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Autore: Yulin Fantasy    09/06/2014    2 recensioni
Il Dottor Faker e Tron hanno creato una macchina con degli appunti inquietanti di tre anni fa. Questa macchina dovrebbe far incontrare Yuma e Astral, visto che quest'ultimo è tornato nel Mondo Astrale (sono passati tre mesi dalla fine di Zexal)
Solo che non sapevano che, attivando questa macchina, Astral, Yuma e gli altri, verrano mandanti in una strana dimensione, costituita da strani mondi.
Astral dovrà cercare Yuma, insieme a nuovi e strambi amici!
Ma un amore e amicizie che si sono rafforzati troppo, potrà far vacillare la certezza di Astral di tornare con Yuma... ma sono solo marionette... e poi.... Astral e i suoi amici non saranno più tanto sicuri di quale sia la loro dimensione.
Poi gli amici di Astral inizieranno ad avere strani ricordi riguardanti il loro passato... ma non quello che loro pensavano. Loro una volta erano... vivi. Non erano di quel mondo.
Allora come ci sono arrivati lì!?
Passati oscuri e sconvolgenti, paure che non hanno mai affrontato... ma lo faranno insieme.
Genere: Drammatico, Fluff, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing | Personaggi: Altri, Asutoraru /Astral, Nuovo personaggio, Yuma/Yuma
Note: AU, Cross-over, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Spoiler!, Violenza
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'I Personaggi Fantasy'
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CAPITOLO 5:
UNA CHIACCHERATA NOTTURNA

 
La camera era immersa nel buio più totale. L’intera casa era immersa nel buio. Qualcosa si mosse nell’ombra.
Five si alzò di scatto dal suo letto. Non vedeva bene nel buio, quindi accese la lampada. La camera era arredata in modo semplice, con una scrivania, un armadio e una libreria. Scese dal letto, ma vide che l’anta dell’armadio si era mossa leggermente.
Chris sapeva benissimo che non doveva aver paura, intanto non c’erano nulla di spaventoso.
Però non faceva altro che pensare a quel messaggio, firmato “Philip”, poi quell’uomo di nome “Miles” che aveva attaccato la macchina… era tutto un casino! Poi… dove erano finiti gli scienziati che avevano creato quella macchina?
La lampada cadde di botto. Five si girò di scatto e vide una figura. Voleva urlare, ma quando ebbe capito che cosa era la figura non lo fece: era un bambino di due anni, il pigiama blu con le stelle e teneva in braccio un orsetto di peluche.
Five si mise in ginocchio vicino al bambino. Come aveva fatto a entrare?
- Ciao piccolino, come ti chiami?-
Il bambino a quanto pare non sapeva parlare bene, però Five notò una collanina che indossava.
- Il tuo nome è… Sleep?-
Il bambino fece sengo che più o meno era il suo nome. Five lo prese in braccio.
- Io sono Five. Ora cercheremo i tuoi genitori.-
Se solo Five avesse saputo che quel bambino non era un vero e proprio bambino…
 
