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Autore: __checcapocchia__    11/06/2014    1 recensioni
L'amore è bello anche quando qualcuno lo giudica e questo è da notare, perché a volte è un'amore ancora più forte, è ignaro al mondo esterno.
Ci sono vari tipi di amore, vari modi per dimostrarlo e varie persone che lo provano.
Esiste l'amore morboso, sincero e quello falso, l'amore si può dimostrare con i gesti, i fatti o le parole, le persone possano provarlo per se stessi e anche per il suo stesso sesso o per lo stesso sangue, c'è chi dice che non è vero, che non è amore puro e sincero, ma chi è che decide cosa è e cosa non è sincero? Chi è che decide quale amore è giusto o sbagliato?
Io credo nessuno, nemmeno Dio può farlo, l'amore è un sentimento che non si comanda, decide lui chi farti amare e se vuole farti soffrire, beh ti fa soffrire e basta, non puoi rinnegare ciò che provi perché se l'amore è vero e sincero allora niente lo farà mutare, nemmeno se la persona in questione sarà lontana, così dice Shakespeare nel sonetto 116.
Ci sono persone che guardando qualcuno dicono che magari costui è anormale...perché? Chi è che stabilisce cosa sia la normalità?
L'amore è amore giusto?
RedMoon__BluJewel.
Genere: Erotico, Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Bright, Fine, Rein, Shade
Note: nessuna | Avvertimenti: Incest
Capitoli:
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Capitolo 4
Non ti meriti di essere schiaffeggiata, ma mon ti meriti nemmeno delle carezze.

 


Ti amo non per chi sei, ma per cosa 
sono ioquando sono con te.
Gabreil Garcia Marquez

 

Dopo cena e dopo aver dato il regalo a mamma per il suo copmpleanno, ci chiudiamo in camera mia, mi metto il pigiama rosa con le fragole e la guardo...
-Avrei bisogno di parlare con te...posso?- Annuisce raggiante e si siede accanto a me sul letto
-Di Shade?- Mi chiede con rassicurazione, annuisco e inizio a parlare, parlo, parlo senza smettere, miriadi di emozioni escano dalla mia bocca, sorrisi su sorrisi si formano sulle mie labbra, sguardi tristi e lacrime di gioia si fanno largo sul mio volto 

-Fin da piccola pensavo che lui mi avrebbe sempre protetta, sono quasi morta quando ieri mattina, a casa sua mi ha detto di mangiare e poi di andarmene era freddo, cattivo, pensavo di non stare nemmeno parlando con il mio cugino, mai mi sono sentita tanto male- Mi guarda con tranquillità e un sorriso che parla per lei, gli occhi emozionati per la storia che sto raccontando, come fosse una bambina che ascolta per la prima volta la favola con il vissero tutti felici e contenti alla fine.
Continuo a parlare del dolore che ho provato quando quella volta se ne era andato via da scuola con rabbia e tristezza, e mia sorella continua a guardarmi con tranquillità ed emozione, mentre io parlavo quasi a vanvera, non sapevo nemmeno io che cosa stessi dicendo, perché i miei sentimenti e le mie emozioni parlavano per me.
-Oh Fine...come hai fatto finora a non renderti conto di ciò che provavi?- Mi chiede con le lacrime a gli occhi, mi abbraccia in una morsa soffocante, da cui però non tento di staccarmi.
-Ti va di dormire insieme stasera?- Le chiedo io tranquilla, lei annuisce, entra in camera sua e si cambia.
-Allora vediamo...mi servirebbe un cuscino in più...vado da Rein a dirglielo-
Apro la porta di camera sua senza bussare e la vedo la davanti lo specchio con la canottiera bianca che si sta infilando, la maglia blu con sopra delle stelle che fanno la linguaccia, si gira col capo e mi sorride, io ricambio solo con un sorriso tirato
-Ti prendo il cuscino- Annuisce e si lega i capelli, usciamo dalla stanza e vado in bagno, mentre lei entra nella camera, mi guardo allo specchio, ho paura sono terrorizzata, che servisse a quello il disinfettante sopra la sua scrivania? Che fosse per quello che c'era il cotone? Mi sciacquo con forza la faccia, con l'acqua fredda, ghiacciata.

