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Autore: Alex_J    10/06/2014    4 recensioni
Dal primo capitolo:
« Sento distintamente uno sbuffo sonoro e respiro, avviandomi verso la Jeep. Spero che papà bruci quella partecipazione, altrimenti lo faccio io. Ma chi vogliamo prendere in giro? Non ne ho nemmeno il coraggio. Non ho più nemmeno quello e probabilmente non l'ho mai avuto. »
_______________
C'è un matrimonio, un matrimonio che sta per unire Derek Hale con Kate Argent.
C'è Stiles, coinvolto in una battaglia per se stesso, una battaglia senza superpoteri, portata avanti dai sentimenti.
C'è un matrimonio, e questo matrimonio è da bruciare.
Genere: Angst, Commedia, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Allison Argent, Derek Hale, Lydia Martin, Scott McCall, Stiles Stilinski
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Second Chances'
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Chapter 9

 

 

Da Stiles:

              Ho anche io un vestito per il Prom.

              Ho appena smesso di essere una persona normale

 

Da Lydia:

              Consolati,

              non lo sei mai stato.

 

Da Stiles:

              Sempre incoraggiante,

              Lydia, sempre incoraggiante

 

Da Lydia:

              Aspetta un attimo:

              hai fatto in tempo a far prendere a Derek

              il vestito e sei andato a prendere il vestito per il Prom?

 

Da Stiles:

              Abbiamo appena finito,

              sono in macchina con lui.

 

Da Stiles:

              Forse dovrei togliere la suoneria,

              le occhiate di Derek mi inquietano

 

Da Lydia:

              Non ti inquietano.

              Ma non voglio dire cosa fanno

 

Da Stiles:

              Ricordarmi perché sei mia amica,

              ricordamelo ancora

 

Da Lydia:

              Ti serve un’amica banshee

 

Da Stiles:

              Posso dissentire,

              c'è già troppo soprannaturale

              nella mia vita

 

Da Lydia:

              Parlami del tuo vestito

 

Da Stiles:

              È blu

 

Da Lydia:

              Sei gay e l'unica cosa che sai dirmi é blu?

 

Da Stiles:

              Sono bisex e comunque sì, è blu.

              Tutto blu.

 

Da Lydia:

              Quanto l'hai pagato?

 

Da Stiles:

              Non l'ho pagato

 

Da Lydia:

              Sei diventato un ladro

              e Derek è il tuo complice?

 

Da Stiles:

              me lo ha comprato Derek

 

Da Lydia:

              Quindi dovrai metterlo al matrimonio,

              anche se non ci sarà nessun matrimonio

 

Da Stiles:

              Mi piace come ragioni

 

– Puoi scrivere a Scott di passare da me più tardi? – mi chiede Derek.

– Subito capo – sto ignorando l'occhiata che mi ha lanciato. La sto ignorando deliberatamente.

 

Da Stiles:

              Ehi amico, Derek dice di

              passare da lui più tardi

 

Da Scott:

              ok :)))))

 

Da Stiles:

              Scott ,amico,

              quante volte devo dirti

              che ne bastano due di parentesi?

 

Da Scott:

              Sono tristi solo due parentesi

 

Ho deciso: devo riconsiderare le mie scelte in fatto di amicizie. Devo proprio farlo. Magari in un futuro prossimo, quando tutta questa merda sarà finita.

La macchina si ferma improvvisamente. Come è possibile che siamo già arrivati?

– Non sono nemmeno le sei, sourwolf, non ti ricordavo così puntuale – gli dico – paura del fucile di mio padre? –

– Quello vicino alla porta dello sgabuzzino? – come cavolo fa a sapere dove si trova il fucile... – Non sa nemmeno cosa sia un proiettile all'aconito. Ho controllato la prima volta che ne hai nominato l'esistenza – io non so cosa insegnano ai lupi mannari quando sono ancora cuccioli. Più conosco questo lato di Derek, più continuo a pensare che lo abbiano mandato in un accademia per serial killer.

