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Autore: Katherine Buffy Pierce    08/06/2014    1 recensioni
Questa storia fa parte della serie "La storia di Alex" e si colloca dopo le storie "Figlio di vampiro" e "Bebè in arrivo".
Genere: Mistero, Romantico, Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Damon Salvatore, Katherine Pierce, Nuovo personaggio, Stefan Salvatore, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'La storia di Alex'
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Ero spacciato. Non avevo nessun’arma con me in quel momento... L’unica cosa che potevo fare era credere che fossero così stupidi da non riuscire a prendermi mentre cercavo di scappare. Appena mi avvicinai all’entrata, Elena e Stefan mi bloccarono. Io, che non mi separavo mai da qualche bottiglietta di acqua con la verbena da giorni, lanciai in faccia il contenuto della bottiglietta a quei due, permettendomi di scappare fuori dal grill. Trovai una macchina con dentro un ragazzo della mia età e lo lanciai fuori dalla vettura per rubargliela.
-Scusa ma è un’emergenza! Spero di non distruggertela!- dissi io, riferendomi a lui prima di partire. Dopo soli 2 metri, Klaus era seduto accanto a me.
-Ciao Alex. Dove stavi andando di bello?- chiese lui con il suo sorrisetto malefico.
-Klaus...- dissi io, rassegnandomi per un attimo.
-Eh già.-
Lanciai in faccia anche a lui la verbena e scappai, ma mi ritrovai davanti Katherine che mi bloccò con una sorta di abbraccio fortissimo.
-Lasciami! Katherine, lasciami!- piagnucolai io.
Era inutile. La mia Katherine non esisteva più.
-Mmm mi ha fatto male quella verbena, sai?- disse Klaus pulendosi il viso.
-Tu... Brutto stronzo! Sei talmente patetico che hai dovuto rubarmi i poteri per poter prevalere su di me. E hai dovuto perfino soggiogare la mia intera famiglia. Sei un fallito!- gli dissi prima di sputargli in faccia.
Tirai una testata a Katherine e scappai in auto. Investii tutti: Elena, Damon, Stefan, Kath, Nadia, Jesse, Caroline e perfino Klaus. Scappai il più lontano possibile finché non mi sentii al sicuro. Dopo qualche minuto in cui cercai di riprendermi dallo shock, tornai in città a prendere le mie armi. Non avevo tempo di dormire! Dovevo liberare la mia famiglia e uccidere quel cane di Klaus. Sapevo dove si trovavano. Erano a casa di mio padre. Parcheggiai la macchina davanti alla porta d’ingresso ed entrai.
-Allora... Chi di voi mi ucciderà?- dissi io con tono insolente.
-Mmm penso che lo farò io...- disse Klaus con un sorriso malvagio.
-Per me va bene.- dissi io annoiato.
-Sei davvero così idiota? Io sarei scappato a nascondermi da qualche parte. Sai che stai veramente andando incontro alla morte vero?- disse Klaus ridendo da solo.
-Ahahah certo... Tu scapperesti perché sei un vigliacco e perché preferisci salvare te stesso... Come Katherine del resto... Anche se lei stava proteggendo se stessa quando iniziò a scappare da te... Non stava proteggendo la sua famiglia come invece voglio fare io.- dissi io, gironzolando per il soggiorno con una pistola nascosta nei pantaloni.
-Oh, ma come sei coraggioso! Peccato che la tua famiglia non esiste più ora! E la piccola Marissa ora è la mia bambina... E poi che ne so... Magari io e Katerina ci innamoreremo.- disse con un sorriso che scatenò la mia rabbia. Non ero mai stato così arrabbiato. Ero veramente indiavolato! Non ero un tipo impulsivo, ma quella volta non riuscii a controllarmi. Sparai un colpo su ogni componente della mia famiglia in modo da indebolirli e poi corsi incontro a Klaus. Si spostò, ovviamente con velocità sovrannaturale, e si fece trovare dietro di me. Fortunatamente i miei riflessi, anche se erano umani, non erano malaccio e prima che potesse farmi qualcosa, gli sferrai un pugno dritto in faccia, atterrandolo. Prima che potesse rialzarsi, gli conficcai un pugnale nei testicoli.
-Brutto stronzo. Non meriti altro che la morte! E se pensi che mi arrenderò davanti a te che fingi che la mia famiglia sia la tua, beh... Ti sbagli di grosso! Brutto pezzo di m- dissi io avvertendo una fitta alla schiena. Qualcuno mi aveva pugnalato alle spalle e quando mi girai per scoprire chi fosse stato quel qualcuno, ci rimasi malissimo. Katherine aveva posto fine alla mia vita umana.
 
Quando mi risvegliai, mi ritrovai in fuori dalla casa di mio padre... In giardino Ero coperto da una telo e sentivo qualcuno che scavava una fossa. Pensai di sentirmi malissimo e invece no... Nulla di quel che doveva succedere se fossi diventato un vampiro, stava accadendo. Ero normale... Ma più forte... Quando mi alzai, scoprendomi, vidi che era Jesse che stava scavando la fossa.
-Ma che cavolo?!- disse lui stupito.
Per capire se i miei poteri erano effettivamente tornati, corsi in parte a lui e gli tirai un calcio potente. Jesse cadde a terra e rotolò nella fossa. I miei poteri erano finalmente tornati! E da quel momento, Klaus era ormai destinato a morire!
  
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