Torno nella stanza e mi metto sotto le coperte accanto a Rein. 
-Senti Rein- Lei sentendosi chiamare si gira verso di me mi guarda interrogativa
-Che c'è?-

-Vuoi ancora andare di Bright e dichiararti?-
-No- 
-Perché?- Sento una pausa, seguita dopo da un sospiro
-Troppi problemi- Mi risponde semplicemente, stringo le labbra, le stritolo, fino a farle diventare bianche, mi metto a sedere sul letto, basta segreti, tra di noi non ce ne devono più essere, accendo la luce che si trova sul muro e la guardo
-Alzati la manica- sbarra gli occhi e trattiene il fiato, lentamente alza la manica...
-Tu sei tutta scema!- Le urlo guardandola, delle cicatrici si fanno spazio sul suo braccio, coperte dal segno di tanti braccialetti
-Ora capisco il perché di quei braccialetti, spiegami il motivo! Ora!- Inizia a piangere, si copre il viso con le mani e parla
-Tutto è iniziato qualche settimana fa, dalla nostra prima litigata. Amavo fin da piccola Bright e lui ha sempre saputo che tipo di ragazza ero-
Rein chiude gli occhi e inizia a parlare ricordando il passato 


Bright e Rein camminavano per i corridoi isolati della scuola.
-Rein se continui così, tu sola sai dove andrai a finire!- Urlò Bright arrabbiato
-Fottiti Bright!- Rispose Rein ormai in lacrime, la divisa stropicciata le scarpe sciolte, la gonna messa di lato, i capelli scompigliati, le labbra gonfie e rosse
-Beh, Rein, tu sei brava in questo no?- Uno schiaffo in pieno volto colpisce la ragazza
-Stronzo- La prende per i polsi e la guarda furioso
-Io? Non sono io quello che scopa per disperazione e che si taglia per altrettnta disperazione!- Rein continua a piangere disperata, corre per i corridoi ormai vuoti della scuola
-Per favore fermati- Gridava Bright dietro di lei, un mano
-Ahi!- Il braccio sanguinava, una ferita...era nuova
-Scema!- Delle braccia forti e prottetive avvolsero il corpicino della ragazza e due labbra rilassanti toccarono quelle di Rein e iniziarono a muoversi con trasporto, uno spintone e lui cadde a terra
-Tu sai come sono, e non sono degna di stare con te, sono una puttana- Sussurrò quell'ultima parola e poi corse verso l'uscita di scuola per poi rinchiudersi in camera.


-Ecco come è andata- Dice alla fine del racconto, la guardo con occhi sgranati -Ecco perché non voglio dichiararmi a Bright, anche se prova i miei sentimenti, beh, lo so, ne sono sicura, lui mi odia, sotto, sotto mi odia-
La mia mano con  delicatezza, si posa sulla sua guancia, come fosse uno schiaffo -Perché non mi hai schiaffeggiata?- Nego col capo -Non te lo meriti, ma non ti meriti nemmeno delle carezze- Esco dalla stanza ed entro in camera sua, di corsa si alza anche lei e mi viene dietro affacciandosi alla porta preoccupata, inizio a frugare ovunque, nell'armadio e nei cassetti in cui tiene le lenzuola e i piumoni, mi giro intorno e mi avvicino alla sua scrivania, apro i cassetti e le trovo, una lametta, due lamette, più lamette, un casseto con sopra un fazzoletto di stoffa che nascondeva alla bella meglio un mucchio di lamette e appuntini, alcuni dei quali erano sporchi di sangue.
-Questi- Dico togliendo il cassetto e avvicinandolo al cestino
-Li buttiamo- Continuo rovesciandolo dentro il cestino
-E a mai più!- Dico facendo ciao ciao alle lamette e ai temperamatite
-Sono d'accordo, a mai più- Mi dice avvicnandosi all'armadio e aprendo un cassetto segreto da cui prese una forbice e un coltellino e buttandoli dentro il cestino, prendo il sacco che si trovava al suo interno e lo chiudo in modo da non poter essere più aperto.

