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Autore: Reika_Stephan    11/06/2014    0 recensioni
Elizabeth Presley era al suo quarto anno ad Hogwarts. I suoi tre migliori amici erano Harry Potter, Hermione Granger e Ron Weasley e aveva una cotta stratosferica per uno dei fratelli di quest'ultimo: Fred Weasley.
‘Che-che ti prende?’, chiesi balbettando e sgranando gli occhi.
‘Sei troppo agitata Beth’ rise lui ad un centimetro di distanza dalle mie labbra.
Genere: Fluff, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: George, e, Fred, Weasley, Ginny, Weasley, Il, trio, protagonista, Nuovo, personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Altro contesto
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Capitolo 2

Da quel momento in poi, in tutta la scuola, non si faceva altro che parlare di quel ballo e io mi innervosivo ogni volta che vedevo Fred parlare con qualcuna.
Harry e Ron erano sempre più preoccupati visto che non avevano ancora trovato una partner. ( Harry aveva ricevuto più di un invito, ma li aveva declinati tutti e io Hermione spesso ci chiedevamo quando e se avesse trovato il coraggio di invitare Cho, per cui aveva una cotta).

Quella sera vidi Fred e George assieme ad Angelina. Lui rideva, Angelina mostrava un mezzo sorriso tra l'irritato e il compiaciuto e George alzava gli occhi al celo e guardava da un'altra parte. Pensai subito che Angelina era bellissima e che era nella squadra insieme a lui e che George se ne stava quasi in disparte forse perchè quei due... Distolsi lo sguardo quando Hermione mi chiese se la stavo ascoltando e tornai in sala comune insieme a lei. Mentre mi voltavo mi parve di intravedere un suo sguardo, ma non ne ero del tutto sicura: desideravo così tanto parlargli, guardarlo negli occhi, ricevere un minimo di attenzione da lui che potevo anche averlo immaginato.
L'ultima volta che avevamo avuto una conversazione per piu' di tre secondi, dopo quel momento ravvicinato, era stata quando avevo aiutato lui e George con la pozione invecchiante (serviva loro per partecipare al Torneo Tremaghi), che era stata anche un fiasco alla fine. Ultimamente lui e George erano strani e Ron non faceva altro che chiedermi a chi era che scrivevano lettere di continuo, ma a me non avevano raccontato niente. Insomma, la loro lontananza mi rendeva un pò acida e scontrosa in quel periodo e quella storia del ballo non faceva che innervosirmi di più, anche se facevo di tutto per non darlo a vedere. Non che di solito fossi una persona pacifica.
Harry diceva che ero un pò l'opposto di Hermione: lei era volenterosa, studiosa, riflessiva ma quando era arrabbiata sul serio era peggio di uragano (basti pensare al pugno che ricevette Malfoy al terzo anno). Io ero un pò pigra (anche se ero brava in classe, perchè avevo una buona memoria e riuscivo a ricordare la maggior parte delle spiegazioni senza aprire un libro) imbranata, istintiva, a volte un po' manesca e di sicuro non ero paziente (avevo quasi picchiato Lavanda e la Patil non so quante volte, ma i miei amici me lo avevano puntualmente impedito) ma quando ero nervosa o preoccupata davvero, reprimevo tutto, per non darlo a vedere.  Inoltre avevo i capelli lisci, disordinati, ma lisci. E non mi facevo problemi a infrangere le regole insieme ai gemelli, per dirne un'altra. 
Io e Hermione attraversammo il ritratto della Signora Grassa e andammo a sederci insieme ai nostri due migliori amici, accanto al camino. Mentre Harry e Ron si lamentavano di Piton che aveva assegnato un test di Pozioni sull'antidoto ai veleni l'ultimo giorno , i gemelli entrarono in sala comune e si diressero verso di noi (Angelina andò a sedersi accanto a Alicia Spinnet) e quando arrivarono, Fred chiese a Ron di prestargli il suo gufo, Leo, per mandare una lettera.. Dopo che Ron ebbe bisticciato con loro perchè voleva sapere con chi si scrivevano così assiduamente (‘Elizabeth, dimmelo tu!’ aveva implorato. ‘Ti ho già detto che non ne ho la minima idea, Ron’, risposi per l’ennesima volta, irritata dalle mie stesse parole), Fred chiese a lui ed Harry se avevano già trovato una dama per il ballo.
‘No’ rispose Ron.
‘Be' sarà meglio che ti sbrighi, ragazzo, o quelle carine saranno tutte occupate’ disse Fred.
‘Voi con chi ci andate?’
 Fred rise, ‘Per farla breve, Angelina è già impegnata’ e rise di nuovo. George alzò ancora gli occhi al cielo.
Mi rabbuiai. Ron spalancò la bocca.
‘Ci vai con Angelina?L'hai già invitata?Come?’
Fred rise di nuovo e io lo odiai.
 ‘Frena, frena!’ disse poi, ‘ è George quello impegnato con lei!’
Mi voltai verso di lui di scatto e quasi mi feci male il collo.
 ‘Tu? E come... Come hai fatto?’ Chiese ancora Ron.
Questa volta fu George a ridere. ‘Sono andato da lei, le ho detto se voleva venire con me e lei ha detto si. Non serve un diploma, fratellino.’
Ron borbottò qualcosa di incomprensibile e poi aggiunse: ‘E tu Fred? Ancora niente?’
Lui annuì ‘Giusto’ , si guardò intorno mentre George lo guardava sorridendo, poi guardò verso me e Hermione: ‘ Beth!’ lo guardai imbarazzata ‘allora, vieni al ballo con me.’
Non capii se fosse una richiesta, aveva usato un tono abbastanza sicuro - cosa che mi irritò un pò - così mascherai l'imbarazzo e lo studiai ‘Come scusa?’
La sua sicurezza vacillò un pò, e io sorrisi fra me e me. Poi riprese controllo di se stesso, si avvicinò e si abbassò accanto alla mia poltrona e disse ‘Beth, vieni al ballo con me.’ Io sbattei le palpebre stordita e cercando di darmi un contegno e di sembrare più distaccata possibile dissi, guardando da un'altra parte, : ‘E va bene, ci verrò.’
Fred si alzò e disse a Ron: ‘Ecco fatto, ora tocca a voi’ e lui e George se ne andarono. Ron mi guardò e disse: ‘Miseriaccia.’
   
 
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