“Merlino, Merlino! Ah! Ecco sei qui”disse Gaious.
“Lasciatemi in pace”disse Merlino in tono più triste e malinconico che scortese.
“Stai bene?”chiese il medico.
“No, e ora andate via”disse il ragazzo.
“Lo sai che non puoi stare tutto il giorno sdraiato sul letto vero?”domandò l’anziano.
“Mi prenderò una settimana di malattia allora”disse il ragazzo.
“C’entra per caso una ragazza?”chiese l’uomo alzando un sopracciglio.
“Può darsi”disse il ragazzo con la testa ancora immersa nel cuscino.
“In amore non sono un esperto certo, ma posso darti qualche consiglio se me lo concedi”disse lui “Ha a che fare con qualche cameriera? Scommetto che è Gwen”disse.
“No, Gwen non c’entra, è una persona stupenda questo si, ma … l’ho sempre considerata come una sorella”disse.
“Allora chi può essere … Ah! NO! Toglietela dalla testa Merlino”disse l’uomo.
“Chi?”domandò il ragazzo.
“Lo sai bene chi. Togliti subito dalla testa Lady Morgana, lei non potrà mai stare con uno come noi, è la legge”disse.
“Che legge stupida”
“Si ma va rispettata. Ah! Merlino, Merlino …”disse scuotendo il capo.
“e’ così evidente?”
“Si, e ti conviene pensarci sempre meno a lei, tra poco si terrà il suo compleanno e se già adesso sei così afflitto, immagina quando la vedrai in sposa a un principe”disse.
“In sposa? Ma lei è così giovane”
“E con questo? A Uther interessa solo il suo regno e allargare i propri possedimenti.”disse.
“Merlino!”una voce risuonava nel corridoio come un forte ruggito.
“Deve essere Artù”disse il ragazzo alzando gli occhi al cielo e sbuffando.
“Io non ci sono”disse e si nascose dentro l’armadio.
“Gaius hai visto Melrino per caso?”disse il principe entrando nella stanza.
“No, sono spiacente Sire”disse il medico.
“Se scopro che si sta nascondendo da qualche parte giuro che …” disse il principe avvicinandosi all’armadio dove dentro vi era nascosto il giovane servo.
“Ripensandoci, ora ricordo dove si trova Merlino”disse il vecchio.
“Ebbene” disse il giovane principe girandosi e incrociando le braccia sul petto.
“Alla Taverna”disse il medico. Merlino espirò molto silenziosamente nell’armadio in legno, cercando di fare il minimo rumore.
“Alla taverna?”chiese Artù alzando le sopracciglia.
“Era andato li qualche minuto fa, forse doveva incontrarsi con qualche i vostri cavalieri”disse.
“Ah si! Gliela faccio passare io la sbronza”disse e uscì dalla stanza. Nel preciso momento in cui la porta si chiuse, si aprì l’armadio e Merlino uscì fuori.
“Alla taverna?”domandò confuso.
“Era la prima cosa che mi era venuta in mente”disse innocente l’uomo.
“Urh! Sarà meglio che mi sbrighi.”disse afferrando il giacchino e uscendo. Mentre camminava nel corridoio centrale incontrò Artù che lo sorprese alle spalle.
“Merlino?”lo chiamò.
“Sire?”disse il ragazzo voltandosi.
“Visto che ti piace tanto evadere dalle tue faccende domestiche per andare a bere, ho pensato che con un buon bicchiere di vino, ci vada un buon pasto”disse il giovane principe.
“Mi portate a mangiare per caso?”chiese confuso il giovane.
“Più o meno”rispose il principe portandolo via con se.
Merlino si ritrovò bloccato alla gogna con la gente che gli tirava la frutta e la verdura addosso e i cavalieri insieme ad Artù che lo deridevano e lo prendevano in giro. Quando la tortura fu finita Merlino ritornò nelle sue stanze. Quando entrò Gaius lo guardò esterrefatto.
“Che è successo?”domandò.
“Tirare del cibo addossa a un ragazzo col passare del tempo dovrebbe divertire di meno e invece no. Questa gente è un ingrata, spreca il suo cibo per niente invece di mangiarlo. Insomma mi hanno tirato a dosso la frutta marcia, dovrebbero tirarla solo fresca!”disse il ragazzo.
“Va a lavarti e che questo ti serva da lezione per aver rifiutato di compiere i tuoi doveri.”disse l’uomo passandogli un’ asciugamano per permettergli di pulirsi.
“Io esco devo prendere delle erbe per una medicina”disse l’uomo uscendo, Merlino allora ne approfittò per farsi un bagno veloce. Intanto la porta si era aperta e una ragazza era entrata nella sala. Quando ebbe finito si attorcigliò l’asciugamano alla vita e, restando a torso nudo, uscì dalla sala da bagno per prendere un bicchiere d’acqua. I due si voltarono di scatto e si scontrarono. La ragazza si staccò di scatto dal giovane servo e chinò lo sguardo imbarazzata.
“Gwen?”domandò sorpreso Merlino. “Mi dispiace, non pensavo che stavate facendo un bagno, sono desolata. Ero venuta per lasciarvi le lenzuola pulite sul tavolo, Gaius mi aveva chiesto di lavare anche le sue” disse imbarazzata la serva.
“No, non preoccuparti è tutto okay. Emh…. Grazie.”disse il ragazzo e Gwen chinò il capo per salutare. Erano l’uno di fronte all’altro quando Mergana che passava di li non li vide. Restò in silenzio senza dire una parola.
