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Autore: jessthesohodoll    10/06/2014    1 recensioni
Quella di Ward e Fitz è una lunga e lenta guarigione: Fitz fisica, Ward mentale. i due si ritrovano a giocare una partita a scacchi dopo tanto tempo.
Genere: Fluff, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Grant Ward, Jemma Simmons, Leo Fitz, Skye, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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I would break down at your feet
And beg forgiveness
Plead with you
But I know that It's too late
And now there's nothing I can do

So I try to laugh about it
Cover it all up with lies
I try to laugh about it
Hiding the tears in my eyes
'Cause boys don't cry


 

“La vita ti riserverà un sacco di sorprese figliolo, una più bella dell'altra” Era quello che gli diceva sempre sua nonna, ma Grant non ci aveva mai veramente creduto.

“Nonna, come fai ad esserne così certa?” gli chiedeva sempre

“Lo so e basta” era la risposta della nonna.


 

Fino a quel momento, nonna Ward non si era mai sbagliata, nemmeno sul suo conto. La sua vita era letteralmente come una montagna russa, piena di alti, ma sopratutto bassi.


 

Non c'è nessuno che tiene a me”. Primo sbaglio Grant.


 

Non aveva mai avuto qualcuno che tenesse seriamente a lui, una vera e propria famiglia, qualcuno per cui combattere, ma poi arrivò il team.

Coulson lo portò anche a pescare una volta, come solo un padre avrebbe potuto fare.


 

L'amore è per stupidi, è una debolezza” gli diceva sempre Garrett. Secondo sbaglio Grant.


 

Non si sarebbe mai innamorato, non sapeva neanche di poterlo fare, ma poi una certa hacker arrivò nella sua vita.


 

Skye era la sua isola felice, era quello che lo rendeva più forte, anche se Garrett sosteneva il contrario.


 

Quella di Coulson fu una prova molto dura.

“Se riesci a superare questa prova, allora potrò seriamente considerare il tuo rientro nel team” gli aveva detto.

“Non esserne così sicuro Phil” aveva detto una voce femminile alle sue spalle.


 

Sulla soglia, lo stavano aspettando i suoi nuovi A.S. : Natasha Romanoff e Clint Burton. Quello doveva essere decisamente l'anno più duro della sua vita.

In effetti lo fu, ma fu durante quel periodo di tempo che Grant imparò una delle lezioni più importanti della sua vita.


 

Accadde tutto una sera in cui Skye era venuta a cena nel quartier generale degli Agenti Burton e Romanoff, perchè Natasha aveva insistito dicendo “Se vuole uscire con il mio ragazzo, deve almeno presentarsi” entrando in modalità “mamma chioccia”. Le due andarono sorprendentemente d'accordo.


 

“è la tua ragazza quindi?” gli aveva chiesto Clint, mentre Skye e Natasha chiacchieravano amichevolmente.

“Ci stiamo provando” aveva risposto Grant.

“Mi piace. Mi ricorda Nat ai primi tempi in cui uscivo con lei. Ottima scelta figliolo” aveva risposto l'Avenger.

“Come vi siete conosciuti tu e Nat?” chiese Grant.

“Accademia” rispose Clint, bevendo un sorso di birra “non ci siamo più mollati da allora”

“E come fai?”

“A fare che?”

“Ad essere un agente e a stare con lei. Ogni volta che ero in missione con Skye perdevo più tempo a cercare di tenerla al sicuro invece che fare il mio lavoro. Non ti fa sentire più debole?”

“Nat non ha bisogno della mia protezione” aveva risposto Clint “non sai quante volte è stata lei a salvarmi. Grant, tenere a una persona è un bene, non devi considerarla una debolezza. Amare una donna è la medicina migliore per uomini come noi”.


 

E detto da una persona solitaria come Occhio di Falco, faceva un certo effetto.


 

Non troverò mai qualcuno che mi amerà come mio fratello” terzo sbaglio Grant.


 

Non aveva ancora incontrato Leopold Fitz. Gli ricordava suo fratello Jack, e esattamente come con lui, si era comportato da stronzo.


 

La riabilitazione di Fitz fu lunga e dolorosa, anche peggio della sua, ma i medicini dello SHIELD avevano fatto un miracolo con lui ed era tornato più forte di prima.


