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Autore: Princess Kurenai    12/08/2008    8 recensioni
Altra raccolta della Naruto's People Series. Questa volta solo fic Alternative Universe, ovvero AU. Iniziata per festeggiare il mio primo anno come autrice di EFP. Come le precedenti raccolte si accettano richieste yaoi, etero e yuri.
§ 057 - Non tutto è "estetico" [KakuzuInoSasuke]: Ino era sempre stata innamorata di Sasuke.§
Genere: Romantico, Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: Raccolta | Avvertimenti: nessuno
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Genere e Avvertimenti: introspettivo, drammatico

012 - Time [DeiObi]

Tic-tac.
L'orologio scorreva.
Tic-tac.
L'orologio non si sarebbe fermato fino a quando la sua carica non si sarebbe esaurita.
Tic-tac.
Solo la mano umana poteva fermarlo artificialmente.
Metti un dito tra le lancette, esse cercheranno di abbattere inutilmente quell'ostacolo.
Togli le batterie: le lancette non si muoveranno più.
Tic-tac.
Un orologio è così simile alla vita.
La vita normale si può esaurire da sola ma anche l'uomo può porre fine ad essa.
Bum-bum.
È un cuore che batte.
Ritmico e rilassato.
Un cuore che non sa quando cesserà di pompare sangue.
Bum-bum.
Bum-bum-bum.
Bum.
Bum-bum.
È il cuore di Obito che batte.
Non è regolare.
Non è calmo.
Un dito è stato messo tra le lancette del orologio della sua vita.
Ha tentato di abbatterlo, ci ha provato.
Ma provare non serve a nulla quando si è troppo deboli.
Obito non era un soldato, o meglio: non voleva esserlo.
Tutti nella sua famiglia erano nell'esercito e tutti erano famosi per le loro doti.
Tutti tranne lui, la pecora nera degli Uchiha.
L'inetto che aveva trovato il coraggio di arruolarsi - causando stupore e ilarità nel clan.
L'imbranato che aveva dimostrato però di valere qualcosa e quindi, sganciò tremante la sicura della bomba.
Esitò un attimo, ma riuscì ugualmente a lanciarla, tappandosi le orecchie per la potente esplosione.
La terra sotto di lui tremò e cercò di ignorarla, spingendo il suo corpo a quell'ultimo sforzo.
Mentre lui combatteva nella squadra alla quale era stato affidato, di sicuro qualcuno era riuscito a catturare 'l'entità' a capo dei nemici, quindi i suoi sforzi sarebbero stati premiati.
Uscì da dietro la trincea, creata da macchine ormai distrutte.
Di tutta la città non restavano altro che macerie.
Forse un giorno l'avrebbero ricostruita, ma non era il momento si pensarci.
Corse all'interno di una casa, mentre i suoi compagni facevano lo stesso in altri edifici.
Se si muovevano in gruppi troppo folti potevano essere un bersaglio facile da individuare, dovevano dividersi restando ugualmente vicini.
Ma si sa: la fortuna gira e sorride sempre e solo agli audaci. A chi ha il coraggio di osare.
" Uh, che coincidenza.", una voce lo fece bloccare ma accennò ugualmente un leggero movimento per riconoscere l'individuo alle sue spalle. " Non mi volterei se fossi in te, uhn."
Il caldo ferro di una pistola si poggiò sulla sua nuca, poco sotto il casco.
Emise un gemito. La canna era ardente: aveva sparato da poco.
" Sapevo che questo era il posto migliore.", rise, quasi compiaciuto. " E che ho trovato, uhn? Un cane dei nemici.", il suo tono era cambiato radicalmente.
Sembrava che stesse sputando tutta la sua rabbia e la sua frustrazione addosso a Obito.
Era solo un semplice soldato.
Sfortunato come tanti altri in quel momento.
Poteva provare a combattere, ma era inutile.
Quel dito poteva calare sul grilletto e lui sarebbe morto.
Aprì la bocca, come per gridargli contro insulti e qualsiasi altra cosa - uno dei suoi peggiori difetti, parlava sempre - ma la voce non uscita.
Bloccata in gola: la paura era riuscita a fermare anche un chiacchierone come lui.
" Pensi di combattere, uhn?", una mano scattò veloce a rubargli l'arma, lanciandola poi lontano nella stanza: era scaltro.
" Morirai in ogni caso, ma io ti donerò una morte migliore. Sarai arte. Gioisci per questo, uhn!"
Parole pazze.
Prive di senno.
Quell'uomo era un folle, segnato dalla guerra.
Chissà che gli era successo per farlo arrivare a quel punto, forse aveva visto morire persone a lui care...
In ogni caso era un pazzo che però teneva in mano le redini della situazione.
Un calcio ben assestato dietro le ginocchia lo fece crollare per terra, venendo subito bloccato dal corpo del nemico.
Un'imprecazione abbandono le sue labbra a denti stretti: le ultime sue parole.
Le mani dell'Uchiha vennero legate dietro la schiena da dello scotch e da qualcos'altro di non definito.
" Io ho fatto, amico.", Obito riuscì a malapena a voltare il viso dalla posizione prona alla quale era costretto.
I suoi occhi scuri riuscirono finalmente a spaziare sul corpo atletico del nemico.
Capelli biondi e lunghi, quasi femminili, e occhi azzurri dal singolare taglio. Aveva un fucile da cecchino allacciato alla spalla e in mano la pistola di poco prima.
Sul viso sporco dalla polvere stava un sorriso compiaciuto.
" Addio mia opera d'arte, uhn.", alzò la pistola e lo sparò alla schiena.
Emise un grido strozzato.
Era ormai finita.
Sentì i passi allontanarsi velocemente verso il retro della casa.
La ferita non era mortale, ma già le sue forze lo stavano abbandonando insieme alla ragione.
Chiuse gli occhi, neanche si accorse di star piangendo, tutti i suoi sensi erano già offuscati dal dolore e dai suoi pensieri.
Che ne sarebbe stato di lui dopo la sua morte?
Cosa avrebbero detto i suoi superiori e i suoi parenti?
Forse, l'avrebbero nominato 'eroe di guerra' e gli Uchiha avrebbero finalmente ammesso che anche lui valeva qualcosa.
Sì, sì, sarebbe sicuramente andata così.
Poco gli importava non poter vedere ciò che per tutti sarebbe diventato: l'importante era esserlo.
Il suo cuore stava giù smettendo di battere con quel pensiero: " Sarò un eroe."
Sorrise sputando poi del sangue.
La morte faceva male.
La mancanza d'ossigeno iniziava a farsi sentire.
Chissà dove era finito quel folle biondo.
Che intendeva per arte?
Obito non sapeva che nello scotch che gli bloccava le mani c'erano dei piccoli ma potenti ordigni esplosivi azionabili con il fuoco, anche a distanza.
Non poteva saperlo e, anche se l'avesse saputo, ormai era troppo tardi.
Aveva visto il fucile da cecchino dell'altro ma non poteva connettere, neanche se l'avesse voluto.
Era finita.
Uno sparo e un'esplosione.
Obito Uchiha era morto.
L'orologio della sua vita si era fermato per sempre.

