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Autore: Little Cookie    13/06/2014    0 recensioni
Monique e Joe sono tornati per intraprendere un nuovo viaggio.
Cosa accadrà ai nostri due eroi londinesi?
La ballerina avrà una nuova vita? Il rocker cambierà le sorti della sua musica?
Lo vedrete. Aprite le porte per entrare in questa nuova avventura.
Genere: Erotico, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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“E’ stato davvero bellissimo! Spero che la prossima volta suonerete ancora meglio” osservò Monique sedendosi su di una poltrona. Joe si voltò verso di lei sorridendole e poi le andò in contro, inginocchiandosi e cominciando a coccolarla e baciarla sul collo: “Oh, Dio, piccola. Non sai quanto ti desidero”. Monique se lo strinse in un abbraccio: “E allora cosa aspetti a prendermi?”.
Il chitarrista non se lo fece ripetere due volte. Subito si mise a spogliarla e lei fece lo stesso con Joe. Ben presto i loro corpi si ritrovarono avvinghiati in un letto a far l’amore. Avevano desiderio l’uno dell’altra. Joe iniziò con l’accarezzare ogni singola forma del corpo della sua amata, facendola ansimare dal piacere. La ballerina assecondava ogni singolo movimento muovendo il suo bacino e strusciandosi contro di lui e palpandogli le natiche.
A tal punto, Joe partì a stimolarla con la lingua: succhiotti, suzione dei capezzoli, delle parti intime. Ogni atto faceva mugolare pesantemente di piacere la sua Monique: “Vai, Joe! Ti prego! Così!”. Poi la prese e la mise sotto di lui, iniziando a penetrarla con dolcezza e poi con cadenza più ritmata: “Oh, sì! Così, dai!” ansimò lui carico. Continuava a spingere e la ragazza godeva quasi fino a urlare il suo piacere. Decise di spingere ancora più forte e lei si aggrappò alla schiena di lui: “Aaah! Joe! Dio, quanto ti voglio! Fammi tua!”.
Monique iniziò a stimolare il membro di Joe per aiutarlo a sua volta nell’amplesso. Pure lui iniziò ad alzare la voce: “Sì! Sì, Monique! Ti voglio!”. La baciò sulle labbra in maniera focosa e la teneva stretta a sé spingendo il suo sesso dentro di lei.
Successivamente la ragazza passò a stimolare il sesso di Joe, facendolo godere dal piacere: “Dioooo!”. Monique continuò e lui la informò che stava per venire: “Dentro di me, Joe! Fallo dentro di me! Voglio sentirmi tutta tua!”. E il rocker esaudì il suo desiderio. Continuò a spingere energicamente, finché i due raggiunsero l’orgasmo all’unisono, con Monique avente le gambe avvinghiate intorno alla vita di Joe e le loro mani che si intrecciavano, rimanendo tra le coperte.
Per loro fare l’amore era il momento d’estasi, in cui entrambi i corpi si univano per diventare una sola carne. A rendere tutto perfetto era il fatto che tra i due c’era sempre intesa, mai nulla di finto o forzato: “Com’è bello stare con te, Monique” le confidò Joe accarezzandole i capelli. Lei sorrise commossa e a sua volta gli rispose: “Oh, Joe. Anche per me! E’ splendido fare l’amore con te!”.
A queste parole, il rocker la guardò intensamente negli occhi e se la strinse ancor più vicino avvinghiando una gamba attorno alle sue. Si mise poi sopra di lei e cominciò a baciarle il collo, salì su verso le labbra e poi scese verso i seni, indugiando su quella zona. Monique gli accarezzò la testa e godeva di quegli estasianti baci.
Non si sarebbe staccato dalla sua ragazza nemmeno per un secondo per quanto l’amava: “Monique, sei solo mia”. Riprese a stimolarla e questa volta cominciò strusciando le sue gambe attorno a quelle della ragazza, dopodiché le catturò le labbra in un focoso bacio da toglierle il fiato. Monique era quasi in visibilio e quando Joe la penetrò nuovamente lasciò andare tutta la sua tensione, assecondando il compagno e muovendosi a tempo con lui.
Raggiunsero nuovamente l’orgasmo all’unisono, ma questa volta rimasero abbracciati a lungo, fino al calar della sera, quando Joe decise di portare fuori a cena Monique. Lei rimase entusiasta della proposta e si mise tutta in ghingeri per la serata. Joe, al contrario, adottò uno stile più della sua natura, cioè rockettaro, seppur sobrio ed elegante.
Aveva deciso di rendere la serata speciale per Monique, perché desiderava davvero renderla felice, così la portò in un ristorante raffinato e cenarono assieme di gusto e con piacere, parlando del più e del meno e amandosi come due persone innamorate.
Ad un certo punto, Monique si alza dalla sedia: “Joe, amore, abbi pazienza, ma devo andare un attimo al bagno. Ti dispiace?”. Lui la guardò un attimo e poi rispose: “Figurati! Ti aspetto, allora” e le sorrise, cosa che lei ricambiò piuttosto freddamente, visto che pareva piuttosto tesa in quell’istante, ma specialmente di fretta.
 
   
 
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