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Autore: _wishjng_    11/06/2014    1 recensioni
Lo osservai per qualche secondo poi continuai.
"Piacere Violet." - dissi porgendogli la mano destra.
"Piacere mio Violet io sono Bradley, ma puoi chiamarmi Brad." - disse stringendomi la mano.
"Tu puoi chiamarmi Vi."
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Violet Evans, è così che mi chiamo, sono nata il 15 settembre 1996, ho 18 anni e da orami cinque mesi mi ero fatta forza e vivevo da sola nella villetta, dove abitavo con i miei genitori, nel centro di Londra. Avevo deciso di lasciare casa della nonna per vivere autonomamente, non volevo pesarle, ormai ero grande. Ora vi starete chiedendo dove vivono i miei genitori, ebbene loro morirono in un incidente stradale esattamente 18 anni fà, poco dopo la mia nascita, subito fui accolta dai miei nonni materni, visto che quelli paterni erano morti. Devo dire che a mia nonna devo tutto, mi ha cresciuto come se fossi sua figlia e ha sempre cercato di darmi, insieme a suo marito, quell'affetto che solo un genitore ti sa dare. In parte c'erano riusciti, ma sentivo sempre quel vuoto che mi aveva angosciato quando, circa a 14 anni, decisero di dirmi ciò che era successo ritenendomi abbastanza grande. Ora mi ero abituata, ma infondo ho e avrò sempre quel vuoto, quella tristezza e rabbia di non poterli avere qui con me. Forse avevo bisogno di qualcuno che mi capisse, che mi amasse, che mi facesse sentire bene, o che insomma mi facesse sentire a casa. In quegli anni mi ero limitata ad andare a scuola, ogni giorni era sempre uguale, ma fortunatamente avevo finito questo giugno. Ah già, ho deciso di comprarmi un cane, un Cavalier King, di nome Ash.

-

Era un fredda mattina di settembre, esattamente il 20 ovvero cinque giorni dopo il mio compleanno. Lo avevo passato in casa a piangere davanti a una piccola torta, con a fianco una foto dei miei genitori. Passavo spesso giornate così, mi prendevano dei momenti di sconforto e scoppiavo, mi arrabbiavo con me stessa, e mi domandavo perché non mi avessero portato con loro a fare quella fottuta passeggiata, almeno ora sarei con loro e non qui a compatirmi. La nonna si era offerta di passare con me quella giornata visto che avrei compiuto 18 anni, ma volli passarla in quel modo. Comunque, erano circa le 11:00 e io ero ancora sotto le coperte, contemplai ancora il soffitto per circa 10 minuti, poi decisi di alzarmi. Così mi tirai su mettendomi seduta con le gambe ancora coperte. Vidi Ash sbucare dal corridoio, probabilmente si era svegliato prima di me è stava controllando se stessi ancora dormendo, vedendomi in piedi saltò sul letto e mi diede il 'buongiorno' facendomi un po' di feste. Mi alzai, aprii l'armadio e tirai fuori un maglione bordeaux largo che mi arrivava fino a metà coscia, poi una calzamaglia di lana e un paio di calzini lunghi fin sopra il ginocchio. Scesi le scale e feci colazione. Poi avrei dovuto portare a spasso Ash come ogni mattina, così dopo aver finito di mangiare andai in bagno e mi misi giusto quel filo di mascara che ero solita mettere. Raccolsi i capelli in uno chignon lento, poi infilai le mie Janoski nere, la giacca di jeans e fui pronta, ora dovevo solo infilare la pettorina ad Ash, e saremmo potuti uscire. Presi il guinzaglio e lo agganciai alla pettorina poi uscimmo di casa. Come al solito andammo all' Hyde park dietro casa, era enorme. I parchi qui a Londra erano tutti grandissimi, ma quello era veramente grande, e diciamo che in quella immensa distesa verde avevo trovato un posto un po' isolato tra gli alberi dove rifugiarmi. Li ascoltavo la musica, giocavo con Ash, e qualche volta portavo il mio diario dove scrivevo tutto ciò che mi passava per la testa. Arrivammo all'entrata del parco circa dopo cinque minuti di camminata a passo svelto. Camminai per altri due minuti e nel tragitto mi fermai a parlare con una graziosa nonnina (?) e il suo cagnolino, che ormai aveva fatto amicizia con Ash. Si chiamava Sett, era un meticcio. Rimasi dieci minuti li. Poi ripresi a camminare e arrivai 'al mio posto', mi sedetti sul prato con la schiena appoggiata ad un tronco, accesi la mia sigaretta mattutina e misi le cuffie nelle orecchie. Intanto mi divertivo a guardare Ash che giocava con un osso di gomma che gli avevo appena lanciato. Restammo lì circa un ora, poi tornammo a casa. Erano ormai le 13:30 quando guardai l'orologio sopra la tv, ero collassato sul divano da più di venti minuti, ma la fame ebbe il sopravvento, così mi alzai e mi diressi in cucina e comincia a prepararmi un panino data la scarsa voglia di cucinare. Diedi le crocchette anche a Ash, che esausto dalla mattinata, divorò.

Dopo aver pranzato rimasi a casa, decisi di stare sui miei social network preferiti, che per me non erano semplici siti, ma dei rifugi. Prima di cena decisi di farmi un bagno, così salii al piano superiore, andai nel bagno e aprii l'acqua in modo da riempire la vasca. Quando fui abbastanza soddisfatta del livello che aveva raggiunto, chiusi il rubinetto, mi spogliai e mi immersi. Cercai di non fare caso a quelle piccole linee sul mio polso. Iniziai a lavarmi dopo dieci minuti di puro relax, in poco tempo finii, così mi avvolsi all'asciugamano attorno al corpo e uscii fuori. Avevo i capelli marroni, lunghi e lisci, per questo ci mettevo circa venti minuti per asciugarli, ma non importava. Da quello che mi diceva la nonna assomigliavo un po' di più a mio padre, infatti lui aveva i capelli marroni, ma anche i miei lineamenti erano i suoi. Solo gli occhi erano diversi, lui li aveva marroni, mentre i miei e quelli di mia madre erano verdi. Sono forse l'unica cosa che mi piace veramente di me, per il resto mi consideravo uno schifo. Mi sarebbe piaciuto assomigliare alla mamma, lei era davvero bella: capelli biondi e occhi verdi, magra e alta. Invece io ero, si magra ma non tanto alta. Scesi e mi preparai la cena, decisi di andare a dormire abbastanza presto considerando che alle 21:30 ero già nel letto. Avrei voluto fumare, ma ero a corto di sigarette, quella di questa mattina era l'ultima, e non avevo voglia di uscire a comprarle. Le avrei prese domani. Misi la sveglia alle 9 a.m e mi addormentai.

*drin*

Spensi la sveglia, oggi era martedì e sarei andata a correre. Mi tirai su, feci qualche coccola ad Ash e mi diressi davanti all'armadio. Infilai dei leggins neri e una maglia grigia lunga e scesi. Erano le 9:15 quando mi sedetti sullo sgabello della penisola, non mangiai molto infatti alle 9:30 mi trovavo già sulla porta con ai piedi le mie nuove Nike nere e Ash al mio fianco. Avevo incominciato a correre da circa 5 minuti, e già mi trovavo poco più avanti dell'entrata del parco, continuai a correre per circa una mezz'ora, percorrendo due volte il perimetro del parco. Dopo di che decisi i andare a riposarmi al 'solito posto' così rincominciai a correre verso esso.
   
 
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