Torniamo nella mia stanza e ci mettiamo a dormire mano nella mano.
-Fine! Fine!- Le urla di mia sorella mi arrivano all'orecchio
-Che palle che fai Rein, lasciami dormire!- Rispondo con la voce assonnata
-Svegliati o faremmo tardi!- Alzo le spalle sotto le coperte
-Tanto non vuoi andare a dire niente a Bright, quinddi è inutile venire- Rispondo sempre assonnata -Questo lo dici tu, dopo la discussione avuta ieri ho deciso di dirglielo...o meglio di fare un passo alla volta- Mi risponde, salto giù dal letto e la guardo -Scherzi? E che farai?- 

-Per prima cosa gli dirò quello che abbiamo fatto ieri sera e poi il resto lo vedrai- Mi disse facendomi l'occhilino e mettendo la punta dell'indice della mano chiusa sulla mascella.
Si alza e mi da la mia camicia bianca e la giacca rossa della divisa della scuola con la gonna a ruota nera e le scarpe da tennis bianche, mentre Rein con tanta eleganza si mette la sua camicia, si leg la cravatta bianca, la giacca turchese e la minigonna stretta nera, per poi indossare ormai davanti la porta i suoi sandali neri
-La cravatta Fine?- Mi chiede mia sorella vedendomi senza cravatta, entro nel panico e inizio a cercarla per tutta casa
-Eccola- Mi risponde mia madre fermandomi per la spalla e dandomela in mano la metto e usciamo di casa.

Un venticello fresco colpisce me e Rein facendoci ondulare i capelli che si trovavano legati in due code laterali.
Arriviamo davanti al cancello in orario
-Dovremmo smetterla di fare colazione, arriveremmo sempre in orario così- mi dice mia sorella in piene forze girandomi verso di me
-F-Fine?- Mi chiede guardandomi stralunata.

Sono piegata sulle ginocchia che mi tremano, un rumore proveniente dalla mia pancia spaventa Rein -H-hai fame?- Mi chiede balbetando
-Secondo...- Non finisco la frase che un cornetto al cioccalto mi si pianta nella bocca, tento di parlare ma non ci riesco -MAngia e stai zitta- mi ordina una voce alle mie spalle, mi giro e la vedo -Altezza!- dico staccando il cornetto e mangiandone un pezzo
-Allora? Come va?- Mi chiede Altezza un po' preoccupata.

E' vero con tutto ciò che è successo non ho avuto amodo di chiarirmi con Altezza
-Nulla, mi è passata- Rispondo tranquillamente, sorride e mi abbraccia di gioia
ù-Sono contenta- Sospirò poi la mia amica continuando ad abbracciarmi.

la campanella della scuola suonò e tutti entrammo in classe
-Posso sedermi?- Chiesi avvicinandomi al banco in cui era seduto Shade
-Se tu ti siedi, io cambio posto- Mi ripose con indifferenza
-Non lo farai l'unico posto libero è quello vicino a Bight- Rispondo io sicura del fatto che rimanga qua, ma mi sbaglio, ho fatto male i miei calcoli, perchè lo vedo alzarsi e sedersi vicino a Bright, una mano mi tocca la spalla e mi bacia la guancia asciugandomi le lacrime
-Altezza- Si siede accanto a me e appoggia la sua testa sopra la mia spalla
-E Auler?- Domando
-Può fare a meno di me per qualche ora- Trattengo una risata e prendo il libro di storia
-Avete litigato?- Annuisco
-Non vuole più parlarmi e mi fa stare male, è arrabbiato perché fino a due giorni fa odiavo Rein, anzi, credevo di odiarla..- Sospiro rassegnata e poggio la testa sul banco.

