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Autore: 365feelings    09/06/2014    3 recensioni
«Sono innamorato di te» le dice con voce pacata ma sicura e immagina che quella dichiarazione gli stia costando un notevole sforzo in quanto coraggio, ma lui continua senza vacillare guardandola dritta negli occhi «Sono innamorato di te e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere».
Perché nessuno è immune all'amore, soprattutto una figlia di Afrodite.
Charles/Silena | Seconda classificata al contest Amore con la A maiuscola
Genere: Introspettivo, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altro personaggio, Charles Beckendorf, Silena Beauregard
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Titolo: Everything has changed 
Personaggi: Silena, Charlie
Rating: verde
Genere: introspettivo, sentimentale, romantico
Avvertimenti: one shot, het
Note: la coppia nasce in uno dei Demigod files che Riordan ha scritto ma che io non ho ancora letto, tuttavia wikia Percy Jackson ne riporta la trama da cui ho attinto alcuni elementi per questa storia e cioè: l'incidente durante Caccia alla Bandiera (è volutamente vago perché non ho letto la novella) e l'invito a vedere i fuochi (la pagina dice che finalmente Charles trova il coraggio, quindi ho pensato che ci riesca proprio all'ultimo). Il Drago di Bronzo citato è ovviamente Festus, che compare nel racconto di cui sopra.
Drew è una delle figlie di Afrodite più anziane, per questo è amica di Silena. Nel mio headcanon infatti le due erano legate (facevano a gara a chi conquistava più ragazzi e segnavano il punteggio sul legno della capanna delle canoe), per questo Drew non accetta il suo tradimento; per saperne di più vi rimando a questa storia.
Prima (e in un certo senso anche durante) di Charlie, c'è stato Luke. Non lo nomino mai in questa storia, ma è evidente che alcuni dettagli si riferiscono a lui ("pensieri scomodi" oppure "come se non si meritasse quello che potrebbe accadere" o il fatto che si metta a piangere).
Inizialmente a Silena piace Charlie, è attratta da lui ma non ne è innamorata; piano piano però il sentimento diventa più profondo e quando si verifica ciò di cui ho scritto è sul punto di rendersi conto che è innamorata di lui e il mattino dopo non ha più alcun dubbio.
Inoltre Silena nei libri ha chi capelli neri mentre nei Demigods Files biondi; immagino che abbia ereditato il potere di sua madre di cambiare aspetto.
Infine (giuro che l'ultima) per la scena del bacio mi sono ispirata alla canzone inclusa nel pacchetto, Everything has changed (And all I feel in my stomach is butterflies the beautiful kind).
Storia partecipante al contest Amore con la A maiuscola.
E ora un po' di pubblicità: innanzi tutto vi presento il campmezzosangue se già non lo conoscere e poi vi invito al nuovo contest su Percy Jackson, Di semidei, mitologia e amore






 
Everything has changed 

And all my walls the two painted blue
And i’ll take them down, take them down and open up the door for you





Nonostante la sera prima abbia fatto tardi, apre gli occhi al suono della sveglia con il sorriso sulle labbra e una piacevole sensazione che le inebria corpo e mente, come un benessere diffuso.
Con il capo sprofondato nel suo morbido cuscino, Silena riconosce in se stessa tutti i sintomi di quella malattia che più volte ha avuto modo di vedere all'opera, che in alcune occasioni ha creduto (sperato) di aver contratto e che ora finalmente ha.
Senza alcuna esitazione, quella mattina Silena si diagnostica la più potente e incurabile e per questo più bella malattia di cui prima o poi vengono affetti tutti gli esseri viventi. Ed è una cosa bellissima, che la riempie di gioia e ottimismo, che travolge ogni ogni pensiero scomodo.
Quando si alza dal letto, dopo essersi crogiolata nella sua felicità, le sue sorelle e i suoi fratelli non tardano ad accorgersi di quanto sia radiosa quel mattino; il loro occhio esperto riconosce subito quale forza sia all'opera sul loro Capo Cabina.
Silena Beauregard è innamorata.

