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Autore: _HoranikBraff    08/06/2014    6 recensioni
“Andiamo a leggere le fan fiction su di noi!” Il sorrisone di Niall si fece ancora più largo.
I ragazzi soppesarono l’idea per un paio di minuti.
“Mh, okey dai.” Disse Louis.
“Ci sto.” Assentì Zayn.
“Perché no?” Ribadì Liam."
Os puramente parodistica.
Genere: Comico, Demenziale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Un po' tutti
Note: Nonsense, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Liamo Payno.





In una bella mattina di sabato tutto sembra tranquillo in quel dì di Londra.
Ecco, sembra tranquillo, e lo è pure fino a che si sta lontani da casa Payne, dove un indaffarato e imbranato Liam (Payne, per l'appunto) ha deciso di portare a compimento una delle più ardue imprese della sua esistenza: fare dei biscotti al cioccolato senza bruciarli.
Dopo essersi, giustamente, preso una pausa dalla gang di psicopatici che lo circonda quotidianamente, Liam ha deciso di concedersi un bagno caldo e una pedicure per poi, con tanto di bigodini rosa e asciugamano in vita, dedicarsi alla cucina.
"Qua dice di riscaldare il forno a 220 gradi per venti minuti." mormora fra sé e sé l'imbecil-...il nostro eroe.
"Certo che 220 gradi non è riscaldare, è una sauna."
Ride da solo per la sua arguta battuta, per poi voltarsi a cercare altre persone gaie e spensierate come lui.
Questo prima di ricordarsi di essere solo in casa.
"Quindi, il forno si è riscaldato. Ora metto la teglia di biscotti e...Oh, dove vai tu?"
Svelto come una lepre zoppa afferra uno dei biscotti in pieno tentativo di fuga.
"Pensavi di potermi scappare, eh!"
lo sperava, questo è poco, ma sicuro.
Finalmente la teglia di biscotti finisce in forno e Liam può godersi un Martini e una sigaretta solitaria nell'attesa.
O almeno coì crede...
*Driiiiiin*
"Ohibò, i biscotti sono già pronti!"
Corre verso il forno, circondato dall'illusione, e fissa la teglia.
"Ma a me sembrano crudi."
Accarezza la sua barba da preadolescente chiedendosi se non siano allucizioni quelle che sente.
*Driiiiiiiiiiin*
"Uh, il campanello!"
Ancora ubriaco di adrenalina dopo aver risolto un caso degno di Benedict Cumberbatch nei panni di Sherlock Holmes, si dirige alla porta e guaisce in un energico "Chi è?".
"Sono la vicina."
Liam apre la porta, cercando di coprire le sue grazie semi nude alla vecchia vicina.
"Uh!" La signora osserva senza pudore il nostro pudico protagonista "Come siamo aitanti e in forma!"
"Signora, la prego, non mi guardi.
Insomma, lei è pure vecchia!"

Uno schiaffo lo colpisce in pieno viso.
"Cazzo che male, picchia bene per essere vecchia."
Un secondo schiaffo lo colpisce sull'altra guancia, questa volta lascia il segno e la conquista del ring sembra lontana per Payne.
"La smetta, vecchiaccia di merda!"
Può vedere la signora preparare l'ombrello, tenta di scappare, ma non è abbastanza veloce: l'asciugamano lo intralcia e...è a terra, messo KO da una vecch-...una non più giovanissima signora e dal suo ombrello.
"C'è la riunione condominiale, maleducato."
Liam può vedere la signora andarsene da casa sua e mormora un "Riunione condominiale? Seriamente?".
Ormai arreso al fatto che non potrà più avere la sua giornata di riposo e relax infila un asciugamo e delle ciabattine di pelo rosa ed esce.
Le riunioni condominiali non sono come lui le aveva sempre immaginate: non c'è nessun grande capo che parla della struttura del condomio e di adeguarla alle esigenze del futuro, ma solo una manica di casalinghe disperate che parlano di chi deve pulire le scale e delle luci fulminate sui pianerottoli.
Un momento: luci fulminate han detto?
"La luce del mio pianerottolo è fulminata!" Urla con foga il nostro protagonista.
"Ehi, stai calmo pop star, non ti stai offrendo per gli Hunger Games, che ti urli?" 
Liam guarda inviperito lo sconosciuto vicino dalla faccia color provolone e gli rivolge un gesto stizzito con la mano.
"Louis sarebbe fiero di me, chissà a quando mi farà la prossima lezione sull'espressività dei gesti?" Pensa, prima di ricordarsi di dover parlare.
"La luce del mio pianerottolo è fulminata." ripete.
"La ripareremo signor. Payne..."
Liam sorride confortato dalle parole del proprietario.
"...dopo aver fatto una colletta per comprarne di nuove."
Colletta?
"Ah, devo pure pagarle io? Non le paga il condominio?"
Pura indignazione, oh.
"Oh, calmati Katniss, tanto tu hai soldi pure per comprarti la catena di negozi che vende le lampadine." Dice sempre lo stesso provolone di prima.
Certo che ha proprio una fissa per questi Hunger Games.
"Io dico che il condomio dovrebbe fornirci di una scorta di lampadine a spese del proprietario del palazzo!" Liam si alza in piedi, sentendosi un grande oratore, un vero ribelle. "Chi è con me?" Urla a sproposito.
"Ehi, Mandela dei poveri, il proprietario del palazzo è lei." 
"Ah!" Il nostro nuovo Cicerone si siede, nell'imbarazzo generale.
"Allora ehm...lampadine per tutti?" Sorride.

