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Autore: xla    09/08/2008    9 recensioni
Draco dallo psicologo che parla della sua disgrazia più grande che NO, non è Harry Potter! Ma la VECCHIACCIA! (sorellina di A.Q.)
Genere: Demenziale, Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Draco Malfoy
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Lei vive per il canale 5

Lo psicologo unì le punte delle dita e accavallò le gambe e, profondato nella sua poltrona chiese tranquillamente con una faccia molto rilassata –Allora Signorino Malfoy, lei ha un problema?-

Sul di una poltrona di pelle nera stava Draco Lucius Malfoy che piegò la tasta a sinistra e, con un occhio schizzato e tremolante rispose con voce isterica –Un… un problema… ahahah, bella battuta. Io NON ho UN problema, ho IL problema. E il mio problema cammina, ha un nome… respira addirittura-

-E’ Harry Potter?-

Draco sbattè le palpebre e si girò verso la finestra, con calma, per poi rigirarsi di scatto verso lo psicologo con sorriso inquietante –Harry… ahahah…. Harry Potter? Oh, nononono- mise la testa verso sinistra e facendo risolino, ma subito dopo rifece lo stesso scatto di prima e, con voce da oltre tomba –La Vecchiaccia!-

-La Vecchiaccia, Signorino Malfoy?- domandò titubante l’uomo.

-Si, la Vecchiaccia! Perché?- disse con vocina stridula –C’è qualche problema?- l’occhio ballò.

-No, si figuri, sono qui apposta… - si schiarì la voce –Le va di parlarne?-

-Sennò perché sarei qui, per prendere della pigna colata con lei? Eh? Eh? Eh?-

Lo psicologo ingoiò a vuoto –Prego-

-La Vecchiaccia è una Vecchiaccia alta circa uno e cinquanta che non si fa Mai e dico MAI gli affari suoi, e ci credo, mica ce li ha quella lì , gli affari suoi. Logico, poooi, che si fa quelli altrui…. Logico… si, ah ah ah, logico… -

-E cosa ha fatto per meritarsi tutto questo… ehm… disprezzo?-

-Cosa ha fatto? Cosa NON ha fatto, magari. Io sono un sano, oddio, non sono tanto sicuro, comunque, ragazzo fragile ed innocente che ha bisogno dei propri spazzi, e sa dove dorme la Vecchiaccia?-

-Bè… ehm.. il Manior un bellissimo palazzo, vasto ed… ehm… nella stanza degli ospiti?-

-No! Nella mia stanza- scandì bene le parole –Me si rende conto?- continuò con tono svenevole –Io, me medesimo, il grande, illustre, favoloso, meraviglioso Draco Lucius Malfoy…- il tono poi divenne sprezzante, i denti che digrignavano –Costretto da una forza superiore a dividere la mia e dico MIA, stanza, con quella mummia-

-Non vedo il problema, è una cosa bella che nipote e nonni abbiano un buon rapporto-

-Questo lo dice perché non è sua nonna-

-Ma perché? Il Manior è grandissimo, possibile che le stanze non erano… disponibili?-

-Ma sa che mi sono chiesto la stessa, identica cosa io, quando me lo dissero?- accavallò le gambe e parlò come se fosse conversando con un amico di vecchia data, facendo svolazzare elegantemente una mano nell’aria –Coooome è mai possibile che di tante stanza proprio la MIA? Cosa avrò mai fatto di male per…-

-Bè…-

-Le ho forse chiesto qualcosa?-

-Continui pure-

-Ecco! Dove ero rimasto?....-

-…-

Cinque minuti dopo.

L’orologio ticchettava ed era l’unica cosa che, nella stanza, spezzava il silenzio venutosi a creare dall’interruzione dello psicologo.

-E pOOOOOi…- sbottò Draco facendo sobbalzare il poveraccio –Sa a che ora va a letto la disgraita?-

-Ehm…-

-Io sto bello tranquillo sul mio letto a leggere o a farmi un bel pacco di cavoli miei, lei arriva come se la casa fosse sua- smorfia –Spegne le luci. TUTTE. E poi si addormenta! Ed io rimando a fissare il soffitto con gli occhi come un gufo per tutta la notte!-

-Ma poi si addormenterà anche lei… no?- fece lo psicologo titubante.

-Chi? Io- s’indicò col dito –Ah ah ah, bella battuta!- rise –Ma CEEErto che dormo-

-Eh!-

-… Dalle 5:53 alle 6:03-

-Ah- disse agghiacciante l’uomo.

-Ma io l’ho fregata!- disse Malfoy con una luce psicopatica negli occhi.

-Ah, ma davvero?-

-Si- prese uno zaino che l’uomo non aveva notato prima e rovesciò il contenuto per terra.

-… lucette per la notte?...-

-Si- proclamò soddisfatto –La Vecchiaccia lascia solo UNA luce accesa ma ora non ce l’ha più- rise maligno –E neanche le altre-

-Lei ha… rubato le luci da notte di sua nonna?-

-Si- disse Draco come se fosse la cosa più normale del mondo –Che bravo eh?- aggiunge fiero di se –E pensi che mio padre fa “ma dove sono finite le lucette da notte della nonna?” e me “Bha, chi lo sa”… eppure hanno sospetti su di me; ma dico io COME SI PUO’ avere dubbi su di ME?- gracchiò schifato.

Lo psicologo battè due volte le palpebre con gli occhi anche fissi sulle lucette per terra. Ce ne erano sette. Alzò piano la testa e notò che il biondo stava ancora imprecando che visto che non lo prendono mai sul serio e che quindi poteva dire tutto quello che voleva anche le cose peggiori ma tanto non gli credevano.

