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Autore: _Giulia_R5__    10/06/2014    3 recensioni
“Ah, bene. Mi ero preoccupato, tu sei la mia migliore amica…”
“Anche tu sei il mio migliore amico. Tranquillo: è acqua passata!”, gli sorrido.
Ross ha un sorriso nervoso e dolce nello stesso tempo, io continuo a guardarlo negli occhi. Sto per parlare ma lui mi coglie di sorpresa e mi stampa un bacio sulle labbra. Si allontana subito, come se avesse pensato di aver appena fatto la cosa più sbagliata a questo mondo. Guardo il vuoto, stupita, poi torno a lui e sorrido.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: Otherverse | Avvertimenti: Non-con
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- Questa storia fa parte della serie 'Stay with me'
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Sbarro gli occhi per la sesta volta. Come nelle precedenti cinque, controllo l'ora sul cellulare: le 04:32. Stanca di stare a letto, tolgo le coperte di dosso e sgattaiolo sotto la doccia.
L'acqua comincia a scorrere e scivolare sulla mia pelle. Le gocce sembrano fare a gara, sfrecciando lungo la mia schiena. Il mio corpo e il mio cuore urlano pietà. La mia mente,invece, è vuota. Non penso, sto solo in silenzio, non sperando nemmeno più. Con l'acqua che bagna ancora il mio corpo stanco, mi abbandono al vuoto che fa parte di me da poco più di due mesi.

Torno a letto.

Le 06:17. Mia cugina dorme ancora, tutto tace in casa. Faccio avanti e indietro per il corridoio per qualche minuto, poi torno in bagno.
All'improvviso sento la porta del bagno aprirsi e Rebecca si ferma davanti la vasca. I miei occhi schizzano sul suo volto per cercare di capire il motivo della sua visita, ma tornano di nuovo a guardare verso i piedi, non mettendo però a fuoco nulla di ciò che trovano davanti.
"Che stai facendo?"
Lo sguardo si concentra un'altra volta sul viso di lei, ma non cambiano espressione: sono ancora spenti. Rispondo con una voce debole: "Mi ero stancata di stare a letto e sono venuta a farmi un bagno". La voce è talmente debole che l'espressione di Rebecca da nervosa diventa preoccupata.
"Perché?"
"Perché mi andava."
"Sei stata sotto la doccia due ore fa!!"
"Non riuscivo a dormire."
"Giulia che ti succede? È per quell'idiota, vero?"
Lo sguardo torna nella direzione di prima, sospiro stanca e rispondo: "Non passerà mai, vero?"
Rebecca prende un accappatoio, mi fa alzare e mi avvolge con questo per asciugarmi. Mi porta in camera, mi fa sedere sul letto e chiama più volte Viola a gran voce. Rimane in silenzio qualche secondo, in cerca di una sua risposta. Niente. Si lamenta a bassa voce e seccata, mi dice di rimanere dove sono e scende a chiamare la cameriera. Eseguo gli ordini, tanto non ho voglia di muovermi. Respiro con calma, fisso la parete di fronte a me e l'accappatoio, troppo grande, scivola, lasciandomi quasi del tutto nuda, ma non me ne curo.
Buon Natale, Giulia.

Rebecca torna seguita da Viola, con in mano un vassoio con un croissant, un bicchiere di succo e un piatto pieno di frutta.
"Su, mangia. Sei pallida e se non mangi finisce che ti senti male"
Rebecca tenta di convincermi. Si siede accanto a me e mi fa indossare una felpa larga e pesante. A quel punto, la stanchezza viene meno e rispondo alle preghiere del mio corpo, che mi implora di mettere fine a questa situazione.
Ringrazio Rebecca e Viola. Ora mi sento meglio. L'arrivo dei miei genitori mi mette un po' di allegria, e finalmente reagisco, cercando di tenermi occupata tutto il giorno per non pensare alla scorsa notte.
Mi siedo davanti allo specchio con mia cugina e, con la musica a tutto volume, cominciamo a truccarci e farci belle per questa giornata. Indossiamo i vestiti comprati il giorno prima e dei tacchi, spruzziamo del profumo e, presi cappotti, guanti e cappellini, ci dirigiamo a Central Park, dove stiamo a pattinare per un paio d'ore in compagnia della nostra famiglia.
Si respira l'aria newyorkese che tanto adoro, l'aria di Natale, in cui tutto sembra una magia. E ciò che succede adesso si avvicina alla magia. Quella oscura, però.
Rydel passa davanti a me sui pattini in compagnia di Mark e Stormie.
"Ora ne ho abbastanza!", penso, ma mentre vado verso l'uscita della pista, qualcuno mi tocca la spalla.
"Vuoi vedere che è Rydel?" penso seccata. Mi giro e...
"Giulia! Anche tu qui?"
Si rivolge a me sorpresa, come se non sapesse nulla di ciò che è successo.
"Già, sono qui con la mia famiglia. Tu che ci fai qui?" rispondo un po' perplessa, non capisco ancora il suo tono nella domanda di prima. 
"Stessa cosa. I miei fratelli sono qui in giro. Ross non c'è, tranquilla, è andato a cercare un regalo per mio padre perché come sai lo scemo si riduce sempre alla fine..."
Ancora non capisco che intenzioni abbia.
"Va bene ehm...io dovrei andare. Ciao eh..."
"Aspetta! Riguardo a ieri...mi dispiace che mio fratello si sia comportato così, però, quando si ripresenterà l'occasione, fallo spiegare. Si sente davvero in colpa"
"Rydel ascolta è molto carino che tu cerchi di aiutarlo, ma sinceramente dopo quello che ha fatto non ho più intenzione di avere a che fare con lui! Scusami! Ciao!"

Mi allontano nervosa da lei, poso i pattini e rimetto i tacchi.
“Ehi, dove vai?” dice zia Rose dalla pista
“Vado…devo fare una cosa, torno subito!”
All’improvviso cambio idea. Chiamo Rocky, voglio risolvere questa storia, una volta per tutte!

“Ehi Rocky, sì sembra strano ma sono io. Sai dov’è tuo fratello?”
“Ross dici? Certo, è appena tornato in hotel, ti do l’indirizzo!”


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Salve a tutti ragazzi! Chiedo scusa per non aver aggiornato in questi mesi, ma sono successe un po' di cose spiacevoli purtroppo e non ho potuto scrivere. Adesso sembra che il peggio sia passato, quindi ho pensato di tornare a scrivere. Che dire...spero che il capitolo vi piaccia. Buona lettura! <3
  
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