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Autore: Pandora2000    13/06/2014    1 recensioni
Fabio e Sofia si amano ancora più di prima se possibile, ma qualcosa, o meglio qualcuno cercherà ancora di dividerli, vorrebbero semplicemente stare l'uno accanto all'altro per sempre, ma per colpa di un viziato malavitoso non possono stare tranquilli. Ma non ci sarà lui per sempre, ci saranno molte vicende, molte sorprese! Leggete e scoprirete siori e siore!
Genere: Azione, Fluff, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Fabio, Nuovo personaggio, Sofia
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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-Si ragazzi, dobbiamo proprio farlo- disse il professore -Ma professore, questa è la nostra casa!- fecero in coro i ragazzi Il professore aveva spiegato loro che avrebbero dovuto trasferirsi in varie parti dell’Europa, e successivamente dell’America per proseguire degli studi del professore, il quale riteneva un’esperienza interessante anche per i ragazzi viaggiare in posti lontani: la prima tappa sarebbe stata l’Olanda, Amsterdam di preciso. Per i ragazzi era già estate inoltrata, era finita la scuola e i pomeriggi erano fatti solo di ozio… ma erano pur sempre molto affezionati alla loro casa. In fondo Sofia e Lidja erano contente di vedere posti nuovi, senza contare che Lidja non era del tutto inesperta sotto questo punto di vista. Il giorno prima della partenza cominciarono a fare le valigie: ovviamente le uniche due che le avevano iniziate molto prima erano Lidja e Sofia (e non le avevano ancora finite!). Volevano fare una sorpresa ai loro ragazzi e portarsi dei completini molto… provocanti; Lidja optò per uno rosa e nero, Sofia per uno verde e nero, a ricordo dei loro draghi: anche se era un modo ben strano per ricordarli. Durante tutto il volo i ragazzi dormirono, Lidja leggeva una rivista, Sofia un libro (Jane Eyre) e il prof. Degli appunti molto confusi. Arrivati in Olanda, sentirono subito il caldo, ed sentirono la mancanza del loro lago, dei freschi pomeriggi e del profumo della loro casa: ma era solo una vacanza, sarebbero tornati. Il professore aveva affittato una casa per un periodo indeterminato, era meravigliosa: vicino a sé aveva un fiume, attraversato da un ponticello, un prato coltivato di erba blu e delle splendide aiuole di tulipani, dietro si poteva scorgere un mulino verde scuro; e questo era solo il paesaggio, per non parlare della casa: alta due piani e con un carinissimo tetto a punta era di un dolce verde mela, con finestre grandi che nascondevano delle morbide tende panna. Sof rimase innamorata della casa appena la vide perciò volle correre subito dentro. Varcata la porta, sembrava di essere in una casa delle fate. Tutto di legno scuro con arredamento chiaro. Al piano di sopra vi erano cinque camere da letto. Una per il prof, una per Ewan, Karl e Fabio, una per Lidja e Chloe e una per la figlioletta, Sofia. Erano bene o male tutte uguali di arredamento, anche se cambiavano di colore: il prof blu, i ragazzi verde, le ragazze viola e Sof bianca, come al solito. Subito si sistemarono e dopo essersi riposati, il giorno dopo decisero di esplorare i dintorni tutti e sei. Affittarono delle biciclette bianche lì in un negozio vicino. Non erano nell'Amsterdam fumosa e corrotta, ma in quella verde e sconfinata. Decisero di seguire il sentiero con i mattoni gialli o dorati se vogliamo, per citare, portandosi dietro il pranzo preparato da una cameriera della nuova casa, Willa, dolce un po’ anziana forse ma amorevole, e partirono. Dopo poche centinaia di metri intravidero un boschetto che pareva