“Morgana eccoti finalmente” era la voce di Artù ce chiamava la sorella dal corridoio. Gwen e Merlino si voltarono di scatto e videro la ragazza che li fissava a occhi sbarrati.
“Mia signora, non è come sembra”disse Gwen cercando di giustificarsi.
“non dovete giustificarvi”disse la ragazza chinando lo sguardo. “siete liberi di fare quello che volete”disse.
“No, ma voi non capite, noi non stavamo facendo niente, è solo una grande coincidenza tutto qui”disse la serva chinando il capo.
“Va bene”disse “Con permesso” e dopo aver detto ciò si allontanò.
“Volete una mano?”domandò la serva.
“No”disse Morgana in tono scortese. “Preoccupatevi delle vostre faccende più tosto.”disse.
Intanto Artù li aveva raggiunti e vide la sorella allontanarsi. Si voltò con sguardo severo per chiedere cosa era successo e trovò Merlino mezzo nudo con addosso solo un asciugamano.
“Oddio Merlino copriti! Che spudorato, davanti a una signora poi”disse rivolgendosi a Gwen che a quelle parole arrossì e sorrise. Nessuno l’aveva mai chiamata signora prima d’ora e ciò le fece piacere.
“Torno alle mie faccende”disse la ragazza facendo un breve inchino e scappando via.
“Hai dieci minuti per vestirti spudorato.”disse. “Muoviti ti aspetto nelle mie stanze.” Disse e se ne andò. Una volta solo, Merlino si vestì in fretta e si precipitò in corridoio. Aveva infatti notato il cambiamento d’umore di Lady Morgana e sospettava che fosse gelosa, e nel so stato, per una che aveva da poco scoperto i suoi poteri, provare sensazioni forti e marcate come la gelosia, avrebbe potuto causarle dei problemi. La camera di Artù era qualche stanze dopo quella di Lady Morgana, così fece una piccola sosta. Bussò e sentendo che nessuno rispondeva, aprì la porta ed entrò. La trovò seduta accanto alla finestra con lo sguardo rivolto verso il paesaggio.
“Ho bussato”disse Merlino.
“Non ti ho risposto”gli fece presente la ragazza.
“Questo lo vedo. Sei stata molto scortese con Gwen prima, non dovevi trattarla in quel modo”disse il giovane.
“Adesso mi dici anche cosa devo o non devo fare, chi sei mio padre per caso?”gli domandò lei arrabbiata.
“Mi spieghi che ti succede, questa non è la Morgana che conosco.”disse Merlino.
“Non mi conosci infatti. E poi potevi dirmelo che preferivi stare con Gwen invece che insegnarmi.”disse lei. Merlino pareva confuso.
“L’allenamento di questo pomeriggio, non sei venuto, così sono venuta a cercarti, perché ero convinta che avevi troppe faccende da sbrigare, poi incontro Artù che mi dice che eri alla taverna a ubriacarti con quegli altri idioti dei suoi amici e poi ti trovo mezzo nudo in camera con Gwen”disse.
“Se proprio vuoi saperlo ero mezzo nudo perché avevo appena finito di farmi un bagno dato che tuo fratello mi aveva messo alla gogna e Gwen è entrata quando io avevo finto, non poteva saperlo, svolgeva solo i suoi compiti”disse.
“Non provare a difenderla, lei è la mia serva non la serva di Gaius”disse.
“Quindi è solo questo che siamo per te, dei semplici servi e basta”disse Merlino.
“non ho detto questo, volevo dire che sarebbe dovuta stare con me e non con te”disse.
“si, ma è quello che hai detto”disse Melrino.
“Non provare a confondermi e dimmelo se ti piace e facciamo finita con questa storia.” Disse lei.
“non mi piace Gwen”disse Merlino.
“A no?”disse lei.
“No”
“E allora che ci faceva nella tua stanza con te mezzo nudo”
“Era una coincidenza” senza rendersene conto i sue cominciarono a urlarsi contro l’un l’altro.
“E tu ti aspetti che me la beva?”
“Ormai non mi aspetta più nulla da una ragazzina viziata come te”
“Come osi, potrei farti mettere alla gogna quanto voglio”
“Fallo così sarò costretto a farmi un altro bagno e magari questa volta entrerà Lola e mi vedrà mezzo nudo così potrai urlare ancora”
“Quindi ti piace Lola?”
“Non ho detto questo”
“Si che lo ahi detto”
“No, era un esempio, avrei potuto nominare Sasha o Mary, sarebbe stato lo stesso”
“Quindi ti piace Sasha”
“Cosa? No!”
“Quindi Mary”
“No io …”
“Chi ti piace allora”
“Tu!” urlò Merlino infuriato. Morgana aveva il fiato corto per quanto aveva urlato e il petto le si alzava e abbassava dal corpetto attillato.
“Cosa?”domandò confusa.
“Mi hai sentito”disse Merlino.
“Dillo ancora”chiese. Merlino si avvicinò a lei a passi lenti e le afferrò il volto tra le mani delicato.
“Mi piaci tu, ma tra noi non può funzionare, veniamo da mondi molto diversi e tra qualche giorno tu compirai 18 anni e ti sposerai … chi sono io a confronto con un principe, niente.”disse il ragazzo per poi lasciare il volto della ragazza e andarsene. Morgana restò nella sua stanza con lo sguardo fisso davanti la porta, incapace di dire una singola parola.