.: Spazio di Miki! :.
Ecco che succede nel giocare a Call of Duty per PS3 e a vedersi fino a tardi il dvd di Black Hawk Down, escono queste cose.
Devo dire che mi piace soprattutto l'inizio e la parte finale.
Sisi. Quelle sono le mie parti preferite!
Vediamo di spiegare un po' la fic e la caratterizzazione dei personaggi.
Volevo scrivere la fic con ambientazione la guerra e subito mi è venuto in mente Deidara e da lì ho elaborato varie ipotesi fino a scegliere Obito per il suoi complessi.
Mi sembra chiaro che Obito non sia adatto né a fare il soldato né a fare il ninja in originale. È un tipo pacifico, lo si vede dal manga.
La mia opinione è che per portare l'orgoglio nel Clan Uchiha, una famiglia dalla tradizione per me medioevale che non vedeva di buon occhio i 'pacifisti', era disposto a sacrificare la sua vita.
In base a questo penso che per non essere deriso possa essere disposto a entrare nell'esercito, anche se con scarsi risultati. Non facciamo paragoni con il manga, lì ha avuto una 'crescita' per salvare Rin mentre qui non c'è.
Mentre Deidara, beh. Uno con la sua mentalità è perfetto in quel ruolo.
Pazzo ma scaltro.
Spero che anche voi abbiate gradito!
A presto!

.: Recensioni! :.
Kymyit - Grazie tesoro! ^O^ e non preoccuparti per gli altri capitoli!
LalyBlackangel - te l'avevo promessa e poi è stato un piacere farti il regalo!
Gaara4ever - Si può dire che non sia stato 'coraggio' ma la semplice voglia di 'rubare' un ricordo felice di lei e Naruto vicini prima di dover ubbidire al padre. Comunque mi dispiace per Naruto. Ma erano esigenze di pairing.
Tochan - L'ha fatto solo per il morboso affetto che prova per suo padre. XD
Ballerinaclassica - Ehi! Su con il morale!
Sorelline_xvs - Mi ringrazi perché anche tu detesti come me le NaruHina? Perché io nella fic mostravo che l'amore tra di loro non poteva esserci perché sono diversi.
Vodia - Far sì che Hinata si uccida dopo aver ucciso Naruto? I risultati sarebbero stati terribili nel Clan Hyuuga e Hinata nella fic dimostra di essere più legata alla famiglia - a suo padre - che a qualsiasi altra cosa. Poi, è innamorata dell'immagine di Naruto, neanche lo conosce in realtà. Naruto nella fic appare spesso in giornali e in tv perché figlio di entità famose e lei ha una cotta per lui come quella che si potrebbe avere per un attore. Non penso che una qualsiasi persona normale alla morte del suo idolo si tolga la vita. Lo fanno i pazzi e Hinata non lo è. Lo dimostra il fatto che si ponga delle domande, anche se non da mai voce ad esse.
Nana89 - Grazie tesoro!
Talpina Pensierosa - Jashin benedica gli Internet Point!
   
 
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