I ricordi della sera prima sono freschi e precisi nella sua mente, profumano di estate e speranze, di infinite possibilità. Dovrebbe chiamare Drew e metterla al corrente di ciò che è accaduto, come fa sempre, ma per qualche minuto ancora vuole tenere per sé ciò che prova.
Se chiude gli occhi e rievoca le immagini, può rivivere quei momenti sulla spiaggia e sentire il suo sguardo sulla propria schiena quando l'ha riaccompagnata alla propria Cabina; seduta sul bordo della vasca Silena si abbandona ai dolci ricordi spazzolandosi distrattamente i lunghi capelli scuri.

Per una sera ha sostituito la maglia del Campo e i pantaloni con un vestito bianco. È davvero bella, Silena; lo sa perché gliel'hanno detto le sue sorelle, perché si è guardata allo specchio, perché ha visto come la guardano i ragazzi.
«Lasciane qualcuno anche a noi» le ha detto scherzosamente Drew, mentre si avviano alla spiaggia. Lungo il tragitto incontrano qualche figlio di Ermes; non staccano gli occhi dal gruppo, non staccano gli occhi da Silena.
Incontrano anche Beckendorf con due suoi fratelli e il cuore della ragazza fa una capriola improvvisa. Non ricorda di preciso quando abbia iniziato a provare interesse per il figlio di Efesto, sa solo che il Capo della Cabina Nove le piace, le piace molto — forse più di quanto riesca a comprendere.
Beckendorf è più silenzioso del solito e ha l'aria di chi sta provando nella mente un discorso che non ha coraggio di pronunciare; lei se ne accorge e nella speranza di poter restare sola in sua compagnia (che quel discorso sia per lei) rallenta il passo. Immediatamente il ragazzo adegua la propria andatura, con il risultato che entrambi finiscono alla fine del gruppo. Spera che nessuno se ne accorga e li interrompa, ma quando uno dei figli di Ermes si volta per chiederle qualcosa interviene Drew che gli sorride civettuola e le fa l'occhiolino; mentalmente prende appunto di ringraziare la sorella.
Fanno ancora qualche passo in silenzio, la spiaggia che si avvicina inesorabilmente, poi Charles trova il coraggio di parlare.
«Ti va di vedere i fuochi di artificio con me?» le chiede guardando dritto davanti a sé.
«Mi farebbe molto piacere» gli risponde con un sorriso radioso ed è quasi certa di vederlo arrossire.
Per il resto del tragitto nessuno dei due parla più, ma percorrono gli ultimi metri così vicini tra loro che potrebbero prendersi per mano.