Astral e Yulin si erano accampati nella foresta. La ragazza era brava a costrurire accampamenti, poi aveva detto che la città era troppo lontana e quella foresta era pericolosa la notte. O almeno, per chi non era abituato lo era.
Astral non aveva fatto altre domande a Yulin, intanto aveva già scoperto il suo nome… però… qualcosa non andava. Dove era? Perché quella ragazza poteva teletrasportarsi? Avrebbe voluto scoprirlo subito, peccato che Yulin si era già addormentata. Era molto stanca, anche se era una cosa che Astral non capiva: era molto agile, doveva fare dello sport, come faceva ad essersi già stancata!? Un’altra domanda, era sulla sua borsa: la teneva stretta a se, come se fosse un tesoro prezioso. Anche adesso che dormiva dentro un sacco a pelo, la teneva stretta.
L’unica cosa che poteva fare Astral era stare a guardare la luna.
Non l’aveva mai vista così… brillante. Anche il cielo era pieno di stelle, però erano strane, sia le stelle, che la luna. Erano tipo… artificiali.
Qualcosa si mosse nell’ombra.
Astral si girò di scatto, intravedendo quella che doveva essere l’ombra di una fungo… in effetti era proprio quello, un fungo bianco e rosso. Cercò di avvicinarsi, ma…
- Stai lontano!-
Gridò Yulin, tenendolo per un polso.
- Perché scusa? È solo un fungo.-
- Questo è quello che pensi tu. Astral, in questo posto non devi mai, mai, abbassare la guardia.-
Era molto seria in volto, allora Astral annuì.
- Come hai fatto a svegliarti?-
- Ho un sesto senso molto sviluppato.-
Poi tornò a dormire, ma Astral le chiese una cosa:
- Yulin, perché in questo luogo sembra tutto così artificiale?-
Yulin sbattè un paio di volte le palpebre, sorpresa da quella domanda. Poi sorrise.
- Sei molto astuto Astral. Ne possiamo parlare domani?-
- Almeno dimmi qualcosa. Tu da quanto tempo abiti… qua? Cioè, intendo da quanto tempo viaggi.-
- Cosa ti fa pensare che io viaggi?-
- Sei brava a fare accampamenti, a fare un fuoco… alla sopravvivenza! Da quanto tempo viaggi?-
- Ormai saranno tre anni…-
- Tre anni? Ma non ti manca casa?-
- A volte… ma io ci torno spesso! Sono molto veloce!-
Aprì la borsa e prese una foto. La passò ad Astral: nella foto c’era lei e tre ragazzi. Una ragazza dai capelli rosa, raccolti in due codini, uno con i capelli viola, con quelli che sembravano boccoli viola (anche se era un ragazzo) e un ragazzo dai capelli azzurri, con un ciuffo che gli copriva l’occhio destro.
- Sono i miei fratelli maggiori. Cioè, alcuni dei miei fratelli maggiori. Devi sapere che sono quart’ultima di una grande stirpe di fratelli.-
- Quanti?-
- Diciamo… più di 48. Non so dirti il numero preciso.-
Astral rimase sconvolto. Più di 48!? Ma come era possibile!? Yulin, vedendo la faccia sconvolta dello spirito, non riuscì a trattenere una risata.
- Lo so, sembra strano, ma io e la mia famiglia siamo… particolari.-
Riprese la foto e la osservò.
- Loro sono quelli che ti vogliono più bene?-
- No, tutti mi vogliono bene uguale. Sono la loro sorellina! Però… loro mi sono stati di molto aiuto in un momento molto drammatico…-
I suoi occhi diventarono lucidi. Astral sapeva bene che non doveva chiederlo, ma lo fece comunque.
- Cosa è successo?-
- E’ successo una cosa terribile a una mia cara amica… una amica su qui sapevo che avrei potuto contare sempre…-
Una lacrima le scivolò giù dalla guancia e cadde sull’erba. Astral si sentì subito in colpa.
- Scusa… non avrei mai dovuto chiedertelo.-
- No, fa niente. So che hai molte altre domande, però ora sono stanca. Domani, ok?-
- Va bene.-
Yulin si addormentò subito e Astral continuò a fissarla.
Sapeva che quella ragazza era piena di misteri… però a parlare con lei sembrava una adolescente qualunque…
- Scoprirò tutto domani.-
E tornò a guardare la luna.
 
ANGOLO AUTRICE
Konnichiwa! Benvenuti a un nuovo capitolo! Spero che vi sia piaciuto e spero anche in tante recensioni perché non aggiornerò finche non avrò almeno due recensioni (scusate ragazzi, questa storia la potrei aggiornare anche una volta a settimana, ma se non riceve altre recensioni, fa la fine “Del più grande segreto dello Studio 21 e della famiglia Castillio”)
Ora vi lascio!
Sayōnara,
Yulin
   
 
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