Delle voci di un banco non tanto lontano mi arrivano all'orecchio -Non vuoi andare da Fine?- Domanda Mirlo a mia sorella -No, c'è Altezza- Risponde scrivendo sul suo libro -Si, ma tu sei ua sorella- risponde Mirlo non capendo
-E lei è la sua migliore amica, come lo sei tu per me, avvolte, ci sono momenti, in cui hai bisogno di un'amica, che in alcuni casi, in alcuni momenti ti sono state accanto più di una sorella- Risponde girandosi, guardandomi e sorridendomi.

La lezione finisce -pronta per educazione fisica?- Mi chiede Altezza
-Ovvio- Usciamo fuori dagli spoiatoi e iniziamo a correre per tutto il campo con dietro un altro gruppetto di ragazze.

Giro il capo e vedo Shade giocare a calcio in attacco contro Bright, anch'esso in attacco.
-Ascolta Fine, dopo all'ora di pranzo parlaci, vedrai farete pace- Annuisco e ricominciamo a correre.
Dopo l'ora di ginnastica una mano mi tocca la spalla non è una mano femminile lo sento, non è la mano di Shade sento anche questo...è Bright e mi sta toccando, una sensazione di terrore si possessa di me, non riesco a parlare, respiro affannosamente, sudo freddo, non riesco a trattenere le lacrime
-Fine che ti succede?- Chiede Altezza avvcinandosi a me
-Io..io...non posso mi dispiace, non mi sento di dirvelo!- Scappo e mi rifugio sotto il mio albero, il nostro albero.

Ripenso a ciò che è successo, devono essersi spaventati, ma io più di loro
-Che fai qua?- l'odore di una sigaretta si avvcina a me
-Shade!- Non posso evitare di sorridere
-Possibile che ogni volta che tento di evitarti, ti ritrovi ovunque!- Mi grida scendendo dal ramo su cui era seduto -Perché mi tratti così?- Sussurro disperata
-Perché sono esausto di te! SEi una stupida bambina che si fa solamente degli stupidi complessi mentali e che non sa manco come sta...- Non lo lascio finire, lo interrompo e parlo per lui
-Lo so come sta mia sorella, lo so che fino a glieri si tagliava! Ma mi ha promesso che avrebbe smesso- Shade mi guarda con cattiveria
-Lo dice tu! Sai quante volte ha promesso a me e a Bright di smetterla, sai quante? No, non lo sai, perché eri troppo impegnata a piangerti a dosso, ad odiarla, senza sapere come stava veramente, senza sapere che soffri per Bright, che continuava a riperterli quanto l'amasse, e lei voleva che nessuno lo sapesse, per non farlo passare da gigolò.

Annuisco -Lo so, ma io sono sua sorella, sono sicura che manterrà la promessa, lo so. Lo farà! E se non lo farà la prenderò a schiaffi per avermi fatta star male!- Gli urlo in pieno volto, e un sorriso si disegna sulle sue labbra e avvicinandosi piano piano, mi avvolge con le sue braccia protettive, ma non paura come prima, lui può, lui può toccarmi, perchè sono io a volerlo.
-Mi sei mancata, mi sono mancate tutte le tue stramberie, e la vera te che non serba e non port rancore per nessuno- Le nostri fronti sono a contatto e i nostri sguardi i incateenano l'uno all'altro.
-Fine- Il mio nome sussurrato dalla sua voce è una cosa bellissima, le sue labbra più le gaurdi e più sono invitanti. 
Come fosse un segreto avvicino lentamente le mie labbra alle sue, con molta calma, traquillità.
Le nostre labbra si toccano, le nostre labbra si muovono, le mie braccia avvolgano il suo collo e le sue sulla mia vita, le nostre lingue si inseguano, si cercano.
In questo momento siamo chiusi in bacio pieno d'amore.
  
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