– Potrei consigliare ai mio padre un buon fornitore per quelli, sai, ora che sono nel giro – dico, facendogli un occhiolino, beccandomi un occhiata fulminante.

– Ciao, Stiles – mi dice. Oh sì, giusto. Devo andare a casa.

– Ciao, Derek – dico, imitando la sua voce e scendendo dalla Camaro.

– Stiles? – cosa vuole ancora? Mi volto di scatto, pentendomene all'istante quando vedo il suo sorrisino accecante.

– Il completo –

Stupidi sourwolf, stupida bisessualità, stupido fottuto completo...

 

*

 

Pà, sono tornato – urlo, entrando in casa e correndo verso le scale. Devo nascondere questo dannato completo, devo seppellirlo da qualche parte.

– St... Cos'è quello? – dice, indicando il completo.

– Quello cosa? – agisci con tranquillità e non ti succederà nulla, Stiles.

– ...quello – indicare sempre più titubante il portabiti non servirà a molto, papà.

– Un cadavere. Lo porto in camera mia per farlo a pezzi e poi seppellirlo con Scott – buona idea. Potrei fare la stessa cosa con il vestito, giusto.

– Stiles? – amo il modo in cui la gente pronuncia il mio nome, sembra una cosa estremamente divertente da fare.

Stiles, Stiles, Stiles, Stiles.

Sì, papà? –

– Vai ad appoggiare quel... coso e scendi giù, dobbiamo parlare –

– Quel coso è un abito elegante, devo lo stesso farlo a pezzi e poi bruciarlo, ma è solo un abito – sibilo, con i nervi a fior di pelle. Mio padre mi rivolge uno sguardo indecifrabile, quasi...dispiaciuto?

– Scendi – perché tutto a me, perché tutto a me?

 

Quando scendo sento mio padre chiamarmi dalla cucina. Non sta leggendo nessun giornale, nessun bicchiere di whisky accanto e non indossa nemmeno il distintivo. Non ricorda cosa mi ha detto quando è morta la mamma, non ricordo se era andata proprio così, non voglio ricordarmelo. Ma l'atmosfera sembra quella.

– Figliolo, devi dirmi qualcosa? – mi chiede, serio. Se rimando in piedi, forse o meno tic e riesco a nascondere le mani che tremano furiosamente.

– Non vado in punizione da due mesi, non ho insufficienze e non ho intenzione di presentarti nessuna ragazza. Ah sì, non ho nemmeno messo incinta nessuna – il sarcasmo è la mia unica difesa. Perché non usarlo?

– Non sono quando mi presenterai una ragazza, forse l'anno prossimo, forse mai. Non so bene come vanno queste cose – non mi sta guardando e anche le sue mani tremano. La cosa sta andando molto peggio di come avevo immaginato.

– Beh, non è detto. Magari domani Lydia dichiarerà il suo amore infinito ed eterno per me e ci sposeremo a fine giungo, sarà il matrimonio del secolo!Ci saranno colombe, dolci e pizza, tanta pizza... –

– Stiles – mi zittisco immediatamente e cerco di respirare più piano… Andrà tutto bene, andrà tutto bene… – Non mi importa chi tu ami, non me ne mai veramente importato finché ti ho visto felice o almeno, ti ho visto andare incontro ai soliti problemi adolescenziali con l'amore come qualsiasi ragazzo avrebbe fatto e una parte di me ha sempre sperato che quella ragazza, Lydia, si accorgesse di quanto mio figlio sia speciale. Se il mio compito qui è fare il genitore e amarti sempre, il tuo è di essere te stesso e so che non hai problemi a farlo. Non voglio che tu smetta di essere te stesso, non nasconderti. Non escludere il tuo vecchio dalla tua vita – sento la voce di mio padre inclinarsi mentre cerco di trattenere le lacrime. – Non sono cieco, figliolo, ho visto come guardi Derek. Ho capito che sei stato tu a bruciare la casa, tentando di bruciare la sua partecipazione di matrimonio e ho riconosciuto gli occhi rossi di chi si è addormentato piangendo, martedì. Non sapevo cosa fare, non sono intervenuto perché non sapevo cosa fare. Crescere un figlio non è come risolvere un caso, non ci sono procedure stabilite –