Dopo uno stressante pomeriggio a mettere in conto, il suo conto, ogni danno del palazzo, Liam se ne torna nel suo appartamento.
E' sanco, distrutto, stressato e desidera solo dei fragranti biscot-...
"Oh mio dio i miei buiscotti!" Corre al forno e ciò che vede è solo la triste cremazione dei suoi amati dolci.
"Polvere eri e polvere ritornerai." Sussurra con un tono melodrammatico.
Alla fine, il nostro prode protagonista, alla ricerca solo di un poco di conforto, si stende sul divano, pronto ad una rilassante dormita.
Tutto sembra andare per il meglio: sente il corpo rilassarsi e il "cervello" smetterla di surriscaldarsi, quando...
*Driiiiiin*
"Ah, chi è ora?!" urla frustrato.
"Sento Payno, intanto ti calmi o ti arriva una manata così forte che la barba e i peli pubici si scambiano di posto sul tuo corpo."
"Niall?"
Un lieve sussurro.
Il sussurro di una sorta di ominide che sa che il vero stress sta per iniziare solo ora.
"E certo.
Dai vieni giù, abbiamo deciso che andremo a bere una birra tutti insieme poi in studio registrazione a provare, ci servi tu!"

Liam fissa il citofono spaventato e si china in posizione fetale sul pavimento, emettendo versi non conosciuti dall'uomo e nemmeno da nessuna forma aliena.
"No." Dice piano.
"No!" Urla a pieni polmoni, correndo verso il balcone.
"Non mi avrete mai!" Sale sul bordo ridendo come uno psicopatico di un film di serie D. "Non mi avrete mai vivo!"
Non sente più il suolo sotto i piedi, solo l'aria che gli scuote i capelli e che gli rinfresca il pipino attraverso l'asciugamano.
"Mai!" Urla un'ultima volta prima di atterrare...in un camion di materassi.
Si muove piano e tasta il morbido sotto di sé.
"Strano, mi aspettavo il paradiso morbido, ma per le nuvole, non per i materassi." Si gratta la testa in modalità Orango Liam.
"Non sei morto, coglione.
E ora scendi dai quei materassi, Payno.
Ah, e copriti la rondine, per favore, non è tempo di farla migrare a sud."




 



Angolo autrice:

Oh beh, l'avevo detto che prima o poi avrei continuato la raccolta.
Ed eccola qui.
Non sono sicura di quanto possa far ridere, io queste cose le scrivo di notte, 
col sonno e la stupidità addosso, quindi...quindi niente, mi accontento di quel che è:
un cosa del tutto no sense e senza un filo logico.
Voglio ricordare che non è mia intenzione trattare male le persone (Liam Payne in questo caso)
di cui parlo, ma solo ironizzare.
Invece che parlare del Liam aitante e serio in chiave classica, ho preferito adattarlo in un modo
che io adoro: un imbranato con gravi crisi di nervi e un QI sotto la media.
Detto questo, ciao ciao, alla prossima.

Baci,
_Ronnie.
   
 
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