... Non lo so. Spero che non sia niente. Moru ha detto che se ci riflettevo bene, il B-daman sarebbe apparso nella mia mente. Che cosa avrà voluto dire? Che conosco questo B-animal marino misterioso senza che me ne accorgessi?" Jules era appoggiata al sedile di Samuru da dietro, e si riposava come poteva, prima che la vera missione avesse inizio.

Nota d'Autrice
Un solo commento: Grazie a tutti per il sostegno!
Spero che vi sia piaciuto anche questo capitolo e scusatemi per il ritardo, ieri ero esausta!
A presto minna!
Prossimo capitolo: Ostacoli
Bye and Kiss
Julia_Phantomhive
  
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