-Già- disse –Me lo chiedo anche io-

-Oh- urlò Draco –Lei si che mi capisce-

-Bisogna essere pazzi per curare i pazzi-

-Prego?-

-Nulla!- ci teneva alla vita lui.

-Ha, ma sa che la Vecchiaccia ha ANCHE un hobby?... Oltre quello di rovinarmi la vita, ovvio-

-Ovvio.- SEMPRE assecondare i pazzi!

-Si trova i peggio acciacchi e pOOOOOi- urlò –c’è l’altra nonna che dice che lei ha altri acciacchi ma ovviamente alla Vecchiaccia non va bene, e quindi se ne inventa altri e – lo psicologo stavolta si fece trovare pronto e si tappò le orecchie -.. pOOOOOOi…- appunto –Si lamenta che io la voglio morta! MA DICO IO COME LE VIENE IN MENTE? E SOLO ORA CI è ARRIVATA???-

-… Mi tolga una curiosità-

-Siiiii?- fece Malfoy sfarfallando le ciglia all’uomo, che spostò la poltrona indietro.

-Come mai è qua?-

-Mi ci ha mandato mio padre-

-Ah-

Quella sera.

DRIN DRIN DRIN

Lo psicologo rispose al cellulare –Pronto?-

-POOOOOOOOOOOOOOOI-

-Buonasera Signor Malfoy, a cosa devo questa chiamata in piena notte?- dominò battendo le ciglia tre volte –Ma lei non dovrebbe essere a fissare il soffitto come un gufo?-

-Dice?... Oh, è vero!- realizzò Draco –Come mai è ancora tutto acceso?- l’uomo si schiaffò una mano in faccia –Aspè: che giorno è oggi?-

-Mercoledì-

-Allora si starà vedendo il Grande Fratello, lei rimane alzata SOLO per quel programma… e qualunque alzo di canale cinque- seguì –Lei VIVE per il canale cinque!-

-E lei che fa?-

-Non lo so… Oh, ha appena masso un’altra lucettina, ora la saluto- cinguettò –Mi devo fare giustizia!-

-Certo-

-Tao Tao-

All’alba.

DRIN DRIN DRIN

Questa volta l’uomo era pronto, -Pronto?- e si spostò il cellulare dall’orecchio.

Ma la distanza non servì a coprire il famosissimo –POOOOOOOOI- di Draco.

-Buongiorno Signor Malfoy-

-E’ già mattina?-

-Quando c’è il sole si.-

-Ma tu guarda le sorprese della vita!- fece meravigliato –L’ho svegliata? Scusi… anzi, no; era il mio intento svegliarla!-

-Chissà perché non lo avrei mai detto-

-Ne ve?- domandò allegro Draco –Ora devo andare che la Vecchiaccia si è svegliata! Tao Tao-

Cinque Minuti Dopo.

DRIN DRIN DRIN

-Pronto?-

-Ti ucciderò- disse una voce cupa e sadica.

-Ma chi è?-

-Sono il tuo peggior incubo-

-Ma è pazzo?-

-Maddai?!- domandò Draco con voce ovvia.

Tre Minuti Dopo.

DRIN DRIN DRIN

-Domanda semplice Signor Malfoy-

-Dica pure-

-Ma lei non ha nulla di meglio da fare?-

-… No-

-Ah! Era giusto per sapere!-

-Ma lei non sa cosa è successo!!! La vecchiaccia si è svegliata e mi ha chiesto dove era la mamma. Ma dico io; che ciufolo ne so! Vedi che non mi sono alzato che chiedi a fare?-

-Ed invece?-

-Ed invece lei sostiene che io sappia tutto, il che è vero, ma non so tutto- pausa –Non so se ci siamo capiti…-

-Ma certo-

Pomeriggio.

Verso le cinque e trenta la segretaria lo avvisò che c’era il Signor Malfoy Senior ad attenderlo. Dopo una stretta di mano si sono accomodati Lucius sul divano lungo e lui sulla sua poltroncina.

-Dunque; come mai è qui?-

-…Mi ci ha mandato mia moglie-

-Vizio di famiglia-

-Prego?- domandò Lucius non avendo capito il mormorio dell’altro.

-Nulla- rispose, girandosi per prendere la sua agenda.

-MI da il suo numero di telefono?- disse Lucius.

-PER CARITA’- gracchiò lo psicologo.

-Ed allora che sta facendo?-

Lo psicologo prende il proprio cellulare e digita velocemente un numero –Pronto Neuro?-

-Perché soluzioni così drastiche?- domandò Lucius affranto. –Mi dia una possibilità- pigolò.

-Stia tranquillo, non è per lei- rispose

-Ah, e allora per chi?-

-PER ME!!!!- tik sotto l’occhio.

-Ma non le pare eccessivo?-

-Tutto, pur di fuggire da voi!-

-Ma non basterebbe Plutino-

-… E’ questo quello che mi preoccupa-

Fine

xla: vi assicuro che alcune cose sono successe veramente. Si, lo so; fa paura. L’idea della fanfic è venuta a Dray, io ho solo scritto quello che sono stati gli eventi, è un pochino vecchia ma lei l’ha letta e si è ammazzata dalle risate, dopotutto sono tutte cose che ha vissuto lei… ed il mio orecchio al telefono ==.

E’ una piccola sorellina di A.Q. [Assurda Quotidianità] (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=171609&i=1).

Commentate se volete xD.

   
 
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