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Autore: Jess_Stair    13/06/2014    3 recensioni
Pensieri sulla persona più speciale per me, frasi che non le dirò mai.
Genere: Malinconico, Poesia, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
- Questa storia fa parte della serie '*Alla mia migliore amica*'
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*Alla mia migliore amica,
perché non posso rinunciare
a tutte le sue caratteristiche
tanto strane quanto essenziali.*



I tuoi quattro sorrisi


Li conosco tutti
i tuoi quattro sorrisi:
ho imparato a riconoscerli,
scorgere le loro differenze,
quando tutti li considerano identici:
non sono tutti uguali;
ma sono tutti speciali.
Hai quello che non biasimo:
lo possiede chiunque,
lo sfoggi come maschera,
spesso per educazione:
aiuta più le persone
che ti stanno intorno,
le fa sentire sicure,
tranquille,
a proprio agio:
lo utilizzi,
anche se queste cose
non ti interessano.
Hai quello che mi rallegra:
ti si dipinge in faccia
quando qualcuno ti fa un complimento,
e torni giovane,
torni indietro,
fino a quell'adolescenziale spensieratezza
che è ormai scomparsa completamente
dal tuo essere,
tanto oscuro e colmo di ferite
che a poco a poco lo fa affievolire,
e tu ti risvegli nel mondo reale,
ci vieni catapultata violentemente,
malvolentieri,
controvoglia,
anche se inevitabilmente.
Hai quello che ammiro,
perché si crea involontariamente sul tuo volto
quando parli della tua professione,
dei tuoi sogni,
i sogni che non sei riuscita a realizzare;
eppure hai messo così tanta passione
in una situazione
totalmente contraria al tuo volere;
ed è per questo che,
forse,
è l'unico che,
anche se per un brevissimo istante,
ti fa dimenticare tutto il dolore che
ti attanaglia nel profondo.
E poi hai quello che comprendo,
con tutto il mio cuore:
il più speciale,
tanto raro quanto prezioso;
ti brillano i tuoi grandi e bellissimi occhi,
ma immediatamente divengono
opachi e offuscati,
assenti come la tua mente,
che ti lascia e viaggia nel tempo
alla ricerca della tua unica felicità
ormai conclusa:
è quello che ti illumina il viso
quando parli di tuo figlio,
memore di ciò che è ingiustamente accaduto,
ma anche dei tuoi momenti più importanti
trascorsi e divenuti ricordi consumati;
perché, anche se lui non c'è più,
continua a vivere dentro di te:
mi dissi una volta
che è questa l'unica cosa
che ti dà realmente la forza
per continuare a soffrire.
  
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