– Pa’...–

– Sei il mio unico figlio, Stiles, la mia sola ragione di vita. Non rovinarti la vita rincorrendo un uomo sposato che non sa decidersi. Voglio solo che tu sia felice– mi avvicino a lui mentre si alza e lo abbraccio. Lo stringo forte, più forte che mai, piangendo e lasciando che il peso di tutta questa storia scivola via per un momento. Continua ad abbracciarmi, a lasciare che io versi tutte l'acqua che ho in corpo attraverso i mie condotti lacrimali, mentre i singhiozzi mi scuotono il corpo.

– Andrà tutto bene, figliolo, andrà tutto bene –

 

C'è un unico modo per rasserenare gli animi in casa mia: mangiare i mie famosi spaghetti con le polpette, seguendo fedelmente la ricetta del primo film di “Lilly e il vagabondo”.

– Lo sai che non eri obbligato a farli – mi dice mio padre, mentre glieli servo.

– Ma ora li ho fatti e tu sei obbligato a mangiarne due piatti – lo riprendo scherzosamente.

– Potevi farmi anche le ciambelle... –

– Come se non le mangiassi tutti i giorni e sì, ho le mie spie alla centrale – mio padre si zittisce e inizia a girare gli spaghetti con la forchetta – Quanti sanno che sei bisessuale? –bene, ha detto la parola maledetta. Sembra non averne più paura. Adesso tocca solo a me farmene una ragione.

– Uhm: Lydia e Allison, Isaac lo ha capito senza che dovessi dirglielo come credo Danny, lui lo sa dall'inizio dei tempi, forse anche prima del sottoscritto e poi direi basta. Ah sì, se lo sa Danny probabilmente lo sanno anche i gemelli – in pratica mezza Beacon Hills. Perché ultimamente i mie spaghetti ispirano discorsi così seri? Tutti dovrebbero essere presi a mangiare, a gustare la mia arte e invece no,si parla sempre e comunque di Stiles, in particolare dei suoi problemi.

– E Scott?– cerco di ignorare l'ennesimo pugno dello stomaco associato alla frase Scott-bisessualità.

– Non credo sia ancora pronto per saperlo – o forse non lo sono io.

Non sa nessuna delle due cose? – lo sguardo stupito di mio padre non aiuta. Per niente.

– Sono collegate, se gliene dico una devono dirgli anche l'altra. “Oh Scott, sai una cosa? Credo di essere bisessuale. La mia cotta per Lydia è passata, forse da tanto tempo. Hai presente Derek Hale? Sì, quel licantropo dal passato difficile, dal volto da gatto incazzato, quello il cui zio ti ha trasformato? È anche un maschio... –

– Di cui sei innamorato. Non c'è niente di male – prima dice che vuole proteggermi e non farmi rovinare la vita e ora dice che non c'è niente di male? I mie spaghetti hanno qualcosa di strano ultimamente. Forse dovrei prepararli a Lydia, se non le succede niente, vuol dire che hanno qualche strana maledizione sopra.

– Si sta per sposare con il male, il male puro. Hai presente il diavolo? Nei miei incubi da tre anni a questa parte lo interpreta lei, vestita di nero e con un enorme, gigantesca balestra nera piena di frecce avvelenate puntate su tutti noi – sbotto, rabbrividendo all'immagine.

– Hai mai provato a dichiarati? – Eh? Cosa?

– Non ne stiamo parlando veramente… –

– Non so se si usa ancora questa cosa tra i giovani d'oggi, ma ai miei tempi era un buon metodo per capire se i propri sentimenti erano ricambiati –

– Come hai fatto con Melissa? – dico sarcastico. Se dobbiamo parlare dei miei problemi di cuore, possiamo tirare fuori anche i suoi.

