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Autore: MissAbnormal    09/06/2014    2 recensioni
Hanae, da quando i suoi genitori sono all'estero per lavoro, vive nella casa della nonna in riva al mare, situata in un paesino silenzioso. In una notte irrequieta però la ragazza trova l'amore. Un amore struggente e fuggitivo, pieno di passione ma anche di paure circonda la vita della giovane Hanae. Chi è quel ragazzo che, nel cuore della notte, cantava in riva al mare? e cosa ne sarà del cuore di Hanae, oramai intrappolato nella morsa dell'amore?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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                                                                                                                                                                                                          “Nonna, mamma non ha ancora chiamato dall’Olanda?” Chiese la giovane Hanae.
“No cara, né lei né tuo padre. Ma non angosciarti, stanno lavorando sodo, per questo non ti hanno chiamato. Vedrai, domani lo faranno.” La rassicurò la nonna accompagnando le parole da un lieve sorriso che le smuoveva le copiose rughe sul volto. Aveva ottantadue anni ormai. 

“Oh certo, staranno lavorando sodo anche per me, devo incoraggiarli.” La giovane dicendo ciò si alzò dalla sedia, per poi continuare a parlare.”Non ho più fame, grazie per la cena. Vado in camera.” Prese il piatto da dove aveva consumato la pietanza e la sciacquò velocemente, per poi correre al piano superiore dell’abitazione, ove c’era la sua camera. Entrò e chiuse cautamente la porta alle sue spalle. Era buio nella camera ornata da carta da parati a fiori rosa pastello, eppure c’era la finestra spalancata che portava un po’ di luce. Hanae salì sul letto a piedi nudi, poggiò le piccole e graziose mani sul davanzale della finestra ed espose la testa fuori dalla finestra, la quale si affacciava sulla riva del mare. Ispirò sonoramente l’aria che odorava di sale marino e sabbia bagnata. La quindicenne soffriva di ansia e claustrofobia, per questo teneva sempre la finestra spalancata, in modo da sentirsi libera.
Rimase per qualche minuto a contemplare la luce del faro che illuminava il mare blu notte, il quale faceva da specchio alla splendida luna piena che capeggiava sulle stelle nel cielo. Aveva la fortuna di ammirare quello spettacolo ogni sera, ma ne era rapita sempre di più ogni volta. Ad un tratto un freddo venticello di mezza estate iniziò a smuovere l’aria e Hanae si vide costretta ad allontanarsi dalla finestra. Così fece ma mantenne le ante spalancate, per poi spogliarsi ed indossare un pigiama leggero formato da una pantaloncino e una canotta. S’infilò silenziosamente nel letto e chiuse lentamente gli occhi, riservando l’ultimo pensiero ai genitori.

“Buonanotte mamma, buonanotte papà.”

Il vento che entrava dalle finestra si fece più fresco, tanto da pizzicare la pelle biancastra della ragazza. Così quest’ultima si svegliò, cercò di smuovere qualche ciocca del suo caschetto castano chiaro che poggiava spettinato sul suo viso per scorgere l’orario. Era quasi mezzanotte. Un brivido di freddo si andò a cospargere sulla schiena di Hanae, che si andò ad affacciare alla finestra ancora una volta. Il mare era piatto come una tavola, la luna oramai sempre più gonfia e dorata. Ad un certo punto una melodia le arrivò all’orecchio destro, così si girò in quella direzione. All’inizio non riusciva a scorgere niente, non riusciva a capire la provenienza di quella canzone. Espose il busto in avanti, allungando il collo, così lo vide. Una figura, o meglio un ragazzo. Non si riuscivano a scorgere completamente i suoi tratti, ma Hanae riuscì a vedere i capelli che gli coprivano il viso, capelli chiari, biondi, che gli arrivavano fino alla fine del collo. Era lui a cantare. La sua voce era delicata, soave, carezzevole, avvolgente, tanto che la fanciulla ne rimase completamente rapita. I suoi occhi verde grano si spalancarono a poco a poco, mentre le pupille si fecero grandi ed intense, come quelle di un gatto.

Ad un tratto la melodia finì.

Il ragazzo mosse lievemente il capo a destra e a sinistra per guardarsi attorno mentre con la mano destra scostò i capelli d’oro dagli occhi. Quando lui si protese all’indietro per controllare che non ci fosse nessuno, la vide. Hanae, vittima di quel contatto magnetico tra i loro sguardi, indugiò portando di poco il busto all’indietro, portando una mano sulle labbra. “Credo mi abbia visto, che figuraccia!” Pensò tra se stessa, ma il ragazzo accennò un lieve sorriso. Il cuore di Hanae ebbe un sussulto, preceduto e seguito da intense palpitazioni, credeva potesse morire. Il ragazzo abbozzò una risata silenziosa, dopo di che con un cenno della testa fece ricadere i capelli sul viso. Si alzò dallo scoglio su cui si era seduto, diede le spalle alla ragazza e con passo lento pian piano s’incamminò, sparendo dietro le rocce possenti. La ragazza dopo ancora un attimo di ipnosi, cadde all’indietro sul letto, portando una mano sul cuore.

Quella notte non riuscì a riprender sonno, cercando di imprimere nel suo cuore quell’intensa melodia.
 
 
                                         
   
 
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