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Autore: silence is everything    10/06/2014    1 recensioni
E' la mia prima fanfiction e quale modo migliore per iniziare se non farne una sui Bastille?!
In alcune parti della storia ho raccontato un po' di me e della mia vita.
Ho voluto parlare di quella vita che si sogna quando si è piccoli, quella vita che si vede solo in televisione, di quell'amore che ti prende e ti consuma ogni centimetro del corpo.
Un ragazzo perfetto, con una storia un po' complicata e una ragazza complicata con una vita perfetta.
Insomma qualcosa di tremendamente bello, ma difficile da ottenere. Ecco la mia storia in due righe. Spero vi piaccia, un saluto a tutti.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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-Forza sbrigatevi! Caricate le valige e sbrigatevi- -Dai Dan forza- gridò Kyle come un militare.

-Sto arrivando, aspetta- rispose a pieni polmoni il cantante della band. -Becky questa è tua?- disse indicando una maglietta nera senza maniche 

-si è mia, passamela che la metto in valigia.- risposi piena d'enfasi.

-muoviti che Kyle ci uccide quando ci vede.- 

-si, ho finito lo giuro.- chiusi la valigia e mi avviai verso le scale.
Quando arrivai difronte la porta d'ingresso lasciai la valigia e andai verso le mie amiche per salutarle.

-divertiti anche per noi.- disse Sole abbracciandomi e baciandomi la guancia.

-si non ti dimenticare delle tue amiche preferite e portaci qualcosa dall'Irlanda.- disse Vans tirandomi una pacca sul sedere.

-hey mi avete fregato le due uniche frasi che si dicono quando parte qualcuno e io adesso che dico? Va beh facciamo così... spero tu ti possa divertire nella tua amata Irlanda, spero tu mi porti un pensierino tutto per me e spero che tu ci dia dentro con Dan!- alzò un pugno per rendere il concetto ancora più chiaro e scoppiammo a ridere.

-dai, ma sei una ninfomane.- dissi tirandole un pugno sul braccio. 

-allora avete finito di salutarvi? Guardate che tra qualche giorno sarà di nuovo qua con voi, non sta andando in guerra.- disse Will con tono saccente e divertito.

-si, abbiamo finito tranquillo signor rompipalle.- dissi io scherzando -certo che se fai così anche durante il viaggio potrei ucciderti nella notte.- 

-hey, hey bambina cosa faresti tu?- disse facendo il gesto delle pistole.

-hai capito benissimo.- dissi alzando la testa a mo' di sfida.

-bene direi che abbiamo iniziato alla grande.- disse Dan abbracciando tutti quanti insieme.

Salimmo in macchina e ci avviammo verso l'aeroporto.

Il nostro volo era previsto per le 14:35 il che significava aspettare li per più di 3 ore e mezza. 



Dan P.O.V.
Qualche giorno prima di partire per Dublino parlai con Gin del fratello di Becky.

-Hey.- dissi a bassa voce.

-Ciao, Dan.- rispose lei.

-posso chiederti una cosa?-

-certo.- disse inarcando le sopracciglia.

-sai dirmi qualcosa sul fratello di Becky?- 

-Saverio?-

-si, lui.-

-non c'è molto da dire. Solo che più grande di lei e che è fidanzato con una ragazza con la quale convive da prima che Bex partisse per l'Inghilterra.- inspirò ed espirò lentamente come se respirare lentamente l'aiutasse a pensare meglio.

-non sai nient'altro?- chiesi sussurrando le parole.

-so che sono molto legati per il fatto dei genitori.-si fermò e riprese a parlare -non so se Bex te l'ha mai raccontato.- 

-si, me l'ha raccontato.- dissi abbassando la testa, mentre mi venivano in mente le parole di Becky. 

-beh loro sono molto legati perché si sono ritrovati a dover crescere da soli e ancora adesso anche se sono lontani si sentono sempre. Si vogliono veramente bene.- disse abbozzando un sorriso.

-voglio fare una sorpresa a Becky.- dissi entusiasta.

Spalancò gli occhi e mi guardò sorridendo -che hai intenzione di fare?-

-voglio far venire Saverio a Dublino, ma lei non ne deve sapere niente.-

-Qual è il tuo piano?- disse divertita.

-voglio telefonarlo e invitarlo al nostro concerto, per vedere sua sorella, così potranno passare un po' di tempo insieme. 
Che ne pensi?-

-mi sembra stupendo, ma perché non lasci fare tutto a me? 

Sarebbe più semplice parlare con Saverio.-

-hai ragione, pensaci tu.- dissi indicandola con il dito indice.

-va bene capo.- disse portandosi una mano alla testa come i militari.

Passarono i giorni e Gin organizzò tutto, io andai a comprare i biglietti per Saverio e decidemmo di non dire niente a nessuno, nemmeno ai ragazzi.
Quando arrivò il giorno della partenza ero abbastanza nervoso, guardavo il telefono ogni 10 secondi, volevo che fosse tutto perfetto per farla rimanere senza parole, cosa molto difficile visto che parlava sempre, anche per commentare la più stupida cosa.
Arrivammo in aeroporto l'attesa sembrava infinita, non riuscivo nemmeno a guardarla in faccia perché sapevo perfettamente che sarebbe riuscita a farmi spifferare tutto in un secondo, bastava solo un suo sguardo e io avrei ceduto.
Mi alzai dal mio posto e andai in giro per l'aeroporto per sgranchirmi le gambe, andai in bagno per sciacquarmi la faccia e poi ritornai a sedermi. Lei si stava per avvicinare, presi subito le cuffie e le attaccai al mio iphone per cercare di distrarmi, ma lei si venne a sedere lo stesso vicino a me. 