– No – colpito e affondato – come ho fatto con tua madre. Le ho anche regalato un mazzo di rose rosse – odio il silenzio. E questo è il genere di silenzio che fa più male.

Ogni volta che parla di mamma mi viene voglia di rinchiudermi in camera per ore e fissare il vuoto, perché ne parla... come se fosse ancora qui. Vorrei dirgli che il momento di andare avanti, che mamma rimarrà sempre nei nostri cuori, rimarrà sempre seduta tra noi a capotavola,che sorriderà sempre ogni volta che le porta quel mazzo di rose rosse, ogni anno, ma non sono sicuro nemmeno io di voler vederlo andare avanti completamente. Il problema di noi Stilinski è che quando amiamo, non abbiamo nessun freno che ci impedisce di non farlo. Nonna me lo ripeteva sempre... e anche mamma. Dio, non è il momento di pensarci.

– Dimentica quello che ho detto. Non è il momento per un discorso del genere e non ci provare neanche a chiedermelo, conosco quello sguardo. Tua madre ti avrebbe accettato, proprio come sto facendo io – cerco di ingoiare il boccone, con il groppo alla gola che quasi mi fa strozzare.

– Allora mi stai dicendo di regalare delle rose a Derek? È un piano migliore degli altri che ho sentito, ma non raggiunge il livello base di riuscita – dico a bassa voce, cercando di controllare le mie emozioni. Se regalassi delle rose rosse a Derek, diventerebbero subito frammenti di petali accanto al mio cadavere. Come in If I Die Young. Potrebbe diventare presto la mia canzone a quanto pare.

– Io non ho sentito niente riguardo ad altri piani, illudimi che non stai organizzando niente che potrebbe farti arrestare– dice, alzandosi da tavola per lavare i piatti e cercando inutilmente di nascondere gli occhi lucidi – però promettimi una cosa: basta bugie.

– Dipende da cosa intendi per dire bugie –

– Intendo mentire e non stiamo rifacendo questo discorso, è appurato che sono io dalla parte della ragione –

– Solo per il fatto che tu hai usato la parola appurato, non posso discutere con te pa' – il telefono mi vibra in tasca.

 

Da Lydia:

              Emergenza piano,

              a casa mia tra 10 minuti

 

Abbiamo un problema al quartier generale, vado e torno – dico, alzandomi in tutta fretta dal tavolo.

– A casa entro mezzanotte, che poi il turno presto. Oggi indagherò sulla spia delle ciambelle – lo sento dire, mentre mi allaccio le scarpe – Non dirmi che è Parrish. Parrish! Lo sapevo, troppo buono come ragazzo, doveva avere una pecca, la peggiore di questo mondo. Oggi mi sente... –
 


 

 

 

 

 







 

 

Angolino dell'autrice:
*Emerge dal suo angolino della vergogna* Ehm, Salve a tutti.
Vi devo delle scuse, ho passato un mese infernale a scuola e non ho avuto nemmeno il tempo per copiare il capitolo 9 e 10 sul pc con la dovuta calma. Ora, grazie all'estate, gli aggiornamenti torneranno regolari e consistenti, soprattutto perché dal prossimo capitolo abbiamo una grande svolta con la vicenda e farvi aspettare troppo tempo sarebbe da veri bastardi. E io sono cucciolina, la mia povera beta può confermarvelo.

Credo che io vi debba almeno uno spoiler per farmi perdonare dalla mia lunga assenza e da questo capitolo pieno di angst.

– Oh giusto, Allison? Fai uscire i ragazzi dall'armadio –

Dedico in particolare questo capitolo ad Aoibara che mi ha sgridato per il ritardo tramite la mia povera beta. (Ah, a proposito, capitolo non betato. Scusate se notate qualche orrore xD)

A martedì prossimo,
Alex_J

  
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