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Autore: Ribryus    10/06/2014    1 recensioni
Cosa accade in una scuola vecchia abbandonata da anni? Molti credono che tutto ciò che accade sia legato a fenomeni paranormali. E se invece non fosse così? Se ci fosse solamente qualcuno che si vuole divertire?
10 ragazzi entreranno in una di queste scuole per un concorso scolastico. Chi incontreranno? Sarà davvero come se l'aspettavano?
Genere: Horror, Mistero, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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"C-che facciamo ora?" domandò in preda alla paura Paolo. "Dovremmo rimanere qui ed aspettare che ci vengano a cercare?" domandò tremando Sara. "Ca**o! Che facciamo, Andrea?!" disse Daniel. Tutti cominciarono a ritornare nel panico domandandosi cosa avrebbero potuto fare e come sarebbero potuti uscire. Ed ecco che  tante voci mischiatesi domandavano ad Andrea il loro esito.  "Andrea dicci che dobbiamo fare?"
"Andrea, come usciamo da qui?!"
"Rispondi!"
"Ca**o, Andrea!"
Il ragazzo si mise le mani in testa abbassando un po' il capo stordito da quel chiasso e preso anche lui dal panico, gli occhi spalancati e le pupille rimpicciolite dal terrore. Il respiro gli aumentava, si affannò. Stava per impazzire. "N-non lo so..." rispose senza penarci a bassa voce. Si calmò, prese fiato e cercando di mantenere la calma rispose: "Basta che non urlate, prima cosa. Calmatevi. Non ci succederà niente se ragioniamo senza andare nel panico." rassicurò Andrea. "Hey! Potremmo uscire dalle finestre del primo piano!" s'illuminò Miriam. "Sei idiota? Non vedi quante piante spinose coprono la finestra? Ci uccideremo solamente." rispose sgarbatamente Alessia. "Che altra idea hai? Vediamo, allora." ribatté sua sorella. "Cavolo, non litigate! Dobbiamo pesare, prima di tutto, a come rimanere vivi e vegeti: non dobbiamo sprecare quel po' di cibo e acqua che abbiamo portato e dobbiamo trovare qualcosa per curare questa Valeria!" disse Marco. I ragazzi cominciarono a cacciare tutto il cibo che avevano portato. Se non fosse stato per tutte le merendine portate da Paolo non avrebbero avuto cibo per una settimana. In fin dei conti dovevano rimanere in quella scuola solo una giornata. Mike e Daniel erano in giro in cerca di qualche fascia per fasciare le tante ferite sul corpo della nuova ragazza; intanto, in una classe, Anna era rimasta vicino sua sorella che fu fatta distendere su dei banchi affiancati come per formare un lettino. "Hm?...Ma cosa...Aah... Dove sono?" disse Valeria appena ripresa coscienza portandosi una mano sulla fronte. "Valeria! Stai bene? Dio grazie!" le disse Anna abbracciandola piangendo dalla gioia. Subito la ragazza andò ad avvisare gli altri che si precipitarono immediatamente nell'aula. Intanto Mike e Daniel ritornarono con stracci e pezze. Non erano il massimo per fasciare delle ferite, ma erano pure sempre meglio di niente. In fin dei conti non è comune trovare dei cerotti o bende in una scuola abbandonata da anni. Le fasciarono le ferite mentre la curiosità degli altri si fece sentire cominciando a fare innumerevoli domande alla ragazza. "Calmatevi! Si è appena ripresa. Sarà traumatizzata!" sgridò Anna gli altri "Valeria, sono passati 2 anni da quando sei scomparsa...Cos'è successo?" le domandò la sorella cercando in tutti i modi di mantenere la calma. "Io...Dov'è?" domandò Valeria. "Chi?" domandò a sua volta Anna. "No...Lui dov'è?!" Valeria cominciò a piangere ed ad alzare la voce "DOV'E'?!" cominciò a dimenarsi urlando dalla disperazione. "CALMATI! DIAVOLO! CALMATI!" cominciò a gridarle Anna in preda al panico. Andrea dovette usare la forza per placarla: le bloccò le spalli al banco mettendole una mano sulla bocca. La ragazza lentamente cominciò a calmarsi e a respirare affannata. "Ora, molto tranquilla, raccontaci tutto." le disse Andrea.

"V-volevamo fare qualcosa di diverso e-e..."
"Continua, stai tranquilla." disse dolcemente Anna alla sorella.
Gli occhi le si spalancarono e il capo le si curvò verso il basso. "Ci venne in m-mente di entrare qua...lui mi incitava ad entrare. Era attratto da questa s-scuola." cominciò a balbettare dal terrore "Pensava che nascondesse qualcosa...L-la gente diceva che questa scuola emetteva strani rumori e suoni...A-a lui piacciono queste cose." con quest'ultima frase, Valeria iniziò a piangere. "Ma chi è questo 'lui'?" le domandò Mike. "E' il mio ragazzo, F-Federico. Lui mi ha detto che si sarebbe n-nascosto. L-lui è ancora qui! Non mi avrebbe mai lasciata!" cominciò a piangere a dirotto. Mentre Anna era rimasta in classe con sua sorella gli altri si riunirono all'entrata.
"Strano. Sono passati due anni, lei non ha più rivisto il suo ragazzo e pensa che sia ancora nascosto." disse Deborah. "Forse per lei non sono passati 2 anni. A volte un grande shock non fa ragionare più le persone." disse Miriam. "Non ha nemmeno riconosciuto sua sorella." osservò Paolo. "Ma nascosto da cosa, poi?" domandò Mike. "Da Alessia, no? Chi non avrebbe paura di lei?" disse ironicamente Marco che si beccò immediatamente un pugno in testa da Alessia. "Miriam ha ragione, non siamo soli." disse portandosi due dita al mento Sara. Andrea tirò fuori dalla tasca il bigliettino con i numeri, chiuse gli occhi e pensò. "Sapete una cosa? Non ci resta che indagare meglio su questa faccenda. Mike, Miriam, portatemi nel luogo in cui avete trovato la valigetta." disse determinato Andrea. Andarono nell'aula in cui si trovava la valigetta. Provarono a formare la combinazione. La valigetta si aprì e trovarono una chiave arrugginita all'interno. "Chi mai metterebbe in una valigetta una chiave?" domandò perplessa Miriam. "Qualcuno che non vuole che venga trovata." rispose Andrea. "Bè, è strano. Perchè forse quel qualcuno ti ha rivelato la combinazione per aprirla." ribatté pensieroso Mike. "Probabile che sia stato qualcun altro a conoscenza della combinazione e forse sa anche a cosa possa servire." disse Andrea. "Mike, ti ricordi la porta chiusa che abbiamo trovato? Proviamo ad aprire quella!" disse Miriam. I tre si avviarono verso la porta. Non la trovarono al primo colpo poichè Mike e Miriam non riconobbero immediatamente la strada, ma ci arrivarono.
Andrea introdusse la chiave nella serratura, la girò e la porta si sbloccò. "Bene, apriamo."
Buio. Non si poteva intravedere niente di niente, solo il nulla.
"Avete paura?"
"No." risposero Mike e Miriam.
"Bene. Allora entriamo."
  
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