-Hey.- disse appoggiando la sua testa contro la mia spalla.

-hey.- dissi con voce poco ferma.

-sei strano oggi.- disse osservandomi.

-no, non è vero.- dissi togliendomi le cuffie dalle orecchie.

-e allora perché non riesci nemmeno a guardarmi?-

-sono solamente ansioso per il concerto di oggi.- dissi facendo spallucce.

-perché? Non è la prima volta che fai un concerto difronte tante persone.- disse accarezzandomi una spalla.

-si, ma a questo concerto ci sei tu.- dissi baciandola sulle labbra.
Mentre ci baciavamo potevo sentire le sue labbra piegarsi in un sorriso così decisi di allontanarmi e di guardarla mentre sorrideva, appena si rese conto che io la stavo guardando si sentì osservata e diventò tutta rossa portandosi una mano sulla guancia sinistra come per nascondere il rossore del suo zigomo, ma fu un tentativo inutile e così decise di togliere la mano dalla faccia e si alzò di scatto andandosene imbarazzata.

Ok, ce l'avevo fatta, non avevo detto niente quindi la sorpresa era ancora salva. 
Mi vibrò il telefono e vidi un messaggio di Gin -Dan, la sorpresa è ancora un sorpresa?- sorrisi leggendo quel messaggio e le risposi -si speriamo bene, ancora non è detto ahah.-
Finalmente ci imbarcammo, presi posto vicino a Kyle, iniziai a rilassarmi e mi addormentai.

Quando scendemmo dall'aereo andai vicino Becky e le bacia la tempia, lei sorrise e ci incamminammo verso l'hotel.
Arrivammo nella hall tutti allegri, quando Becky si fermò di colpo portandosi le mani in testa, iniziò a tremare e mi guardò incredula. 

-dimmi che non è uno scherzo!.- disse strozzando un singhiozzo in gola.

-di che parli?- dissi facendo finta di non capire.

-sai benissimo di che parlo, c'è mio fratello. S-Saverio è qui. A Dublino. C'entri sicuramente tu!- disse piangendo di felicità.
Non mi diede nemmeno il tempo di replicare che gli corse in contro a braccia aperte. Lui si girò e appena la vide gli occhi gli si riempirono di lacrime e l'abbracciò più forte che poteva. Tutti i ragazzi mi guardarono senza capire cosa stesse succedendo così mi avvicinai e gli spiegai la sorpresa che avevo organizzato.

Io e i ragazzi salimmo nelle nostre stanze lasciando Becky e Saverio nella hall, abbracciati. 
Dopo quasi un'ora Becky bussò alla mia porta e appena spalancai la porta lei si buttò tra le mie braccia se mi strinse così forte da togliermi il respiro. 

-allora, ti è piaciuta la sorpresa?- chiesi appena si staccò da me.

-tu sei pazzo.- disse ridendo. -io non ci posso credere, tu hai fatto venire mio fratello qui a Dublino. Tu ti rendi conto... il connubio perfetto!.- rise fragorosamente.

-lo so o per lo meno lo immagino.- dissi accarezzandole il viso.

-grazie.- mi sussurrò all'orecchio.

-di niente.- risposi avvicinandomi alle sue labbra.

La presi in braccio facendo diminuire notevolmente la distanza che c'era tra di noi. Lei mi passò una mano tra i capelli e con l'altra mi accarezzò il collo. La feci scendere e quando i suoi piedi toccarono terra mi prese la maglietta nei pugni per avvicinarsi a me e mi stampò un bacio. -allora io dormo in stanza con te, vero?- disse con un sorriso malizioso.

-certo, non potevo lasciarti in una stanza da sola in una città che non conosci.- risposi ricambiando il sorriso malizioso. 

-sai.- disse buttandosi sul letto -io mi rilasserei un po', perché stasera sarai molto stanco e non vorrei mai che tu sbagliassi qualche attacco o qualche nota solo per...- non le feci finire la frase che mi buttai addosso a lei scoppiando a ridere per il mio salto da ippopotamo. L'abbracciai come se fosse la prima volta e ci baciammo.

Sentii bussare insistentemente alla porta, andai ad aprire e vidi i ragazzi in panico -ma ti sei addormentato?- chiese Chris quasi gridando.

-in effetti si.- ammisi abbassando la testa.

I ragazzi entrarono in camera gridandomi contro, ma appena videro che nel letto c'era Becky che dormiva smisero di gridare e mi guardarono soddisfatti -il nostro piccolo Dan sta crescendo- disse Will dandomi una pacca sulla spalla facendomi male.

-forse è meglio che ti prepari dobbiamo scappare a fare...- 

Becky si svegliò e iniziò ad osservare prima i ragazzi e poi me senza dire una parola. 

-salve anche a voi, ragazzi.- disse coprendosi il più possibile con il lenzuolo.
'ciao' risposero in coro imbarazzati.

-noi andiamo.- disse Kyle ridendo.

Quando chiusero la porta Becky mi guardò e disse -non lo so, la prossima volta li vogliamo invitare e gli facciamo fare la parte del pubblico?-

-ma come siamo simpatica tesoro.- dissi scoccandole un bacio sul naso. -io mi vado a fare una doccia, ci metto poco così puoi fartela anche tu.- sorrisi e chiusi la porta del bagno alle mie spalle.

 Dopo mezz'ora eravamo già sotto nella hall tutti pronti. Becky stringeva le sue dita sottili al mio braccio, potevo notare la sua agitazione e mi chinai per baciarla, ma sentivo lo sguardo di suo fratello su di noi così raddrizzai la schiena e continuai a camminare.

 

  
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