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Autore: Lily_Hime_x    11/08/2008    4 recensioni
Il suo viso è a pochi centimetri …un tanfo di sangue impregna l’aria...il vampiro si avvicina all’orecchio,inspira forte il profumo dei suoi capelli e stringendola le sussurra con voce suadente”Tra poco”... Incubo o Sogno Che Diventa Realtà?
Genere: Romantico, Dark | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Il crepuscolo si affretta a scendere su un calmo paesaggio collinare,le luci della sera creano strani giochi di luci e ombre d

Il crepuscolo si affretta a scendere su un calmo paesaggio collinare,le luci rosee  della sera creano strani giochi di luci e ombre dando l’impressione che qualcosa si muova furtivo nel paesaggio statico. Una ragazza corre a perdifiato tra gli alberi fitti senza rendersi conto di dove sia realmente.L’aria è gelida e pungente ma non sente freddo.Gli alberi non lasciano passare neanche un raggio di quel sole pallido che, timido, cerca di irradiare il bosco ancora per poco.Un leggero venticello muove impercettibilmente gli alberi tra i quali ,in lontananza,  un più ad est lasciano intravedere una villetta,nascosta nella parte più profonda della pineta.La costruzione, non molto antica,è bianca con numerose finestre intervallate da ampi balconi su ognuna delle quali penzolano fiori dai colori scuri.Nessuna di queste è illuminata.

”Chissà chi ci abita” pensa la ragazza tra se ,e lentamente si avvicina all’ingresso.Il portone è antico ricoperto di polvere con i classici battenti raffiguranti teste di leone,il quale si apre lentamente con un cigolio stridulo.In quel preciso istante una zaffata di aria fredda e polvere investe la giovane.Deve essere abbandonata…l’unica spiegazione.Spinta dalla curiosità si decide ad entrare.Silenzio…inizia ad avanzare a tentoni ne buio alla ricerca di un interruttore quando una luce si accende all’improvviso e la grande massa scura prende la forma di un ampio salone.La stanza è in stile ottocentesco con grandi arazzi su ogni parete, una di queste ha una porta finestra che affaccia sul giardino.Il vento inizia a soffiare più impetuoso insinuandosi tra le tende beige per colpire le fiamme del camino,stranamente acceso in un luogo che sembra tutt’altro che abitato,e guardandole attentamente sembra lottino tra loro ad ogni folata… sulla destra un grande pianfororte a coda si erge su una specie di piedistallo sovrastato da un’imponente libreria in legno scuro  che probabilmente conterrà centinaia di libri.Tenta di prenderne uno…sono tutti impolveriti,come se non fossero consultati da anni.Proseguendo verso l’interno vede un gruppo di ragazzi che ridono e scherzano su dei gradini che portano ai due corridoi della casa, uno illuminato  e l’altro a destra, scuro senza neanche una candela.Sono cinque, due ragazze e tre ragazzi,le ragazze parlano tra loro sistemando ogni tanto qualche ciocca ribelle tra i capelli,i maschi invece sono in silenzio,parlano solo quando una delle ragazze chiede loro qualcosa per poi ritornare al loro mutismo.Sono giovani…adolescenti più che altro…di bellezze diverse tra loro,causa dei diversi caratteri fisici ma attraenti allo stesso modo. Uno di loro un ragazzo biondo,il più grande forse, la vede  e alzandosi con gioia le va incontro  iniziando a ridere,abbracciarla, parlarle, ma la ragazza non riesce a capire niente di ciò che lui  dice come se tutto ad un tratto fosse diventata sorda.Improvvisamente tutti si girano verso l’interno della sala,una figura nera lentamente avanza verso il pianoforte.La ragazza viene spinta sul gradino più basso,il ragazzo biondo le tiene la mano,trema…perché?...da dietro la sua schiena riesce a scorgere la figura nera che gesticola…sta parlando…sta dicendo qualcosa…tutti ascoltano attentamente,sui loro volti appaiono smorfie di paura, ma lei come prima non riesce a sentire alcun suono tranne quello del vento che ora si abbatte sulla villa più furioso che mai.

Rumore improvviso.

La nera figura è scomparsa.

I ragazzi iniziano a correre.

Cosa succede?Il biondo si gira ,la prende per le spalle e inizia ad urlare qualcosa…lei capisce un po leggendo il labbiale.Urla una sola parola…CORRI!

Le prende la mano e inizia a correre verso il corridoio illuminato…quadri raffiguranti uomini,donne ,nature morte sfrecciano veloci dinanzi a lei,saltano parecchie statue gettate a a terra chissà da chi ,scendono scale entrano in stanze evitando qualsiasi cosa gli si pari avantii in quella folle corsa verso chissà dove.Perchè corrono? Dove la sta portando? Perché è terrorizzato? Sono queste le domande che si pone ma che non ha il coraggio di fare…Rallentano.