incantato. Tempo a seguito udirono il suono di un fiume, prima un po’ timido, poi sempre più notevole. Fino a che lo incontrarono. Largo non più di due metri e profondo uno era perfetto per fare il bagno nei giorni caldi di quell’estate. Decisero di fermarsi proprio lì a pranzare, in procinto riva all’asciutto. Stesero le tovaglie e iniziarono a mangiare e discutere. Le coppie erano tutte sedute uno accanto all’altra. Sof e Fabio erano i più spavaldi, Lidja ed Ewan un po’ meno, per colpa della presenza di Chloe, che faceva quasi finta di non stare insieme a Karl per l’imbarazzo. Dopo pranzo Karl decise di andare dal professore ad aiutarlo nell’approfondimento dei suoi studi, Chloe doveva andare in città a comprarsi dei vestiti, così gli altri 4 rimasero soli. -Allora, cosa ne pensate delle nuova casa?- fece Ewan. -Beh, abbastanza carina, dato che mi aspettavo un appartamento al centro della città- rispose la sua ragazza. -Si, io me ne sono letteralmente innamorata, considerando che adoro il verde. - aggiunse Sof -Davvero?- chiese Fabio perché io avrei preferito restarmene al lago, a casa nostra- con un tono un po’ risentito. -Perché mai una cosa del genere? Tanto ci torneremo!- -mm…- grugnì quel mal contento del suo ragazzo. Si sapeva, Fabio non era uno da grandi cambiamenti, forse per questo non era molto contento. -Però guarda il lato positivo, ci siamo liberati di quel coglione di Salvo!- disse Lidja. Già, devo ammetterlo, almeno da questo punto di vista sono soddisfatto- Fabio. Scoppiarono tutti a ridere, perché, era la verità, ormai Salvo non esisteva più, o almeno, non nel loro futuro prossimo. Tornarono a casa che già era sera e volarono subito tutti a letto, anche se scambiarono un po’ le stanze. Fabio andò con Sof, Ewan e Chloe si scambiarono di letto. *Sofia* Una giornata perfetta come questa non potrebbe migliorare a meno che… *toc, toc, toc* e il suo bel viso d’angelo affiorò dallo spiraglio che aveva aperto. E pensare che stava pensando proprio a lui… -Si può?- sussurrò Fabio -Vieni pure, sono ancora sveglia- rispondo Lui si avvicina al mio letto e si sdraia accanto a me, sopra le coperte perché fa troppo caldo per stare sotto. -Ciao- mi dice prima di baciarmi lussuriosamente. -Cia..- non riesco a finire la parola che già le sue labbra sono sopra le mie, in una danza passionale ma dolce allo stesso tempo. -è troppo tempo che non lo facciamo... mi manchi, ho bisogno di te- gli dico piano. -No, stasera non possiamo, siamo entrambi stanchi e voglio solo stringerti forte a me tutta la notte.. ma potrei cambiare idea..- Capisco subito quello che vuole dire, stasera vuole che sia io a condurre le danze, ha voglia di giocare. Mi metto a cavalcioni sopra di lui e con un finto broncio mi abbasso e avvicinandogli il seno al viso gli chiedo –Sei proprio sicuro, sicuro?- -mm…- mormora. Bene, sta già cedendo. -che caldo che fa.. forse dovrei togliere il pigiama- mi alzo in piedi, scendo dal letto e mi spoglio, rivelando il bellissimo completino verde che avevo portato solo per lui. Subito lo vedo più interessato, infatti si mette mezzo seduto/sdraiato appoggiato a un gomito. Mi sdraio sopra di lui e gli do un bacio sulla bocca; sensualmente scendo e mi avvio verso i suoi pantaloni, che faccio scivolare via insieme ai boxer, rivelando la sua turgida erezione. FINE CAPITOLO lascio alla vostra fervida immaginazione il resto ;) e scusate se vi scrivo dopo tutto questo tempo (sempre-cit.) ma sono successi vari casini non vi do anticipazioni del prossimo capitolo perchè non so cosa succederà XD sono ben ammessi suggerimenti
  
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