 

“Ben tornato Ward” gli aveva detto, quando due mesi prima aveva finito il suo periodo con la coppia Vedova Nera-Occhio di falco, ed era tornato sul Bus.


 

Era rimasto sorpreso di vederlo già in piedi, tra tutti i suoi rimpianti c'era quello di avergli fatto del male.


 

Erano passati due mesi da quel giorno, e tutto sembrava tornare lentamente alla normalità.


 

“Hey Ward! Vuoi fare una partita a scacchi? Come ai vecchi tempi!” gli aveva chiesto Fitz un giorno.

“A scacchi?” aveva chiesto Ward, appoggiando il libro che stava leggendo sul tavolino da caffè.

“No, a morra cinese” disse Skye, chiudendo il pc che aveva di fronte “ha una scacchiera in mano, Ward!”

“Giusto!”

“Birra e salatini solo già al loro posto, allora vieni?” gli chiese Fitz con un sorriso.

“Ne sei sicuro?” gli chiese preoccupato.

“Più che sicuro” rispose Fitz.


 

Passarono due ore, e nessuno dei due era pronto a cedere.


 

“Si, ne sono sicuro” disse Fitz,mangiando un prezel “se guardo attentamente sbatti le palpebre due volte ogni volta che devi muovere”

“Ne sei sicuro?” chiese Grant divertito.

“Vediamo” disse Leo pensoso “Alfiere in D20” disse, spostando l'alfiere sulla casella.

“Torre in D20” disse Grant,spostando la torre mangiando il suo alfiere.

“Ecco,l'hai fatto di nuovo!” disse Fitz “non sei più l'impassibile specialista di un tempo”

“Forse hai ragione”

“Oh,oh Cavallo in B2” disse Leo “Scacco Matto!”

“C'è l'hai fatta!”

“Jemma, ho fatto scacco matto a Ward!” disse Fitz, mentre Simmons saliva le scale che portavano al laboratorio.

“Lo vedo” disse lei “ottimo lavoro Leo” e si piego per lasciarli un bacio a fior di labbra.

“Vedo che ti sei fatto avanti finalmente” disse Ward, con un ghigno.

“Essere in coma per due mesi è servito a qualche cosa” disse Fitz.

“Mi dispiace Leo” disse Ward serio.

“Questa è la prima volta che ti sei realmente scusato con me per quello che hai fatto. Non dovevi, ma le accetto comunque.” disse commosso Leo “Ho capito perchè lo hai fatto, e ti ho perdonato dal momento in cui hai rimesso piede sul Bus”

“Non merito il tuo perdono Leo. Non merito il perdono di nessuno di voi”

“Ma puoi conquistarlo!” disse Leo sorridente “Voler bene ad altre persone non ti rende debole, Grant”

“Ragazzi! Che ne dite di una partita a Mario Kart!?” chiese Skye, agitando in aria i joystik.

“Arriviamo subito!” disse Leo “Hey Ward, tutto bene?”

“Tutto ok” rispose lui, asciugandosi gli occhi.


 

L'amore non è una debolezza”


 

E anche se stava piangendo, Grant Ward non si era mai sentito così forte in vita sua.


 


 

Agent Soho Doll corner:


 

la mia prima FitzWard!


 

La mia adorabile Bromance del cuore. (Brett e Iain......VI AMO RAGAZZI!)


 

Prima o poi scriverò anche una Skimmons, ma lasciamo tempo al tempo.


 

In teoria questo doveva far parte di una sorta di “challenge” che durava per tutto il mese di Giugno,ma sono arrivata tardi (non ridete)


 

La canzone è ovviamente “Boys don't cry” dei The Cure, VINTAGE BABY!


 

In questa storia ha fatto una capatina anche la Clintasha per un saluto!


 

Preparatevi perchè le vedrete molto spesso, anche nei prossimi capitoli di “Not an ordinary family” e “Brothers & Sisters”

e perchè no, magari anche un certo Cap e il mio adorabile Tony (con Pepper al seguito, ovvio)


 

vado a svolazzare nel mio mondo fatato fatto di unicorni e stelle dorate


 

jess

  
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