Buongiorno
a
tutti, oggi vi propongo questa flashfic su a tutto reality,
è la prima volta
che mi cimento nel tema e voglio premettere che uno dei personaggi che
preferisco è Mike in tutte le sue personalità.
Ho scelto
di
raccontarvi un evento di cui sono stati protagonisti Duncan e Mal al
riformatorio.
Era
un giorno come altri in un comune penitenziario
minorile, era un posto molto lugubre, la vita era durissima e le mura
grigie
mettevano tristezza.
-Lasciatemi
andare! Non ho rubato io la macchina!- ogni giorno arrivavano nuovi
prigionieri, alcuni nuovi, altri con dei precedenti.
Duncan
era una faccia conosciuta nel luogo, quel
giorno rientrava per l’ennesima volta, al tempo aveva tredici
anni, non
possedeva ancora la sua cresta verde.
Non
era un duro ma ci si atteggiava, la verità era
che aveva paura di rincontrare lui.
Un
ragazzo della sua stessa età che però non aveva
problemi a sottomettere il più spietato dei delinquenti
presenti in quel
riformatorio, non si sarebbe lasciato mettere i piedi in testa neppure
dai
maggiorenni.
Terrorizzava
tutti con il ciuffo da emo e la sua
risata malvagia ma quel che più lo rendeva così
temuto era il suo fischio
portatore di sventura.
Sembrava
che quel suono potesse cancellare la
speranza e la felicità dal cuore di tutti, quando lo
sentivano tutti correvano
a nascondersi, correva voce che potesse scatenare addirittura
catastrofi
naturali.
-Molto
bene, guarda chi si rivede.-
Il
tono sadico di Mal rendeva la sua voce ancora più
spaventosa.
-Che
aspetti, dillo.-
-Oh
grande Mal, signore del male e onnipotente genio
criminale.-
Sottoponeva
tutti quelli che arrivavano a questo
rito in cui gli giuravano fedeltà e guai a chi si rifiutava.
I
crimini commessi da lui non erano bazzecole come
tutti gli altri, non commetteva furtarelli di auto o di denaro ma veri
e propri
omicidi che lo avrebbero tenuto dentro per parecchi anni.
Giravano
voci macabre sul suo conto ma quel giorno se
ne ebbe la conferma.
All’ora
di pranzo erano tutti in mensa a consumare
la sbobba che gli veniva servita, peccato che Duncan non aveva fame e
sfortunatamente per lui si imbatté nel peggiore dei suoi
incubi.
La
visione che ebbe era terribile, Mal in piedi su
una guardia a terra in una pozza di sangue mentre si esibiva nel suo
fischio malefico,
il ragazzo ne rimase scioccato e filò via a gambe levate.
Ma
quello stesso episodio cambiò qualcosa pure in
Mal perché nel suo subconscio avvenne una ribellione.
-No
Mal, adesso basta, hai superato il limite-
Era
Mike, la personalità originale, che era stato
rinchiuso insieme a tutte le altre.
-Il
cervello è sotto il mio controllo, voi tutti mi
dovete obbedire.-
-No,
ragazzi, prendiamolo.-
Questa
fu la fine di Mal… o quasi.
Tre
anni dopo, a tutto reality all stars, Mal prende
il sopravvento.
-Adesso
nessuno mi fermerà.-
(420 parole Times New Roman)
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Spero che
la fic
vi sia piaciuta e vi invito a recensire per fare presenti le vostre
impressioni
e vi do appuntamento a una mia eventuale prossima storia sul tema.