«Ti ringrazio per questo pomeriggio» le dice mentre passeggiano sulla spiaggia. Per alcuni istanti la mente di entrambi torna alla Caccia alla Bandiera che hanno fatto; Charles è ancora in imbarazzo per come sono andati gli eventi, sebbene sia anche felice che insieme a Percy, a salvarlo, ci fosse Silena.
«Avresti fatto lo stesso per me» replica, guardandolo dritto negli occhi. Il ragazzo storna lo sguardo, a disagio, ma Silena non demorde. Sa bene che con Beckendorf non deve correre, che è timido e taciturno, un bravo ragazzo. Ma proprio per questo non intende arrendersi — può vedere le possibilità.
Cerca di metterlo a suo agio, di non essere troppo invadente ed espansiva, gli chiede del Drago di Bronzo e lo ascolta parlare con sincero interesse.
«Vuoi tornare indietro?» le chiede dopo un po' e solo allora si accorge che passeggiando si solo allontanati dal resto dei semidei. Guarda il falò attorno al quale sono raccolti gli altri ragazzi e poi scuote il capo.
«Sto bene qui».
Con te.
Non lo dice, ma Charles sembra udirlo ugualmente e la guarda intensamente, come se stesse soppesando le parole che vorrebbe dirle. Parole sincere, parole che nascono dal cuore, parole che cambierebbero tutto. Sotto lo sguardo serio del figlio di Ermes Silena si sente improvvisamente a disagio — come se non si meritasse nulla di quello che potrebbe accadere.
«A meno che tu non lo voglia. Fra poco i tuoi fratelli devono accendere i fuochi d'artificio, in quanto Capo Cabina servirà la tua supervisione. Non so se te l'ho mai detto, ma i vostri fuochi sono davvero molto belli. Immagino che siano in molti a farvi i complimenti. Sono difficili da preparare? Ci vuole molto tempo?» 
Non era sua intenzione iniziare un discorso sui fuochi d'artificio, in quel momento non le possono interessare di meno, ma in preda ad un'insolita agitazione ha finito per parlare a sproposito.
Si morde la lingua per non dire altro, anche se ormai tutto il romanticismo è sfumato.
Ma Charles non sembra pensarla allo stesso modo e le risponde con voce paziente ma decisa: «I miei fratelli possono cavarsela da soli».
«Bene» mormora lei, fissando la coppa di ambrosia ormai vuota che ha tenuto in mano tutto il tempo ma di cui solo ora si ricorda. 
Lo sguardo di Beckendorf continua però a non lasciarla andare e sebbene in già altre occasioni lo abbia scoperto ad osservarla, in quel momento non prova alcun compiacimento. In quel momento si sente vulnerabile e agitata, per nulla sicura di sé e delle proprie intenzioni, cosa che non le è mai successa prima. Ma questa volta in gioco c'è più di quanto lei immaginasse e lo capisce solo ora: ci sono due cuori che battono allo stesso ritmo e che potrebbero ferirsi.
Ha fatto la cosa giusta lasciando intendere a Charles Beckendorf di essere interessata a lui o ha commesso un grossolano errore, uno di quelli che una figlia di Afrodite non dovrebbe mai compiere?
Il filo dei suoi confusionari pensieri viene interrotto dallo stesso ragazzo, che pone fine ad ogni suo interrogativo e ad ogni sua indecisione come se fosse in grado di leggerle nella mente.
«Sono innamorato di te» le dice con voce pacata ma sicura e immagina che quella dichiarazione gli stia costando un notevole sforzo in quanto coraggio, ma lui continua senza vacillare guardandola dritta negli occhi «Sono innamorato di te e non sono il tipo da negare a me stesso il semplice piacere di dire cose vere».
E Silena finalmente lo capisce, che lui è il suo porto sicuro; non è che non abbia più dubbi e incertezze, ma è bastata una sola frase per tranquillizzarla. Una sola frase e l'unica cosa che sente sono le farfalle nello stomaco. È una bella sensazione, potrebbe prendere il volo per quanto è felice (e pensare che solo un attimo prima era preoccupata!).
«Oh Charlie» sussurra, le lacrime che pizzicano negli occhi e poi rotolano lungo le guance, come la coppa rotola a terra dimenticata.
Nonostante sia ormai buio, il ragazzo vede che sta piangendo e sul suo volto la sicurezza scompare in un'espressione allarmata. Si avvicina di qualche passo, le braccia tese in avanti come se volesse abbracciarla, ma all'ultimo si ferma  come se si stesse chiedendo cosa debba farsene delle sue enormi mani; deve abbracciarla? Consolarla? E come si fa? 
«Scusami, non volevo» le dice ed è nel panico. Ma è Silena stessa a rifugiarsi tra le sue braccia e alla fine si decide a stringerla a sé.
«Quando un ragazzo si dichiara, piangete tutte?» le chiede cercando di sdrammatizzare la situazione e quando la sente singhiozzare è certo invece di averla peggiorata.
Ma la figlia di Afrodite sta ridendo.
«No, solo io» ribatte allontanandosi e passandosi una mano sulle guance per asciugare le lacrime e riacquistare un certo contegno necessario per quello che ha in programma.
Charles la guarda preoccupato, come se stesse male e non sapesse come aiutarla; probabilmente questo aiuta lui a non pensare al fatto che si è dichiarato e che lei non ha ancora risposto. Di tutte le reazioni che si sarebbero aspettati, scoppiare a piangere non era contemplata da nessuno dei due.
Silena ha ancora le labbra umide per le lacrime e increspate per la risata quando colma nuovamente la distanza e in punta di piedi lo bacia.
Il figlio di Efesto è sorpreso e impacciato e felice, mentre la stringe a sé e ricambia.
«Come mi hai chiamato?» le chiede quando si separano.
«Charlie. Non ti piace?»
«Al contrario» ed è lui a baciarla questa volta.
Il cielo nel frattempo è illuminato dai fuochi d'artificio.


