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Autore: Elly Chan    11/08/2008    3 recensioni
Ecco la mia seconda storia! Voi avete già pensato alle vacanze? NO?! Allora fate in fretta, altrimenti rischiate di finire come Clara, con un fratello buffone, un'amica casinista e una mamma iper-organizzata, cosa ci sarà mai di bello in questa vacanza?! E riuscirà il misterioso biondino francese a rendere la sua vacanza un po' meno disastrosa?
Genere: Romantico, Commedia, Comico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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vacanze!
Dopo questo sostanzioso pranzetto ce ne stiamo tornando a casa. Anche perchè il tempo non promette niente bene... ci sono dei nuvoloni neri da far paura, e nell'aria posso percepire chiaramente il profumo dell'acqua, della pioggia... prendetemi pure per pazza, sì, ma io la pioggia la sento chiaramente quando arriva.
Arriviamo alla fermata del bus e lo prendiamo per un pelo, e notiamo che è più affollato di prima.
Sembra che tutte le tribù della città si siano riunite in questo autobus: ci sono emo, punk, gothic, Barbie-girls...
Guardo l'ultimo gruppo di ragazzine con un disprezzo non da me, mentre una smorfia si dipinge sul mio viso.
- Claaa!! - urla la Vale, mentre per qualche oscura ragione mi sta abbracciando.
- Che c'è? - le chiedo stralunata, mentre mi siedo meglio sul sedile, visto che fino a poco tempo fa me ne stavo beata a guardare i bizzarri passeggeri del mezzo a cui ci siamo affidati per tornare a casa.
- Niente! - mi dice lei sorridente. Ma è scema?!
Io alzo un sopracciglio poi sospiro.
Per fortuna che il bus è arrivato ed ho una scusa per muovermi. A volta mi chiedo perchè la gente fa le cose senza pensarci... e Stefano e Vale sembrano l'impulsività fatta persona.
Raggiungiamo il mio palazzo in fretta, perchè sta cominciando a gocciolare... e arriviamo a casa sani e salvi.
Molliamo le buste in camera mia, e io mi precipito a guardare la pioggia. Mi ha sempre affascinato, ed io l'adoro, Non disedegno neanche il sole, s'intende, però la pioggia è qualcosa di più... magico!
Neanche a dirlo, Valentina la odia, perchè con la pioggia non si può uscire. A Stefano non faceva nè caldo nè freddo.
La pioggia batte così forte che ho paura spacchi i vetri. Ha cominciato pure a grandinare, ciliegina sulla torta... ma come fa a piovere così a luglio?! Non è ad agosto che di solito c'è un tempo da schifo?!
Sospiro e mi siedo sul divano.
Prendo un libro a caso da per terra e mi tuffo nelle pagine.
Finche qualcuno non mi scuote.
- Clara, svegliaaaa! - mi urla in faccia quella pazza sclerotica di Vale! Prima o poi l'ammazzo, questo è poco ma sicuro.
- Sono sveglia! Se vedi una persona con gli occhi abbassati, non necessariamente ce li ha chiusi! Probabilmente ce li ha solo abbassati! Abbassati, capito?! - sono un po' nervosetta.
- Oddio... ho capito, calma, stai calma... - ribatte la Vale impaurita.
- Mmh... buon per te - annuncio serafica, tornando a leggere.
Ridendo e scherzando (?) sono passate ben due ore, e io ho quasi finito il libro di 400 pagine. Quando si dice un topo da biblioteca...!
La pioggia si è fatta più sottile, ma le strade sarebbero inagibili per i tacchi alti della Vale.
- Vale... - la chiamo svogliatamente.
- Sì? - spunta da dietro il divano, con un sorrisone in faccia.
- Quando vuoi andare a casa... - lascio la frase in sospeso.
- Per me va bene a qualunque ora! - esclama allegra.
- Ma non hai visto come sono conciate le strade?! Affonderesti in una pozzanghera ancora prima di poter dire 'Ah'!
Quanto può essere stupida sta' ragazza solo io lo so... santa pazienza...
- Vale, ma se domani piove di nuovo così che facciamo? - chiedo speranzosa, temendo che mi dica che ci andiamo comunque a fare compere, che ci sia la neve o l'uragano Katrina che ha sbagliato rotta.
- Bè... se piove così è un'altra storia... - dice pensierosa, mentre guarda fuori dalla finestra.
- Ma c'è sempre il centro commerciale, che è al chiuso! - si riallegra subito dopo. Accidenti, non ci avevo pensato!
- Senti Vale, ma... non ti sembra un po' troppo, due settimane a fare shopping? E' impensabile... - dico preoccupata.
- Bè, innanzitutto dobbiamo vedere se troviamo qualcosa di decente... e poi me lo avevi promesso! - mi punta l'indice addosso.
- Ok, ok... - mi rassegno io.
- Vedrai che ci divertiremo! - mi abbraccia - Con il biondino... - sussurra poi, maliziosa.
- Cosa?! - irrompe nella stanza la sedia di Stefano col propietario sopra, che ha imparato a drizzare le orecchie ogni qual volta che in casa nostra si parla di un qualsiasi esemplare di sesso maschile. Pure il custode.
- Niente, niente... - sospiro, per poi sciogliermi dall'abbraccio soporifero della Vale.
- La pioggia è cessata, perchè non vai a casa? - le chiedo gentilmente, per mascherare il nervoso che mi prende ogni volta che la Vale resta a casa nostra per troppo tempo: non si sa mai cosa possa decidere di fare, così, da un momento all'altro...
- Certo! - trilla felice, e scende al piano di sotto, saltellando.
Mi massaggio un po' le tempie, stremata: avere una vita tranquilla con Valentina è, purtroppo, impossibile!
- Comunque, chi è sto' biondo?! - mi chiede contrariato Stefano.
- Uno... - rispondo vagamente a mio fratello, ben sapendo che le risposte vaghe lo fanno infuriare. Infatti lui alza un sopracciglio, infastidito, e io sogghigno, cattiva.
- Come uno?!
- Uno. - ripeto, più decisa.
Lui sbuffa e se ne torna in camera.
Quanto mi piace farlo arrabbiare!

Mi credevate morta, eh? Piacerebbe...! L'ispirazione se n'era andata in vacanza, ma poi è miracolosamente tornata. Questo capitolo è corto, e me ne dispiaccio io per prima.
MiRi:  l'ispirazione è tornata solo per te, audace commentatrice! *__* Mi hai dato la spinta giusta! Grazei per il commento!
Ringrazio chi ha letto e MiRi, Ren_91 e Tisia per vaer messo la storia tra i preferiti!

  
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