E’ un corridoio.Iniziano a camminare lentamente,lui sta zitto in ascolto,come se qualcosa dovesse sbucare fuori  da un momento all’altro…è così assorto che urta un mobile e il vaso di fiori posizionato sopra oscilla pericolosamente,sta per cadere,la ragazza si affretta ad afferrarlo prima che cada ma un paio di fiori finiscono a terra schizzando un po’ d’acqua sul tappeto.Entrambi si calano per recuperarli,rialzandosi si accorge di un piccolo specchio in cui vede riflessa la sua immagine…c’è lei…e… basta…il ragazzo dov’è? se n’è andato? gira un po’ la testa a lato…respiro di sollievo,è dietro di lei,ma..nello specchio non c’era! Riguarda lo specchio ed eccoli tutti e due,lui sorride, lei ancora terrorizzata.

Quest’atmosfera l’avrà suggestionata di sicuro.D’un tratto lui si ferma,ritto,immobile la riprende e ricomincia a correre…altre scale,altre stanze dalle mura rosse,panna,altre facce che scorrono veloci,altro corridoio.Guardando bene è lo stesso,c’è la macchia d’acqua fatta cadere prima sul tappeto per prendere il vaso…

STANNO GIRANDO IN TONDO!

 Sente delle urla,la paura la invade,vorrebbe urlare anche lei ma dalla sua bocca non esce alcun suono.Si aggrappa al ragazzo che con uno strattone la allontana per aprire una botola vicino al mobile …

Perché non l’ha aperta prima?

Vi entrano entrambi,il passaggio è buio e stretto, camminano a gattoni.Lei si gira di continuo sperando che il ragazzo sia ancora dietro di lei.

C’è silenzio.L’unico suono che si sente è il rumore del loro respiro affannato.

Il cunicolo è molto lungo,fa freddo e le ginocchia iniziano a  far male.

”ahi!”la ragazza sbatte la testa contro un muro… vicolo cieco.Sono bloccati.Inizia a piagnucolare ma il biondo la zittisce e muove qualche pietra.Qualcosa sotto di lei trema e subito dopo iniziano a  scendere,lo spazio è strettissimo,lei allunga una mano per cercare quella del ragazzo ma con sua sorpresa non trova nessuno…come ha fatto?non c’era modo per scappare da quel cunicolo,in discesa perlopiù.La velocità aumenta,ha la sensazione di non avere terra sotto le sue gambe e improvvisamente in un tonfo si ritrova distesa a terra.Ha battuto il mento su una delle pietre,fa male,anche le braccia sono doloranti…maledetta botola.Si alza a tentoni,…la luce l’abbaglia dopo la perpetua oscurità a cui era costretta prima,strizzando gli occhi tenta di capire dove si trova.E’ una stanza chiusa,rettangolare e molto piccola rispetto alle altre,ma non perde tempo a coglierne i particolari perché un ragazzo appoggiato alla parete più lontana cattura la sua attenzione.Nella penombra due puntini bianchi poco distanti tra loro luccicano beffardi.La nera figura lentamente avanza verso di lei.Ora riusciva a distinguerne bene i tratti.E’ un essere disumana bellezza,vestito con jeans e maglia scuri grazie ai quali la sua pelle diafana sembra molto più pallida del normale,i capelli un po lunghi e mossi sono di un nero scurissimo come le iridi dei suoi occhi,i quali sono solcati da profonde occhiaie violacee.Resta immobilizzata…e un’amara consapevolezza le balena in testa…quegli occhi…i suoi denti…è un vampiro!era lui l’essere dal quale stava fuggendo…scappare non è servito a nulla anzi…il tentativo di fuga l’ha portata dritto dinanzi a lui.Non prova paura …anzi…in quel momento non prova alcuna emozione sente solo il desiderio di perdere i sensi…farla finita subito ma quegli occhi la incatenano con la loro intensità facendola rimanere lucida ,occhi che pian piano si avvicinano sempre di più.Il suo viso è a pochi centimetri …un tanfo di sangue impregna l’aria…all’improvviso la immobilizza contro il muro…un braccio è alzato per impedirle la fuga,con l’altra mano le accarezza uno zigomo,un fremito le percorre la schiena,finalmente paura? Non lo sa…sensazioni di terrore e piacere si susseguono in quel tocco…il vampiro si avvicina all’orecchio,inspira forte il profumo dei suoi capelli e stringendola le sussurra con voce suadente”Tra poco”

 

…Si stacca…

 

 

 

 

Buio.

 

Prima long-fic

Prima long-fic

*me emozionata*

scusate se in questo capitolo si capisce poco o niente,più che altro è una sottospecie di prologo,non so come definirlo, ma cercherò di postare presto...

fatemi sapere se vi piace  ^__^

  
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