Silena è riportata al presente da qualcuno che bussa alla porta del bagno.
«Sei presentabile?» chiede allegramente Drew, ma il secondo dopo è già dentro; non prima però di aver intimato ad una delle figlie di Afrodite che aveva osato lamentarsi di tacere e farsi gli affari propri.
«Mentre tu facevi i tuoi comodi» inizia sedendosi anche lei sul bordo della vasca «C'è stata l'Ispezione, sai. Quella che fanno ogni mattina e in cui noi prendiamo sempre il massimo perché siamo le migliori. Ho dovuto dire che ti sentivi male, per questo non eri presente e non era possibile controllare il bagno».
Mentre parla, Drew si alza e si specchia, controllando che il trucco non sia sbavato nella mezz'ora che è passata da quando l'ha applicato (ovviamente lei si è accaparrata il primo turno in bagno anche quella mattina). 
«Comunque abbiamo preso dieci anche questa volta, ovviamente. Anche se mi preoccupa il livello di stupidità di certe nostre sorelle, una stava si stava scusando perché tu non eri presente e non sapeva spiegare la tua assenza, così avremmo sicuramente preso un voto più basso. Mi è bastato sbattere un po' le ciglia, non è stato nemmeno faticoso. Sono davvero migliorata, sai?»
Si volta verso Silena che ha continuato a stare seduta con la spazzola in mano e sul volto un'espressione beata, come se nulla potesse toccarla.
«Mi hai ascoltata?»
«Certo. Hai detto che hanno ispezionato la Cabina e che una nostra sorella è stata onesta. Un voto più basso non ci avrebbe ucciso. In ogni caso sono felice che i tuoi poteri stiano crescendo».
Drew inizialmente alza un sopracciglio, pronta a fare un discorso sulla sottile linea di confine tra onestà e stupidità, ma poi decide che può lasciar perdere, rabbonita dal commento sulle sue abilità.
«Dove sei finita ieri sera?» cambia discorso, prendendo in mano la piastra e passandola sulle punte «Se te ne vai manca il gusto della competizione. Comunque sono a quota cinque conquiste io. Direi che sono in netto vantaggio, tu sei rimasta a quanto? Tre? Così vinco io, sai?»
«Quattro» risponde lei con noncuranza, alzandosi a sua volta e posando la spazzola.
«Quattro? Non erano tre? Io ricordo tre tacche sul legno... A meno che anche tu ieri sera non abbia conquistato un ragazzo! Dobbiamo andare ad aggiornare le classifiche».
«Io mi tiro fuori» risponde «Mi arrendo».
E allora perché sorride come se avesse vinto, si chiede Drew.
«Perché mai?»
«Charles Beckendorf» risponde come se questo spiegasse tutto e in effetti lo fa.
La sorella sgrana gli occhi con stupore, quindi la riempie di domande.
«E non mi dici niente?! Voglio sapere tutto! Ma quindi è una storia seria? Non avrei mai pensato che avrei usato questo termine, storia seria, fa tanto da quarantenni quando noi siamo ancora giovani e dovremmo divertirci. Ma se ti va bene così sono felice per te, sai. Quindi adesso tu e Beckendorf state insieme. Chi lo avrebbe mai detto, una figlia di Afrodite e un figlio di Efesto. Sembra una barzelletta».
«Charlie si è dichiarato ieri sera. Avevamo visto giusto, è anche lui innamorato di me!»
«Noi in realtà dicevamo che era interessato a te e tu a lui, non che eravate innamorati».
«Storia seria, ricordi?»
Drew non la comprende, glielo si legge in faccia, ma la abbraccia lo stesso e lo specchio riflette l'immagine di due sorelle, di due amiche unite anche se ora qualcosa è inevitabilmente cambiato.
Qualcuno si azzarda a bussare e la giapponese risponde con uno stridulo e poco educato «Non rompete, stiamo arrivando», quindi passa a Silena i vestiti che previdentemente ha portato con sé in bagno.
«Grazie per averci pensato» le dice mentre in fretta indossa la maglia arancione e i pantaloncini di jeans. Senza guardarsi oltre allo specchio esce, mentre Drew le fa notare che ha ancora i capelli neri quando avevano stabilito che la mora fosse lei, mentre Silena la bionda.
«Hai ragione» le risponde, uscendo dalla Cabina. Tiene tra le dita un ciocca e sta per mutare il colore della sua chioma, un'abilità che solo le più capaci tra le figlie di Afrodite possono vantare, quando lo vede.
Gli sorride e Charlie ricambia e inevitabilmente Silena si dimentica di qualsiasi altra cosa che non sia lui.


   
   
 
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